Che rapporto avete con la sessualità?

[The Wayward Fox]

Dato l'andazzo di alcune discussioni, mi è sorta l'idea di aprire questo topic per confrontarci sul rapporto che noi dell'area grigia abbiamo con la sessualità. Credo che possa risultare costruttivo, dato che alcune esperienze sono molto diverse dalle altre.
Comincio io. Trascorrere anni credendo di essere un* asessuale con desiderio romantico assente e scoprire, contro ogni probabilità, che ero capace di sperimentare attrazione mi ha spiazzato oltre ogni dire. Illudersi di aver fatto chiarezza sulla propria identità e riscoprirsi qualcosa di diverso è stato destabilizzante. Mi ci è voluto un bel po' di tempo prima per abituarmi all'idea, poi per analizzare il fenomeno con la lucidità necessaria. Decidere di iscrivermi ad AVEN è sicuramente stato un passaggio fondamentale: ho potuto dare un nome a quello che ero e di riflesso iniziare a comprendere come e perché gli altri si approcciano all'argomento in maniera differente dalla mia.
Ora come ora, il mio rapporto con la sessualità è quasi inesistente. Eccezion fatta per l'attrazione che ho menzionato, gli unici impulsi sessuali che ho imparato a distinguere sono quelli della mia impercettibile libido all'approcciarsi del ciclo mensile. Riconoscerli come tali ha impiegato un'eternità, dato che durante l'adolescenza li avevo bollati come una strana sensazione che non riuscivo bene a inquadrare. Suppongo che ciò sia dovuto al fatto che non senta l'istinto di sfogarli... erano, e tutt'ora sono nella maggioranza dei casi, un tenue sentore situato nel bassoventre che non mi spinge a far nulla né mi disturba più di tanto.
Dire che ritengo il sesso secondario sarebbe un eufemismo. Lo scrissi già in una vecchia discussione, ma se mi si proponesse di stare in una relazione bianca non sarebbe affatto un problema. Il confine tra attrazione sensuale e sessuale, per me, è sottilissimo, tanto che ho spesso scambiato l'una per l'altra e viceversa. Il contatto con la persona oggetto di attrazione è soddisfacente abbastanza da non sentire il bisogno opprimente di concretizzarla.
Essere in una dimensione ibrida, a metà, qualche volta mi confonde. So cosa significa sperimentare attrazione sessuale, per quanto lieve, e dunque riesco più o meno a comprendere di cosa si tratti, ma finisce tutto lì. I doppi sensi, il sessocentrismo, la malizia obbligata mi spiazzano. Quasi dimentico che ogni volta che lodo l'aspetto di qualcuno si dia per scontato che ne sia attratt*, tanto che i commenti successivi mi costringono a chiarire che i miei giudizi sono basati meramente sull'estetica. E il disappunto, l'insofferenza e gli “incoraggiamenti” di alcuni familiari, dato il mio notorio disinteresse per alcuni campi, mi fanno puntualmente alzare gli occhi al cielo.
E voi che cosa mi dite?

[SilverKitsune]

Interessante topic
Io sono asessuale, quindi non credo di poter contribuire molto alla discussione, ma c'è una cosa in particolare che ricordo: a 15 anni lessi per curiosità uno yaoi e scoprii che mi piaceva (giudicatemi ). Da quel momento cominciai a leggerli regolarmente per un periodo, non per "ispirazione" o sfogo fisico, semplicemente perché mi piacevano le storie e non mi dispiacevano le scene esplicite. Ovviamente al tempo non sapevo assolutamente nulla sul fatto che la lettura o visione di materiale esplicito non avesse niente a che vedere con la propria sessualità, e mi mise un tarlo nella testa considerevole tant'è che non ne parlai quasi con nessuno, pure perché pensavo di essere giovanissim* per del materiale del genere (beata ingenuità!).

[Celeste]

gli unici impulsi sessuali che ho imparato a distinguere sono quelli della mia impercettibile libido all'approcciarsi del ciclo mensile. (...) erano, e tutt'ora sono nella maggioranza dei casi, un tenue sentore situato nel bassoventre che non mi spinge a far nulla né mi disturba più di tanto.

