AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

(i sottotitoli sono anche in italiano)

Un tempo mi sarebbe piaciuto vivere così, e nel mio piccolo ci ho pure provato.

Che bel video! Tutti dovrebbero trovare il coraggio di fare ciò che più piace. La vita, fino a prova contraria, è una sola e non vale la pena buttarla facendo ciò che gli altri vogliono.

Tutti vorrebbero fare nella vita ciò che più amano ma siccome bisogna vivere con i piedi per terra, è necessario accettare anche quelle attività e quelle incombenze di cui si farebbe tranquillamente a meno.

Comunque, sognare non è peccato e allora si può immaginare di fare qualsiasi cosa.

Nella realtà, bisogna fare i conti con le possibilità economiche, le malattie, le limitazioni fisiche e psicologiche, le leggi e i regolamenti, i legami affettivi e gli obblighi che essi comportano, le capacità personali, sia lavorative che pratiche, le distanze, le lingue, gli usi e le consuetudini, la possibilità o meno di condividere un'esperienza, l'età, il livello culturale, le abitudini accumulate negli anni e tanti altri aspetti che possono presentarsi di giorno in giorno.

Provare a vivere in modo alternativo si può, senza però recidere quei legami che danno la possibilità di tornare indietro.

È esattamente quello che ci fanno credere per renderci dipendenti dalla società e quindi schiavi del sistema.

E io, sai cosa faccio?
Mi libero dalla schiavitù del sistema e, entro Natale, vado a vivere a Santo Domingo.

A volte penso di aver sbagliato tutto.

Sono anni che, ciclicamente, la mia mente torna ad accarezzare questa possibilità. Licenziarmi e spendere tutto quello che ho per comprarmi una casetta su qualche isolotto in giro per il mondo. Vivere di quello che coltivo o trovo. Non penso che potrei guadagnare qualcosa dal fare la youtuber, ma magari mi do all'uncinetto e vendo vestiti fatti da me, cappelli, accessori...

Poi, mi sveglio. Ma il sogno resta.

Che non è poi tanto sogno, visto che esistono persone che l'hanno realizzato.
É che più passa il tempo più mi frena il pensiero che ormai è troppo tardi, anche se non è vero. Non è mai troppo tardi.
Magari lo farò quando sarò in pensione, ma così sono capaci tutti
Farlo adesso, quando ne ho davvero bisogno. Quello sì sarebbe un reale cambiamento.

Vorrei dedicare questa canzone a tutti coloro che nel loro modo di vivere (per quanto insolito possa sembrare alla societa' che li circonda, in ogni secolo della storia) hanno trovato la loro piu' grande gioia interiore.

Femminista e ...... viaggiatrice.

Mi sono ascoltata tutto questo affascinante racconto che ho trovato, riferito così, fantastico ma che subito mi ha fatto sorgere tante domande e tante obiezioni.

Alexandra ha scelto una vita avventurosa in cui ha corso pericoli, (sono stati riferiti tutti o qualche esperienza, se raccontata, avrebbe tolto un po’ di fascino a questa scelta?) ha vissuto di elemosina (non sarebbe stato meglio lavorare?), non voleva figli ma si è tirata dietro un ragazzino, voleva essere libera ma ha vincolato a sè un marito che l’ha aspettata (dice lei) e a cui ha dato molto poco, mi pare.

Ha incontrato tante persone con le quali ha potuto confrontarsi e apprendere, la maggior parte di loro caratterizzate, come lei, da scelte drastiche.

Ho sempre pensato che chi parte fugge, da qualcosa, da qualcuno, spesso da se stesso e questo racconto mi è di ennesima conferma.

Se vai a Gerusalemme trovi personaggi travestiti da Gesù Cristo; se vai in India trovi santoni, predicatori, guaritori, esorcisti, ciarlatani e imbroglioni.
Possono essere scelte o la logica conseguenza di un bullone nel cervello che si é svitato.

Poi, per carità, massimo rispetto per tutti.

Confidare nella provvidenza é una tendenza meritoria; avere la certezza che c’è un Dio che ci ama, dà sicurezza e conforto; affrontare una vita « normale » caratterizzata dalle difficoltà quotidiane, in quell’inferno che, come dice Italo Calvino, ognuno di noi é per gli altri, non é meno eroico di ciò che ha scelto di fare l’avventurosa Alexandra.

Bianca ha scritto: ↑

gio set 01, 2022 10:55 am

.....
Alexandra ..... non voleva figli ma si è tirata dietro un ragazzino, voleva essere libera ma ha vincolato a sè un marito che l’ha aspettata (dice lei) e a cui ha dato molto poco, mi pare.
....

Fra i suoi scritti ho letto: "Maghi e mistici del Tibet" e composto insieme a Lama Yongden (alias Oceano di Pace, alias Il ragazzino che si è tirata dietro), "Mipam : il Lama delle Cinque saggezze" che è un romanzo d'amore ambientato in Tibet.

Alexandra scriveva spesso al marito e lo faceva partecipe delle sue esperienze:

Mi chiedo cosa sarebbe stato il mio matrimonio con un marito in Tibet che mi scriveva spesso per raccontarmi cosa faceva.

La storia d’amore scritta a quattro mani con una figlia non sua raccattata per strada, mi avrebbe riempita di orgoglio.

Questo si chiama essere insoliti, originali a tutti i costi, capaci di giocare egoisticamente con le vite degli altri.

Brava Alexandra!

La magia accade quando ascolti il tuo cuore. Che storia potente, incredibilmente stimolante. Grazie per aver condiviso. Lo adoro. E sono molto commosso.mapquest

Si può vivere di espedienti, trovare la vena in una miniera dell'Africa, fare i cercatori d'oro.
La vita riserva risvolti, capriole, capitomboli, cento giorni nella polvere, cento giorni sull'altar.
L'importante è arrivare al termine ancora sani di mente e con qualche sfida vinta e, ancora più importante è non dover concludere: tornassi indietro, farei tutto diverso.

Spero che tutti possano vivere come desiderano e sentirsi felici. slither io

Non tutti possono vivere come desidererebbero, forse, una minima parte, facendo scelte che sono rinunce, adattandosi, sacrificandosi e arrivando alla fine con tanti rimpianti e tanti rimorsi.