Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

La sezione dedicata all'attrazione romantica e all'aromanticismo.
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Cass
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Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Cass »

Ciao a tutti, vi scrivo perché ho bisogno del vostro aiuto e di confrontarmi con qualcuno su un'esperienza che mi è capitata e non riesco a capire.
Ho realizzato di essere asessuale ormai da più di un anno ma ogni tanto provo a capire qualcosa del mio orientamento romantico.
Dato che la mia famiglia non è esattamente lgbt+ friendly, dopo aver provato a spiegare la mia identità di asso con scarso successo (mia madre ha pensato fosse un modo per dire che in realtà ero bi, dato che anche una mia amica poco tempo prima era uscita come tale, dicendo tra l'altro cose poco carine sul fatto che mi stesse "trascinando" e facendo diventare bi) ho deciso di non parlare mai più in casa di questi argomenti, perciò essendo circondata da un atteggiamento e ambiente omofobo risulta per me difficile accettare e capire questa mia esperienza, data anche la mia possibile omofobia interiorizzata.
Partendo dall'inizio, da quando ho scoperto di essere asso ho pensato di essere anche aromantica, in quanto non ero per niente interessata ad una relazione romantica e non avevo provato nessun tipo di attrazione che si potesse avvicinare ad una cosa simile per l'ultimo anno e più (non che mi ricordassi di averlo mai fatto prima).
Prima di proseguire devo aggiungere qualche altro dato essenziale, ovvero che quest'anno ho concluso il liceo e sono ormai fuori da quella scuola, mentre ho capito di essere asso praticamente a dicembre/gennaio della quarta.
Come stavo dicendo, ero convinta di essere aromantica, mentre qualche tempo fa ho realizzato di avere avuto, e di avere forse tutt'ora, un qualche tipo di attrazione platonica o romantica (ma sicuramente non fisica) nata in qualche momento imprecisato nel corso del terzo anno nei confronti della mia ormai ex prof di inglese, appartenente al mio stesso genere. Fino a qui non ci sarebbe niente di così strano, se non fosse che nel corso del triennio (ho avuto questa insegnante dalla terza fino alla quinta) si è rivelata essere una persona totalmente differente da quella che mi era sembrata e che si è anche comportata in modo assurdo e maleducato nei miei confronti (e non solo) in diverse occasioni: tanto per fare un esempio, quest'anno ha fatto in classe un'allusione al fatto che potrei essere gay (solo perché sono una persona "maschile" e mi ha vista per strada con un'amica e sicuramente ha costruito un film su questa cosa, quindi su delle basi praticamente inventate) davanti a tutta la classe dicendo che in futuro troverò sicuramente "un ragazzo o una ragazza" in un contesto in cui questo discorso non c'entrava assolutamente nulla, per non parlare di altre occasioni come quando ha affermato che le donne non dovrebbero essere muscolose più alcuni riferimenti afobici. In quell'occasione sono rimasta abbastanza scioccata e arrabbiata (anche perché in generale sono molto riservata e detesto le persone invadenti), sia perché non sono affari suoi (lei è lì per insegnare, non per infilarsi nella vita privata dei suoi studenti) sia perché mi considero asso prima di ogni altro orientamento, e questo suo atteggiamento ha perciò finito per portarmi a negare di aver provato qualsiasi cosa nei suoi confronti e a fare finta di niente, anche perché all'epoca non sapendo praticamente nulla delle identità lgbt+ non avevo capito ancora né di essere asso né che cosa stessi effettivamente provando.
Il fatto è che ora, nonostante io sia ormai fuori dalla scuola e dovrei eliminare questa persona dalla mia vita, non riesco a smettere di pensare a questa storia, e se rifletto riguardo a come si è comportata nei miei confronti a volte ci rimango davvero male, perciò credo che la situazione sia in realtà un po' più importante di quanto non sia disposta ad ammettere; tra l'altro, è anche abbastanza imbarazzante, non tanto perché è una persona del mio stesso genere ma proprio perché si tratta di una persona assurda e la cosa mi si è ritorta contro, tanto che a volte ho perfino pensato di meritarmi il suo comportamento (non mi vergognerei e magari ne parlerei con qualcuno apertamente, se solo si trattasse effettivamente di una persona con determinate qualità o comunque rispettabile, ma ripeto che nel tempo si è comportata più volte in modo scorretto nei confronti di studenti e colleghi e l'unica cosa che vorrei fare è dimenticarmi per sempre della sua esistenza).
Riassumendo, in pratica negli ultimi tre anni non ho provato alcun tipo di attrazione per nessuno (se non per personaggi dell'immaginario, praticamente sempre di genere maschile, anche se non riesco a capire se romantica o no, ma comunque mai fisica) tranne che per lei, ma si è trattato comunque di un miscuglio di sensazioni e sentimenti del tipo "sarebbe bellissimo passare il pomeriggio a parlare di letteratura inglese o di filosofia", "non vedo l'ora di dare una certa interrogazione al primo turno per poter parlare faccia a faccia di questi argomenti interessanti", "cavoli, è in corridoio, magari dico buongiorno da lontano senza farmi notare" fino ad arrivare ad apprezzare ad esempio il suo profumo o la sua voce, ma senza fare caso minimamente al suo aspetto esteriore inteso come "corpo", ma più a quello "intellettuale" (non posso negare che alcune sue idee siano davvero interessanti, nonostante come persona sia pessima).
Dato che ovviamente essendo un'insegnante abbiamo diversi anni di differenza, non mi sarei mai e poi mai sognata di agire o di fare qualcosa per attirare la sua attenzione o rendere palese il mio interesse (ci mancherebbe! E poi ho sempre paura che in ogni caso, dato che nessuno sa che sono asso, la gente fraintenda e pensi che mi piaccia in un altro modo), perciò sto solo cercando in primo luogo di rimuoverla il prima possibile per il suo comportamento e in secondo luogo di capire se questa specie di attrazione si avvicini di più a qualcosa di platonico o di romantico (e quindi mi renderebbe bi-aroace come pensavo all'inizio o asessuale biromantica?? Oppure omoromantica???), oltre a cercare in ogni caso di accettare con il tempo questa parte di me (sarebbe più semplice se si trattasse di una persona verso cui ora non provo risentimento). Ciò non toglie che in ogni caso provare tutto questo, e per di più per una persona del mio stesso genere, mi suona strano e mi confonde parecchio.
Scusate se ho scritto un monologo lunghissimo, so che dovrei decidere io alla fine come considerarmi ma mi piacerebbe comunque avere un confronto con qualcuno o ricevere solamente qualche consiglio o parere.
In ogni caso grazie mille anche solo per aver letto tutto questo (sono un disastro totale e probabilmente sembrerà che stia ingigantendo la cosa, ma non so più come affrontare da sola la questione); avevo bisogno di condividere questi pensieri con qualcuno disponibile ad ascoltare.