....Quella sensazione sono impulsi sessuali? Ma pensa... io non ci aveva neanche mai pensato che si trattasse di questo

[Miskin]

Io finora non ho mai provato attrazione sessuale, come te però mi pare di aver percepito alcune sensazioni di "sensualità" e anche di subire un certo fascino per questo ho pensato che forse ero romantica, ma erano estremamente rare ed effimere, per lo più arenate nella mia immaginazione, senza corrispondenza, ma mai il desiderio di concretizzare in atti e relazioni concrete, comuni, che da sempre mi mettono molto a disagio, probabilmente anche la mia libido è prossima allo zero. Le pressioni sociali-culturali esterne sono veramente assillanti e generano un sacco di confusione. Ad esempio quando ero più giovane ho dato mille interpretazioni possibili a questo mio modo di essere e non essere, pensavo di avere io dei problemi, un blocco psicologico, eccessiva timidezza e introversione, etc, quindi mi ponevo la questione come un problema da risolvere. Ma la soluzione non arrivava mai, malgrado i miei tentativi rimanevo sempre la stessa e continuavo a farmi inutili fisime mentali sulla mia mancanza. Ho anche fatto il solito 2+2, nel senso che mi son detta "non mi piace mai nessun ragazzo, non sono molto femminile, etc" ergo: che sia lesbica e magari non riesco a riconoscerlo? Così non avendo pregiudizi, chiusure mentali, in tal proposito ci ho pure provato. Il mondo lgbt mi attraeva in qualche modo, soprattutto nella definizione del "queer" e il motivo era semplice: era anch'esso espressione di una diversità rispetto all'etero-normatività, io mi sentivo "stramba" comunque. Alcune donne reali e immaginarie, in rarissimi casi, mi attraevano, ma semplicemente perché le percepivo come modelli, era più un desiderio di essere come loro o conoscerle sempre in rapporto a una differenza manifesta rispetto alla banalità annientante di ciò che mi circondava. Ma lo stesso non provavo attrazione. Lo stesso cercavo apposta una garanzia di distanza, un'impossibilità nel concretizzare. Poi ho avuto un'esperienza con una donna, che mi ha fatto capire che no, non ero lesbica, i rapporti con lei avevano le stesse problematiche di un rapporto etero. Io le volevo bene e basta, la sessualità etero/gay è un modo talvolta che i sessuali usano per entrare in intimità con l'altra persona, per creare un rapporto esclusivo. Io invece la percepivo come disturbante.
Per semplificare, concludendo, io mi definisco di base asessuale e aromantica, e non essendo più una giovincella, avendo avuto qualche esperienza che mi ha illuminata in proposito, dubito che col tempo la situazione possa cambiare di molto. Se poi dovesse cambiare di poco, cioè scoprire di essere grigia o demi o romantica beh, ne sarei sorpresa, ma di certo accetterei la cosa e vivrei questa nuova fase come una crescita e un cambiamento personale. Però ho fatto mio il detto "non mettere il carro davanti ai buoi", insomma inutile star lì a lambiccarmi il cervello pensando "e se un giorno, e se incontrassi, e se ti capitasse, etc", capiti quel che deve accadere, non ho fatto nessun voto, ma cerco di approcciarmi alla realtà del momento e riflettere su quanto è accaduto e non accaduto nel passato.

ps: SK, il mio motore di ricerca ti ringrazia per avergli dato la possibilità di entrare in funzione per definire uno "yaoi"

[The Wayward Fox]

