L'abbigliamento come forma di auto-espressione

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SilverKitsune
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L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da SilverKitsune »

Idea che mi è venuta dal thread sull'aspetto fisico :)
Secondo voi l'abbigliamento, di per sé, può essere un modo di esprimere la propria personalità? Oppure chi si abbiglia secondo un certo stile lo fa "per moda" o "per sentirsi figo"?
E' davvero eticamente corretto fare assunzioni su una persona sulla base di come si veste (riconoscendo quindi che l'abbigliamento è una forma di auto-espressione), oppure sarebbe meglio ignorare completamente l'aspetto (quindi negando la rilevanza del vestiario di una persona)?
Voi vi vestite solo per stare coperti, o avete capi di abbigliamento ai quali siete più legati per ragioni "speciali"?
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Chiara78
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Chiara78 »

Dato che mi devo vestire, scelgo cose che mi piacciono, le quali spesso non sono nè "alla moda" nè "adatti a una della mia età", ma sinceramente non mi interessa; adoro gli abiti giovanili, colorati e allegri, e non credo di doverci rinunciare solo perchè ho 34 anni (e perchè, oh che tragedia :lol: ho diversi kg in più).
Posso pensare che il vestito di una persona mi piaccia o meno, ma mi fermo lì, non penso subito che non mi piaccia nemmeno la persona: prima la devo conoscere.
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The Wayward Fox
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da The Wayward Fox »

Direi che il vestiario può essere o non essere una forma di auto-espressione, a seconda della considerazione che ne ha il singolo. Ci sono persone che abbracciano filosofie di vita e correnti musicali, e scelgono di esternare le loro preferenze anche con l'aspetto fisico; ma c'è anche chi a cui non potrebbe importare di meno e segue i propri gusti, favorendo la comodità oppure aderendo alla moda del momento.
Personalmente non me ne intendo molto di stili d'abbigliamento, ma, se riconoscessi un simbolo particolare o comunque qualcosa di correlato a un'ideologia, una filosofia, una corrente, ecc. terrei in considerazione la cosa, pur non dandole eccessiva importanza. Cercherei prima di tutto di conoscere la persona in questione e farmi un'idea su quanto lo stile che ha scelto sia correlato o meno a una sua eventuale adesione. Potrebbe anche venir fuori che non avesse idea che quel tipo di vestiario fosse collegato a qualcosa, e lo avesse scelto puramente per ragioni estetiche!
La sottoscritta veste favorendo la comodità prima di tutto, quindi no, non ho capi d'abbigliamento a cui sono legata per ragioni particolari. Ho un accessorio, però: un ciondolo a forma di spada con un laccetto nero. Non ha un grande valore economico né simbolico, ma ci sono affezionata in quanto regalo di mio fratello.
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Shali
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Shali »

A me piace esprimere quello che sento e che penso anche attraverso il modo in cui mi vesto, per dirla come i Bluvertigo, mi piace l'idea che il corpo sia un'opera d'arte concettuale :D
Purtroppo questa cosa è limitata dalle pressioni del mondo esterno (ovvero la gente impicciona del paesino che è sempre pronta a criticarti e anche mia madre che mi ripete continuamente che non posso mettere quella cosa perchè è fuori moda e sembrerei strana) e soprattutto dalle mie allergie che mi limtano nella scelta dei materiali e dei colori... in ogni caso credo di avere un gusto abbastanza particolare, tanto che una volta una compagna di scuola mi chiese "ma... tu una maglietta normale non ce l'hai?" :lol:
Non mi piacciono le mode, trovo assurdo che tutti siano vestiti allo stesso modo solo perchè l'ha deciso qualche stilista senza considerare se una cosa sta davvero bene o no, e allo stesso modo non mi piacciono i "vestiti codificati", nel senso che non vedo perchè, ad esempio, gli amanti del punk debbano vestirsi per forza di nero con le borchie e gli amanti del rap con i jeans larghi e le canotte oversize... capisco il senso di appartenza e i simboli, ma credo che vestirsi tutti diversi allo stesso modo sia come non essere affatto diversi, alla fine stai svendendo te stesso all'idea di qualcun'altro nè più nè meno di chi segue i dettami di Dolce&Gabbana.
Riassumendo quindi, con tutti i "replicanti" che ci sono credo che dall'abbigliamento non si possa capire granchè il più delle volte.
C'erano molte persone a cui voleva bene, donne e uomini, ma se in virtù di un curioso accordo avesse dovuto, come condizione dell'amicizia, prendersi cura del loro naso e farglielo soffiare regolarmente, avrebbe preferito vivere senza amici.

