Voglia di sperimentare.
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Re: Voglia di sperimentare.
Io penso che l'asessualità possa avere anche forme differenti rispetto al generico "non mi interessa il sesso". La mia asessualità si esprime nel non provare (o provare poca, in quanto gray-a) attrazione sessuale. Vuol dire che non è una persona che mi fa nascere il desiderio di fare sesso. E l'ho detto anche in questo caso: il mio desiderio viene dalla pura curiosità di sperimentare.
Trovo comunque estremamente scorretto il messaggio di eirikur, in quanto è solo affar mio quale etichetta io decida di darmi. Magari non esprime al 100% quello che sono, ma sono io l'unica capace di deciderlo.
Trovo comunque estremamente scorretto il messaggio di eirikur, in quanto è solo affar mio quale etichetta io decida di darmi. Magari non esprime al 100% quello che sono, ma sono io l'unica capace di deciderlo.
- Bianca
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Re: Voglia di sperimentare.
Guarda, va bene tutto, basta che tu sia contenta e soddisfatta.
Devo dirti però, che è molto difficile conoscersi a fondo, tanto che, a volte, ci sono delle reazioni e delle decisioni che prendiamo all'improvviso che sorprendono noi stessi e non poco. L'importante, è non farsi troppo male.
Devo dirti però, che è molto difficile conoscersi a fondo, tanto che, a volte, ci sono delle reazioni e delle decisioni che prendiamo all'improvviso che sorprendono noi stessi e non poco. L'importante, è non farsi troppo male.
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Re: Voglia di sperimentare.
se sei un troll hai tutta la mia stima, mi vengono in mente certi raid su yahoo answer al limite della follia
Se sei seria, fai ciò che ti pare, il mondo è bello perchè è vario.
Io penso che ognuno è libero di fare ciò che vuole finchè non danneggia sè stesso o un altro individuo
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Re: Voglia di sperimentare.
Susa ma mi sono persa: ti stai rivolgendo a me o a Bianca?
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Re: Voglia di sperimentare.
A esser sinceri basta leggere qualche thread più vecchio per scoprire che ci sono eccome asessuali che hanno provato a fare sesso per curiosità. È qualcosa che succede anche a chi sperimenta attrazione sessuale: magari non si era attratti dalla persona con cui si ci è scambiati il primo bacio o con la quale si è avuto il primo rapporto, ma la curiosità ha avuto la meglio. Inotre la paura di “tradire” il proprio orientamento è comune a tantissimi asessuali che praticano autoerotismo oppure sono sessualmente attivi.il desiderio di sperimentare che tu esprimi, non va tanto d'accordo con l'asessualità che tu dichiari ti appartenga.
Chi ha questo orientamento, sicuramente può spiegarti molto meglio di me che curiosità e desideri, in genere non appartengono a chi sa di essere asessuale.
Tornando IT, comunque, il mio consiglio è quello di desistere se non sei del tutto sicura. A mio parere questo genere di situazioni possono lasciare strascichi quando non è al 100% convinti di quanto si sta facendo. Solo una domanda: quanto bene conosci questa persona? Sei sicura che sia il genere di persona che si accontenta di un rapporto e poi, dopo un tuo diniego, acconsentirebbe a lasciarti in pace? Non è mia intenzione impicciarmi, ma persone del genere purtroppo esistono è meglio prevenire che curare.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »
Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.
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Re: Voglia di sperimentare.
Ho letto che ci sono asessuali che hanno avuto rapporti per curiosità, per compiacere l'altro o semplicemente per adeguarsi agli amici.
Da ciò che riferiscono, direi che non sono rimasti entusiasti dell'esperienza, tant'è che, sovente, è rimasta unica.
Inoltre, non ho colto in questi racconti, un grande entusiasmo nel prendere questa decisione, ma in genere, soltanto un desiderio di uniformarsi.
In Username invece, vi è un qualcosa di definibile "smania" e nel suo affermare "voglio sperimentare tutto", c'è di più di una semplice curiosità o il desiderio di mettersi in pari con i coetanei.