Athos
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Re: Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Athos »

Come hai detto tu, solo tu puoi sapere che tipo di attrazione hai provato per quella persona. Ti posso dire che impressione dà a me, per quel poco che so. L’attrazione che tu hai provato mi sembra più che altro platonica, quella romantica dovrebbe essere qualcosa di più intenso del “mi piacerebbe passare del tempo con X a parlare di…”, ovviamente questo non sminuisce quello che hai provato (l’attrazione platonica non è un’attrazione di serie B rispetto a quella romantica). Tieni anche presente che il vostro non era un rapporto alla pari (lei insegnante, tu studente, lei adulta, tu minorenne) e quindi entrano in gioco dinamiche diverse. Oltretutto avevi una visione parziale di lei, perché conoscevi pochissimo della sua persona e non avete (presumo) mai parlato di cose vostre, private; quindi può anche essere che tu abbia provato attrazione non per lei, ma per l’idea che ti eri fatta di lei. Che è un po’ come provare qualcosa per un personaggio immaginario o una persona famosa (è ovviamente possibile provare qualcosa per una persona famosa o immaginaria, ma quello che si prova rimane nella propria fantasia e non è trasportato nella realtà).

Cass
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Re: Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Cass »

In effetti ha senso, mi hai offerto degli spunti di riflessione molto interessanti. Grazie!

