l'utilità di "avere la ragazza"
- Sidhe
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l'utilità di "avere la ragazza"
Questo post è a metà fra una domanda e uno sfogo... a volte mi capita di leggere su Facebook di uomini che, quando si parla dell'amicizia con le donne (e di solito sono uomini "friendzonati"), dicono questa cosa secondo me aberrante: "se voglio stare con gli amici sto con i miei amici maschi, le donne non servono mica a quello / da una donna non voglio certo amicizia".
Questa risposta mi fa orrore. In questa risposta io leggo "le donne non sono persone ma oggetti sessuali, non mi viene neanche in mente di considerare il cervello di una donna o la sua personalità, perché tutto quello che è, è un corpo".
Sicuramente io la vedo peggiore di come è, perché sono asessuale. Magari, nel rifiuto dell'amicizia, c'è incluso un desiderio romantico e non solo sessuale... ma so anche che questi uomini sono gli stessi per cui il sesso è il 90% della relazione. Perché se vuoi una relazione a tutto tondo con una donna, vuoi che sia tutte queste cose: amante, innamorata, amica. Se non è anche amica, poi diventa "una scassapalle", no? E perché non puoi essere amico di una donna senza avere secondi fini?
Perché l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti? (E nella peggiore delle ipotesi, completamente inutile?)
Questa risposta mi fa orrore. In questa risposta io leggo "le donne non sono persone ma oggetti sessuali, non mi viene neanche in mente di considerare il cervello di una donna o la sua personalità, perché tutto quello che è, è un corpo".
Sicuramente io la vedo peggiore di come è, perché sono asessuale. Magari, nel rifiuto dell'amicizia, c'è incluso un desiderio romantico e non solo sessuale... ma so anche che questi uomini sono gli stessi per cui il sesso è il 90% della relazione. Perché se vuoi una relazione a tutto tondo con una donna, vuoi che sia tutte queste cose: amante, innamorata, amica. Se non è anche amica, poi diventa "una scassapalle", no? E perché non puoi essere amico di una donna senza avere secondi fini?
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Non ci sarò quando verrai a cercarmi nel sole... che la tua vita non è la mia, io sarò già andato via... [Angelo Branduardi, Lamento di un uomo di neve]
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Molti uomini sessuali, dicono tante cose....
In realta, "banfano"!
Tra quello che dicono e quello che fanno, c'è un abisso!...
In realta, "banfano"!
Tra quello che dicono e quello che fanno, c'è un abisso!...
Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Mah, sono domande che mi sono fatto anche io e sinceramente non so dare una risposta (che sia diversa da «perché l'uomo medio ragiona col c****»; però riconosco che non sarebbe utile ai fini di questa discussione ).Sidhe ha scritto:Questo post è a metà fra una domanda e uno sfogo... a volte mi capita di leggere su Facebook di uomini che, quando si parla dell'amicizia con le donne (e di solito sono uomini "friendzonati"), dicono questa cosa secondo me aberrante: "se voglio stare con gli amici sto con i miei amici maschi, le donne non servono mica a quello / da una donna non voglio certo amicizia".
Questa risposta mi fa orrore. In questa risposta io leggo "le donne non sono persone ma oggetti sessuali, non mi viene neanche in mente di considerare il cervello di una donna o la sua personalità, perché tutto quello che è, è un corpo".
Sicuramente io la vedo peggiore di come è, perché sono asessuale. Magari, nel rifiuto dell'amicizia, c'è incluso un desiderio romantico e non solo sessuale... ma so anche che questi uomini sono gli stessi per cui il sesso è il 90% della relazione. Perché se vuoi una relazione a tutto tondo con una donna, vuoi che sia tutte queste cose: amante, innamorata, amica. Se non è anche amica, poi diventa "una scassapalle", no? E perché non puoi essere amico di una donna senza avere secondi fini?
Perché l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti? (E nella peggiore delle ipotesi, completamente inutile?)
