La vostra musa ispiratrice

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La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Penso che anche se non si è artisti si ha una "musa ispiratrice" che appunto ci ispira(spesso o raramente), che ci fa scrivere una canzone se siamo musicisti, che ci fa inventare una torta se siamo pasticcieri ecc.
Qual è la vostra? O le vostre visto che le muse possono essere più di una..
Una delle mie muse è la nostalgia(insieme di ricordi, soprattutto profumi)...
un'altra mia musa sono i paesaggi di montagna (ma purtroppo soffro il freddo :roll:
... soprattutto mi ispirano gli alberi secolari.
Ho anche altre muse.. ho detto le prime che mi sono venute in mente.
Voi ne avete qualcuna?

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Bianca
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

Muse ispiratrici?
Anche a me la nostalgia stimola a scrivere, per mettere su carta i sentimenti che porta con sè, il desiderio di un luogo, un momento, un gesto; il desiderio di un viso, di una mano, di un dono.
La nostalgia è un sentimento importante che può farti sentire piccola, insignificante, incapace, impotente.
Si usa infatti dire: “struggersi di nostalgia”, perché l’impossibilità di ricreare una situazione che si desidera, rende davvero struggente il desiderio.
I grandi erano ispirati da Calliope che, essendo una dea, forse non interviene a favore dei comuni mortali.
Ma i comuni mortali hanno occhi, sentimenti, desideri e sogni; tutti elementi che possono dare il via a prose e poesie apprezzabili, che consentono , se non di entrare, almeno di sfiorare il mondo di chi ha composto versi immortali.

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Antares
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Antares »

Le mie principali muse ispiratrici, che mi ispirano solo quando sono in grado di percepirle, sono nell'ordine:
I nuclei spirituali delle religioni che conosco: Cattolica, Evangelici, Mormoni, Indù e Buddista.
Seguiti da singole persone che mi hanno voluto molto bene e che sono già morte da un certo tempo.
Di solito mi ispirano modi alternativi di pensare e vedere le cose, discorsi belli e opere buone oltre a pace e tranquillità.

Anche la natura mi ispira, ma sempre nell'ambito di una religione o di una visione spirituale che la valorizzi.
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Bianca
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

Seguendo il tuo ragionamento e in particolare la funzione di una religione, a me ispirano gli Amish.
Vivere qualche giorno in mezzo a loro, osservare come si comportano, cosa dicono, vedere queste famiglie numerose, in cui tutti sono puliti, ordinati e tutti si comportano bene, mi stimola un senso di ammirazione nei confronti di questi capifamiglia che, imponendo regole e modi, e seguendo alla lettera gli insegnamenti biblici, riescono ad educare bene tutta una serie di figli di età differenti.
Nella nostra società, sovente i genitori non riescono a seguire ed educare neppure il figlio unico.

Dama dell'800
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Riflettendoci, credo sia la spiritualità la musa più potente.
Una particolare energia che pervade tutta la natura come accadeva per gli antichi celti o una spiritualita' legata alle religioni.. o entrambe.
E il mistero.

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Bianca
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

Vuoi dire quella forza che è anche dentro di noi?
Che ci fa desiderare l’infinito?

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Antares
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Antares »

Bianca ha scritto:Seguendo il tuo ragionamento e in particolare la funzione di una religione, a me ispirano gli Amish. .....
Rigurdo alla spiritualità come fonte di ispirazione e agli Amish in particolare questo discorso mi ha molto colpito:
(Se possibile guardate il video)

https://www.lds.org/general-conference/ ... s?lang=ita

Mi è rimasto impresso per tre motivi:
  • Il contenuto del discorso.
  • Il fatto che il relatore era all'epoca il secondo consigliere alla prima presidenza della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni, (conosciuti anche come Mormoni) che è la terza carica per importanza in quella organizzazione religiosa.
    Considerando che i Mormoni sono molto autoreferenziali è insolito sentire un simile discorso su un'altra religione.
  • Il terzo motivo è che questo è stato uno degli ultimi suoi discorsi pubblici in quanto l'autore morì qualche mese più tardi.
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

Questa testimonianza è molto importante e la necessità di perdonare dovrebbe essere alla base di tutte le religioni.
Continuare a nutrire rancore nei confronti di chi ci ha fatto del male, ci toglie energie importanti, impiegabili in altro modo, ci tiene incollati al terreno, impedendoci di librare in mondi più elevati e costituisce un continuo impedimento alla nostra felicità.

Credo che il perdono sia l’elemento più sublime che può caratterizzare l’essere umano.
Chi riesce a far propria questa opportunità, possiede un elemento che lo rende vincente.

Anche il perdono, a questo punto, diventa musa ispiratrice, perché induce alla pace del cuore, impedisce atti di vendetta e
consente scelte più consone alla propria stessa vita.

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Argomento un po' spinoso il perdono totale, pensandoci..
Credo che in alcuni casi si debba perdonare a metà per ottenere in parte l'abbandono di una possibile idea di odio e vendetta che non farebbe che logorarci e in parte la capacità di non dimenticare e di portare avanti un'idea di giustizia.

