asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
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Delirio
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Delirio »

Scissorhands ha scritto:Secondo me è una cosa che ha senso dirla solo al partner. Alla fine obiettivamente parlando, si tratta di sfera intima pertanto l'unico eventuale interessato è il partner,
...
Quando poi sei considerato "giovane" non ne parliamo...se sei un tipo attraente magicamente gli amici pensano che ti porti a letto qualsiasi ragazza con cui parli e le amiche ti fanno apprezzamenti velati per farti capire che ti si farebbero(ringraziando il cielo non tutte). Dopo un po devi iniziare a saper ricevere gli apprezzamenti e glissare. Nel senso che ti rendi conto che non ha senso spiegare cose che non sarebbero comunque capite o sarebbero capite in maniera distorta.
@Sciss
Io la penso come te, Forbicina: l'ho sempre e solo detto al partner, proprio per pragmaticità effettiva.
E, anche dal punto di vista femminile, quando una e giovane e carina tutti si aspettano che faccia tanto sesso, e, se scoprono o intuiscono che non è così, iniziano a dirle, in faccia e alle spalle, che è "uno spreco per l'umanità che una così sia completamente tarata".

Il fatto di spiegarsi agli altri, io ci starei pure a farlo, se avessi la speranza che porti a qualcosa; ma per ora non mi è mai capitato di essere capita. Non dico accettata, quella è un altra storia molto più complicata, ma almeno capita.
E mi ci sono impegnata tanto a farmi capire, eppure, sembra che la gente colga dai tuoi discorsi solo ciò che vuol sentire e rinterpreti tutto a suo modo, come se non volesse proprio capirti, come se non ne avesse proprio la volontà: ti ascolta ma non ti sente, e persevera nella sua interpretazione della questione.

&Klo
Che reazioni smodate hanno avuto? Se puoi e vuoi condividerle, èh!

@Bianca
A proposito del discorso di Bianchina, sul "lasciare aperte speranze e possibilità": che ne pensate in merito?
Effettivamente io adesso sono sicura di essere asex, e con il 99% di probabilità lo resterò per sempre, basandomi sulla mia vita trascorsa per fare la stima percentuale; ma comunque non escludo un 1% di possibilità di cambiamento per chissà quali fattori, infondo, il mondo e noi stessi siamo un divenire in continuo mutamento.

Allacciando questo discorso al rivelarsi e spegarsi agli altri: per voi è conveniente far presente questa possibilità, anche se infima di mutamento?

Mi è capitato che dei miei ex mi chiedessero, appunto, se non ci sarebbe stata in futuro possibilità di cambiamento da parte mia; io, che ovviamente non ho la sfera di cristallo per vedere il futuro, ho risposto che non ho idea di cosa mi riserverà il domani, che ptobabilmente resterò come ora, ma che comunque considero possibile, anche se improbabile, un cambiamento. E questi ragazzi si sono aggrappati eccessivamente ad questa speranza assai blanda, come se tutto il resto delle cose che ho detto (fra cui anche il fatto che con altissime probabilità non cambierò affatto) non contasse nulla, non ci fosse. L'ho trovata una cosa abbastanza controproducente lasciare aperti questi spiragli di speranza e possibilità.
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Bianca
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Bianca »

Coltivare la speranza e credere che una possibilità esista, a cui io incoraggio sempre, non si basa sul fatto che un orientamento possa cambiare, attenuarsi, ridursi, sparire.
Io credo che le persone possano adattarsi alle situazioni, sempre, e se lo fanno spinte da un sentimento, è anche più facile.

Non credo sia onesto, rivelando ad altri la propria particolarità, lasciare aperta al cambiamento anche una piccolissima percentuale.
E' più giusto rivelarsi ed essere accettati esattamente per come si è.
Poi, se si avrà la fortuna di vivere una lunga, lunghissima relazione, vi saranno sicuramente dei cambiamenti a cui dovranno corrispondere adattamenti reciproci, ma non cambiamenti delle caratteristiche con le quali si è nati.