Io ho delle amiche e cercare di spiegare al 'maschio medio' (e in realtà anche ad altre ragazze...) che siamo solo amici e che non ho altre intenzioni è del tutto inutile. Praticamente nessuno ci crede... E allora via di battute, allusioni, inviti ad essere sincero («Ma non devi vergognarti, guarda che è normale!», «Seee! Amici! La verità è che vuoi bombartela» e gli esempi potrebbero continuare, tante ne ho sentite). C'è sempre questo motivo ricorrente per cui il fine ultimo che spinge un ragazzo a frequentare una ragazza sia... ehm... 'andare in buca'.
Il fatto dell'amicizia come requisito per una relazione poi è un altro tema spinoso. Per me l'amicizia è necessaria, condizione sine qua non affinché si possa sviluppare una relazione romantica. Mi è impossibile pensare ad una relazione romantico-sentimentale con una persona che non sia anche una mia amica (e una delle migliori, pure). Non so, nella mia testa il partner 'della vita' ricopre un po' tutti i ruoli, dal confidente più intimo al compagno di sbronze, dall'amante (in senso lato) all'amico con cui andare al cinema ecc., invece la tendenza generale è quella di separare nettamente gli amici dal partner. E a me pare che sia un atteggiamento valido per entrambi i sessi: se per gli uomini «l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti», per le donne amicizia e relazione romantico-sentimentale sono due mondi diversi e distanti, in due sistemi diversi e distanti, in due galassie diverse e distanti (esperienze personali, sia dirette che indirette ). Credo comunque che nell'uomo questo atteggiamento sia tendenzialmente da ricondurre ad una questione di genere: da una semplice (ma non per questo innocua) visione stereotipata dei generi ad un vera e propria misoginia.
C'è da riconoscere però che, magari, con un «da una donna non voglio certo amicizia» il malcapitato, reduce da una delusione amorosa, intenda in realtà «da questa donna, che mi ha appena scaricato, non voglio un'amicizia», una specie di sfogo, insomma. Non voglio giustificare uscite del genere, che sono sicuramente un pessimo modo di porsi, generalizzazioni campate per aria e magari anche modi per sanare il proprio orgoglio ferito (un po' come il «sono tutte troie!» dopo un due di picche... che è una gran contraddizione, ma tant'è ).
Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Ti posso assicurare che non c'è nessuno più amico/complice di una coppia che si ama.
È l'amicizia più bella che si possa immaginare, dove si realizza quella disponibilità e donazione reciproca che non si realizza in nessun altro rapporto.
Ciascuno ha la certezza che l'altro c'è, è dalla tua parte, lo sarà sempre, ad oltranza, non ti tradirà, non ti imbroglierà, nessuna delusione, nessun malinteso. Ti perdonerà, ti difenderà anche quando non te lo meriti e saprà dirti piano, nell'orecchio, hai sbagliato.
È l'amicizia più bella che si possa immaginare, dove si realizza quella disponibilità e donazione reciproca che non si realizza in nessun altro rapporto.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Offro il mio contributo giusto per rallegrare un minimo il tono generale del thread
Anche io di primo acchitto l'ho letta così, lo confesso, ma cercando di vederla in modo un po' più positivo posso anche immaginare che quella persona non si trovi bene in amicizia con le donne per altri motivi (caratteriali o simili), e quindi preferisce amicizie maschili. Oppure, semplicemente, non vuole una donna come amica perché la vuole come ragazza, ma non perché disdegni TUTTE le donne-amiche, solo perché non ha la ragazza in questo momento.
Detto questo, nessuna delle due cose giustifica il comportamento, almeno ai miei occhi - per me le preferenze in amicizia e le preferenze romantiche sono la stessa identica cosa (eccetto per il fatto che solo una ristrettissima percentuale dei miei amici sono persone con cui volevo/vorrei costruire una relazione, e mai più di una per volta perché due persone in una coppia sono già tante), e non riesco a spiegarmi come possa essere diverso per un asessuale. Chiaramente, dubito che le persone di facebook che hai quotato lo siano.
Anche io di primo acchitto l'ho letta così, lo confesso, ma cercando di vederla in modo un po' più positivo posso anche immaginare che quella persona non si trovi bene in amicizia con le donne per altri motivi (caratteriali o simili), e quindi preferisce amicizie maschili. Oppure, semplicemente, non vuole una donna come amica perché la vuole come ragazza, ma non perché disdegni TUTTE le donne-amiche, solo perché non ha la ragazza in questo momento.