Mariii
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Re: Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Mariii »

Cass ha scritto:
lun ago 14, 2023 10:44 pm
Ciao a tutti, vi scrivo perché ho bisogno del vostro aiuto e di confrontarmi con qualcuno su un'esperienza che mi è capitata e non riesco a capire.
Ho realizzato di essere asessuale ormai da più di un anno ma ogni tanto provo a capire qualcosa del mio orientamento romantico.
Dato che la mia famiglia non è esattamente lgbt+ friendly, dopo aver provato a spiegare la mia identità di asso con scarso successo (mia madre ha pensato fosse un modo per dire che in realtà ero bi, dato che anche una mia amica poco tempo prima era uscita come tale, dicendo tra l'altro cose poco carine sul fatto che mi stesse "trascinando" e facendo diventare bi) ho deciso di non parlare mai più in casa di questi argomenti, perciò essendo circondata da un atteggiamento e ambiente omofobo risulta per me difficile accettare e capire questa mia esperienza, data anche la mia possibile omofobia interiorizzata.
Partendo dall'inizio, da quando ho scoperto di essere asso ho pensato di essere anche aromantica, in quanto non ero per niente interessata ad una relazione romantica e non avevo provato nessun tipo di attrazione che si potesse avvicinare ad una cosa simile per l'ultimo anno e più (non che mi ricordassi di averlo mai fatto prima).
Prima di proseguire devo aggiungere qualche altro dato essenziale, ovvero che quest'anno ho concluso il liceo e sono ormai fuori da quella scuola, mentre ho capito di essere asso praticamente a dicembre/gennaio della quarta.
Come stavo dicendo, ero convinta di essere aromantica, mentre qualche tempo fa ho realizzato di avere avuto, e di avere forse tutt'ora, un qualche tipo di attrazione platonica o romantica (ma sicuramente non fisica) nata in qualche momento imprecisato nel corso del terzo anno nei confronti della mia ormai ex prof di inglese, appartenente al mio stesso genere. Fino a qui non ci sarebbe niente di così strano, se non fosse che nel corso del triennio (ho avuto questa insegnante dalla terza fino alla quinta) si è rivelata essere una persona totalmente differente da quella che mi era sembrata e che si è anche comportata in modo assurdo e maleducato nei miei confronti (e non solo) in diverse occasioni: tanto per fare un esempio, quest'anno ha fatto in classe un'allusione al fatto che potrei essere gay (solo perché sono una persona "maschile" e mi ha vista per strada con un'amica e sicuramente ha costruito un film su questa cosa, quindi su delle basi praticamente inventate) davanti a tutta la classe dicendo che in futuro troverò sicuramente "un ragazzo o una ragazza" in un contesto in cui questo discorso non c'entrava assolutamente nulla, per non parlare di altre occasioni come quando ha affermato che le donne non dovrebbero essere muscolose più alcuni riferimenti afobici. In quell'occasione sono rimasta abbastanza scioccata e arrabbiata (anche perché in generale sono molto riservata e detesto le persone invadenti), sia perché non sono affari suoi (lei è lì per insegnare, non per infilarsi nella vita privata dei suoi studenti) sia perché mi considero asso prima di ogni altro orientamento, e questo suo atteggiamento ha perciò finito per portarmi a negare di aver provato qualsiasi cosa nei suoi confronti e a fare finta di niente, anche perché all'epoca non sapendo praticamente nulla delle identità lgbt+ non avevo capito ancora né di essere asso né che cosa stessi effettivamente provando.
Il fatto è che ora, nonostante io sia ormai fuori dalla scuola e dovrei eliminare questa persona dalla mia vita, non riesco a smettere di pensare a questa storia, e se rifletto riguardo a come si è comportata nei miei confronti a volte ci rimango davvero male, perciò credo che la situazione sia in realtà un po' più importante di quanto non sia disposta ad ammettere; tra l'altro, è anche abbastanza imbarazzante, non tanto perché è una persona del mio stesso genere ma proprio perché si tratta di una persona assurda e la cosa mi si è ritorta contro, tanto che a volte ho perfino pensato di meritarmi il suo comportamento (non mi vergognerei e magari ne parlerei con qualcuno apertamente, se solo si trattasse effettivamente di una persona con determinate qualità o comunque rispettabile, ma ripeto che nel tempo si è comportata più volte in modo scorretto nei confronti di studenti e colleghi e l'unica cosa che vorrei fare è dimenticarmi per sempre della sua esistenza).
