La via che porta all'indifferenza sessuale
- ErmeteTrimegisto
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La via che porta all'indifferenza sessuale
Ciao a tutta la community! E' un bel pò che non scrivo qui, ed eccomi a confrontarmi con voi sul mio futuro sessuale.
Chi mi ha seguito, già sa del mio disinteresse verso il sesso: non mi definisco asex, nel senso che delle fantasie sessuali "collaterali" le ho. La mancanza di attrazione sessuale ha provocato la fine di una bella relazione durata 3 anni. Da anni sto seguendo un percorso di psicoterapia volto a migliorare il mio rapporto con il sesso: nel corso di questi anni, sono riuscito a risolvere tutta una serie di problemi collegati alla socialità, che si interlacciavano con l'aspetto sessuale.
La mia attuale situazione è che ad oggi ho fatto progressi, nel senso che il corpo femminile riesce a provocarmi una qualche forma di eccitazione. Il mio obiettivo sarebbe quello di raggiungere uno stadio di indifferenza sessuale, vale a dire, essere in grado di avere rapporti a fronte di una eventuale richiesta della partner. Di fondo, il mio disinteresse verso il sesso, se in passato era fonte di problemi di diversità (parlo di quando avevo 23 anni, ora ne ho 30 suonati), oggi non lo vedo poi così negativamente, essendone passata di acqua sotto i ponti.
E' chiaro però che vorrei sentirmi libero di potermi innamorare di una ragazza, e di poter avere una relazione con lei.... senza correre il rischio di rovinare tutto a causa del mio atteggiamento verso il sesso.
Le alternative che mi si pongono, in sintesi, sono le seguenti:
a) Mantenere la attuale situazione, restando single per il resto della mia vita (tendere, in sostanza, ad un comportamento prettamente asessuale), ed interrompere la terapia.
b) Proseguire con il percorso terapeutico, che però richiederebbe dei "dati concreti" su cui lavorare (vale a dire, una relazione già in essere con una donna)
Sò già che nessuno di voi mi può rispondere, ma anche sapere cosa ne pensate della mia situazione mi può aiutare a schiarirmi le idee.
Scusate se sono stato contorto, spero di aver dato un'idea della mia condizione...
Chi mi ha seguito, già sa del mio disinteresse verso il sesso: non mi definisco asex, nel senso che delle fantasie sessuali "collaterali" le ho. La mancanza di attrazione sessuale ha provocato la fine di una bella relazione durata 3 anni. Da anni sto seguendo un percorso di psicoterapia volto a migliorare il mio rapporto con il sesso: nel corso di questi anni, sono riuscito a risolvere tutta una serie di problemi collegati alla socialità, che si interlacciavano con l'aspetto sessuale.
La mia attuale situazione è che ad oggi ho fatto progressi, nel senso che il corpo femminile riesce a provocarmi una qualche forma di eccitazione. Il mio obiettivo sarebbe quello di raggiungere uno stadio di indifferenza sessuale, vale a dire, essere in grado di avere rapporti a fronte di una eventuale richiesta della partner. Di fondo, il mio disinteresse verso il sesso, se in passato era fonte di problemi di diversità (parlo di quando avevo 23 anni, ora ne ho 30 suonati), oggi non lo vedo poi così negativamente, essendone passata di acqua sotto i ponti.
E' chiaro però che vorrei sentirmi libero di potermi innamorare di una ragazza, e di poter avere una relazione con lei.... senza correre il rischio di rovinare tutto a causa del mio atteggiamento verso il sesso.
Le alternative che mi si pongono, in sintesi, sono le seguenti:
a) Mantenere la attuale situazione, restando single per il resto della mia vita (tendere, in sostanza, ad un comportamento prettamente asessuale), ed interrompere la terapia.
b) Proseguire con il percorso terapeutico, che però richiederebbe dei "dati concreti" su cui lavorare (vale a dire, una relazione già in essere con una donna)
Sò già che nessuno di voi mi può rispondere, ma anche sapere cosa ne pensate della mia situazione mi può aiutare a schiarirmi le idee.