È vero che non si colloca sulla punta del triangolo ma in una posizione intermedia, ma la sua attuale posizione nei confronti di rapporti di vario tipo, fa pensare che magari il suo auto definirsi magari sarebbe da rivedere.
In ogni caso, come lei afferma, soltanto lei, giustamente, può sapere com'è e come si sente e quindi, massimo rispetto.
Ora mi sorge un dubbio: non sarà che la signorina Username sentendosi in un certo modo pensa che "sperimentando tutto", il suo modo di essere possa cambiare?
Vorrei che Username prendesse in considerazione questo mio dubbio, con la semplicità e il rispetto con cui io lo esprimo, solo ed unicamente nel desiderio di aiutarla.
Da ciò che riferiscono, direi che non sono rimasti entusiasti dell'esperienza, tant'è che, sovente, è rimasta unica.
Inoltre, non ho colto in questi racconti, un grande entusiasmo nel prendere questa decisione, ma in genere, soltanto un desiderio di uniformarsi.
In Username invece, vi è un qualcosa di definibile "smania" e nel suo affermare "voglio sperimentare tutto", c'è di più di una semplice curiosità o il desiderio di mettersi in pari con i coetanei.
È vero che non si colloca sulla punta del triangolo ma in una posizione intermedia, ma la sua attuale posizione nei confronti di rapporti di vario tipo, fa pensare che magari il suo auto definirsi magari sarebbe da rivedere.
In ogni caso, come lei afferma, soltanto lei, giustamente, può sapere com'è e come si sente e quindi, massimo rispetto.
Ora mi sorge un dubbio: non sarà che la signorina Username sentendosi in un certo modo pensa che "sperimentando tutto", il suo modo di essere possa cambiare?
Vorrei che Username prendesse in considerazione questo mio dubbio, con la semplicità e il rispetto con cui io lo esprimo, solo ed unicamente nel desiderio di aiutarla.
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Re: Voglia di sperimentare.
A The Wayward Fox.
Questa persona non posso dire di conoscerla bene (almeno non come piace a me), ma abbiamo parlato molto di avere rapporti e delle condizioni secondo le quali ciò avverrebbe e sì, sono sicura che poi mi lascerebbe in pace. Visto che non abitiamo nella stessa città, anche lui non è interessato ad avere una relazione sentimentale.
Ma ora è comunque inutile: ho deciso che con lui non ci voglio fare niente perché la situazione nella sua interezza non mi convince totalmente.
A Bianca.
Nel periodo di grande incertezze che è l'adolescenza (in cui sfortunatamente ancora mi trovo), il mio orientamento è l'unica cosa per cui, da quando l'ho capito, non ho avuto il minimo dubbio o ripensamento. Mi ha fatto così bene capire la mia asessualità e il modo in cui questa si manifesta, mi ha portato ad un punto di agio con me stessa mai raggiunto. Quella sensazione di non appartenere che ho provato da quando i miei compagni cominciarono alla materna a "fidanzarsi" e che mi ha perseguitato per tutta l'infanzia raggiungendo l'apice con l'arrivo della pubertà, si è dissolta quando ho trovato un nome per definirmi e un conseguente gruppo di persone che sono come me.
Decisamente il mio orientamento è l'ultima cosa che subconsciamente spero cambi.
La "smania" di cui parli io la riconduco ad una innata curiosità, mista al desiderio di scoprire il proprio corpo (al di là dell'autoerotismo) e quello altrui, con un pizzico ci voglia di sperimentare questa cosa a cui tutti attribuiscono una vitale (nel vero senso della parola) importanza.
Questa persona non posso dire di conoscerla bene (almeno non come piace a me), ma abbiamo parlato molto di avere rapporti e delle condizioni secondo le quali ciò avverrebbe e sì, sono sicura che poi mi lascerebbe in pace. Visto che non abitiamo nella stessa città, anche lui non è interessato ad avere una relazione sentimentale.
Ma ora è comunque inutile: ho deciso che con lui non ci voglio fare niente perché la situazione nella sua interezza non mi convince totalmente.
A Bianca.