Miskin, se vuoi posso contribuire anch'io facendoti scoprire che cos'è uno yuri
Riguardo al materiale esplicito, Kit, un po' ti capisco: i pochi hentai che ho letto non hanno avuto alcun effetto su di me, ma qualche storia amatoriale e qualche disegno (paradossalmente non esplicito, i particolari erano appena accennati) sì. Ma essendo reazioni talmente lievi di cui mi accorgevo a malapena le ho classificate come tali solo a posteriori.
A tal proposito, Celeste, credo che se non avessi sperimentato attrazione sessuale nemmeno io avrei saputo definire in cosa consistevano quegli impulsi. È utile, in effetti, avere un metro di paragone. Notare che la matrice delle due sembrava quantomeno simile le ho collegate in qualche modo, anche se non ho compreso pienamente di cosa si trattasse fino a quando non ho trovato AVEN.
Io pure trovavo la realtà LGBT affascinante, sai, Miskin? La mia famiglia, da omofoba qual era, è diventata gay-friendly a seguito del mio rimbeccare apertamente chiunque si riempisse la bocca con odio gratuito. Approfondire meglio bisessualità e transessualità, inoltre, mi ha aiutato a fare luce anche su altri aspetti della mia identità. Della lunga epopea alla scoperta della mia identità di genere ho parlato in altre sedi, mentre sul mio orientamento romantico ci si potrebbe scrivere un papiro. È buffo come a posteriori abbia identificato quelle che credevo potessero essere cotte come squish e, al contrario, l'attaccamento e la sensazione di avere il cuore infranto quando la mia migliore amica di un tempo interruppe la nostra relazione e poco dopo si fidanzò mi abbiano capire che c'erano anche dei sentimenti romantici da parte mia. Non sono alla ricerca di relazioni, il mio desiderio romantico astratto è pari a zero, ma sono capace di sviluppare attrazione romantica (e con ciò non intendo l'innamoramento, ma proprio la capacità basilare di prendere in considerazione qualcuno come potenziale interesse amoroso) se preesiste un legame profondo con la persona in questione. Il problema è tradurre tutto ciò in parole, ma dato che serve più di un prefisso spesso non specifico l'orientamento romantico.

[Chiara78]

Personalmente, mi sono resa conto già alle scuole medie che il sesso, per gli altri, era molto più interessante che per me; però, causa parenti ipocriti e impiccioni, ho anche imparato presto che spesso le persone mentono pur di apparire "come gli altri", quindi non ho mai pensato nè di essere "strana" nè di dovermi conformare, nonostante le battutine di qualche compagno di classe.
Poichè con i miei è impossibile parlare di sesso, ho letto diversi giornaletti, per così dire, "per ragazzine", in modo da capire bene tutto ed essere preparata se e quando fosse stato il mio turno.
Mi è sempre stato chiaro che avrei voluto fare sesso solo con una persona che avessi amato profondamente; il mio ideale sarebbe stato anche fare petting solo con questa persona, ma sapevo che non sempre la gente è come sembra e che quindi, probabilmente, il petting lo avrei fatto con una persona che credevo diversa da quel che era, e infatti così è stato: credevo che i ragazzi in questione fossero interessati a una storia "seria", ma così non era.
Anche quelle sono state esperienze, comunque, e almeno il mio proposito di fare sesso solo con il "grande amore" è andato in porto
Anche a me dà molto fastidio che se dico "il tale è carino" tutti pensino che ci voglia andare a letto, e se capita l'argomento sesso non esito a dire la mia, ovviamente sempre con tatto.

[Kalista Violet]

