Ciao

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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Bianca
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Iscritto il: lun mar 10, 2014 7:11 pm
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Re: Ciao

Messaggio da Bianca »

Molto bene.
L’adolescenza viene spesso ritenuta un periodo di spensieratezza, di amicizie e divertimenti, in realtà, non è proprio tutto così idilliaco.

Si entra in conflitto con i genitori, mal si sopportano i superiori e le loro imposizioni, dà fastidio chi vuole sapere, chi fa domande, chi pone dei limiti, chi fa rispettare orari.

Si ha l’impressione di essere trattati da bambini, mentre, invece, ci si sente grandi, capaci di fare, scegliere, decidere.

Gli amati genitori appaiono come tiranni, gli amici di infanzia, con i quali si sono condivisi giochi e confidenze, sembrano tradire, perché scelgono altri compagni, le ragazze sono più mature e parlottano continuamente tra loro, chissà cosa avranno sempre da raccontarsi…

Insomma, la meravigliosa adolescenza diventa un percorso ad ostacoli, un campo minato e gli altri, guardati con fiducia fino a poco tempo prima, appaiono minacciosi, diffidenti, critici; solo a guardarli, ti mandano l’autostima sotto i piedi…

Quell’insegnante ce l’ha sempre con me, mia sorella è insopportabile, la mamma brontola in continuazione e mi controlla come se avessi sei anni, papà non parla ma mi osserva con uno sguardo che pare di compatimento.

Capisci che se in questo clima non proprio disteso, tu ci vai ad inserire anche la necessità di etichettarti, può diventare un inferno.

La letteratura e l’arte sono due mezzi da utilizzare per immagazzinare risorse.
Quando io vado a visitare una mostra d’arte, prendo innanzi tutto consapevolezza della mia immensa ignoranza, poi, le opere pian piano mi prendono, mi catturano, mi trasmettono messaggi, parlano, raccontano; l’autore condivide le sue ansie, le sue difficoltà e come la sua capacità di elevarsi lo abbia aiutato a vivere; mi sembra lo abbia fatto anche un po’ per me, per fornirmi risorse, coraggio, aiuto.

Quando esco dall’esposizione, lievito, cammino sollevata da terra, intreccio opere d’arte con opere letterarie; i pennelli scelgono i colori, la penna trova le parole più toccanti e vere e tutto diventa armonia.

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