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ithaca
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Messaggio da ithaca »

Nuovo articolo che cita il libro di Bogaert, ma poi non parla tecnicamente di asessualità per il resto dell'articolo. Parla del fatto che molte coppie non hanno rapporti frequenti, e questo non è detto che sia un segno negativo, o che loro non siano una coppia.

http://www.vanityfair.it/benessere/sess ... on-ci-pesa
“Poco sesso e non ci pesa”
Un sondaggio svela che il 32% degli italiani non ha rapporti frequenti. Le cause? Molte. Su tutte il bombardamento erotico - mediatico. L’esperto: “Una coppia è tale anche senza sesso, basta non sia difficoltà di avvicinarsi e farsi avvicinare”

di Simone Cosimi

Qualche tempo fa un libro di Anthony Bogaert, emblematicamente intitolato Understanding Asexuality, aveva aperto una breccia nel mondo degli asessuali. Quelli che in fondo il sesso non è poi così importante e se ne può tranquillamente fare a meno. Il docente della canadese Brock University si spingeva fino a definirlo un “quarto orientamento dopo etero, gay e bisessuali”.

Disquisizioni teoriche a parte, sembra che questa situazione – obbligata o meno – sia sempre più comune: un rapporto dell’Associazione per lo studio dell’analisi psichica e la ricerca in sessuologia, svolto su un campione di 1.215 intervistati fra i 18 e i 55 anni, ha emesso la sentenza: il 32% ha ammesso di non avere rapporti sessuali di frequente.

Le ragioni sono diverse – su tutte il bombardamento mediatico contemporaneo – ma il punto è uno: la condizione non pesa. Anzi, è una scelta che viene vissuta con grande serenità. “Il sesso è fattore molto importante in una coppia, ma non condizione indispensabile per indicare che la coppia è tale – spiega a Vanityfair.it lo psicologo e psicoterapeuta milanese Luca Mazzucchelli – vedo molte coppie che vengono in terapia perché da diverso tempo non hanno rapporti sessuali: si può forse dire loro ‘non siete una coppia’?”.

Per l’esperto pochi rapporti sessuali non sono per forza indice di scarsa intimità o sintonia. Anzi: “Si pensi ad Abelardo ed Eloisa, coppia amorosa che fa parte dell’immaginario collettivo europeo al pari di Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta – continua lo psicologo – Abelardo era una persona logica, il maestro dei maestri che, quando discuteva, nessuno sapeva tenergli testa. S’innamora di Eloisa ma lo zio di lei era contrario alla relazione e decide di pagare una persona per evirarlo. Abelardo sopravvive e con lui anche il rapporto di amore con Eloisa: non potranno avere rapporti sessuali ma si scriveranno tanto da produrre un epistolario che è un emblema dell’amore romantico. Una coppia di certo lo sono stati anche loro: pur non avendo mai fatto sesso, la parte romantica della loro relazione è riuscita a compensarne le mancanze”.

Il paradosso è anzi, il più delle volte, proprio un eccesso di stimoli erotici sempre più espliciti che popolano ormai ogni aspetto della società, passando anzitutto da quello comunicativo e mediatico. Tanto da produrre una sorta di nausea preventiva che può a sua volta condurre a problematiche di coppia. Uccidendo il desiderio e smontando la relazione per varie ragioni: narcisismo, paura di affrontare le proprie emozioni e, appunto, bulimia mediatica. “Questo non vuol dire comunque che sia auspicabile la mancanza di sessualità nella coppia, condizione sempre più diffusa e spesso indice di difficoltà a entrare in intimità con l’altro, di mettersi a nudo, di avvicinarsi e farsi avvicinare” conferma Mazzucchelli.

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Celeste
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Re: VanityFair.it

Messaggio da Celeste »

Questi articoli finiscono sempre col presentare la questione come scelta di rinuncia al sesso, che sia scelta consapevole o scelta inconsapevole ("paura di affrontare le proprie emozioni") cambia molto poco.
Non capisco però se proprio non vedono la differenza tra questo e una caratteristica innata, o se semplicemente mettano tutto insieme per rendere l'articolo più interessante per il pubblico.
Magari pensano che un articolo sull'asessualità come orientamento riguarderebbe direttamente un numero infinitesimale di lettori e che a tutti gli altri la questione non interesserebbe. Mentre all'opposto parlarne nei termini di "tutto questo sesso ci ha un po' stufato" è un qualcosa in cui molti lettori si possono riconoscere e quindi condividere.
Non che faccia male ogni tanto ricordare che il sesso non sia necessariamente la priorità assoluta di tutti nè l'unico parametro per valutare una relazione. Magari serve a qualcuno per sentirsi più in pace con se stesso e a non aver paura di un eventuale coming out. Ma da lì a fare informazione sull'asessualità ce ne passa ancora.
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SilverKitsune
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Re: VanityFair.it

Messaggio da SilverKitsune »

Direi che per il livello culturale medio di Vanity Fair è una conquista :lol:
Sul serio però, mi piace com'è scritto! Non parla granché di asessualità, ma nemmeno ne da' un'idea sbagliata, perché nel resto dell'articolo il termine non lo usa. Fa sempre piacere vedere che non sono gli asessuali le pecore nere dello spettro della sessualità, e anzi, pure tra chi non è asessuale c'è chi non pensa che il sesso sia tutto questo che - anche quando è in coppia.
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The Wayward Fox
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Re: VanityFair.it

Messaggio da The Wayward Fox »

Concordo con Celeste, non mi piace il fatto che l'articolo accosti asessualità e scarsità di rapporti: il primo paragrafo non nomina nemmeno l'assenza di attrazione sessuale nei confronti di altri individui.
Comunque Kit ha ragione, considerato il giornale su cui è stato pubblicato l'articolo e il fatto che non parla troppo esplicitamente di asessualità, ma si rivolge a tutti coloro che hanno una vita sessuale poco attiva, poteva andare molto peggio.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

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Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

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