Nessuno che sia nato con gli occhi neri, si è mai svegliato un mattino scoprendo che gli erano diventati azzurri.

Piuttosto, può succedere di essersi sbagliati a valutare un certo comportamento.
Di aver creduto che fosse un orientamento e invece era un atteggiamento causato da chissà che cosa.
Insomma, è vero che nella vita non si può mai escludere niente, ma io, rivelandomi ad un partner, questa possibilità di cambiamento non la paleserei.

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DafneZ
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da DafneZ »

Sono qui da un po' che non voglio fare un post con la storia della mia vita, volevo iniziare passo passo commentando post degli altri, ma qui da una cosa partono sempre poi anche tutte le altre.

Capisco la vostra distinzione fra dirlo ad un (eventuale) partner e dirlo ad altri. La mia esperienza è stata piuttosto bizzarra. La situazione di un partner che ti rifiuta per via della tua appartenenza alla zona grigia è un'eventualità che ho sempre temuto, e che certe persone mi hanno sempre preconizzato. Ma in realtà non mi è (ancora) mai successo.
Gli uomini con cui ho avuto a che fare sentimentalmente e fisicamente sono stati finora sempre molto comprensivi e mi hanno rispettata. Ho avuto anch'io una lunga relazione con un Cavaliere Solitario, che ha avuto l'atteggiamento ambiguo di aspettare aspettare aspettare, e metà di quell'attesa era rispetto per la mia inclinazione, l'altra metà era attesa che qualcosa cambiasse. Io ero molto giovane e non ho mai escluso che qualcosa potesse aprirsi (come poi è accaduto con altri uomini), ma quando ho rotto con lui era perché sapevo che, semplicemente, non sarebbe successo con lui, ci avevo provato e non mi interessava. E poi volevo lasciarlo, tautologicamente, perché non volevo più starci insieme. E lui mi disse chiaramente che per lui era stato un fallimento non esserci riuscito, e che sarebbe stato geloso di qualsiasi altro uomo che sarebbe venuto dopo. Se già non volevo più starci insieme, dopo questa ho veramente chiuso con questa persona (non mi piace questa possessività che si è rvelata anche con altre dopo di me).

Comunque, dicevo: la cosa bizzarra è che quelli comprensivi, con me, sono stati i partner. Gli insulti sono arrivati da gente esterna, che non sarebbe comunque mai entrata fra le mie lenzuola. Significativo, no? Gli unici insulti sono arrivati da un'amica, che mi diede della frigida, figa di legno e bigotta (io: mai stata sessuofobica. Sconosciuta la differenza fra asessualità e antisessualità), mi preconizzò che avrei ricevuto gli stessi improperi dagli uomini (mai successo), e volle rompere il nostro rapporto di amicizia. Non riusciva ad essere amica di una che aveva un comportamento sessuale diverso dal suo. Altra gente mi ha detto che ho problemi, che ho un rapporto sbagliato col sesso, che non so cosa mi perdo. Ma tutta gente che non rientra fra le vere amicizie. I veri amici hanno capito sempre. (Ma non tutti i miei veri amici lo sanno).

E da qui la questione: perché parlarne agli esterni (non so come chiamare i non-partner)? Beh, ma che domande. Se sono veri amici, si parla e si parla di cose personali, di sesso, di sentimenti, di lutti, di depressioni e di gioie. Io mi sento anche un po' in colpa per non averne parlato ancora con persone con cui ho uno stretto rapporto, che mi hanno confidato cose molto personali. Piano piano, lo farò.

E che senso ha fare coming out anche coi semplici conoscenti? Per me era normale, fra l'adolescenza e i 20 anni, rivelarmi per quello che ero. Avevo imparato a considerarmi asessuale già dall'adolescenza. Quell'esperienza con l'amica che mi mollò per via dell'asessualità mi insegnò a farmi un po' più i cavoli miei. Mi insegnò che il mondo non era ancora pronto. La mia amicai e i suoi amici non erano dei tamarri ignoranti, erano persone colte, sensibili, di mentalità aperta. Se non riuscivano ad arrivarci loro, non era ancora il momento.