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Si rivolgeva al suo mondo in onestà, alla ricerca di qualcosa che meritasse le quantità di amore che sapeva di avere dentro, ma a ogni cosa diceva: Non ti amo. Paletto di recinto marron-corteccia: Non ti amo. Poesia troppo lunga:Non ti amo. Cena nella scodella: Non ti amo. La fisica, l'idea di te, le tue leggi- Non ti amo. Nulla sembrava qualcosa in più di quello che era davvero.

Non venivano mai proferite parole d'odio, né si alzavano mani. Ancor di più: non venivano mai proferite parole di rabbia, e nulla era negato. Ma ancor di più, non venivano mai proferite parole che non fossero d'amore, e tutto era portato come un ulteriore, piccolo elemento probatorio del fatto che così può essere, e non dev'essere altrimenti; se nel mondo non c'è amore faremo un altro mondo, e lo circonderemo di mura massicce e lo arrederemo con interni rossi e soffici, e gli forniremo un battaglio che suoni come un diamante caduto nel feltro di un gioielliere in modo che non lo sentiamo mai. Amami perché l'amore non esiste e io ho provato tutto ciò che esiste.

Asphyxia
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Asphyxia »

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Ultima modifica di Asphyxia il ven gen 16, 2015 1:01 pm, modificato 1 volta in totale.

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SilverKitsune
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da SilverKitsune »

Shali, io penso che sia una cosa positiva avere un "codice d'abbigliamento" generico per alcune ideologie politiche o musicali: permette alle persone di identificarsi come tali, se lo desiderano, e di essere facilmente riconoscibili per chi conosce quello stile. Fintantoché non è un obbligo vestirsi così per ciascun aderente al movimento - e ci mancherebbe che lo fosse! - non penso sia una discriminante in negativo, anzi :)
Ovviamente nemmeno giudico le persone per come si vestono, ma se vedo che si impegnano a mostrarsi pubblicamente in una maniera che è facilmente riconducibile a una data ideologia, ne tengo conto.

La cosa più deleteria della moda, secondo me, è il fatto che venga indirettamente imposta. Ce n'è una sola, e i negozi vendono quasi solo vestiti alla moda, eccetto quelli di abbigliamento sportivo o shop particolari. Non si possono trovare vestiti "fuori moda" in giro, e per me è stato un problema notevole nell'era dei pantaloni attillati, perché ne dovevo comprare alcune paia nuovi e non riuscivo a trovare pantaloni non attillati, da nessuna parte! Già se ci fossero diverse mode sarebbe meglio. E il problema è che i vestiti più "in" costano troppo, e alcune famiglie li comprano pur non potendoseli permettere per ragioni di pressione sociale.
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Shali
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Shali »