Nel periodo di grande incertezze che è l'adolescenza (in cui sfortunatamente ancora mi trovo), il mio orientamento è l'unica cosa per cui, da quando l'ho capito, non ho avuto il minimo dubbio o ripensamento. Mi ha fatto così bene capire la mia asessualità e il modo in cui questa si manifesta, mi ha portato ad un punto di agio con me stessa mai raggiunto. Quella sensazione di non appartenere che ho provato da quando i miei compagni cominciarono alla materna a "fidanzarsi" e che mi ha perseguitato per tutta l'infanzia raggiungendo l'apice con l'arrivo della pubertà, si è dissolta quando ho trovato un nome per definirmi e un conseguente gruppo di persone che sono come me.
Decisamente il mio orientamento è l'ultima cosa che subconsciamente spero cambi.
La "smania" di cui parli io la riconduco ad una innata curiosità, mista al desiderio di scoprire il proprio corpo (al di là dell'autoerotismo) e quello altrui, con un pizzico ci voglia di sperimentare questa cosa a cui tutti attribuiscono una vitale (nel vero senso della parola) importanza.
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Re: Voglia di sperimentare.
Mi sono permessa di esprimere un dubbio, perché il tuo desiderio di sperimentare, io l'ho riscontrato spesso in ragazze non asessuali.
Sono però contenta di quello che tu dici a proposito di essere certa del tuo orientamento e che, l'accertarlo ti abbia consentito di continuare la tua crescita in modo più sereno e tranquillo.
Devo anche dirti che, da ciò che tu spieghi a Fox, questo stabilire rapporti sessuali a tavolino, con tanto di condizioni e limiti, mi sembra quasi squallido quanto l'uso della webcam....
Possibile che una ragazza di 18 anni non possa sperimentare ciò che la incuriosisce, almeno in un contesto di tenerezza/affetto?
Sono però contenta di quello che tu dici a proposito di essere certa del tuo orientamento e che, l'accertarlo ti abbia consentito di continuare la tua crescita in modo più sereno e tranquillo.
Devo anche dirti che, da ciò che tu spieghi a Fox, questo stabilire rapporti sessuali a tavolino, con tanto di condizioni e limiti, mi sembra quasi squallido quanto l'uso della webcam....
Possibile che una ragazza di 18 anni non possa sperimentare ciò che la incuriosisce, almeno in un contesto di tenerezza/affetto?
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Re: Voglia di sperimentare.
Non è stata una discussione a tavolino. Semplicemente lui, in vista di una serie di cose (quanto apparentemente gli piaccio, il suo desiderio di avere rapporti con me, la mia mancanza di esperienza, il mio desiderio di sperimentare, la mancanza di attrazione nei suoi confronti, etc) mi ha chiesto e ha voluto parlare con me apertamente della questione. E io gli ho espresso le mie perplessità e insicurezze. E lui ha acconsentito a eventualmente procedere secondo le mie condizioni per farmi sentire più a mio agio possibile.
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Re: Voglia di sperimentare.
Da un punto di vista psico-spirituale è vitale solo se ci sono le condizioni perché sia vitale. Altrimenti rimane il bisogno vitale....e un risultato pratico catastrofico anti-vitale. Da questi risultati troppo spesso anti-vitali nasce un esagerato bisogno (ipersessuale o sessuale compulsivo) che oggi si osserva in molte persone...letteralmente affamate di vita....e sempre più disperatamente affamate, mai abbastanza soddisfatte.username-not-found ha scritto: Decisamente il mio orientamento è l'ultima cosa che subconsciamente spero cambi.
La "smania" di cui parli io la riconduco ad una innata curiosità, mista al desiderio di scoprire il proprio corpo (al di là dell'autoerotismo) e quello altrui, con un pizzico ci voglia di sperimentare questa cosa a cui tutti attribuiscono una vitale(nel vero senso della parola) importanza.
Da un punto di vista fisico non è vitale.
Mangiare e bere è vitale. Esercitare attività sessuali è facoltativo ai fini vitali.
Per alcune discipline orientali anzi l'astensione prolunga la vita (per questioni energetiche).
(E guarda che ti sta parlando una tizia che in linguaggio Aven viene definita "sessuale")