AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

http://www.gay.it/sesso/news/asessuali- ... sati-sesso

Articolo scopiazzato da altri articoli. "fenomeno di massa" mi ha lasciata come dire... un po' così.

Uno studio del 2004 pubblicato sul sito della CNN individuava la percentuale globale di individui asessuali all’1%. Probabilmente da allora la percentuale sarà anche aumentata.

Alto giornalismo.
(scusate, ma gay.it non l'ho mai digerito...)

Gay.it è sempre stato così conservatore o lo è diventato di recente? Ho letto di quelle cose sulle unioni civili o sui pride che...
EDIT: e pure sull'utero in affitto e l'affaire Vendola, se non ricordo male.

Lele, gay.it è feccia. Ho l'impressione che a volte scrivano cosa assolutamente a caso. E ok che io sono una che pretende molto, ma ho diversi amici della comunità che la pensano come me. Mi sembra scrivano articoli a macchinetta, tipo Polygen se hai presente.

Edward ha scritto:Lele, gay.it è feccia. Ho l'impressione che a volte scrivano cosa assolutamente a caso. E ok che io sono una che pretende molto, ma ho diversi amici della comunità che la pensano come me.

Guarda, io sono piuttosto diplomatico quando c'è da far notare errori anche grossolani ma fatti in buonafede (vedi VanityFair), ma leggere una roba del genere su uno dei portali LGBTQ più famosi d'Italia è... disarmante.

Edward ha scritto:Mi sembra scrivano articoli a macchinetta, tipo Polygen se hai presente.

Grazie, mi hai fatto ringiovanire di una decina d'anni.

Ah, a proposito di Vanity Fair... provate a leggere assieme i due articoli: non vi sembrano piuttosto simili? Ora c'è da capire chi ha copiato chi, visto che sono stati pubblicati lo stesso giorno (l'articolo di VF mi è stato segnalato stamattina alle 6 su Twitter).

È un articolo approssimativo, dice qualche stupidaggine, fa supposizioni a caso, ma la chiama Asessualità.
Ci saranno tempi e modi per correggere, fornire chiarimenti, esigere precisione.

Bianca ha scritto:È un articolo approssimativo, dice qualche stupidaggine, fa supposizioni a caso, ma la chiama Asessualità.
Ci saranno tempi e modi per correggere, fornire chiarimenti, esigere precisione.

Bianca perdonami ma pure Provita Onlus la chiama asessualità! Pure i ciellini di Tempi.it! Ma da loro me l'aspetto perché sono portali conservatori e, anzi, è divertente vedere come si inventano storie sul Giender pure su di noi, ma da un sito che si chiama Gay.it un articolo così offensivo e discriminatorio non lo posso accettare.

C'è tanta gente che non ha mai sentito questo termine, che non ne conosce il significato, che pensa definisca gente senza organi sessuali, perché ritenere offensivo un articolo superficiale e inesatto?.

Bianca ha scritto:C'è tanta gente che non ha mai sentito questo termine, che non ne conosce il significato, che pensa definisca gente senza organi sessuali, perché ritenere offensivo un articolo superficiale e inesatto?.

Perché viene da uno dei siti LGBTQ più letti, famosi e influenti d'Italia nonostante tutto? Perché da un sito dedicato ad una fetta di popolazione particolarmente offesa e discriminata non mi sarei mai aspettato parole altrettanto offensive e discriminatorie? Perché è scopiazzato da altri articoli? Perché non si sono presi la briga di contattare AVEN o Arcigay Milano?

EDIT: chiedo scusa se ho alzato i toni della discussione ma questo articolo, considerata la provenienza, mi ha particolarmente ferito.

Dal tuo punto di vista, forse hai ragione.

Direi che gay.it ha copiato qualcosa da Vanity e fatto quale ricerchina per buttarci dentro nomi famosi.
E notare: l'errore fatto da Vanity con quell'introduzione fuorviante, ha causato un articolo scopiazzato nel quale i punti forza sono proprio le scempiaggini. Per questo un articolo malscritto é pericoloso: perché poi c'é un effetto moltiplicazione, c'é un'eco di info sbagliate che si propaga.

Purtroppo tanti giornalisti buttano lì articoli superficiali e pieni di affermazioni sbagliate.
Quando però, questi articoli arrivano da organi istituzionali, si pretende almeno l'esattezza.
Non so se gli asessuali ci guadagnino dal voler far parte dell' LGBT......
Forse aumenta la visibilità, ma si finisce in un calderone dove c'è ben altro a cui pensare.

Beh, gay.it non è rappresentativo della comunità LGBT, le si farebbe un torto a pensarla così. Il problma di siti come quello, é che con gli anni hanno perso la trebisonda, rincorrendo il trend del click a tutti i costi, delle pageview. Per carità: non é servizio pubblico, ci devono guadagnare. Non per questo é etico scrivere articoli sciatti, politicamente scorretti, tanto per fare visualizzazioni. Pernsa che bell'articolo sarebbe potuto venire fuori se avessero contattato i diretti interessati, o se avessero anche solo approfondito un po' di più la ricerca. Purtroppo spesso chi scrive su questi portali viene pagato una miseria e gli diventa antieconomico spendere molte ore in ricerca, così é chiaro perché la rete sia piena di articoletti grossolani. Io, comunque, un articolo grossolano non lo scriverei nemmeno gratis. Le parole hanno un peso, non sono solo il contorno di un banner.

Ed, sono poco pratica.....

Dove bisogna far soldi a tutti i costi, spesso non si cura tanto il lavoro....
Sì, avrebbe potuto essere un bellissimo, utile, articolo: occasione mancata.
Anch'io non scriverei un articolo grossolano, neppure fossi pagata molto bene per farlo così.
Non solo le parole hanno un peso, ma se io tratto un argomento, devo farmi scrupolo di conoscerlo, innanzi tutto e poi, devo avere un po' di rispetto per le persone di cui parlo.

Bianca ha scritto:Purtroppo tanti giornalisti buttano lì articoli superficiali e pieni di affermazioni sbagliate.
Quando però, questi articoli arrivano da organi istituzionali, si pretende almeno l'esattezza.
Non so se gli asessuali ci guadagnino dal voler far parte dell' LGBT......
Forse aumenta la visibilità, ma si finisce in un calderone dove c'è ben altro a cui pensare.

Sono tanti anni che le persone bisessuali fanno parte della comunità LGBT eppure ancora oggi subiscono discriminazioni interne, ma non è togliendo la B dall'acronimo che le risolviamo, anzi.