Detto questo, nessuna delle due cose giustifica il comportamento, almeno ai miei occhi - per me le preferenze in amicizia e le preferenze romantiche sono la stessa identica cosa (eccetto per il fatto che solo una ristrettissima percentuale dei miei amici sono persone con cui volevo/vorrei costruire una relazione, e mai più di una per volta perché due persone in una coppia sono già tante), e non riesco a spiegarmi come possa essere diverso per un asessuale. Chiaramente, dubito che le persone di facebook che hai quotato lo siano.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Wow, mi fa piacere che c'è ancora qualcuno che la pensi come me! Sono praticamente d'accordo su tutto quello che hai detto..."aberrante"...non potevi trovare un aggettivo migliore.
Io da uomo (vabbeh...ragazzo deh), sono sempre stato un sostenitore dell'amicizia in generale, che sia tra uomo-uomo, che sia tra uomo-donna, che sia tra donna-donna, che sia tra umano-alieno.
E da asessuale, per me l'amicizia è il TOP, il picco massimo che si può ottenere in una relazione (questo perché essendo asessuale-aromantico, non mi interessano secondi fini che vanno al di la dell'amicizia).
Chi dice "no, le donne servono solo per sfornare bambini" meriterebbe una tiratina di orecchie, (come diceva il grande Mike).
La società sta mitizzando il sesso...le favole...i film...la chiesa (in un certo senso anch'essa)...i romanzi...le pubblicità, ci vogliono convincere che il sesso è importantissimo se no senza di esso non vi è riproduzione (a meno che tu non sia un'ameba), quindi non fanno altro che indulgere al fidanzarsi, l'uomo medio che sogna di sposarsi...ecc...questo "mitizzare" il sesso ha portato gli uomini a pensare che, appunto, le donne servano solo per accoppiarsi...sin da bambini, il cervello umano viene plasmato con questi messaggi conservatori, come appunto quello di trovare un partner perfetto...l'uomo cerca la donna attraente...la donna cerca il principe azzurro...trovami un cartone o un film dove NON c'è traccia di una storia d'amore...non esiste...e se esiste, raramente diventa famoso...forse l'unico è "LE IENE" di Tarantino...tutto questo "amoreggiare" è soltanto un pretesto per fare sesso...quindi questa è la MIA opinione, se non siete d'accordo, non m'importa, io la penso così.
Io da uomo (vabbeh...ragazzo deh), sono sempre stato un sostenitore dell'amicizia in generale, che sia tra uomo-uomo, che sia tra uomo-donna, che sia tra donna-donna, che sia tra umano-alieno.
E da asessuale, per me l'amicizia è il TOP, il picco massimo che si può ottenere in una relazione (questo perché essendo asessuale-aromantico, non mi interessano secondi fini che vanno al di la dell'amicizia).
Chi dice "no, le donne servono solo per sfornare bambini" meriterebbe una tiratina di orecchie, (come diceva il grande Mike).