Scusate se sono stato contorto, spero di aver dato un'idea della mia condizione...
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
C'è qualcosa che non mi è chiaro........
Da un lato ti proponi di raggiungere l'indifferenza sessuale, dall'altro, vuoi avere una relazione ed essere in grado di affrontare rapporti sessuali, nel caso in cui la partner te li chieda.....
Domande:
Sei una macchinetta adomandarisponde?
Pensi che sia come svolgere un lavoro che si deve fare per forza?
Pensi che una donna non si accorga che non c'è coinvolgimento da parte tua?
L'alternativa a) potranno essere i fatti della vita a portarti a seguirla.
L'alternativa b) non so a cosa può servirti
L'alternativa c) potrebbe essere: interrompere la terapia, buttarsi sul concreto, magari arrivando ad iniziare una relazione, riservandosi di riprendere la terapia, nel momento in cui si palesino problemi reali con la fanciulla.
Che ne dici?
Da un lato ti proponi di raggiungere l'indifferenza sessuale, dall'altro, vuoi avere una relazione ed essere in grado di affrontare rapporti sessuali, nel caso in cui la partner te li chieda.....
Domande:
Sei una macchinetta adomandarisponde?
Pensi che sia come svolgere un lavoro che si deve fare per forza?
Pensi che una donna non si accorga che non c'è coinvolgimento da parte tua?
L'alternativa a) potranno essere i fatti della vita a portarti a seguirla.
L'alternativa b) non so a cosa può servirti
L'alternativa c) potrebbe essere: interrompere la terapia, buttarsi sul concreto, magari arrivando ad iniziare una relazione, riservandosi di riprendere la terapia, nel momento in cui si palesino problemi reali con la fanciulla.
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- ErmeteTrimegisto
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Per fortuna non ti è chiaro "solo" qualcosa, credevo di essere stato totalmente contorto.
Il concetto che voglio espriemere non è diventare una macchinetta del sesso che lo fa automaticamente in maniera distaccata.
Piuttosto, con la terapia ho cercato (e sto cercando) di sviluppare una sana attrazione sessuale verso le donne. Allo stesso tempo, però, mi sto accorgendo che il distacco nei confronti del sesso presenta innumerevoli vantaggi per quanto concerne la mia autonomia e la mia capacità di giudizio (della serie, non sono di quelli che "ragionano col pisello").
All'inizio, da ragazzo, mi sentivo strano e diverso dal resto del mondo (per questo, ad un certo punto, ho inziato la terapia), poi, grazie anche ad AVEN, ho capito che non è così, ma che ciascun individuo ha un suo rapporto con la sessualità. E ora mi si pongono le alternative che ho elencato. L'alternativa C, che tu hai aggiunto, mi sembra buona e la prendo senza dubbio in considerazione. Anzi, quando riprendo a settembre ne parlerò con la mia terapeuta. Grazie
Il concetto che voglio espriemere non è diventare una macchinetta del sesso che lo fa automaticamente in maniera distaccata.
Piuttosto, con la terapia ho cercato (e sto cercando) di sviluppare una sana attrazione sessuale verso le donne. Allo stesso tempo, però, mi sto accorgendo che il distacco nei confronti del sesso presenta innumerevoli vantaggi per quanto concerne la mia autonomia e la mia capacità di giudizio (della serie, non sono di quelli che "ragionano col pisello").
All'inizio, da ragazzo, mi sentivo strano e diverso dal resto del mondo (per questo, ad un certo punto, ho inziato la terapia), poi, grazie anche ad AVEN, ho capito che non è così, ma che ciascun individuo ha un suo rapporto con la sessualità. E ora mi si pongono le alternative che ho elencato. L'alternativa C, che tu hai aggiunto, mi sembra buona e la prendo senza dubbio in considerazione. Anzi, quando riprendo a settembre ne parlerò con la mia terapeuta. Grazie
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
ErmeteTrimegisto ha scritto:Il mio obiettivo sarebbe quello di raggiungere uno stadio di indifferenza sessuale, vale a dire, essere in grado di avere rapporti a fronte di una eventuale richiesta della partner.
