Mentire: tutto quello che pensiamo sulle bugie

[Edward]

Apro questa discussione da questo spunto http://www.asexuality.org/it/viewtopic. ... 15#p145646

Mettendo da parte chi ha fatto della menzogna la propria cifra stilistica, come vi rapportate con le bugie? Ne esistono di accettabili e di non accettabili? Vi capita di mentire? Vi sentite in colpa? Avete delle giustificazioni? Credete nella verità a tutti i costi?

[Valkyrie]

mmmmmmm.... io mento solo a mia mamma O.O oddio, mento no, ma ometto cose:D per il resto dico praticamente sempre la verità *-*

se qualcuno mente a me... pace O.O posso rimanere male per quei 5 minuti, poi dimenticato tutto *-* viva la verità *-*

tu che fai???

[Bianca]

Alla mamma si mente anche per non farla agitare...............
Allora c'è gente che, a parte alla mamma, dice sempre la verità, quindi non è una cosa strana.
Se qualcuno mente a te, non ti offende?

[Edward]

Io credo che la sincerità al 100% non esista e che la verità a tutti i costi non sia attuabile se vogliamo vivere bene con gli altri.

Non ho mai mentito su cose grosse e importanti (*), e non l'ho mai fatto per nuocere a qualcuno. Non mi sono mai vantata di aver fatto cose che non ho fatto.
Non ho mai ingannato.

Le mie bugie le ho dette spesso per sopravvivenza. Per esempio, dicevo a mio padre che ero stata a casa tutto il pomeriggio perché se no non sarei mai potuta uscire di casa oltre che per andare a scuola, a fare la spesa (con mamma) o dal medico o a catechismo. Se non avessi mentito, non avrei avuto vita sociale. Mio padre, da questo punto di vista, era talmente rigido che obbligava le persone a omettere o mentire. E quando uscivo di casa andavo semplicemente all'oratorio o a studiare da qualcuno, non è che facessi chissà cosa. Le volte in cui ho potuto dirgli di andare da qualcuno (magari una festa di compleanno al sabato pomeriggio) dovevo inventare che i genitori del bambino erano facoltosi, altrimenti non mi avrebbe mandata.

Ho mentito quando qualche amica mi ha chiesto "ti sto scocciando a raccontarti queste cose?", dicendo che no, affatto. Se avessi potuto, avrei detto "sì, mi scocci, perché è da due mesi che mi racconti di nuovo che il tuo ragazzo ti ha lasciata, sei estenuante", ma ho avuto l'intelligenza di capire che potevo reggere lo sforzo se per lei era importante sfogarsi di nuovo.
Ho mentito quando qualcuno mi ha chiesto come stavo e ho risposto bene anche se non era vero, perché a volte non hai voglia di raccontarsi.
Ho mentito quando ho trovato scuse per non uscire, perché non stavo bene e non mi andava ma non volevo dare l'idea di non volermi vedere proprio con quella persona.
Ho mentito in chiesa quando ho tenuto a battesimo mia nipote, perché non credo in dio e in satana, ma mia sorella ci teneva.
Ho omesso tantissimo per evitare discussioni inutili o per evitare sofferenze.

Poi ci sono le bugie asex, quelle che per quanto mi riguarda non erano neanche molto consapevoli. "Ho mal di pancia", "non ho casa libera" sono un po' più accettabili di "non ho voglia di farlo" quando hai vent'anni. "Sono già impegnata" mi è sempre sembrato meno brusco di "no, non voglio fare sesso con te".

Insomma, io dico bugie di questo tipo.


(*) in realtà l'ho fatto una volta, per proteggere una persona che amo molto e che avrebbe passato dei guai seri se non lo avessi fatto.

[Bianca]

La bugia è una cosa brutta.
Non rappresenta un momento di debolezza, perchè richiede premeditazione e memoria.
Offende, perchè farne uso, vuol dire considerare la persona a cui è indirizzata, stupida, credulona e indegna di ricevere la verità.
Vuol dire ritenerla incapace di intuire, vuol dire fregarsene se la persona scopre la menzogna e ne soffre.
Vuol dire approfittare della fiducia che quella persona ripone in noi, ritenendoci incapaci di mentire.

