"Inferiorità" e "superiorità"

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Sidhe
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Sidhe »

Mi riallaccio a SilverKitsune e Manhattan: capisco quello che dite ma ne fate un discorso molto intellettuale, da persone consapevoli. Quello a cui io mi riferivo in primis (il sentimento di inferiorita') e' una cosa non consapevole che, anzi, un po' di auto-consapevolezza dovrebbe prevenire. Pero' puo' formarsi molto prima che ci sia l'eta' sufficiente per essere auto-consapevoli.
Penso che il sentimento di inferiorita' derivi, si, dall'essere influenzabili, ma non necessariamente da un problema che si ha con la propria personalita' "e non con gli altri"; penso che l'unico problema con la propria personalita' possa essere "e che diamine, perche' sono cosi' influenzabile??".
Il punto e' che se hai un carattere influenzabile e la gente intorno inizia a cercare di farti sentire inferiore praticamente da che te ne ricordi, o anche solo in adolescenza quando si e' più instabili, poi questo sentimento irrazionale si interiorizza e mette radici ed e' un casino sradicarlo, anche diventando consapevoli. E' come il mio gatto che e' stato malato da piccolo e adesso avra' problemi di respirazione al primo cenno di freddo o di stress, per tutta la vita.
Il secchione puo' non essere soddisfatto di se' nonostante i voti, non perche' vuole voti più alti, ma perche' i suoi criteri di giudizio verso se' stesso sono diversi: magari non glie ne frega niente dei bei voti e preferirebbe, per esempio, riuscire a socializzare di più, o essere più alto, o non avere la erre moscia per fare qualche esempio stupido.

Per questo penso che resti in qualche modo "programmato" dentro di te che il primo modo di confrontarsi con gli altri sia il giudizio. Poi con la maturazione personale si arriva a capire che giudicare qualcuno non deve voler dire per forza crederlo superiore o inferiore a te. (Anche se io, Manhattan, mi riferivo più al giudicare la mentalita' di una persona, piuttosto che una singola azione. Io giudico eticamente inferiore a me una persona che creda che le donne siano proprieta' degli uomini, per esempio, insomma questioni di ideologia più che di comportamento; ma questa e' un'altra storia. Anche perche' qualcuno che e' "inferiore" a te in un campo, come quello etico, puo' esserti superiore in un altro, ad esempio puo' avere un lavoro più soddisfacente o altro; quindi più si cresce, meno si vede il mondo in bianco e nero, e più e' naturalmente difficile pensare "questa persona e' superiore/inferiore a me", visto che ci sono tanti aspetti da considerare e a un certo punto diventa privo di senso parlare di superiorita' e inferiorita'; pero' penso che se per molto tempo ti sei sentito/a inferiore in uno specifico campo, quel campo restera' sempre il tuo "punto debole"; per esempio una persona convinta di essere stupida potrebbe sentirsi sempre in soggezione davanti a persone magari più cattive, più brutte o più insoddisfatte di lei, ma che lei giudica più intelligenti).
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Chiara78
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Chiara78 »

disprezzo la persona che mi fa davvero del male, pensando che una persona che si comporta così è meschina e inferiore NON A ME in special modo (siamo tutti uguali in un modo o nell'altro) ma inferiore alle persone BUONE e generose e dolci che nn farebbero mai un simile male!
Quoto; questa persona per me va a finire tra quelle che non mi piacciono, la allontano e cerco di pensare al meno possibile al male che mi ha fatto.
Certo è che non riesco a concepire come certe persone (e sono tante) possano comportarsi in certi modi (e con la massima naturalezza), mentre io penso bene a quello che dico e faccio, uso sempre molto tatto per non ferire nessuno me per far capire comunque come la penso, ma questo è un altro discorso.
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da SilverKitsune »

La mia intenzione non era di farne un discorso "intellettuale", anzi... il fatto di non concepire le relazioni 'maggiore' e 'minore' tra persone è una cosa che, a mia memoria, ho sempre avuto. Riuscivo a fare distinzione tra diversi livelli di bravura in materie specifiche, ma nulla più. Ora, si potrebbe considerare la bravura come una "superiorità" rispetto alle abilità di un'altra persona, ma credo che il discorso di per sé sia diverso da quello che stiamo facendo noi.