Non mi è chiaro. Quale delle due?ErmeteTrimegisto ha scritto: Il concetto che voglio espriemere non è diventare una macchinetta del sesso che lo fa automaticamente in maniera distaccata.
Piuttosto, con la terapia ho cercato (e sto cercando) di sviluppare una sana attrazione sessuale verso le donne.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Purtroppo è la società che ci inculca simili idee: per forza ti devi sposare, per forza devi mettere su famiglia e procreare ecc.....Bianca ha scritto:Pensi che sia come svolgere un lavoro che si deve fare per forza?
Simili retaggi culturali possono condizionare la nostra serenità, se non si sa come gestirli....
Cerco di spiegarmi meglio: vorrei nella vita di tutti i giorni che la sessualità non vada ad influenzarmi (così come non mi influenza adesso), ma allo stesso tempo vorrei che, una volta calato in una relazione con una donna, anche l'aspetto sessuale si potesse attivare senza problemi.AnDieWelt ha scritto:Non mi è chiaro. Quale delle due?
Non so nemmeno se ciò sia possibile: potrebbe anche essere che non ho ancora trovato la persona che sappia stimolarmi a sufficienza....
- Bianca
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Senti Erm, se si riconosce di essere asessuali, quindi di non provare attrazione sessuale, come si fa a sviluppare "una sana attrazione sessuale verso le donne"?
La tua terapeuta sarà pure bravissima, ma dubito che possa creare dal nulla ciò che non c'è.
A me sembra che, come asessuale, tu abbia soltanto due scelte: o rifiuti i rapporti sessuali e lo spieghi ad una eventuale partner, confidando in una sua accettazione e avvantaggiandoti di quelle prerogative tipiche di chi non è concentrato sul sesso, o accetti una relazione che contempli anche il sesso, tenendo presente che non saranno mai rapporti di qualità tradizionalmente intesi, non in senso meccanico, ma a livello di coinvolgimento, partecipazione, sensibilità, che, alla fine sono le cose più importanti quando si intenda fare l'amore.
La terza possibilità è, ancora una volta, il rimanere soli, che, secondo alcuni, non io, è comunque una situazione piacevolissima e ricca di vantaggi.
La tua terapeuta sarà pure bravissima, ma dubito che possa creare dal nulla ciò che non c'è.
A me sembra che, come asessuale, tu abbia soltanto due scelte: o rifiuti i rapporti sessuali e lo spieghi ad una eventuale partner, confidando in una sua accettazione e avvantaggiandoti di quelle prerogative tipiche di chi non è concentrato sul sesso, o accetti una relazione che contempli anche il sesso, tenendo presente che non saranno mai rapporti di qualità tradizionalmente intesi, non in senso meccanico, ma a livello di coinvolgimento, partecipazione, sensibilità, che, alla fine sono le cose più importanti quando si intenda fare l'amore.
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Come premesso, una certa attrazione sessuale c'è, ma è verso situazioni e/o parti del corpo femminile che nulla hanno a che vedere con un rapporto sessuale. Il tentativo che abbiamo fatto, ad ora riuscito solo molto parzialmente, è quello di re-incanalare queste pulsioni.Bianca ha scritto:Senti Erm, se si riconosce di essere asessuali, quindi di non provare attrazione sessuale, come si fa a sviluppare "una sana attrazione sessuale verso le donne"? La tua terapeuta sarà pure bravissima, ma dubito che possa creare dal nulla ciò che non c'è.