Ho infatti il timore che perdono totale sia spesso sinonimo di oblio totale.
Ognuno di noi dovrebbe portare avanti un' idea di giustizia e per questo penso si debba essere narratori di storie che non alimentino l'odio ma che nemmeno siano incomplete.
La storia di un perdono, specialmente in alcuni casi, credo non possa non essere travagliata, ricca di particolari, riflessioni che portano la mente a perdersi in un labirinto da cui poi può uscire per continuare a raccontare.
Ad esempio il Cristianesimo pur essendo la religione del perdono, ancora oggi ha il crocifisso, la rappresentazione di tutta la via crucis in ogni chiesa e rivanga il passato con la rilettura dei testi sacri.

A volte è la sete di giustizia quella musa ispiratrice che ci rende testimoni e narratori di cio' che è accaduto e che ci porta a seguire una strada piuttosto che un'altra.

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Bianca ha scritto:Vuoi dire quella forza che è anche dentro di noi?
Che ci fa desiderare l’infinito?
Si, quell'energia che spesso ci fa sentire la realtà visibile non sufficiente a soddisfare i nostri bisogni e le nostre domande.

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

È vero, la realtà è spesso limitata, quindi, abbiamo bisogno di qualcosa che ci consenta di spaziare, i cui confini siano labili e soddisfino il nostro bisogno di infinito.

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Bianca »

Perdonare e dimenticare o perdonare soltanto?
Ricordando, per portare avanti un’idea di giustizia come dici tu?
E quando la giustizia non può essere portata avanti, perché si è rinunciato a farlo quando era possibile?

Quando siamo stati feriti profondamente, dobbiamo perdonare ma questo perdono deve consentirci di ricordare senza rancore, altrimenti, continueremmo a soffrire e questo sarebbe ingiusto soprattutto nei nostri confronti, perché questo dolore diventerebbe eterno.

Quanto è sana la sete di giustizia?
Non nasconde un desiderio di vendetta?
Allora, non sarebbe forse meglio per noi saper realizzare un perdono totale e profondo che fosse anche oblio?

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Antares »

Dama dell'800 ha scritto: Credo che in alcuni casi si debba perdonare a metà per ottenere in parte l'abbandono di una possibile idea di odio e vendetta che non farebbe che logorarci e in parte la capacità di non dimenticare e di portare avanti un'idea di giustizia.
E' come dire che un incendio andrebbe spento a metà: quel che ancora brucia, più tardi, farà bruciare anche il resto.
Credo che La Giustizia sia automatica e universale ed avvenga secondo i propri tempi e modi.
Ogni forma di coscienza temporale sperimenta le conseguenze del proprio operare, in pensieri (soprattutto), parole e azioni.
La giustizia umana è solo una rozza forma di vendetta.
Dama dell'800 ha scritto: Ho infatti il timore che perdono totale sia spesso sinonimo di oblio totale. ......
Lo fosse ..... Anzi, dovrebbe esserlo.
"PerDono" significa in regalo, in cambio di niente, quello a cui si rinuncia non è il ricordo razionale dell'evento ma lo spirito di rivalsa, che in nome di una imperfetta idea soggettiva di giustizia chiede vendetta.
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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Bianca ha scritto:Perdonare e dimenticare o perdonare soltanto?
Ricordando, per portare avanti un’idea di giustizia come dici tu?
E quando la giustizia non può essere portata avanti, perché si è rinunciato a farlo quando era possibile?

Quando siamo stati feriti profondamente, dobbiamo perdonare ma questo perdono deve consentirci di ricordare senza rancore, altrimenti, continueremmo a soffrire e questo sarebbe ingiusto soprattutto nei nostri confronti, perché questo dolore diventerebbe eterno.

Quanto è sana la sete di giustizia?
Non nasconde un desiderio di vendetta?
Allora, non sarebbe forse meglio per noi saper realizzare un perdono totale e profondo che fosse anche oblio?
Matteo 3,5- 12
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati

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Re: La vostra musa ispiratrice

Messaggio da Dama dell'800 »

Non intendevo dire che bisisogna vendicarsi e farsi giustizia da soli.
Eppure l'oblio totale non mi convince..

Antares, tu paragoni l'esempio un "perdono a metà" a un incendio spento a metà che può ancora distruggere e vendicarsi; io invece vedo quello che resta del fuoco come la luce che ci fa vedere le ingiustizie e che ci protegge dai "lupi". Tutto qui. Nessuna vendetta. Ma ricordare è una forma di protezione, per stare attenti che le cose non si ripetano.

Quello che hanno fatto ad esempio i nazisti è qualcosa di fronte la quale non me la sento proprio di spengere la luce.
Hai scritto che vuoi dimenticare la sete di rivalsa ma non il fatto in sé.
. e a cosa ti serve ricordare il fatto in se' se pure in te non ci fosse infondo sete di giustizia?

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