SilverKitsune ha scritto:Shali, io penso che sia una cosa positiva avere un "codice d'abbigliamento" generico per alcune ideologie politiche o musicali: permette alle persone di identificarsi come tali, se lo desiderano, e di essere facilmente riconoscibili per chi conosce quello stile. Fintantoché non è un obbligo vestirsi così per ciascun aderente al movimento - e ci mancherebbe che lo fosse! - non penso sia una discriminante in negativo, anzi :)
Sì, sono d'accordo che sia bello avere dei simboli comuni che segnino l'appartenenza ad un certo gruppo, quello che non mi piace è il fatto che spesso si accetta in toto un certo stile eliminando qualsiasi cosa non appartenga a quel modo di vestire. Mi spiego meglio: se sei comunista capisco che ti piaccia andare in giro con la kefiah, ma perchè il tuo armadio deve avere solo magliette con la faccia di Che Guevara, baschi e falce e martello ovunque? Davvero non c'è nient'altro che ti rappresenta? Sinceramente penso che aderire così totalmente ad una ideologia sia una cosa un po' acritica e che in fondo non voglia dire niente... se vedessi un tipo coi rasta, la cuffia multicolore, la maglietta con la foglia di marjuana e i pantaloni corti sinceramente penserei "amico, non sei Bob Marley." Capisco che gli possa piacere il raegge, ma nient'altro lo definisce?
Diverso è invece se il tipo in questione avesse i rasta perchè appassionato di raegge, la borsa con il big ban perchè sogna di andare a Londra, su questa la spilletta "no war" perchè pacifista e la maglietta di arancia meccanica perchè è il suo film preferito... sono tutti simboli codificati, ma mischiati assieme a definire quella precisa personalità e nessun'altra...
Io stessa vorrei comprarmi l'anello nero e l'orecchino con la A anarchica, mi piace l'idea di portarmi questi simboli adosso, ma non permetto loro di "monopolizzare" il mio stile e il modo in cui mi presento al mondo.
SilverKitsune ha scritto:La cosa più deleteria della moda, secondo me, è il fatto che venga indirettamente imposta. Ce n'è una sola, e i negozi vendono quasi solo vestiti alla moda, eccetto quelli di abbigliamento sportivo o shop particolari. Non si possono trovare vestiti "fuori moda" in giro, e per me è stato un problema notevole nell'era dei pantaloni attillati, perché ne dovevo comprare alcune paia nuovi e non riuscivo a trovare pantaloni non attillati, da nessuna parte! Già se ci fossero diverse mode sarebbe meglio.
Verissimo, ecco perchè ho deciso che prima o poi imparerò a cucirmi i vestiti da sola :)
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da SilverKitsune »

Su questo sono d'accordo, Shali, anche se secondo me il problema non è "nullificare" la propria personalità: c'è gente che veramente mette anima e corpo nei suoi gusti e ideali. A me spaventa, piuttosto, il fatto che così tante persone li accettino in modo completamente disinformato e acritico. E' lì il nodo: a quel punto l'ideologia stessa e i suoi simboli diventano inflazionati, perché tantissime persone cominciano a portarli, spesso neanche sapendo bene cosa rappresentino. Un fenomeno di "trasformazione in moda" di un qualcosa, insomma, che ne svuota completamente i contenuti. :?
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Chiara78
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Chiara78 »