Chiarissimo. Forse la seconda opzione è la più infelice fra quelle che hai individuato. La terza, la scarterei ad oggi, ma in futuro non è detto che non la riconsideri.... La prima è fra le più ardue da mettere in pratica, ma sarebbe quella che mi garantirebbe una vita più felice.Bianca ha scritto:A me sembra che, come asessuale, tu abbia soltanto due scelte: o rifiuti i rapporti sessuali e lo spieghi ad una eventuale partner, confidando in una sua accettazione e avvantaggiandoti di quelle prerogative tipiche di chi non è concentrato sul sesso, o accetti una relazione che contempli anche il sesso, tenendo presente che non saranno mai rapporti di qualità tradizionalmente intesi, non in senso meccanico, ma a livello di coinvolgimento, partecipazione, sensibilità, che, alla fine sono le cose più importanti quando si intenda fare l'amore.
La terza possibilità è, ancora una volta, il rimanere soli, che, secondo alcuni, non io, è comunque una situazione piacevolissima e ricca di vantaggi.
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Quindi andando su una similitudine, ti piacerebbe fumare ogni tanto una sigaretta, ma non avere sintomi di astinenza quando non fumi.
- Bianca
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
In effetti, per me, per quel poco tempo che ho sperimentato il fumo, era così.
Nella prima soluzione che è quella che a te piace di più, c'è un grosso coinvolgimento altrui, che dipende da te soltanto per quello che tu sai dare, in alternativa al sesso, ad una partner.
Non è poco e non è impossibile.
Nella prima soluzione che è quella che a te piace di più, c'è un grosso coinvolgimento altrui, che dipende da te soltanto per quello che tu sai dare, in alternativa al sesso, ad una partner.
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- ErmeteTrimegisto
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Suppongo si possa dire cosìJ.P.Klondike ha scritto:Quindi andando su una similitudine, ti piacerebbe fumare ogni tanto una sigaretta, ma non avere sintomi di astinenza quando non fumi.
Bella metafora ....
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Vedi "Studio sull'uso delle similitudini nelle opere di Alessandro Manzoni" di Bianca
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
ti piacerebbe poter fumare da ubriaco senza diventarne dipendente perché nella maggior parte dei locali non servono da bere a chi non fuma
- ErmeteTrimegisto
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Questa è un pò contorta!Haderian ha scritto:ti piacerebbe poter fumare da ubriaco senza diventarne dipendente perché nella maggior parte dei locali non servono da bere a chi non fuma
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Bene, io non credo personalmente sia possibile plasmare il proprio orientamento a nostro piacimento, neppure con l'aiuto del miglior terapeuta in circolazione. Sarebbe come pensare che l'omosessualità sia "curabile".ErmeteTrimegisto ha scritto: Cerco di spiegarmi meglio: vorrei nella vita di tutti i giorni che la sessualità non vada ad influenzarmi (così come non mi influenza adesso), ma allo stesso tempo vorrei che, una volta calato in una relazione con una donna, anche l'aspetto sessuale si potesse attivare senza problemi.
Non so nemmeno se ciò sia possibile: potrebbe anche essere che non ho ancora trovato la persona che sappia stimolarmi a sufficienza....
Prima di tutto, se ancora fosse necessario, dovresti far chiarezza su quale sia l'eventualità: Sei asessuale? O hai attrazione sessuale repressa?
Nel primo caso, ricorda che l'attrazione non è necessaria per poter avere un rapporto sessuale normale e completo, anche dovesse risultare piacevole e soddisfacente per lo più per il solo partner non-asessuale, il quale dovrebbe accettare serenamente questo fatto.
In entrambi i casi c'è solo da guadagnarci a risolvere eventuali paure e repulsioni, quantomeno dal momento in cui si vive questa mancanza da un punto di vista disfunzionale, nel contesto di una attuale o desiderata relazione. Per cui ti direi di continuare il tuo percorso se ritieni si stia svolgendo in modo corretto.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"
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Re: La via che porta all'indifferenza sessuale
Ma questo percorso dovrebbe essere indirizzato ad accertare, più che una asessualità, un'attrazione sessuale repressa.