AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Bianca, in [i]che canzone stai ascoltando in questo momento[/i] ha scritto:Perché io ho solo due paperini come quelli che non galleggiano? .....

Se ti può consolare io non ho neanche quelli, e non me ne dolgo.

Quando ero piccolo avevo un pesce palla rosso, rosso verso il magenta.
Avevo anche qualche girandola e sul passegino c'era, fra le altre, una pallina di plastica metà rossa e matà bianca.

Ricordo quando ho imparato a muovere i primi passi:
papà mi aveva imbragato con delle particolari cinghie fatte apposta.
Dovevo lascare la poltrona e raggiungere un divano a qualche metro, ma mi sembrava che fra i due ci fosse una abisso e non avevo idea che le gambe mi avrebbero sorretto.

Compiuta, impaurito, la prima attraversata debitamente sostenuto, ero contento di aver imparato una cosa nuova e desideravo cimentarmi su distanze maggiori.
Man mano che progredivo papà e mamma lasciavano le cinghie sempre più molli sostenendomi solo quando cadevo.
Poi, un giorno, papà decise che non erano più necessarie: potevo camminare autonomamente.

(Chissà, ora Bianca scriverà che Lei non ha avuto bisogno di cinghie o altri ausili per imparare a camminare).



Domande interessanti, ci ho messo quasi una vita, ma qualche risposta credo di averla trovata.

Bianca non può raccontarti niente di quello che tu supponi, perché non ricordo assolutamente niente.
Dicono che i bambini inizino ad immagazzinare ricordi dai tre anni e da lì, qualcosa ricordo.
Ma tu ricordi dei particolari di quando eri molto più piccolo.
Credo di aver imparato da sola a camminare, spinta dal desiderio di andarmene dove volevo e senza cure o aiuti particolari.

Io non sono mai stata una bambina, quando sarebbe stato giusto essere una bambina.
Invece, lo sono adesso e mi ritrovo a mettere le cinghie a questa bambina, quando ha difficoltà a camminare, perché non cada e a cullarla quando non riesce a dormire.

Oggi, Giornata Mondiale della Poesia e mi piace che stia proprio accanto a quella della Felicità.

La Poesia è Arte, l'Arte è meraviglia e gioia.

Piccolo contributo e buona Poesia a tutti.


La tua vita nella mia

T'affacci dalla finestra del mio cuore
sulle fronde dorate dell'autunno

Lo scoiattolo sul ramo ruba nocciole
e foglie ingiallite ritornano alla terra.

Cantano i torrenti giù dai dorsi ambrati
e alberi imbruniscono montagne.

Nei tuoi occhi il cielo più tenue
e i venti che depongono l'ultimo sole.

S'accosta la finestra nella sera
e il tepore di battiti

riscalda la tua vita nella mia.

Veramente bella.

Anche se oggi è il primo o secondo giorno di primavera, mi ha fatto piangere un attimo,
ma solo un attimo, perchè quì non ci sono alberi da abbracciare.

Se ci fosse stato un albero da abbracciare, quante ore avresti pianto?
Volevo soltanto regalare una bella poesia.

Bianca ha scritto:Se ci fosse stato un albero da abbracciare, quante ore avresti pianto?
Volevo soltanto regalare una bella poesia.

Qualche secondo in più, non sono più un bambino.
Ero comunque già triste prima di cominciare a leggere.

I tempi del pianto, non sono inversamente proporzionali all’età.
Si può piangere a lungo, anche quando non si è più bambini.

Guardarsi senza vedersi
Vedersi senza toccarsi
Toccarsi senza essere vicini
Vicini senza parlarsi
Parlarsi in silenzio
Seguendo vie non convenzionali
Per amarsi

Mi sembra sempre di non amarti abbastanza.

Come sono belli! In celebration of Love’s Victory...

Se solo sapessi
in quanti posti ti porto
mentre non ci sei.

P. Delton