La società sta mitizzando il sesso...le favole...i film...la chiesa (in un certo senso anch'essa)...i romanzi...le pubblicità, ci vogliono convincere che il sesso è importantissimo se no senza di esso non vi è riproduzione (a meno che tu non sia un'ameba), quindi non fanno altro che indulgere al fidanzarsi, l'uomo medio che sogna di sposarsi...ecc...questo "mitizzare" il sesso ha portato gli uomini a pensare che, appunto, le donne servano solo per accoppiarsi...sin da bambini, il cervello umano viene plasmato con questi messaggi conservatori, come appunto quello di trovare un partner perfetto...l'uomo cerca la donna attraente...la donna cerca il principe azzurro...trovami un cartone o un film dove NON c'è traccia di una storia d'amore...non esiste...e se esiste, raramente diventa famoso...forse l'unico è "LE IENE" di Tarantino...tutto questo "amoreggiare" è soltanto un pretesto per fare sesso...quindi questa è la MIA opinione, se non siete d'accordo, non m'importa, io la penso così.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
In tutto questoti quoto parzialmente. Anche io non potrei concepire una relazione romantica con qualcuno o qualcuna che non sia anche mio amico/a, ma non potrei nemmeno passare tutto tutto il tempo insieme. Secondo me le "serate con gli amici" esistono per prendersi una pausetta dal/la partner... e probabilmente la maggior parte degli uomini ha solo amici uomini e la maggior parte delle donne ha solo amiche donne? Io ho amici di ambo i sessi quindi non sarebbe una differenziazione amiche/ragazzo, ma amic*/ragazz*...Mlunaire ha scritto:
Il fatto dell'amicizia come requisito per una relazione poi è un altro tema spinoso. Per me l'amicizia è necessaria, condizione sine qua non affinché si possa sviluppare una relazione romantica. Mi è impossibile pensare ad una relazione romantico-sentimentale con una persona che non sia anche una mia amica (e una delle migliori, pure). Non so, nella mia testa il partner 'della vita' ricopre un po' tutti i ruoli, dal confidente più intimo al compagno di sbronze, dall'amante (in senso lato) all'amico con cui andare al cinema ecc., invece la tendenza generale è quella di separare nettamente gli amici dal partner. E a me pare che sia un atteggiamento valido per entrambi i sessi: se per gli uomini «l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti», per le donne amicizia e relazione romantico-sentimentale sono due mondi diversi e distanti, in due sistemi diversi e distanti, in due galassie diverse e distanti (esperienze personali, sia dirette che indirette ). Credo comunque che nell'uomo questo atteggiamento sia tendenzialmente da ricondurre ad una questione di genere: da una semplice (ma non per questo innocua) visione stereotipata dei generi ad un vera e propria misoginia.
Sì spero anche io che sia solo uno sfogo... anche se un uomo troppe volte rifiutato, in qualche caso arriva ad avere davvero in odio le donne... ohe Ciccio guarda che comunque niente ti è dovuto... si riproduce chi riesce a riprodursi, è così che funziona la selezione naturale...C'è da riconoscere però che, magari, con un «da una donna non voglio certo amicizia» il malcapitato, reduce da una delusione amorosa, intenda in realtà «da questa donna, che mi ha appena scaricato, non voglio un'amicizia», una specie di sfogo, insomma. Non voglio giustificare uscite del genere, che sono sicuramente un pessimo modo di porsi, generalizzazioni campate per aria e magari anche modi per sanare il proprio orgoglio ferito (un po' come il «sono tutte troie!» dopo un due di picche... che è una gran contraddizione, ma tant'è ).
Non ci sarò quando verrai a cercarmi nel sole... che la tua vita non è la mia, io sarò già andato via... [Angelo Branduardi, Lamento di un uomo di neve]
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Ragazzi, mi scontrata con questa cosa oggi, davvero ho imparato un sacco di cose, cose che per me non hanno un senso
- ho scoperto che io "non conto come ragazza", motivo per cui posso andare in giro da sola con i miei amici fidanzati senza rischiare di finire squoiata dalle rispettive morose( non sapevo se sentirmi offesa o meno della cosa, però in parte mi sono sentita sollevata )
-l'amico in questione è in una brutta situazione dovuta ad uno svarione ormonale nei confronti di un'altra, ovviamente non posso letteralmente comprendere il suo disagio( ah, l'attrazione sessuale!! ), mi sono appellata al suo buon senso, siccome è innamorato della sua fidanzata.
-mi dice che non è solo questione di lussuria ma, che con questa qui ci parla molto volentieri, che si confidano le cose, anche quelle che non dice a nessuno, siccome a problemi a casa, insomma è un'amica.....al che gli chiedo " ma scusa, tu con la tua ragazza di cui sei tanto innamorato non ti confidi?"
-Risposta "Appunto perché è la mia ragazza non le posso dire tutto, se no passeremmo le giornate a litigare, poi sarei un peso e mi mollerebbe".
-gioco la carta dell'ingenuotta( lo sanno anche i sassi che la mia esperienza in relazioni viene da un buon numero di libri e parecchi film ) e chiedo "Ma se non ci si può dire liberamente le cose, per quale diavolo di motivo si dovrebbe continuare a stare assieme?"