Riassumendo, in pratica negli ultimi tre anni non ho provato alcun tipo di attrazione per nessuno (se non per personaggi dell'immaginario, praticamente sempre di genere maschile, anche se non riesco a capire se romantica o no, ma comunque mai fisica) tranne che per lei, ma si è trattato comunque di un miscuglio di sensazioni e sentimenti del tipo "sarebbe bellissimo passare il pomeriggio a parlare di letteratura inglese o di filosofia", "non vedo l'ora di dare una certa interrogazione al primo turno per poter parlare faccia a faccia di questi argomenti interessanti", "cavoli, è in corridoio, magari dico buongiorno da lontano senza farmi notare" fino ad arrivare ad apprezzare ad esempio il suo profumo o la sua voce, ma senza fare caso minimamente al suo aspetto esteriore inteso come "corpo", ma più a quello "intellettuale" (non posso negare che alcune sue idee siano davvero interessanti, nonostante come persona sia pessima).
Dato che ovviamente essendo un'insegnante abbiamo diversi anni di differenza, non mi sarei mai e poi mai sognata di agire o di fare qualcosa per attirare la sua attenzione o rendere palese il mio interesse (ci mancherebbe! E poi ho sempre paura che in ogni caso, dato che nessuno sa che sono asso, la gente fraintenda e pensi che mi piaccia in un altro modo), perciò sto solo cercando in primo luogo di rimuoverla il prima possibile per il suo comportamento e in secondo luogo di capire se questa specie di attrazione si avvicini di più a qualcosa di platonico o di romantico (e quindi mi renderebbe bi-aroace come pensavo all'inizio o asessuale biromantica?? Oppure omoromantica???), oltre a cercare in ogni caso di accettare con il tempo questa parte di me (sarebbe più semplice se si trattasse di una persona verso cui ora non provo risentimento). Ciò non toglie che in ogni caso provare tutto questo, e per di più per una persona del mio stesso genere, mi suona strano e mi confonde parecchio.
Scusate se ho scritto un monologo lunghissimo, so che dovrei decidere io alla fine come considerarmi ma mi piacerebbe comunque avere un confronto con qualcuno o ricevere solamente qualche consiglio o parere.
In ogni caso grazie mille anche solo per aver letto tutto questo (sono un disastro totale e probabilmente sembrerà che stia ingigantendo la cosa, ma non so più come affrontare da sola la questione); avevo bisogno di condividere questi pensieri con qualcuno disponibile ad ascoltare.
Ciao Cass, secondo me, da come hai descrito la situazione mi sembri omoromantica. Somigli molto al mio modo di "innamorarmi". Se ti va di scambiare due chiacchiere cercami pure!

Cass
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Re: Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Cass »

Mariii ha scritto:
sab ago 19, 2023 3:54 pm

Ciao Cass, secondo me, da come hai descrito la situazione mi sembri omoromantica. Somigli molto al mio modo di "innamorarmi". Se ti va di scambiare due chiacchiere cercami pure!
Ciao, ho letto solo ora, grazie per l'aiuto! In ogni caso devo prima capire come si usa la chat 😂

Mariii
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Re: Bi-aroace o asessuale biromantico? Confusione totale

Messaggio da Mariii »

Cass ha scritto:
dom ago 27, 2023 10:30 am
Mariii ha scritto:
sab ago 19, 2023 3:54 pm

Ciao Cass, secondo me, da come hai descrito la situazione mi sembri omoromantica. Somigli molto al mio modo di "innamorarmi". Se ti va di scambiare due chiacchiere cercami pure!
Ciao, ho letto solo ora, grazie per l'aiuto! In ogni caso devo prima capire come si usa la chat 😂
Ah non preoccuparti !

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