L'essere o non essere influenzabili fa parte del carattere di ogni singolo individuo ed è difficile cambiare una tendenza innata, almeno a quanto riscontro personalmente :mrgreen: io non potrei avere un carattere docile e diplomatico nemmeno se mi legassero a una sedia tenendomi senza cibo per tre giorni, altre persone che conosco io non si fortificherebbero nemmeno a seguito di bombardamenti nucleari! O meglio, si fortificano ma la loro indole non cambia. Sono d'accordo sul fatto che alcuni traumi sociali, soprattutto in età infantile o adolescenziale, siano difficili da scrollare di dosso, ma anche una persona debole di carattere può quantomeno capire razionalmente che non ha niente di sbagliato, a parte forse uno svantaggio rispetto alle persone prepotenti che potrebbero sfruttarla.

Quindi, in sumpto: i giudizi prima o poi si formano, è chiaro. Però per formare un giudizio non necessariamente c'è bisogno di fare un paragone. Mi permetto anche un'osservazione su quel che hai detto a Manhattan: una persona che considera le donne come proprietà dell'uomo per me è bigotta e chiusa di mente, ma anche questo qualificativo non ha connotazione di minorante, almeno dal mio punto di vista.
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Asuka
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Asuka »

ragazzi siete tutti troppo intelligenti e alti, molte volte i concetti si superiorità e inferiorità si formano sul sentimento del momento!
Una mi tratta male, è meschina, odiosa, cattiva...bom è automaticamente inferiore
Una persona è illuminata, saggia, aperta agli altri (cm voi del resto)....bom è automaticamente superiore
Non ci sono tanti metri personali di giudizio, io vedo che universalmente il cattivo è inferiore mentre il buono è superiore, chi ha secondi fini è inferiore, chi è stra generoso è superiore!
é molto banale da dire così, molto terra terra, ma se vedete nella vita di tutti i giorni, c'è molto meno grigio di quello che tutti ci vogliono far credere! Le basi di una persona sono o nere, o bianche o grigio scuro o grigio chiaro....il resto è sovrastruttura! Io non giudico una persona se in un momento d rabbia diventa aggressiva, nè dai suoi voti a scuola (mai e poi mai) ma dal suo cuore, dalla sua generosità, dalla sua apertura mentale!
Io nn ci credo che un pochino nn facciate anche voi una distinzione del genere.
So che "inferiore-superiore sn termini forti e assoluti, ma come dice sidhe, quando uno è molto influenzabile e con una bassa autostima, x risollevarsi ha bisogno di punti di riferimento forti...e lì o si cede al lato oscuro o al lato chiaro della forza ;) che poi è la trama di star wars come anche della vita di tutti noi ;)
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da SilverKitsune »

Evidentemente sono io che non capisco bene come si possa considerare una persona "inferiore" o "superiore" a un'altra. Non è la prima volta che mi si fa un discorso di questo tipo e sto lì ad ascoltare con un grossissimo punto interrogativo che mi aleggia sopra la testa :mrgreen:

Per risponderti: anche io faccio distinzioni tra le persone, è ovvio! Altrimenti non sceglierei di avere dati amici piuttosto che altri, non nutrirei antipatie per nessuno e via dicendo... se le persone fossero davvero tutte uguali, allora ciascuno avrebbe lo stesso rapporto con tutti. Il fatto è che il giudizio di cui parli è, per me, una cosa essenzialmente soggettiva, che si basa sul mio gusto riguardo alle persone, e sui miei parametri di giudizio. Diciamo che il concetto di "inferiore" e "superiore" mi sembra una cosa oggettiva, quantomeno per come è definito; ecco, per me il giudizio dell'operato di una persona molto difficilmente può essere oggettivo. D'altra parte la stragrande maggioranza dei giudizi è soggettiva per definizione.
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Asuka »

si lo so, e vedi, io invece ho meno giudizi soggettivi, nel senso che li ho eccome ma sn scemi (es. i figli unici, i viziati, i paesani, le bionde...cazzate insomma XD) ma non giudico una persona davvero inferiore xkè nn corrisp a certi canoni di giudizio MIEI....ma cerco d essere + oggettiva possibile x nn avere il filtro delle mie idee....gli occhialini di kant insomma...

kitsune mi viene il dubbio che tu sia così illuminata xkè nn sei mai stata trattata come cacca da nessuno di vicino a te...e ti invidio molto x qst :D
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da blueberyl »

Una volta il mio psicologo
Mmm...ho una bassa opinione degli psicologi...