-sospiri da parte di tutti, pacca paterna sulla spalla ed arriva la spiegazione "Sai le relazioni sono complicate, stiamo assieme da sei anni, lei è perfetta, è buona, è da sposare, sarei scemo a mollarla e poi l'altra è un'amica"....tutti, ragazze comprese, annuiscono.
-Mentre la logica dentro di me muore lentamente, non posso fare a meno di chiedermi, è davvero così? Ci si mette con la persona "buona", quella "perfetta da sposare", alla quale però non puoi dire veramente le cose( tipo che non sei realmente contento, che ti serve una mano..) perché altrimenti si arrabbia o si offende o pensa che sei un debole, quando là fuori c'è qualcun'altro che non solo ti sollazza l'ormone ma, ti ascolta? Perché si sta assieme da sei anni? Perché tutti concordano con questa cosa??
"Perché con lei sa come andrà a finire" cioè che si sposeranno, faranno tanti bambini e trascorreranno una vita tranquilla. O.o
Il consiglio mio è stato quello di provare a parlare con la sua ragazza dei suoi problemi, di provare a farlo seriamente ma, ho capito che questo non è compito dei fidanzati/e ma, degli amici.
Quello di gran parte degli altri è stato di dimenticare questa cosa e non parlarne piu, qualcuno ha comunque suggerito farsela passare "levandosi lo sfizio" il prima possibile ed insabbiare la cosa.
Io comunque trovo tutto ciò assurdo ma, tanto assurdo.
- ho scoperto che io "non conto come ragazza", motivo per cui posso andare in giro da sola con i miei amici fidanzati senza rischiare di finire squoiata dalle rispettive morose( non sapevo se sentirmi offesa o meno della cosa, però in parte mi sono sentita sollevata )
-l'amico in questione è in una brutta situazione dovuta ad uno svarione ormonale nei confronti di un'altra, ovviamente non posso letteralmente comprendere il suo disagio( ah, l'attrazione sessuale!! ), mi sono appellata al suo buon senso, siccome è innamorato della sua fidanzata.
-mi dice che non è solo questione di lussuria ma, che con questa qui ci parla molto volentieri, che si confidano le cose, anche quelle che non dice a nessuno, siccome a problemi a casa, insomma è un'amica.....al che gli chiedo " ma scusa, tu con la tua ragazza di cui sei tanto innamorato non ti confidi?"
-Risposta "Appunto perché è la mia ragazza non le posso dire tutto, se no passeremmo le giornate a litigare, poi sarei un peso e mi mollerebbe".
-gioco la carta dell'ingenuotta( lo sanno anche i sassi che la mia esperienza in relazioni viene da un buon numero di libri e parecchi film ) e chiedo "Ma se non ci si può dire liberamente le cose, per quale diavolo di motivo si dovrebbe continuare a stare assieme?"
-sospiri da parte di tutti, pacca paterna sulla spalla ed arriva la spiegazione "Sai le relazioni sono complicate, stiamo assieme da sei anni, lei è perfetta, è buona, è da sposare, sarei scemo a mollarla e poi l'altra è un'amica"....tutti, ragazze comprese, annuiscono.
-Mentre la logica dentro di me muore lentamente, non posso fare a meno di chiedermi, è davvero così? Ci si mette con la persona "buona", quella "perfetta da sposare", alla quale però non puoi dire veramente le cose( tipo che non sei realmente contento, che ti serve una mano..) perché altrimenti si arrabbia o si offende o pensa che sei un debole, quando là fuori c'è qualcun'altro che non solo ti sollazza l'ormone ma, ti ascolta? Perché si sta assieme da sei anni? Perché tutti concordano con questa cosa??
"Perché con lei sa come andrà a finire" cioè che si sposeranno, faranno tanti bambini e trascorreranno una vita tranquilla. O.o
Il consiglio mio è stato quello di provare a parlare con la sua ragazza dei suoi problemi, di provare a farlo seriamente ma, ho capito che questo non è compito dei fidanzati/e ma, degli amici.
Quello di gran parte degli altri è stato di dimenticare questa cosa e non parlarne piu, qualcuno ha comunque suggerito farsela passare "levandosi lo sfizio" il prima possibile ed insabbiare la cosa.
Io comunque trovo tutto ciò assurdo ma, tanto assurdo.
