Cavalleria

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Edward
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Cavalleria

Messaggio da Edward »

Non mi piace il concetto di cavalleria. Mi piace il concetto di gentilezza.

Le norme della cavalleria mi irritano.

Se io esco con un uomo e lui mi offre da bere, la leggo come gentilezza. Ma se io poi voglio offrire a lui, e lui mi dice "sono gli uomini che pagano", a me cadono le pa***. Perché allora mi hai pagato da bere per norma sociale, una norma sociale di cui io non voglio fare parte. Tu, se rifiuti qualcosa che io ti offro spontaneamente perché mi fa piacere farlo, mi offendi: è come rifiutare un regalo. E mi releghi a un'identità che dipende dal mio sesso.

E quando un uomo che conosco e con il quale sono in confidenza mi dice "ah, quella lì... e pensare a quanti soldi ho speso per le cene, le ho offerto tutto", io provo un po' di disgusto. Sono disgustata anche dagli uomini che finché pensano che tu ci stia, ti aprono la porta, ti versano da bere... quando capiscono che no, non è cosa, magicamente le gentilezze spariscono.

Io odio, odio la cavalleria.

E mi fanno pena anche le donne che calcolano il valore di un uomo sulla base di quanti regali hanno ricevuto, quanti drink pagati. Quelle che non aprono il portafogli come se tutto fosse loro dovuto per il fatto di essere femmine.

Io amo la gentilezza, la generosità spontanea, il venirsi incontro, l'essere alla pari. I ruoli mi fanno venire il voltastomaco.

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SZangy
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Re: Cavalleria

Messaggio da SZangy »

La cavalleria e la gentilezza sono due cose diverse, alla fine.
Le norme della cavalleria esistono da tantissimi secoli e hanno subito modifiche, e sono indirizzate al sesso maschile per far breccia al gentilsesso, con l'unico traguardo di sedurla.
La gentilezza invece é quel fluido comportamento emotivo di una persona che, per aiutare un'altra in difficoltà, si presta di aiutarla a risolvere un problema, un evento, ect simila.

In una società che vorrebbe - o prova invano - di far capire che tutte le persone sono uguali nonostante la diversità, bisognerebbe capire che la cavalleria é solo un metodo di seduzione, non un impulso emotivo di bontà verso uno o piu soggetti.
Ma fino a quando ci sarà un costante sessismo...
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Bianca
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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

Posso riprendere le cose che tu ami, pari pari.
Cielo!!!
Quello che dà fastidio a te, fa impazzire anche me.
Amo tanto tanto la gentilezza che può manifestarsi in una disponibilità, in un'attenzione, in un pensiero.
Amo i regali pensati per me, diversi, spontanei, quelli che mi dicono quanto l'altra persona sia attenta nei miei confronti e come abbia saputo indovinare la cosa che mi avrebbe fatto piacere.
Vuol dire che mi conosce, mi studia, pensa a ciò che davvero può rendermi felice.
Quando io so che in un dono ci sono tutti questi elementi, il valore venale della cosa, sparisce totalmente e assume quello che io gli do, che può essere altissimo.
Solo in questo modo si valutano i regali.
Chi recrimina, chi fa considerazioni monetarie, chi ricorda i prezzi e chi fa regali interessati, pensando di ricevere qualcosa in cambio, è una persona meschina e povera nel senso peggiore del termine.
Quando faccio un dono, è già perché sento riconoscenza nei confronti del destinatario, quindi, non può essere qualcosa di dato prima, in acconto di qualcosa che ci si aspetta arrivi dopo.

