Autolesionismo *trigger warning*

[Asphyxia]

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[Miskin]

Mi faccio del male a livello psicologico ma non fisico anche se in passato ho sofferto di disturbi alimentari quindi forse è da considerarsi autolesionismo anche se non ne sono sicura. Invece cose del tipo tagliarsi etc no mai, ma conoscevo diverse ragazze che lo facevano e anche un ragazzo. Però era una cosa di "gioventù", adesso hanno tutt* smesso che sappia.

[Primula]

Io devo dire che sin da piccola, le volte in cui mi sentivo disperata, ho sempre reagito sfogandomi sul mio corpo piuttosto che sul mondo esterno (ad esempio prendendomi a morsi o schiaffi, piuttosto che dare un calcio alla porta).
Comunque mi sono autoinflitta lesioni molto lievi (graffi e tagli con forbicine e lametta) per un breve periodo di alcuni mesi, e come conseguenza di un sopruso fisico (botte) che mi è veniva inflitto in quel periodo.
Spesso mi è capitato di pensare di bruciarmi con l' accendino, ma sul momento poi la paura del dolore mi ha frenato sempre; penso che si tratti di pansieri autolesionisti che rimangono tali, come quello del suicidio del resto.

[Asphyxia]

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[Celeste]

Io non l'ho mai fatto, ma ci pensavo più che altro da bambina/ragazzina, ero curiosa della sensazione che mi avrebbe dato. Poi l'idea mi è passata.
Probabilmente non l'ho mai fatto perchè sapevo che qualcuno mi avrebbe trovato i segni addosso, e mi avrebbe fatto di peggio.

[Asphyxia]

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[Celeste]

.... Quindi non lo ero, se la prospettiva della punizione mi ha fatta desistere!
(In ogni caso, non credo che dei genitori andrebbero tanto per il sottile da chiedersi se una punizione farà piacere o meno)

Comunque picchiata non credo, non sono i tipi e non l'hanno mai fatto. Piuttosto avrei dovuto sentire pianti e frasi strazianti come "Perchè ci fai questo? Perchè ci vuoi far soffrire così tanto?" e simili, e non ne avevo voglia allora come non ne ho voglia adesso.

Su questo non ci avevo mai riflettuto però: l'autolesionista sente piacere nel provare dolore a prescindere o è legato al procurarselo da solo?

[Asphyxia]

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[Celeste]

Chiaro. Direi confermato allora che non lo ero, i pianti altrui non mi sarebbero scivolati addosso.

I miei lo avrebbero interpretato come qualcosa che riguardava *loro*, come se fosse un messaggio rivolto a loro e fossero sempre loro il centro della mia attenzione (da bambina ero molto più insofferente agli altri rispetto ad adesso). In realtà sarebbe stato qualcosa che riguardava solo me stessa, era proprio solo una mia curiosità di sapere che sensazione mi avrebbe dato (sensazione mentale intendo, quella fisica la posso immaginare benissimo).

Naturalmente potrei chiedermi cosa sarebbe successo se invece avessi provato e per caso mi fosse piaciuto, ma credo che ormai non avrebbe più tanto senso chiedermelo, e va bene così.

[The Wayward Fox]

Aggiunto un trigger warning al titolo del topic data la natura delicata dell'argomento.

[Yama1980]