L'ideale sarebbe non avere un'opinone di sé o degli altri: una sorta di neutralità, da osservatore. Riconoscere che in noi c'è sia stupidità che intelligenza, così come negli altri...
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da SilverKitsune »

Mmh Asuka, non saprei, di maltrattamenti ne ho ricevuti un po' :mrgreen: solo che ovviamente non mi provenivano da persone a cui volevo bene, perché mi pare impossibile volere bene a una persona che ti tratta male. L'unica eccezione forse è stata nel rapporto che avevo con l'ex verso la fine: in retrospettiva ammetto che ci sono stati dei tiri mancini non da poco e che avrebbero potuto minare la mia autostima. Peccato, non gli ho permesso di farlo! Ritenta, sarai più fortunato :mrgreen:

Blue, la neutralità assoluta non credo sia possibile per un essere umano, significherebbe essere egualmente indifferente a tutte le persone che ci circondano. Avere delle preferenze è inevitabile, e le preferenze sono solitamente basate su giudizi soggettivi; l'importante secondo me è riconoscere che qualunque punto di vista non è universale per definizione, e ricordarsi sempre che ne esistono infiniti altri ugualmente validi.
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da blueberyl »

SilverKitsune ha scritto:

Blue, la neutralità assoluta non credo sia possibile per un essere umano, significherebbe essere egualmente indifferente a tutte le persone che ci circondano. Avere delle preferenze è inevitabile, e le preferenze sono solitamente basate su giudizi soggettivi; l'importante secondo me è riconoscere che qualunque punto di vista non è universale per definizione, e ricordarsi sempre che ne esistono infiniti altri ugualmente validi.
Certo, mi riferivo a neutralità come alternativa a superiorità e inferiorità...ma mi rendo conto che il termine adatto era pariteticità, forse? :D Insomma, sentirsi allo stesso livello, nè alta opnione , nè bassa opinione. In questo senso era concepito il mio "non avere opinione".
Scrivo troppo di fretta perchè ho poco tempo e inevitabilmente mi spiego male :oops: Chiedo venia :oops: :oops:
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da SilverKitsune »

blueberyl ha scritto:Certo, mi riferivo a neutralità come alternativa a superiorità e inferiorità...ma mi rendo conto che il termine adatto era pariteticità, forse? :D Insomma, sentirsi allo stesso livello, nè alta opnione , nè bassa opinione. In questo senso era concepito il mio "non avere opinione".
Scrivo troppo di fretta perchè ho poco tempo e inevitabilmente mi spiego male :oops: Chiedo venia :oops: :oops:
Ah, no, figurati! Adesso ho capito il senso del tuo post. Non ti preoccupare, termini del genere non vengono in mente con una grande immediatezza, non devi scusarti :mrgreen:
In quel caso poi sono anche d'accordo, è più o meno il concetto che volevo esprimere nelle mie contorte pagine e pagine di messaggio :lol:
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Sidhe »

blueberyl ha scritto:
Una volta il mio psicologo
Mmm...ho una bassa opinione degli psicologi...
In vita mia sono andata da due psicologi, una quando ero bambina (avevo molti tic) e uno quando avevo più di vent'anni; ho avuto sempre a che fare con persone pazienti e gentili, che fino ad un certo punto mi sono state d'aiuto (l'ultimo è servito solo a tranquillizzare mia madre, ma vabbè).
Sono comunque persone che hanno studiato una tematica molto interessante e molto complessa, visto che la psiche umana non si può ridurre ai minimi termini visto che ognuno è diverso ma esistono comunque dei meccanismi comuni a tutti o quasi, e dei sintomi che di solito indicano determinate patologie, quindi nel complesso giudico la psicologia più utile che inutile. Poi la competenza o incompetenza, la gentilezza o scortesia, l'apertura o chiusura mentale dipendono dalla singola persona. Preferisco sentire anche la loro opinione prima di formarmene una mia.
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da blueberyl »