I'm not crazy, my reality is just different from yours
Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Senza offesa, ma a me sembra una visione parziale, semplicistica e neanche troppo lucida della questione. Non entro nel merito perché andrei OT (e perché, a quanto pare, non te ne importa ), però giusto una puntualizzazione sul cinema, visto che me invece pare ci siano molti film senza storie d'amore o che offrono una visione non «mitizzata» (se non addirittura 'negativa') di sesso e amore, senza andare a cercare introvabili film d'autore dell'est Europa - certo, non si parla di blockbuster comunque.LikeNumbers96 ha scritto: La società sta mitizzando il sesso...le favole...i film...la chiesa (in un certo senso anch'essa)...i romanzi...le pubblicità, ci vogliono convincere che il sesso è importantissimo se no senza di esso non vi è riproduzione (a meno che tu non sia un'ameba), quindi non fanno altro che indulgere al fidanzarsi, l'uomo medio che sogna di sposarsi...ecc...questo "mitizzare" il sesso ha portato gli uomini a pensare che, appunto, le donne servano solo per accoppiarsi...sin da bambini, il cervello umano viene plasmato con questi messaggi conservatori, come appunto quello di trovare un partner perfetto...l'uomo cerca la donna attraente...la donna cerca il principe azzurro...trovami un cartone o un film dove NON c'è traccia di una storia d'amore...non esiste...e se esiste, raramente diventa famoso...forse l'unico è "LE IENE" di Tarantino...tutto questo "amoreggiare" è soltanto un pretesto per fare sesso...quindi questa è la MIA opinione, se non siete d'accordo, non m'importa, io la penso così.
Be' non intendevo che il partner debba escludere qualsiasi altro rapporto sociale, solo che non vedo un confine invalicabile. In sostanza una serata con gli amici non deve necessariamente prevedere che la ragazza sia a km di distanza e viceversa: sì alle 'serate con gli amici' ma anche sì alle 'serate con gli amici e con la ragazza'Sidhe ha scritto: In tutto questoti quoto parzialmente. Anche io non potrei concepire una relazione romantica con qualcuno o qualcuna che non sia anche mio amico/a, ma non potrei nemmeno passare tutto tutto il tempo insieme. Secondo me le "serate con gli amici" esistono per prendersi una pausetta dal/la partner... e probabilmente la maggior parte degli uomini ha solo amici uomini e la maggior parte delle donne ha solo amiche donne? Io ho amici di ambo i sessi quindi non sarebbe una differenziazione amiche/ragazzo, ma amic*/ragazz*...
Ahahah ti capisco! Anche io sono sempre stato considerato innocuo, posso uscire con amiche che hanno fidanzati più o meno gelosi senza essere considerato una minaccia, nonostante nessuno sappia del mio (non)rapporto col sesso... Da cosa dipenderà? Ho una specie di 'aura' che trasuda asessualità? Oppure sono così poco virile da non essere considerato un rivale? E non ho mai saputo nemmeno io come prendere la cosa: da una parte mi fa stare tranquillo (detesto scenate di gelosia, e detesto ancora di più esserne coinvolto ) però devo ammettere che a tratti è anche svilenteCaos ha scritto: - ho scoperto che io "non conto come ragazza", motivo per cui posso andare in giro da sola con i miei amici fidanzati senza rischiare di finire squoiata dalle rispettive morose( non sapevo se sentirmi offesa o meno della cosa, però in parte mi sono sentita sollevata )
Come avrai notato in questi casi appellarsi al buon senso non serve. Anzi io, in una situazione simile, in veste di 'consigliere', appellandomi al buon senso ho ottenuto proprio l'effetto oppostoCaos ha scritto: -l'amico in questione è in una brutta situazione dovuta ad uno svarione ormonale nei confronti di un'altra, ovviamente non posso letteralmente comprendere il suo disagio( ah, l'attrazione sessuale!! ), mi sono appellata al suo buon senso, siccome è innamorato della sua fidanzata.