La mia ragazza è autolesionista.. è al quarto ricovero in psichiatria.. al momento adesso è in ospedale, una graziosa villetta della disperazione. Si è bruciata con le sigarette, inflitta ogni tipo di taglio, superficiale e da punti.. in ogni parte del corpo. Se non trovava "armi" prendeva alberi e muri a pugni sfondandosi bene le mani.
Io non sono mai stata completamente autolesionista, ho spesso l'impulso di farmi del male, così come ho il desiderio ricorrente di suicidarmi. Spesso ho anche l'impulso di fare male agli altri, ovviamente sono persone specifiche che mi infettano la vita e la psiche.. non farei male alla gente a caso.. non sono ancora psicopatica o sociopatica. Mi sono inflitta qualche taglio comunque. Mia madre era autolesionista da ragazza e ha tentato il suicidio due volte, tagliandosi le vene. Mio padre anche. Io da sempre soffro di varie forme di depressione, sono in cura e prendo delle pilloline del sorriso, ma che non mi fanno ridere. Ho sempre avuto gravi problemi alimentari che sono una forma di suicidio goccia a goccia, infatti, il tuo corpo patisce e deperisce poco a poco, una punizione lenta. Ma sempre una punizione. Di solito l'autolesionismo è punizione, per qualcosa che abbiamo subito o inflitto, in altri casi più gravi sono portati da patologie psicotiche, nei casi di depressione acuta anche spostare il dolore dalla mente al corpo, sostituirlo, non so se mi spiego, farlo diventare più tangibile e meno "demone" interiore della mente.

[Chiara78]

nei casi di depressione acuta anche spostare il dolore dalla mente al corpo, sostituirlo, non so se mi spiego, farlo diventare più tangibile e meno "demone" interiore della mente.

Ho letto che questa, spesso, è la motivazione di chi si taglia, e non per trarne piacere, ma appunto per "far uscire" il dolore attraverso il sangue.
Nonostante a me non sia mai capitato di volermi fare del male, capisco bene che chi soffre, chi è estremamente sensibile e si sente male in un mondo come quello in cui viviamo, voglia "spostare" il dolore dalla mente sul corpo per renderlo "più sopportabile", così come capisco che c'è a chi la sensazione del dolore piace, anche se per me non è così: non siamo tutti uguali.
Mi dispiace molto che la sofferenza debba portare a cose del genere, ma non me ne meraviglio perchè, da persona molto sensibile quale sono, provo sempre un po' di dolore e tristezza se, magari leggendo un giornale o guardando la tv, penso a quante cose brutte succedono o possono succedere (poi, per fortuna, riesco a scacciarli concentrandomi su ciò che ho di buono), e mi rendo conto che altri provino questi sentimenti moltiplicati per diecimila e debbano fare in modo di sfogarli
Lo stesso vale per il suicidio, mi pare di averlo già scritto: capisco perfettamente che ci siano persone che non vogliono più vivere... di motivi per stare male ce ne sono tanti e si sta tanto più male quanto più si è sensibili

[Asphyxia]

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[Chiara78]

Certo, solo che sul momento ti sembra che se ne vada, almeno è questo che diceva la persona di cui ho letto.... sul momento provi sollievo, poi se ne va e si ricomincia da capo
Anche a me, come a Yama, è capitato di pensare di fare del male a chi me ne ha fatto, ma il pensiero se ne è sempre andato dopo breve tempo perchè mi rendevo conto che non ne valeva la pena ed era meglio allontanarsi dalle persone in questione, cosa che poi ho fatto.
Già mi rendo conto di essere parecchio sensibile (rimango veramente male per cose che magari per gli altri sono cavolate, mi capita di piangere anche solo per una canzone che mi piace molto o per qualcuno che è triste, anche solo in TV, anche se tutto ciò dura poco e poi torno tranquilla e serena, perchè o trovo il modo di fare qualcosa o mi rendo conto che non posso fare nulla), immagino come possa essere per chi lo è ancora di più e si sente circondato da cattiverie e/o le ha subite

[Yama1980]

anche farsi male, o farsi fare male può dare una sensazione di piacere, è provato in molti studi. Bisognerebbe capire se il piacere deriva da una sensazione piacevole fino a se stessa o una forma di autolesionismo verso se stessi volta a punirsi per una non accettazione di noi stessi, del nostro corpo e del nostro esistere. Può essere che l'odio verso se stessi sia latente e scambiato per piacere, come può essere può semplicemente una forma di masochismo che porta benessere per milioni di motivazioni diverse.