La cosa più deleteria della moda, secondo me, è il fatto che venga indirettamente imposta. Ce n'è una sola, e i negozi vendono quasi solo vestiti alla moda, eccetto quelli di abbigliamento sportivo o shop particolari. Non si possono trovare vestiti "fuori moda" in giro, e per me è stato un problema notevole nell'era dei pantaloni attillati, perché ne dovevo comprare alcune paia nuovi e non riuscivo a trovare pantaloni non attillati, da nessuna parte!
Quoto.
E vogliamo parlare delle taglie, soprattutto quelle per le donne purtroppo?
Oltre una 46 (minuscola) non si va, quindi non osare portare dalla 48 in su, vuol dire che sei grassa e brutta, corri a metterti a dieta e a iscriverti in palestra, marsch! :roll:
E guai a te se hai un seno generoso... è difficilissimo che trovi una giacca che si allacci, a meno che non la si voglia prendere da uomo :roll:
Purtroppo, per vendere, ci si deve adeguare alla massa... ma se tutti la smettessero di piegarsi ai "dogmi" e facessero quello che davvero vogliono, ci sarebbero molte più persone che cercano vestiti diversi, vivono in modo diverso e così via, i negozi si adeguerebbero e rimarrebbero solo pochi ad essere chiusi mentalmente (oltretutto nessuno gli darebbe retta)... insomma, si vivrebbe molto meglio.
Ma non credo che vedrò mai questo giorno.
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:Quoto.
E vogliamo parlare delle taglie, soprattutto quelle per le donne purtroppo?
Oltre una 46 (minuscola) non si va, quindi non osare portare dalla 48 in su, vuol dire che sei grassa e brutta, corri a metterti a dieta e a iscriverti in palestra, marsch! :roll:
E guai a te se hai un seno generoso... è difficilissimo che trovi una giacca che si allacci, a meno che non la si voglia prendere da uomo :roll:
Io trovo assurdo che queste due cose coesistano. I seni grandi sono sempre pubblicizzati come "sexy" e auspicabili, e un sacco di ragazze si sentono quasi da meno se hanno il seno piccolo. PERO' la massa corporea deve essere bassa. In pratica bisogna avere i cuscinetti adiposi troppo pesanti per la propria spina dorsale, secondo il canone estetico vigente. :roll:
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Chiara78
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Chiara78 »

Proprio così :roll:
O meglio, devi avere la 38 e la terza di reggiseno, così sei magra e i seni sembrano enormi; se sei diversa e non hai intenzione di fare nulla per cambiare (eresia!!!), puoi anche bruciare sul rogo!
La cosa peggiore, però, è la differenza di taglie da uomo e da donna.
Le prime se arrivano alla 46, raramente alla 48, è grazia, altrimenti devi andare in quei negozi discriminatori per "taglie grandi"; le seconde arrivano tranquillamente alla 54.
Mio marito (taglia 50-52), al contrario di me, non ha mai avuto problemi a trovare giacche nè altro :roll:
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Raffinato
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Raffinato »

L abito non fa il monaco; secondo me non è un detto veritiero. Non ritengo che l abito debba diventare il metro di valutazione di una persona ma è pur vero che il nostro vestiario comunica qualcosa di noi agli altri.
Diciamo che ognuno di noi ha uno stile di vestirsi, magari siamo affezionati a certi abiti.
Il vestiario e' molto in funzione della circostanza e dello stato d animo. Al lavoro c e un abbigliamento, a casa un altro fuori casa con amici un altro ancora e, poi nelle ricorrenze particolari.
Non amo molto gli abiti firmati e la ricerca di etichette,anche per motivi economici; personalmente ho un antipatia per quelli che ostentano abiti e scarpe firmati, per la serie firmato a tutti i costi.
Le persone che vestono stravagante mi suscitano simpatia meno chi deve fare l alternativo a tutti i costi.
Alcuni vestiti ci stanno bene dal nostro punto di vista e magari agli altri non piacciono; anche ascoltare suggerimenti altrui per migliorare il proprio look può essere molto positivo.
A me piacciono molto i maglioni ed i jeans e non amo le camicie sotto i maglioni. Non sono amante di cravatte e le giacche mi piace portarle quando e' necessario.
Mi piace vestire casual in genere, amo molto le t-shirts e sono molto attento a combinare i colori.
Anche con abiti semplice se ben abbinati e con i colori giusti si può fare bella figura e comunicare agli altri qualcosa di se stessi.
Ecc ecc ecc ecc

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Bianca
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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Bianca »

