Proprio ieri mi documentavo per le borse di studio in Giappone, che io non avrò mai perché non ho i requisiti minimi (grazie mille governo italiano per offrirmi un'offerta scolastica sensazionale!), e leggevo il calendario delle festività nipponiche. Ammetto che per pigrizia mi son persa una buona parte di cose sul Giappone, tra cui l'inno, ma non mi dispiacerebbe partecipare all'iniziativa. Temo che sia impossibile, però, perché vivo in un piccolo paese pugliese e non ho modo per finanziarmi un viaggetto per... Roma, suppongo. Ed in effetti, ho intenzione di fare visita all'ambasciata giapponese nel corso dell'anno corrente, perché vorrei documentarmi su come iniziare da zero in Giappone -purtroppo, ho perso l'unico contatto che avrebbe potuto fornirmi un aiuto a riguardo.keymaster ha scritto:Argomentazioni davvero molto interessanti, gentile Enfys. Effettivamente la mentalità presente in Nippon-koku pone degli interessi anche a me. Il senso del dovere che è presente in Nippon-koku ritengo sia piuttosto similare a quanto trovo nei cantoni svizzeri (soprattutto quelli di madrelingua tedesca). Posso suggerirti di procurarti una bandiera di questo stato e di partecipare, sia pure limitatamente, ai festeggiamenti nazionali il giorno 11 febbraio di ogni anno. Conosci l'inno nazionale nipponico ?
Ti ringrazio per il suggerimento, però!
Sì, Bianca, comprendo benissimo che abbia dei contro piuttosto brutti, anche se la geisha, di per sé, non rientra nella categoria della donna sottomessa. A dire il vero, proprio perché si è modernizzato parecchio, ci sono donne comunque indipendenti e di successo e in famiglia la decisione della donna conta moltissimo. Penso che questo sia un lento cambiamento. Quello che temo di più è il fatto che le donne debbano fare più attenzione in Giappone ai molestatori che qui o in America.
Piccola informazione: sapete che in Giappone c'è il fenomeno dell'asessualità? Credo che il termine sia usato impropriamente da loro, perché vedendo un'intervista, si affermava che il problema fosse trovare più tempo per sé che per un'ipotetica relazione. Il loro discorso si basava sul fatto che, avendo del tempo libero, un ragazzo preferisse starsene per i fatti suoi, coltivare i propri hobby, anziché rivolgere attenzioni romantiche/sessuali ad una ragazza. E questo tema sta spopolando perché ovviamente influisce sul tasso di natalità. Su un articolo letto online affermavano che le donne tendono a cercare meno relazioni perché il loro capo non vedeva di buon occhio la cosa, come se una donna incinta potesse mettere a rischio il lavoro (beh, poi bisogna considerare che ha bisogno di tempo per stare a casa prima e dopo il parto... il solito, in pratica).