[Edward]

Mi sembri un po' troppo assoluta, Bianca.
A me una volta hanno detto che non era bello il mio taglio di capelli e ci sono rimasta abbastanza male, perché all'epoca ero insicura: avrei preferito la bugia. Ci sono bugie e bugie, e non sempre vengono dette pensando che l'altro sia non degno di verità. Spero di non incontrarti mai appena uscita dal parrucchiere

[Bianca]

Se parlo della bugia in assoluto, devo dire come la penso....anche se il mio pensiero può apparire un po' rigido.
Nella pratica , sono costretta ad ammettere che, al posto di certe verità chiamate "coltello nel cuore", vorrei che mi si raccontasse un mucchio di frottole.
Capisco che questa si chiama incoerenza, ma anche "contributo alla sopravvivenza"....
Tu pensa, che invece di incontrarmi mentre esco dal parrucchiere, potresti incontrarmi mentre esco di casa con piega nature.......
In questo caso, ti prego di dirmi che i capelli alla selvaggia (ahahahahahahahah!!!!) mi stanno benissimo.....

[SoItIs]

Le menzogne, le bugie, le mezze verità, le recite... ci sono bugie che sarebbe stato meglio se non le avessi mai scoperte, bugie che mi hanno lasciato basito, sconvolto, perfino sconcertato. Bugie costruite ad arte che mi hanno ingannato, manipolato, lasciandomi con un nulla. Ancora, menzogne che condanno, altre che posso comprendere, altre ancora che non capirò mai. Ne ho dette, a volte per comodità, a volte per necessità, a volte perfino a fin di bene, quando la verità avrebbe peggiorato a dismisura la situazione. Badando però a non ingannare né illudere.
Non le condanno in senso assoluto, sono una componente della comunicazione, penso sia fondamentale non estrapolarle mai dal contesto, detto terra-terra, vi sono menzogne e menzogne, una stessa menzogna può assumere una valenza ed una funzione differente. Un bugia può offendere, può ingannare, può manipolare, ma può anche consolare, aiutare, offrire una via di scampo.
Dagli esempi che avete fatto emerge chiaramente. Aggiungerei che tra due persone per incomprensione può accadere facilmente che una verità sia soggettivamente presa per menzogna, alimentando a sua volta l'incomprensione. In ogni caso, una bugia palese influenza qualsiasi tipo di rapporto, ognuno deve prendere una decisione su come affrontare (o non affrontare) la situazione, sopratutto soppesando il legame che ci unisce alla persona che ha mentito. In ogni caso peggio forse di scoprire una bugia è dover constatare una reiterazione, almeno per me è più duro accettare che una persona, dopo un chiarimento, possa mentire nuovamente, o che venga fuori che il chiarimento si basava su un'ulteriore bugia. Penso sia un abusare della fiducia essenziale in qualsiasi rapporto umano. In questo caso difficilmente non tronco. Ancora, ci sono le persone che mentono ingenuamente, nel senso che mentono su fatti privi di importanza (in un certo senso ancora peggio, perchè un senso non c'è) incespicando da soli in contraddizioni varie ed assortite. In questi casi transeat, so che così è e ne tengo conto, lo accetto come caratteristica della persona. Ancora, c'è chi deliberatamente elabora i fatti, spacciando una verità alterata. Censurabile, specie nei casi in cui questo accade per screditare una terza persona. Infine, deleterio il caso in cui ogni singolo frammento in una relazione si riveli artificiosamente studiato.