Sidhe ha scritto:
blueberyl ha scritto:
Una volta il mio psicologo
Mmm...ho una bassa opinione degli psicologi...
In vita mia sono andata da due psicologi, una quando ero bambina (avevo molti tic) e uno quando avevo più di vent'anni; ho avuto sempre a che fare con persone pazienti e gentili, che fino ad un certo punto mi sono state d'aiuto (l'ultimo è servito solo a tranquillizzare mia madre, ma vabbè).
Sono comunque persone che hanno studiato una tematica molto interessante e molto complessa, visto che la psiche umana non si può ridurre ai minimi termini visto che ognuno è diverso ma esistono comunque dei meccanismi comuni a tutti o quasi, e dei sintomi che di solito indicano determinate patologie, quindi nel complesso giudico la psicologia più utile che inutile. Poi la competenza o incompetenza, la gentilezza o scortesia, l'apertura o chiusura mentale dipendono dalla singola persona. Preferisco sentire anche la loro opinione prima di formarmene una mia.
La mia era una battuta (basta che tu legga quello che ho scritto dopo :))
Comunque se avevi molti tic, che denotano un disturbo ossessivo compulsivo, sarebbe stato bene consultare uno psichiatra, e non uno psicologo. Ha senso una psicoterapia fatta da uno psichiatra; la figura dello psicologo proprio non la concepisco né la comprendo. Quando si hanno problemi di salute si va dal medico; se uno vuole un maestro di vita va da un santone, da un prete o da un amico. Non da uno psicologo.
Chiuso l'OT :oops:
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Chiara78 »

Una mi tratta male, è meschina, odiosa, cattiva...bom è automaticamente inferiore
Una persona è illuminata, saggia, aperta agli altri (cm voi del resto)....bom è automaticamente superiore
Come scrivevo prima, io sostituisco a "inferiore/superiore" il "mi piace/non mi piace".
Il male, la cattiveria, ripeto, non li concepisco in nessun modo, e magari pensandoci bene il "non mi piace" lo considero "inferiore", anche se non mi viene da usare questa parola...
Una cosa è certa, l'importante è allontanare quelli che ci fanno del male.
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da SilverKitsune »

Concordo con Chiara ;)

Sono anche d'accordo con quel che dice Sidhe sulla psicologia in linea di massima; a me è capitato di avere a che fare con una psicologa poco competente, ma di certo non assimilo tutti gli psicologi a lei (anzi, spero che gli altri siano diversi :mrgreen:). Hanno anche loro la loro utilità... ma di questo parlerò in separata sede, per evitare l'OT (apro un topic apposito a breve).
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Re: "Inferiorità" e "superiorità"

Messaggio da Sidhe »

blueberyl ha scritto:La mia era una battuta (basta che tu legga quello che ho scritto dopo :))
Ahahahah scusa non avevo colto l'ossimoro "ho una bassa opinione degli psicologi" - "non bisognerebbe avere opinioni di superiorita' o inferiorita'" :lol:
Comunque se avevi molti tic, che denotano un disturbo ossessivo compulsivo, sarebbe stato bene consultare uno psichiatra, e non uno psicologo.
Non ricordo bene come sia andata perche' avevo otto anni, ma inizialmente sono andata da un'altra tipa, che mi ha vista una o due volte e poi ha detto a mia mamma "questa bambina non e' cosi' grave da dover venire da me"; da allora in poi sono andata dalla psicologa. I tic erano causati dallo stress, in classe ero l'ultima ruota del carro e venivo presa in giro, non mi sentivo amata dei miei e avevo conflitti con mio fratello minore (queste due ultime cose andavano a braccetto). Non ricordo cosa successe poi, ma mia madre dice che c'e' stato un periodo in cui litigavo spesso con mio fratello perche' stavo tirando fuori tutto quello che avevo tenuto dentro. Con il tempo i tic sono spariti, ma sono tornati un po' in prima superiore perche' ero in una classe terribile, in cui mi trattavano peggio che mai, quindi erano chiaramente di nuovo di origine nervosa (sono passati quando in terza tutti gli stronzi sono stati bocciati mwahahahah).
Quando si hanno problemi di salute si va dal medico; se uno vuole un maestro di vita va da un santone, da un prete o da un amico. Non da uno psicologo.
Gli psicologi sono professionisti che studiano il comportamento umano. Una persona puo' avere dei problemi, magari con altre persone, per i quali un amico o un prete o un santone non potrebbero aiutare (e permettimi di essere dubbiosa sulla affidabilita' di questi ultimi), ma non essendo una malattia mentale, andare da uno psichiatra sarebbe come prendere un bazooka per uccidere una mosca. Mia madre in gioventu' ando' da una psicologa che la aiuto' molto a mettere nella giusta luce e a gestire i problemi che aveva con i suoi genitori e con i neoacquisiti suoceri; lo ha fatto non risolvendo un problema di mia madre (lei non ne aveva, non problemi mentali, ma solo relazionali), ma aiutandola a capire perche' gli altri si comportavano con lei in quel modo e cosa fare con loro.
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