La Splendente Cappella della Sindone TORINO
Inviato: ven gen 11, 2019 9:01 pm
Ho partecipato ad una visita guidata alla Cappella della Sindone, accompagnata da una signorina che, oltre ad essere molto preparata, era anche cordiale, sorridente e pronta a rispondere alle domande dei partecipanti.
La prima cosa da dire è che la Cappella è nota con questa denominazione perchè fu il primo luogo che ospitò, a Torino, la sacra reliquia.
Per cinque secoli Casa Savoia ne è proprietaria, fino al 1983, quando Umberto II la cede al Papa.
Tra le condizioni, c'è quella che la Sindone non può lasciare Torino, neppure temporaneamente.
Nel 1600 Carlo Emanuele I manifesta il desiderio di costruire una cappella per ospitare quella che viene considerata una preziosa reliquia.
Il progetto prevede inizialmente una cappella di forma quadrata, poi rotonda, completamente rivestita del marmo nero proveniente dalla cava di Frabosa in provincia di Cuneo, in quanto doveva rappresentare una tomba.
Quando, in seguito a crepe formatesi durante i lavori che mettono in pericolo la stabilità dell'edificio, l'incarico di progettare e realizzare l'opera passa all'Abate Guarino Guarini, geometra ed architetto, viene mantenuto il rivestimento in marmo nero nella parte bassa della costruzione ma vengono inserite statue in marmo bianco rappresentanti personaggi di Casa Savoia e man mano che la costruzione prende forma e la cupola progettata dal Guarini si innalza, secondo il desiderio dei committenti, il marmo di rivestimento si schiarisce, fino a diventare un grigio perla opaco.
La cupola è formata da archi interrotti e sfalsati che si alternano, rendendola traforata, in modo da garantire stabilità, secondo gli studi e i calcoli del Guarini e consentendo il passaggio della luce.
Dopo l'incendio del 1997, un importante lavoro di rifacimento e ripristino, ha consentito la riapertura al pubblico della cappella, nel settembre dell'anno scorso.
La reliquia è conservata, nell'ultima cappella della navata sinistra del duomo di Torino o Chiesa di San Giovanni, richiusa in un contenitore e non visibile.
L'altare collocato al centro della cappella, verrà restaurato nei prossimi mesi ma, non si prevede che torni ad ospitare la Sindone.
Inserisco alcune foto, in modo da darvi una pallida idea di quale opera si tratti e da farvi venire il desiderio di ammirarla.
La prima cosa da dire è che la Cappella è nota con questa denominazione perchè fu il primo luogo che ospitò, a Torino, la sacra reliquia.
Per cinque secoli Casa Savoia ne è proprietaria, fino al 1983, quando Umberto II la cede al Papa.
Tra le condizioni, c'è quella che la Sindone non può lasciare Torino, neppure temporaneamente.
Nel 1600 Carlo Emanuele I manifesta il desiderio di costruire una cappella per ospitare quella che viene considerata una preziosa reliquia.
Il progetto prevede inizialmente una cappella di forma quadrata, poi rotonda, completamente rivestita del marmo nero proveniente dalla cava di Frabosa in provincia di Cuneo, in quanto doveva rappresentare una tomba.
Quando, in seguito a crepe formatesi durante i lavori che mettono in pericolo la stabilità dell'edificio, l'incarico di progettare e realizzare l'opera passa all'Abate Guarino Guarini, geometra ed architetto, viene mantenuto il rivestimento in marmo nero nella parte bassa della costruzione ma vengono inserite statue in marmo bianco rappresentanti personaggi di Casa Savoia e man mano che la costruzione prende forma e la cupola progettata dal Guarini si innalza, secondo il desiderio dei committenti, il marmo di rivestimento si schiarisce, fino a diventare un grigio perla opaco.
La cupola è formata da archi interrotti e sfalsati che si alternano, rendendola traforata, in modo da garantire stabilità, secondo gli studi e i calcoli del Guarini e consentendo il passaggio della luce.
Dopo l'incendio del 1997, un importante lavoro di rifacimento e ripristino, ha consentito la riapertura al pubblico della cappella, nel settembre dell'anno scorso.
La reliquia è conservata, nell'ultima cappella della navata sinistra del duomo di Torino o Chiesa di San Giovanni, richiusa in un contenitore e non visibile.
L'altare collocato al centro della cappella, verrà restaurato nei prossimi mesi ma, non si prevede che torni ad ospitare la Sindone.
Inserisco alcune foto, in modo da darvi una pallida idea di quale opera si tratti e da farvi venire il desiderio di ammirarla.