Quando eravamo fidanzati, mio marito lavorava, perciò, quando uscivamo, pagava sempre lui.
Quando siamo stati sposati, lui è stato sempre il primo.
Non guardavo mai a spendere per lui, volevo che avesse tante cose belle, che fosse sempre elegante.
Tante volte ho dovuto insistere affinché comprasse capi di cui non aveva nessun bisogno ma che gli stavano bene.
Più volte mi hanno detto che tra i cugini, se pure benestanti, era sempre il più elegante.
Quando i rapporti si basano sui soldi e si tengono i conti, è un errore.
Detesto la meschinità, ma mi danno anche un gran fastidio le donne che se ne approfittano.
Quelle che, a differenza di noi, si crogiolano nel loro ruolo di femmine a cui tutto è dovuto, per pretendere dall'uomo sempre di più.
Preferisco un panino consumato insieme in un prato allegramente, che il pranzo costoso nel ristorante di lusso.
Tanti uomini rubano, proprio perché tante donne sono piene di pretese.

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Edward
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Re: Cavalleria

Messaggio da Edward »

È vero, come dici tu Zang, che la cavalleria è cosa di uomini, ma anche le donne fanno la loro parte, come dice Bianca. È un balletto di dare e avere che ha davvero poco a che fare con la spontaneità, è forma senza sostanza emotiva.
Le donne che si aspettano doni, cene, serate pagate sono donne che hanno l'illusione di avere un potere, mentre invece si stanno subordinando. Gli uomini, credono di avere il potere d'azione, o pensano di comprare, ma spesso vengono solo sfruttati. Per questo la cavalleria mi sembra un giochetto d'altri tempi, quei tempi in cui essere partner significava stringere una partnership economica, non d'amore.

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Bianca
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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

I cavalieri giuravano fedeltà al loro Signore, ma dovevano possedere doti molto importanti e apprezzabili, come la nobiltà d'animo, l'onestà, la sincerità, il coraggio.
Il cavaliere doveva mettere queste doti al servizio dei più deboli e quindi della donna.
Il suo dovere non consisteva nel pagare cene o fare doni preziosi, ma nel dare il proprio aiuto a chi poteva averne bisogno,
sguainando anche la spada se fosse stato necessario, nel disprezzo della propria vita.

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Edward
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Re: Cavalleria

Messaggio da Edward »

Purtroppo però negli anni la cavalleria è diventata una sorta di galateo dei rapporti uomo/donna, di cui vediamo le conseguenze.

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Bianca
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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

Fare il cavaliere con una donna, è diventato sinonimo di fare il cerimonioso, senza nessuna delle caratteristiche che una volta erano proprie del cavaliere.
Oggi un uomo può essere un emerito farabutto, ma se ti apre la porta dell'auto e aspetta che tu salga, se saluta la signora con il baciamano, se ti versa da bere, se ti cede il passo, se ti scosta la sedia a tavola, verrà comunque definito cavaliere.
Oggi, l'alternativa a cavaliere è signore.
Se di un uomo viene detto che è un gran signore, in genere, ci si può fidare.

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Edward
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Re: Cavalleria

Messaggio da Edward »

Comunque venga definito, a me basta che non si offenda se gli voglio offrire qualcosa, perché se no mi offendo io!

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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

Tra donne e anche tra uomini, questo problema non esiste: una volta offro io, una volta offrii tu.
Tra un uomo e una donna invece, sembra sempre che se offre la donna, sia per l'uomo umiliante

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Valkyrie
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Re: Cavalleria

Messaggio da Valkyrie »

ma perché??? O.O nun lo capisco O.O

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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

Anch'io non lo capisco...ma è rimasta questa concezione atavica dell'uomo che deve pagare.
Per me vale una regola sola: se invito a pranzo, uomini o donne che siano, pago io.
Se mi invitano, uomini o donne che siano, penso paghino loro.
Poi, tra amici, si può sovvertire anche questa regola.
Se si va a pranzo tutti insieme, ognuno paga per sè.

Alla fine di leggi e regolamenti, è così bello l'uomo gentile e chi se ne importa se pago io o paga lui.

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Edward
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Re: Cavalleria

Messaggio da Edward »

Perché secondo me certe volte gli uomini non ricevono educazione sentimentale, al limite gli si dice come agire in determinate situazioni.
E un luogo comune è che l'uomo che si fa offrire da una donna, è un inetto. Questo però svaluta la donna, e in un certo senso anche l'uomo che non si attiene a questa regola sciocca.

