Articolo su Il Giornale Digitale

Per tutto il materiale divulgativo mediatico riguardante l'asessualità, nonché le iniziative e i progetti rivolti alla diffusione della visibilità.
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Edward
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Messaggio da Edward »

L’asessualità esiste. Nel disinteresse, nella paura, nella consapevolezza
Di Anita Casalino

Rappresenta un fenomeno in piena crescita ed è oggi classificata tra gli orientamenti sessuali. Ma sono infinite le cause dietro questa astensione

Nelle pubblicità, sui social, nelle allusioni della gente: il sesso è ovunque e, in un modo o nell’altro, i messaggi indirizzatici dalle più svariate forme di comunicazione ce lo ricordano. Così come lo ricordano gli atteggiamenti degli adolescenti, ancora alla scoperta di se stessi, degli adulti, consapevoli ma sperimentatori, dei più anziani, nostalgici e ancorati alla tradizione. Ma c’è anche chi si rifiuta e si volta dall’altra parte. C’è anche chi si astiene dalla fisicità, nonostante appaia impossibile. Si chiama asessualità, l’orientamento sessuale, di recente riconoscimento, che presuppone il completo disinteresse e l’assenza di attrazione o desiderio fisico nei confronti di qualsiasi individuo, ma soprattutto di qualsiasi genere. Disinteresse, avete ben capito. Non una forzatura, non un sacrificio o un patto, non un’impossibilità medica, ma la semplice astensione dai rapporti fisici, che ci si trovi in coppia o da soli. Un fenomeno in evoluzione, che ha poco a che fare con orientamenti religiosi, politici o di altra natura, ma che invece ne ha molto con fasi importanti e diverse nella scoperta della propria sessualità.

L’asessualità, elevata oggi a indipendente orientamento sessuale, è stata spesso etichettata come una fase “pre-coming out“, una fase transitoria in cui la paura del giudizio e la vulnerabilità del vero, portano a tirarsi fuori dalle faccende di letto, così, per non pensare. Numerose sono state le ricerche in campo medico, prima che sociologico, sul tema: l’assenza di desiderio condurrebbe chiunque all’ipotesi di disfunzioni a livello ormonale, cerebrale o di altro tipo. In principio, infatti, questo orientamento era stato definito una “turba psichica“: solo ultimamente, laddove per “ultimamente” si intende l’ultimo decennio, le cose sono cambiate e il numero crescente di individui asessuali (oggi stimato a più del 3% della popolazione mondiale), oltre che gli studi condotti, hanno dimostrato come quest’astensione possa essere sia una scelta ponderata, che una vera e propria noncuranza nei confronti delle attività di coppia. Nessuna unione carnale, nessun contatto, ma solo una complicità intellettiva ed empatica in grado di nutrire tutto il resto: è questa la relazione tipo di un asessuale, è questa la loro scelta consapevole. E mentre l’astensione è una scelta personale, l’asessualità è parte integrante del proprio essere. Essere asessuali, infatti, non incide sulla vita, ma fa sì che si affrontino situazioni e problemi diversi da quelli normalmente affrontati dalle persone “sessuali”. Come la faticosa ricerca di un partner disposto a evitare rapporti fisici. Tuttavia, c’è una grande varietà all’interno della comunità asessuale: ogni persona sperimenta relazioni, attrazione ed eccitazione in modi diversissimi tra loro. Basta un abbraccio, una poesia, la semplice presenza, uno sguardo: l’amore tra asessuali diventa platonico e spirituale, magico e profondo.

Oggi sono numerose le forme di difesa nei confronti degli asessuali, così come sono numerosi forum e spazi, come Aven, Asexual, Visibility and Education Network, in cui chiunque può raccontare la propria esperienza, le proprie scoperte, la propria diversità. Perché è la conoscenza a fare la differenza, sempre. Perché è la consapevolezza il primo passo sulla strada per la felicità. Non esistono leggi, confini, generi, orientamenti: esiste l’amore, in tutte le sue forme. Esiste l’asessualità, con tutte le sue cause, i suoi timori, le sue abnegazioni, le sue scelte, le sue difficoltà.

https://www.ilgiornaledigitale.it/lases ... 14012.html

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Edward
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da Edward »

Mi sembra che si faccia sempre un po' di casino con volontà, scelta e condizione.

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Caos
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da Caos »

Eh già, è un concetto un po' duro a passare anche in riferimento agli altri orientamenti, figuriamoci con il nostro....tra l'altro non sembra una cosa volontaria, credo che sia proprio un problema d'espressione dovuto al fatto che non esiste un "linguaggio" codificato su questi argomenti diffuso tra la popolazione, non so se mi spiego...
Tuttavia non è malissimo, sono abituata a leggere talmente tanti(cioè, tanti tra la poca roba che si scrive su di noi) scempi che questo articolo fa anche piacere.
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Bianca
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da Bianca »

Non è male questo scritto.
Almeno ne parla, almeno la nomina, almeno dice che esiste e dà anche una percentuale.
Dire che ci sono, esistono, delle persone non interessate al sesso e che non sono malate, non sono matte, mi pare un notevole passo avanti.
Poi, una maggior chiarezza, più precisione, più dettagli, possono sempre venire dopo in un approfondimento.

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Edward
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da Edward »

No, ma non credo sia un brutto articolo, anche perché non contiene giudizi, l'autrice mi sembra aver rispetto per il tema. Ne facevo proprio una questione di scelta di parole. Se non sapessi nulla dell'asessualità, forse una parola come "scelta", o "rifiuto", mi porterebbero un po' fuori strada.

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Bianca
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da Bianca »

È vero ciò che dici. Mi sono dimenticata di leggere pensando di non averne mai sentito parlare e di non saperne niente.
Quando si legge qualcosa in proposito, bisogna dimenticarsi di esserne a conoscenza per capire veramente la validità di un articolo.

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The Wayward Fox
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Re: Articolo su Il Giornale Digitale

Messaggio da The Wayward Fox »

Mi sembra che l’articolista volesse scrivere un articolo positivo sull’asessualità, ma l’uso delle parole astensione, scelta, rifiuto potrebbero trasmettere l’idea che si tratti di una decisione. Credo che l’intenzione di chi scrive fosse specificare che l’astensione è conseguenza diretta dell’assenza di attrazione sessuale, ma è un dettaglio inutile in un trafiletto che non menziona che esistono asessuali sessualmente attivi per, nella maggioranza dei casi, accontentare un partner che sperimenta attrazione.
Sempre meglio di articoli disinformati o ironici, perlomeno.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

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Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

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