Fino alla fine dell'adolescenza, per me il sesso è sempre stato un qualcosa di vago, lontano. Mi capitava spesso di fare fantasie non proprio caste (ma sempre e comunque romantiche) su qualcuno, ma erano più che altro attori e cantanti, o comunque gente lontanissima. Anzi, avevo più volentieri fantasie sui personaggi fittizi di anime, manga e romanzi, piuttosto che per gente in carne ed ossa. ^^' Restava tutto idealizzato. Naturalmente nella vita di tutti i giorni incontravo di tanto in tanto qualche ragazzo che giudicavo bello o carino, ma non ho mai provato il desiderio di mettermici insieme. Naturalmente, per timore e conformismo, imitavo le mie amiche e le compagne di scuola, e quando loro facevano commenti tipo "quanto e figo Tizio, me lo farei proprio!" rispondevo con frasi di circostanza. Più avanti mi presi quella che si definisce una cotta adolescenziale, senza però provare desiderio sessuale per il tipo in questione: che però era più grande e per giunta già occupato, quindi la cosa è sbollita ben presto. Poi mi sono messa con un ragazzo della mia età, ma in sostanza solo per sentirmi "normale", e infatti è stato un fallimento completo. Lui poi ha voluto fare sesso dopo pochissime settimane, mentre a me non andava nemmeno di pomiciare! XD La prima volta che ho sperimentato brevemente il desiderio sessuale, a 18 anni, è stato durante un flirt estivo, e quindi non c'è n'è stato (stranamente) granchè di romanticismo. Questa esperienza, di cui ho già parlato, mi ha lasciato l'impressione che il sesso fosse una cosa piacevole, ma dimenticabile, quasi insignificante e di cui si può fare a meno. Quando, dopo essermi innamorata, ho scoperto i piaceri dell'amore fisico, ho scoperto che il sesso è sì un elemento di contorno, non essenziale, ma non insignificante e spesso più che semplicemente piacevole. E che adesso nella mia vita è diventata una realtà costante, anche se defilata. Penso che sia, a suo modo, come un rituale sacro: che però può essere evitabile e che è solo una piccola parte di un qualcosa di molto più grande. Per fortuna la persona che amo la pensa come me. ^_^

[SilverKitsune]

Prego Miskin, anche se non credo che il tuo motore di ricerca sia stato altrettanto contento

@Fox: Ma poi sai cosa, il "problema" era che a me gli yaoi neanche suscitavano reazioni fisiche, al tempo. Credo di non aver mai provato niente di neppure lontanamente simile all'eccitazione fino ai 17 anni circa (e ne avevo 15 all'epoca)... mi piacevano per le storie, e le scene esplicite non mi davano fastidio ma neanche mi facevano pensare "oh, sì, voglio vederne altre!" tant'è che leggevo per la maggior parte shonen ai e softcore. Alcune volte mi passavano davanti yaoi *pesantemente* pornografici e dopo averli letti pensavo "bleh, che spreco di tempo"

[Momo]

Quando ho scoperto "come si fanno i bambini" sono rimasta sconvolta, al punto che quando ci ripensavo piangevo. Ero piccola e non mi ero mai posta il problema, era una cosa completamente assente dai miei pensieri. Una mia cugina me ne parlò dal nulla, mi spiegò cose che io non volevo sapere, e credo che questa sia stata la causa dei miei problemi col sesso. Detto questo, nel tempo sono riuscita a superare a poco a poco questa specie di blocco nei confronti del sesso ed è stata una cosa molto graduale. Oggi come oggi, addirittura, ritengo di avere una fantasia piuttosto perversa, ma il tutto rimane appunto nella mia fantasia. Concretamente non provo attrazione sessuale nei confronti di nessuno che non abbia prima attratto il mio cervello e il mio cuore, né mi eccita vedere, leggere o sentire determinate cose. Anzi di solito mi fa ridere. La mia libido è molto ballerina, si alza e si abbassa anche di parecchi punti. I periodi in cui è bassa sono molto più frequenti e lunghi, mentre quelli in cui è alta durano pochi giorni. Ricordo solo due momenti della mia vita in cui è stata altissima, e in entrambi i casi è durata poco. Infine, aggiungo che fare sesso con una persona che amavo era per me una cosa bellissima da un punto di vista emotivo, ma non mi procurava sensazioni fisiche particolarmente intense.

[solarbeam]

Io credo di leggere troppe cose esplicite

Soprattutto fanfiction, non so perchè ma storie "reali" e con personaggi che non conosco non mi interessano minimamente ma invece se si tratta di quel dato personaggio che mi interessa perchè ne conosco la storia e che amo particolarmente, riesco a provare un minimo di coinvolgimento. Però è difficile che io abbia una reazione fisica a quanto letto, credo mi sia successo solo un paio di volte e solo in maniera piuttosto lieve nonostante le scene possano essere la più spinte, meglio scritte, più interessanti.