Non è necessario avere sempre capi firmati, a volte vasta un foulard raffinato, una borsa costosa e davvero molto bella di conseguenza, un gioiello che fa la differenza.
Grande importanza ha come si porta la roba che si indossa. Un bel capo può fare nessuna figura su una persona che porta male la roba, come, un capo da poco può stare benissimo su una persona che indossa bene l'abbigliamento e sa abbinare il capo a qualcosa che lo mette in risalto.
Che uno pensi o no che l'abbigliamento sia importante, deve riconoscere che esso costituisce sempre il primo impatto e l'insieme delle impressioni che una persona dà, prima che gli altri abbiano modo di conoscerla.
In genere, quando ho incontrato una persona che si è presentata in ordine, con capi in armonia, curati, ben accostati, molto difficilmente si è rivelata in seguito, disordinata, pasticciona, superficiale, maleducata.
Non è questione di firme o costi, è questione di modi.
Come ci si veste, fa parte del rispetto che la persona ha nei confronti di se stessa e degli altri.
Chi ha rispetto di sè, non si presenterà mai con capi in disordine.
Chi ha rispetto degli altri, non si presenterà mai in abito inadeguato al ruolo e alla circostanza.

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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da She_92 »

Concordo con te Bianca!

Beh, in sostanza, quando compriamo i vestiti o li indossiamo senza pensarci, non ci rendiamo conto che in realtà i vestiti parlano molto di noi. Devo dire che è una cosa che ho imparato in questi ultimi anni, quando ho finito la mia adolescenza da ribelle haha.
Ho sempre criticato mia madre perchè lei è "ci vuole l'abito per l'occasione giusta" e il tipo di persona che "ma come ti vesti? Cosa può pensare la gente?" e mentre le ho sempre criticato l'ultima domanda, le ultime domande, con il tempo ho capito che si, bisogna vestirsi in determinati modi per certe occasioni.
Sebbene continuerò sempre a criticare quelle ultime due domande. Tutt'ora non vedo il motivo per cui ci si deve vestire bene per gli altri, come dice lei, per fare bella figura e non dar modo di parlare. ( L'ultima volta che abbiamo avuto un matrimonio, abbiamo litigato per due giorni! )
No cavolo, bisogna vestirsi bene per sè stessi. Per questo ogni persona predilige un certo stile. Siamo noi, individualmente, che dobbiamo sentirci a proprio agio per strada o ad una cerimonia. Sotto quel punto di vista non capirò mai mia madre.
Per quanto mi riguarda il mio stile, camminando per le strade di Palermo, ho sempre visto che le persone mi guardano malissimo perchè mi vesto in maniera diversa da loro.
Anche se non ho mai capito perchè visto che i miei abiti si trovano benissimo in negozi come h&m o OVS o Terranova ( che forse non esiste fuori Palermo xD). Suppongo sia per lo stile in sè, che per gli abiti alla fine. Ma non mi importa, non mi è mai importato e mai mi importerà di quello che possono pensare. Io mi sento a mio agio con questo stile u.u

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Re: L'abbigliamento come forma di auto-espressione

Messaggio da Bianca »

Vedi, non è questione di vestirsi per gli altri o in modo da compiacere gli altri.
Bisogna ragionare un momento e porsi qualche domanda.
Quella persona mi ha invitato alla sua festa, come veste lei di solito? che stile ha la festa? chi sono gli altri invitati? dove si svolgerà?
Rispondendo a queste domande, già si disporrà dei criteri principali per decidere con che abbigliamento presentarsi.
Lo stesso vale per la partecipazione a cerimonie, manifestazioni, funerali, ecc...
Mai dimenticarsi di chiedersi: per me, che valore ha l'avvenimento a cui partecipo?
Se per me, per motivi vari, costituisce un momento importante, mi vestirò con una certa eleganza anche se tutti i partecipanti saranno sbracati, mal conci, sullo stile maglina e nient'altro.
Quindi, alla fine, se la scelta sarà mia, io mi sentirò bene anche se gli altri non avranno curato per niente il loro abbigliamento.
Quello che mi fa tristezza, a volte, è vedere bimbe mal vestite. Se la bambina (ma vale anche per il maschio) è sempre conciata in modo da potersi rotolare per terra, non imparerà nè l'eleganza, nè la necessità di essere adeguata al contesto in cui si trova.
Basta guardarsi in giro per avere la conferma di quante mamme non abbiano insegnato niente.

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