Tacere, non vuol dire solo tacere, vuol dire mentire, inventare, creare situazioni ipotetiche.
Perché?
Per una cosa di cui non c'è niente di cui vergognarsi, nè sentirsi in colpa.
Esatto! Io non mi nascondevo prima quando pensavo di essere lesbica, perché dovrei nascondermi e mentire su chi sono adesso? Solo che questo non mentire è visto come un esibizionismo, un voler sbattere in faccia la mia diversità per mettermi ad un livello "sopra" gli altri, come se mi sentissi migliore di loro, cosa totalmente sbagliata visto quanto mi sono sempre sentita inferiore per queste mie "diversità".
Gli asex vogliono solo che si parli del loro orientamento sessuale, e con un unico scopo: quello di far sapere a chi non prova attrazione sessuale che ci sono altre persone come loro e che va tutto bene. Questo è lo scopo della comunità asex, ed è semplice, pacifico, altruista e non chiede nessuno sforzo agli altri, dunque avercela con noi è come avercela con gli arcobaleni, i cieli azzurri o la brezza marina.
Dubito che chiunque potrebbe ancora criticarti, dopo un discorso simile.
Avrebbero da ridire comunque. Mi hanno chiesto qual era il nostro scopo civile, hanno deciso da soli che non esisteva e quindi hanno ritenuto qualsiasi parola detta al riguardo inutile, effimera e stupida. Per loro è normale essere asex (questo mi fa capire che non hanno capito il vero significato) e che quindi è la stessa cosa che dire "ho i capelli neri" o "mi piace la pizza". Ho provato a farglielo capire, a cercare di far capire che basterebbe anche parlarne per aiutare persone, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e quelli sono stati i commenti.
Non lo so, ho come l'impressione che la gente non voglia capire, o forse non riesce, e non so quale delle due cose mi spaventa di più. Cercare di spiegare che non è semplicemente quante volte fai sesso o se hai voglia o meno di farlo è inutile e controproducente perché ti accusano di voler accentuare una cosa che dovrebbe essere normale. Io non so più cosa dire, a loro e alle persone che mi dicono che sono solo troppo timida e che la prima volta che avrò una ragazza allora questa idea mi andrà via, accusandomi di VOLER essere diversa se provo a spiegare loro che non è una cosa nata dal nulla ma frutto di mesi di considerazioni su me stessa e paura di affrontare anche questa nuova consapevolezza di me.
Quelle di Bianca sono tutte cose giuste e sarebbe bello riuscire a spiegarsi meglio e non arrabbiarsi quando ricevi certi commenti, ma a volte è difficile e passare da poter parlare liberamente di una parte di me che ritengo importante a dover di nuovo stare nel silenzio è un cambiamento che faccio fatica ad accettare.