In ogni caso, prima di capire il mio vero orientamento sessuale ho pensato a tutte le alternative: per un certo periodo credevo di essere etero e un paio di anni fa ero convinta di essere bisessuale

[astrid]

Io sono abbastanza chiusa nei confronti della sessualità. Anche io sono rimasta piuttosto sconvolta quando ho scoperto come nascono i bambini, ma nel crescere ci ho fatto la pace, anche se l'idea del rapporto sessuale in fondo mi fa un po'ribrezzo. Quando mi è capitato di farlo, più che altro l'ho trovato piuttosto noioso e poco coinvolgente. Avrei preferito di gran lunga impiegare il mio tempo in altri modi...

La mia libido è instabile, c'è e non c'è, a volte mi capita di sfogarla in solitudine. Sperimento attrazione sessuale di tanto in tanto, se incontro uomini particolarmente attraenti (almeno secondo il mio gusto!) ma quando ancora non ero consapevole della mia sessualità tante volte non mi rendevo conto che si trattava di attrazione sensuale, e non sessuale in senso stretto. In questi casi a volte mi piace fantasticare, ma non penso che concretizzerei mai quello che mi immagino: prima di tutto perchè non ne sento l'esigenza e poi perchè... troppa fatica

Come ho già detto qualche volta sul forum, invece, quando stringo dei rapporti affettivi o quando ho delle cotte/squish (ne ho spesso tante contemporaneamente perchè tendo ad affezionarmi facilmente e quando succede mi emoziono come una bambina) la mia attrazione sessuale, se c'era, sparisce del tutto. Quando voglio bene ad una persona, all'approfondirsi graduale della nostra relazione io divento sempre più una specie di angioletto asessuato più un rapporto è profondo, più un sentimento per me è coinvolgente e più percepisco la relazione come un legame meramente spirituale. Mi piace dimostrare amore in tantissimi modi, compreso un certo tipo di contatto fisico come abbracci e carezze, ma la sessualità la escludo totalmente da un rapporto del genere, proprio perchè non riesco a concepirla come l'esternazione di un sentimento, è un atto del quale a me sfugge un po'il senso.

Quasi dimentico che ogni volta che lodo l'aspetto di qualcuno si dia per scontato che ne sia attratt*, tanto che i commenti successivi mi costringono a chiarire che i miei giudizi sono basati meramente sull'estetica. E il disappunto, l'insofferenza e gli “incoraggiamenti” di alcuni familiari, dato il mio notorio disinteresse per alcuni campi, mi fanno puntualmente alzare gli occhi al cielo.

Questo succede spesso anche a me
Soprattutto, ancora non ho imparato bene che per i sessuali il sentimento amoroso va a braccetto con il sesso e quindi non posso parlare tanto liberamente delle mie "affinità elettive" perchè subito vengo sommersa di battutine sconce

[Chiara78]

Mi piace dimostrare amore in tantissimi modi, compreso un certo tipo di contatto fisico come abbracci e carezze, ma la sessualità la escludo totalmente da un rapporto del genere, proprio perchè non riesco a concepirla come l'esternazione di un sentimento, è un atto del quale a me sfugge un po'il senso.

Anche per me è più o meno così, un rapporto con sole coccole affettuose mi soddisferebbe completamente; in ogni caso mi sta bene anche fare sesso con mio marito, non sempre gli ideali sono possibili ma siccome è grey-A posso dire di essere già stata fortunata!

[disartic]

mi risulta difficile definirmi ancora oggi perchè la mia sessualità ha avuto innumerevoli cambiamenti e continui...leggo di diverse persone tra voi che hanno sempre mantenuto un unico orientamento e di cui sono certe, ma anche di altre che hanno sperimentato diverse variazioni di orientamento. personalmente mi son ritrovata da etero a bisessuale comprendendo donne travestiti e trans tra i miei interlocutori ma sempre in termini di toccate e fuga. erano momenti e come tali passeggeri. appena due anni fa frequentavo locali trans e scorso anno mi ritrovo con un partner asessuale; oggi a storia conclusa mi ritrovo tendenzialmente asessuale anch'io con una certa meraviglia su quanto sono stata in passato. dovessi definire il mio rapporto con il sesso direi schizofrenico. l'instabilità assoluta. ma tant'è.