Eh, pare che sia davvero così. Ci sarà un motivo se ci sono tanti matrimoni disastrosi, se ci sono coppie che 'figliano' solo per cercare di far funzionare il rapporto, se il numero di tradimenti o divorzi è così elevato ecc. (non sono contro il divorzio o pro-fedeltà a tutti i costi, sia chiaro! ). Sono d'accordo con te, trovo tutto ciò assurdo.Caos ha scritto: non posso fare a meno di chiedermi, è davvero così? Ci si mette con la persona "buona", quella "perfetta da sposare", alla quale però non puoi dire veramente le cose( tipo che non sei realmente contento, che ti serve una mano..) perché altrimenti si arrabbia o si offende o pensa che sei un debole, quando là fuori c'è qualcun'altro che non solo ti sollazza l'ormone ma, ti ascolta? Perché si sta assieme da sei anni? Perché tutti concordano con questa cosa??
"Perché con lei sa come andrà a finire" cioè che si sposeranno, faranno tanti bambini e trascorreranno una vita tranquilla. O.o
Il consiglio mio è stato quello di provare a parlare con la sua ragazza dei suoi problemi, di provare a farlo seriamente ma, ho capito che questo non è compito dei fidanzati/e ma, degli amici.
Quello di gran parte degli altri è stato di dimenticare questa cosa e non parlarne piu, qualcuno ha comunque suggerito farsela passare "levandosi lo sfizio" il prima possibile ed insabbiare la cosa.
Io comunque trovo tutto ciò assurdo ma, tanto assurdo.
OT: con «Mentre la logica dentro di me muore lentamente» mi hai steso! Ahahah
Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Da 22 anni, il mio migliore amico è una donna. Capisco che non siamo in molti, e la nostra amicizia viene sempre equivocata.Sidhe ha scritto:Perché l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti? (E nella peggiore delle ipotesi, completamente inutile?)
Re: l'utilità di "avere la ragazza"
idem.ZilRaag ha scritto:Da 22 anni, il mio migliore amico è una donna. Capisco che non siamo in molti, e la nostra amicizia viene sempre equivocata.Sidhe ha scritto:Perché l'amicizia di una donna è, nella migliore delle ipotesi, considerata l'ultimo dei requisiti? (E nella peggiore delle ipotesi, completamente inutile?)
Se conto i "migliori amici", oggi contro 3 donne ed un maschio.
A nessuna delle tre donne di cui sopra, ho mai rilevato niente sull'asessualità, quindi non possono sapere quanto io sia "innocuo".
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
"Da 22 anni, il mio migliore amico è una donna."
Per favore Zil, mi puoi spiegare in che cosa consiste questa amicizia, idealmente e nella pratica ? Grazie!
Per favore Zil, mi puoi spiegare in che cosa consiste questa amicizia, idealmente e nella pratica ? Grazie!
Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Ma basta con sta storia dell'amicizia fra uomo e donna.Bianca ha scritto:"Da 22 anni, il mio migliore amico è una donna."
Per favore Zil, mi puoi spiegare in che cosa consiste questa amicizia, idealmente e nella pratica ? Grazie!
Da 24 anni, il mio migliore amico è una donna.
L'amicizia consiste in... amicizia per dio! Ci si sente, ci si vede, ci si raccontano cose belle e cose brutte, da giovani anche qualche bevuta assieme. Questo nella pratica. Con "idealmente" invece non so cosa intendi.
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
Hai ragione, basta con 'sta storia!
E poi, ho già la conferma che è una corazzata Potemkin......
E poi, ho già la conferma che è una corazzata Potemkin......
- Eliogabalo
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Re: l'utilità di "avere la ragazza"
il fatto è che per chi ha forti voglie sessuali l'altro (uomo, donna, trans a seconda dei gusti) è visto ovviamente come soggetto necessario per il soddisfacimento delle sue voglie sessuali.
se prendete una donna molto vogliosa di sesso e le chiedete se ama parlare con gli uomini del più e del meno vi dice che non le importa nulla e che se vuol fare una cosa simile ci sono amiche e cugine varie (esperienza provata personalmente detto per inciso).
se prendete una donna molto vogliosa di sesso e le chiedete se ama parlare con gli uomini del più e del meno vi dice che non le importa nulla e che se vuol fare una cosa simile ci sono amiche e cugine varie (esperienza provata personalmente detto per inciso).