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DafneZ
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da DafneZ »

Che poi scusate ma io noto che noi ci facciamo un sacco di seghe mentali su problemi che non sono legati all'asessualità, sono problemi che colpiscono tutte le relazioni.

La questione dello spiraglio: non riguarda solo l'asessualità. Faccio un esempio di una situazione che avrebbe potuto benissimo coinvolgere una persona non nella zona grigia. Durante una relazione, sono stata oggetto di pressanti attenzioni (chiamiamole gentilmente così) da parte di un tale, un altro, che si era fissato con me. Qualsiasi cosa dicessi o non dicessi, facessi o non facessi, lui la interpretava a suo favore. Mi chiese di giurare che il mio ragazzo era l'uomo della mia vita e che ci sarei rimasta insieme per sempre. Io non lo feci, perché sapevo benissimo che non era così, e volevo fargli capire che non lo stavo rifiutando "perché stavo con un altro", ma perché lui non mi interessava, oggi, domani e dopodomani. "Il fissato" aggiunse questa dichiarazione a tutte le altre che lui aveva interpretato come incoraggiamenti e "spiragli". Quando, tempo dopo, io e il mio ragazzo ci lasciammo, chi si ripresentò puntuale a intasarmi il telefono di messaggi? "Il fissato", ovviamente. Si era avverato quello che prevedevo: non lo avevo rifiutato solo "perché stavo con il mio ragazzo". Ma quando uno le cose non vuole capirle.

Idem il Cavaliere Solitario di cui parlavo nell'altra risposta. Scrivendo mi sono ricordata delle cose che nella mia memoria sono diventate vaghe. Lui continuava con la solfa del fallimento e della gelosia. Voleva che dicessi che ero asessuale totalmente e per sempre, perché non esserci riuscita con lui era un'ipotesi più sopportabile se gli confermavo che non ci sarei riuscita con nessun altro uomo nella mia vita.

Ecco, io questi narcisismi, questa possesività, non intendo minimamente assecondarli e foraggiarli. Sono atteggiamenti pericolosi. Che si verificano ben al di là della zona grigia.

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da J.P.Klondike »

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Ultima modifica di J.P.Klondike il dom apr 16, 2017 1:05 am, modificato 1 volta in totale.

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Jemma »

Ciao Dafne scusa ma il "fissato" ... "sapeva" ?

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da DafneZ »

Jemma ha scritto:Ciao Dafne scusa ma il "fissato" ... "sapeva" ?
Altroché. Asessuale peggio di me. Anzi, credo si fosse fissato in prima istanza per questo motivo.

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Jemma
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Jemma »

Signore benedetto !! :o

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Bianca
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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Bianca »

Appartenere all'area grigia, come tu dichiari, ti pone in una condizione di, diciamo così, accessibilità rinviata.
Da questa condizione possono nascere degli equivoci e spiega anche il motivo per cui, gli uomini con cui tu sei stata in relazione finora, si sono posti in paziente attesa, nel rispetto delle tue esigenze.
Questo rispetto della donna che pone l'uomo di fronte alla situazione "vorrei ma non posso", può essere paragonata a quella, che tanti anni fa, caratterizzava tutte o la maggior parte delle relazioni.

E' abbastanza comprensibile che se tu metti il partner nella situazione di potersi aspettare un cambiamento/miglioramento, quello, se interessato proprio a te, rispetti ciò che tu gli hai spiegato, ti caratterizza.

Diversa è la situazione, quando una persona esprime il suo assoluto disinteresse per il sesso, ieri, oggi, domani, per l'eternità.

Il cavaliere solitario di cui parli, probabilmente non ha capito granchè ed ha preso il tuo abbandono come un suo personale fallimento: mi ha lasciato perchè io non sono riuscito a suscitare in lei nessun richiamo, nessuna sollecitazione erotica.
In realtà, penso ci fosse ben altro che non andava.