Bianca, permettimi questa riflessione: una bugia è un'azione volontaria, hai ragione. Non sempre una però una bugia viene pronunciata a cuor leggero, per freddo calcolo. Vi sono situazioni in cui a monte sussiste una scelta, che può risultare devastante per la persona che mente. Ti voglio dare uno spunto su cui riflettere: il linguaggio può essere considerato non come semplice mezzo d'espressione, bensì come arte di persuasione, in pratica, la comunicazione serve a convincere gli altri a fare ciò che vogliamo. Assunto ciò, la bugia non è solamente uno dei mezzi per raggiungere un fine. Certo non per questo di per sé accettabile. Che ne pensi?

Edward, condivido quanto scrivi, e relativamente alle "bugie asex" aggiungerei che in questo specifico caso, ci troviamo in un dilemma, perchè la verità è destinata a scontrarsi con l'incomprensione dovuta all'inconcepibilità dell'assessualità.

[SoItIs]

uupps, doppione, presumo sia dovuto al fatto che ho dovuto rifare il login...

[Bianca]

Capita anche a me...
Prima di mettere altro, schiacci a sinistra dell'avatar, ti compare una x.
Schiacci e ti chiede se vuoi cancellare...
Sì, sparisce.

[SoItIs]

Grazie per la dritta, una X non mi compare ne a sinistra ne a destra... mi sa che dovrò far scomodare Edward.
Ne approfitto per rimediare ad un refuso che mi è balzato agli occhi or ora:

Assunto ciò, la bugia non è solamente uno dei mezzi per raggiungere un fine. Certo non per questo di per sé accettabile. Che ne pensi?

coretto sarebbe:

assunto ciò, la bugia è solamente uno dei mezzi per raggiungere un fine. ...

Già che ci sono... buon fine settimana a tutti

[Edward]

L'ho rimosso io, nessun problema!

[Bianca]

Ma il fine giustifica i mezzi????

[SoItIs]

Non sempre, in determinati casi si, decisamente. Caso vissuto da me più di una volta: crisi isterica, paziente minorenne, situazione familiare disastrosa, forze dell'ordine presenti, la paziente con presunta gravidanza. Come procedi? Allontani i parenti che palesemente sono la causa scatenante, parli con la paziente, parli, parli sino a stabilire un minimo di contatto. è agitata, ansiosa, ha scatti d'ira, non puoi intervenire farmacologicamente. Sfrutti l'effetto placebo, non visto versi acqua in un bicchierino e lo dai alla paziente. Un inganno a fin di bene. Alla sua titubanza ad assumerla per paura che possa far male al bimbo, rispondi senza batter ciglio di non temere, perchè sono gocce leggere. Una bugia bella e buona. Eppure, ha funzionato, pochi minuti dopo aver bevuto, si è tranquillizzata. In ambulanza poi lamentava una stanchezza pazzesca, sono le gocce? Si, tranquilla. Altra bugia. Potrei scrivere di altri casi simili. Ho constato allora quanto potente è la forza di immaginazione, e quanto dannatamente facile è manipolare una persona. Se ci pensate, fa paura. Pensare poi che anni dopo sono cascato come un allocco nella rete tessutami da un'allumista. Della serie, le esperienze fatte sono importanti, ma talune volte sono utili come una ruota quadrata.

[Bianca]

I vari ragionamenti mi costringono a considerare altri aspetti delle bugie che avevo accantonato.
Sì, a volte ci sono bugie necessarie, indispensabili, che servono a tamponare una situazione improvvisa o a procrastinare una verità troppo difficile da comunicare immediatamente.
Penso alle forze dell'ordine quando devono informare i familiari di un ferito grave in un incidente o già deceduto.
Il momento, la situazione, il luogo, possono rendere indispensabile tacere la verità o addomesticarla.

Inoltre, non si può dimenticare che, in certi contesti, è proprio l'interessato a preferire una bugia.
Penso alle volte in cui, non si informa un familiare della gravità del suo male e gli si fa affrontare cure che noi sappiamo inutili, facendolo vivere nella speranza che possano servire.
In certi momenti ci sembra di capire che il malato conosca la verità, ma ci chieda tacitamente di continuare a reggere la pietosa bugia.