Stavo scrivendo un pippone dove, raccontando in non-così-breve la mia storia, avrei chiesto alla community di darmi una mano nel trovare una definizione adatta del mio orientamento quando, man mano che le dita picchiavano sui tasti e tenendo un occhio sulle pagine dei glossari e delle definizioni, mi sono accorto che... stavo rispondendo a me stesso! Ad ogni modo, e se avete voglia, vorrei proporvi quello che avrei voluto postare così magari la mano me la date comunque, perché per ora mi sono risposto solo alla domanda "cos'è che non sono?"...
Qui avrei chiesto "cosa sono?". A rileggere ciò che ho scritto, direi di non essere asessuale, ma demisessuale o al limite grey-A: un minimo di attrazione l'ho sempre provata, a volte qualcosa di più, ma sempre e solo se a monte era presente un innamoramento o la relazione queerplatonic (perché sì, con un po' di coraggio forse avremmo potuto fare un passo in più, ma...). La mancanza d'appagamento durante i rapporti è dovuta quasi certamente ai problemi psicologici che di lì a poco avrebbero stravolto la mia vita, ma probabilmente ha influito anche al legame emotivo che mi legava a lei in passato che in seguito non si è ricongiunto come speravamo, cosa necessaria per provare attrazione sessuale.Davanti ai glossari e ai lessici sparsi qua e là nel forum m'è quasi venuto mal di testa, tanto che non sono nemmeno del tutto sicuro dell'unica cosa di cui ero sicuro, ovvero il mio eteroromanticismo. Vorrei cercare di fare chiarezza, magari con un po' d'aiuto... Come ho già scritto nel thread di benvenuto non impazzisco per le etichette ma, come ha detto Bianca, servono per mettere ordine.
C'è un però. Perdonatemi se vi racconto un po' i fatti miei, ma è per far capire che le mie esperienze sono limitate...
- Sono sicuramente eteroestetico ma, salvo eccezioni, non impazzisco per le donne considerate "sexy" e in generale con uno stile marcatamente femminile.
- Nella mia vita mi sono innamorato soltanto di ragazze, quindi mi verrebbe da dire di essere eteroromantico.
- Non ho mai amato il contatto fisico in generale, ma provo attrazione eterosensuale (che traduco come voglia di abbracciare, coccolare, accarezzare in maniera non erotica, fino al "restare abbracciati tutta la notte senza fare niente sarà bellissimo lo stesso" (cit.)) nei confronti di persone con cui ho stretto un legame affettivo come, banalmente, un'amica di lunga data o una conosciuta da poco ma con cui si sta condividendo qualcosa di emotivamente intenso, come un viaggio. Vale come etichetta "demisensuale"?
- Col senno del poi e forse avendo confuso erroneamente la cosa come timidezza e insicurezza (che peraltro non escludo affatto in altri ambiti), non mai andato alla ricerca di una relazione sessuale, anche meramente "ludica" non per paura di un rifiuto a causa del mio aspetto o della mia personalità o per questioni etico-morali ma perché, semplicemente, non mi interessava averne. Chi mi conosce e chi non conosce il mondo asessuale potrebbe commentare nondum matura est, ma anche se fossi il fratello figo di Robert Downey Jr. col conto in banca di Zuckenberg, con tutto ciò che ne consegue (leggi: folla fuori dalla mia porta che brama il mio corpo ), la cosa non sarebbe cambiata, al massimo l'avrei potuto capire prima... Messa così, sembrerei asessuale, se non fosse che di attrazione sessuale nei confronti delle persone di cui ero innamorato ne ho sempre provata, magari non sempre, magari con intensità diverse...
Ho avuto soltanto una relazione affettiva "seria" con un'amica con la quale in passato ebbi un rapporto che definirei "queerplatonic" (se ho capito bene il significato del termine) che non è diventato qualcosa di più per mancanza di coraggio mia o forse di entrambi, interrotto dolorosamente a causa di interventi "esterni" (tra le altre cose, finimmo per innamorarci di altre due persone...). Dopo un bel po' di tempo, quando ormai la consideravo soltanto un'amica, mi disse di essersi innamorata di me e, dopo un tira-e-molla di qualche settimana, decisi di "cedere", con la speranza di poter ricambiare sinceramente in seguito (in questo sono stato onesto fin da subito dicendole che non ero affatto sicuro di iniziare una relazione) e di cercare di rivivere le stesse sensazioni provate in passato, anche perché venivo da un periodo piuttosto difficile (che poi non era altro che l'inizio del mio disturbo bipolare, ma non lo sapevo ancora) e ritenevo che un po' di affetto in più non mi avrebbe fatto male. Non funzionò come avremmo voluto. In quei mesi i (pochi) rapporti fisici non sono stati appaganti o non sono mai giunti a termine, almeno per quanto riguarda me. Per inciso, a livello... ehm... "idraulico" mi ha sempre funzionato tutto e spesso (e volentieri) ho necessità di "sfogarmi" da solo.
Cosa ne pensate? Via alle telefonate! E grazie in anticipo per eventuali risposte, chiarimenti, correzioni, insul... no, insulti no...