Quindi, i partners, sono quelli che meglio hanno compreso la situazione, cavaliere a parte.

Gli altri, perchè non hanno capito?
Io credo che sia successo perchè tu hai tentato di spiegare loro, una cosa astratta, della quale essi non avevano alcun riscontro.
Probabilmente è più facile capire, quando, certe realtà, ci toccano più da vicino e si ha modo di osservare un comportamento, essendone direttamente coinvolti.

Alla fine, la necessità di dirlo, è riservata al partner, mentre ad amici e conoscenti, si può dire soltanto se si ritiene utile il parlarne e avere sull'argomento, uno scambio di idee.

L'essere corteggiata, può essere per una donna, sempre lusinghiero, quando avviene in modo garbato, senza forzature e senza richiedere giuramenti assurdi.

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Bianca »

Dafne, il cavaliere, se asessuale più di te, perchè considerava un fallimento non essere riuscito a coinvolgerti?

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da DafneZ »

Bianca ha scritto:Dafne, il cavaliere, se asessuale più di te, perchè considerava un fallimento non essere riuscito a coinvolgerti?
No, infatti l'asessuale era un altro. Uno che si era fissato e che mi ha stalkerato per un po' di tempo mentre frequentavo un altro.

E' che io dico...non è che tutti i nostri problemi relazionali derivano dall'appartenenza all'area grigia. Le persone devono imparare a mettere in conto i fallimenti, i rifiuti. Non possiamo stare sempre ad assecondare il narcisismo altrui. Ho sentito amiche "normosessuali" lamentarsi dicendo "se sapeva che mi avrebbe lasciata, perché si è messo con me?", che obbiettivamente, è un discorso che non ha senso. Si è messo con te perché tot anni fa non sapeva che ti avrebbe lasciata :)

E sono andata pesantemente offtopic con la questione "spiragli". Mi scuso con la ragazza che ha dato l'avvio al thread.
Ultima modifica di DafneZ il ven giu 30, 2017 1:29 pm, modificato 1 volta in totale.

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Bianca »

Mi pareva che con tutti i tuoi pretendenti, avrei fatto confusione!................

Credo che nessuno inizi una relazione pensando che sicuramente andrà male, ma può succedere. Meglio prima che dopo.

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da dolciximagirl84 »

[quote="Scissorhands"]Secondo me è una cosa che ha senso dirla solo al partner. Alla fine obiettivamente parlando, si tratta di sfera intima pertanto l'unico eventuale interessato è il partner, nel senso che se ti capita di trovarti in una relazione con un fissato per il sesso o che ne fa una ragione di vita..allora lì c'è un bel problema, nel senso che può mettere seriamente in discussione la relazione stessa.
[quote]
no se vuoi far funzionare una possibile relazione devi per forza di fatto mettere in chiaro le cose dal principio.. per esperienza dico questo.. e non xè il ragazzo sia fissato con il sesso ma semplicemente xè la maggior parte vuole anche questo in un relazione..

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da dolciximagirl84 »

Bianca ha scritto:
Non credo sia onesto, rivelando ad altri la propria particolarità, lasciare aperta al cambiamento anche una piccolissima percentuale.
E' più giusto rivelarsi ed essere accettati esattamente per come si è.
Poi, se si avrà la fortuna di vivere una lunga, lunghissima relazione, vi saranno sicuramente dei cambiamenti a cui dovranno corrispondere adattamenti reciproci, ma non cambiamenti delle caratteristiche con le quali si è nati.

Nessuno che sia nato con gli occhi neri, si è mai svegliato un mattino scoprendo che gli erano diventati azzurri..
giusto.. bisogna solo trovare la persona che ci accetta per come siamo.. nessuno cambia per nessuno..

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Re: asessualità, come reagiscono le persone a cui lo dite?

Messaggio da Bianca »

Tutti dobbiamo essere accettati per quello che siamo.
L'asessualità crea qualche problema in più e ulteriori difficoltà ad intendersi, ma ci sono persone con pessimi caratteri che hanno chi le ama così come sono.

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