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Re: Cavalleria

Messaggio da Bianca »

Be, tieni anche conto che veniamo da una società in cui, la maggioranza delle donne non lavorava, quindi dipendeva economicamente dall'uomo.
Nelle famiglie patriarcali, era la suocera che teneva la borsa dei soldi, a volte, alla giovana sposa era lasciato il denaro che ricavava dalla vendita delle uova, se si occupava lei del pollaio.
Anche le ragazze ricche non disponevano di denaro, perchè una parte delle entrate veniva accantonata per creare loro la dote.
Dopo il matrimonio, la dote veniva amministrata dal marito che, bontà sua, forniva alla moglie quanto le era necessario.
Probabilmente, la consuetudine che deve essere l'uomo a pagare, nasce proprio, nei tempi che furono, dal desiderio di non mettere la donna in difficoltà, non disponendo, la meschina, di nulla, pur essendo a volte, molto ricca.

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Re: Cavalleria

Messaggio da TheBlueJellyfish »

anche io non amo molto la cavalleria, nel mondo odierno, dove la maggior parte delle donne è dotata di un suo reddito, perché mal sopporto i ruoli prefissati tra uomo e donna, è un qualcosa che, da demiwoman, proprio non riesco a digerire. Niente a che vedere con gli atti di gentilezza spontanei, che dovrebbero sempre esistere in un rapporto, di qualsiasi genere sia.

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Scissorhands
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Re: Cavalleria

Messaggio da Scissorhands »

Secondo me non è la cavalleria il vero problema.Il problema è il significato che cè dietro. Nel senso che il significato di oggi non è quello che aveva nelle epoche in cui è nato il concetto.
La maggior parte degli uomini oggi si sforzano di essere cavalieri quando vogliono colpire positivamente una donna(cè un secondo fine che il 90% delle volte è arrivare alla base,per dirlo all'americana).
Ecco perchè quando capiscono che non cè trippa per gatti si esauriscono anche i gesti cavallereschi.

Va detto che questo atteggiamento molte volte è avallato anche da certi tipi di donne che dopo un po,di gesti carini si concedono,come se fosse il giusto premio.Per cui molte volte questo concetto sbagliato viene alimentato.

Vi però anche al cavalleria spontanea e quella probabilmente è ricollegabile ad una gentilezza di base che certe persone hanno innata.
E' una cosa che va oltre l'educazione...questo per dire che molte volte una persona ben educata sa quando essere gentile ma è comunque una cosa diversa rispetto ad una persona gentile in maniera innata.Non so se mi sono spiegato bene.

A parte questo, sul discorso del pagare sono d'accordo in parte. Nel senso che anche io se esco con un'amica che non vedo spesso tendo a pagare per lei..ma non lo faccio assolutamente perché la considero inferiore,diciamo che è più una questione di rispetto. Tant'è che se poi la cosa deve essere vissuta come offesa la lascio pagare tranquillamente.
Per cui secondo me il problema non è la vera cavalleria ma quello che si vuole spacciare per cavalleria.
Bianca ha scritto:I cavalieri giuravano fedeltà al loro Signore, ma dovevano possedere doti molto importanti e apprezzabili, come la nobiltà d'animo, l'onestà, la sincerità, il coraggio.
Il cavaliere doveva mettere queste doti al servizio dei più deboli e quindi della donna.
Il suo dovere non consisteva nel pagare cene o fare doni preziosi, ma nel dare il proprio aiuto a chi poteva averne bisogno,
sguainando anche la spada se fosse stato necessario, nel disprezzo della propria vita.
Esattamente, la cavalleria non era per forza legata al corteggiamento.Era una cosa più alta.E in questo senso secondo me è legata al concetto di gentilezza o comunque se non possiamo definirli sinonimi sono sicuramente due concetti strumentali. Sinceramente io più che odiare la cavalleria odio gli uomini che giocano a fare i cavalieri per un secondo fine e le donne che non fanno che confermare certi stereotipi.

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