Il linguaggio dell'amore

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Be, a questo punto ci potrei anche provare.
Sarebbe per me un'esperienza che, pur totalmente nuova, saprei in partenza come andrebbe a finire.

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shn887
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da shn887 »

cioè secondo te male? Inevitabilmente qualcuno finirebbe per farsi mille paranoie o il desiderio farebbe capolino e puff?

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Secondo le mie convinzioni, potrebbe capitare una cosa molto triste: uno dei due si innamora e se l'altro non ricambia, sono guai molto seri.

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shn887
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da shn887 »

Già, non hai tutti i torti. Ma precludere un'amicizia per la possibilità che finisca male è triste allo stesso modo no?

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Sottolineando che per me sarebbe accettabile questa proposta di amicizia soltanto nel caso in cui l'altra persona fosse totalmente libera da qualsiasi legame, devo dire che no, non la rifiuterei per la paura che finisca male.....(ho affrontato nella vita ben altre sfide)
Come dici tu, sarebbe triste precludersi una possibilità che potrebbe anche essere positiva.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da shn887 »

beh, ma scusa se questa persona è legata a qualcun'altro a maggior ragione sai che vuole da te solo amicizia!

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Un uomo legato a qualcun' altra e che propone a me amicizia, già ha sbagliato indirizzo.
In ogni caso, sarebbe un'amicizia per modo di dire, perchè non ne avrebbe le caratteristiche, nè i presupposti, nè il mio interessamento.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da shn887 »

ma quella che dici tu non è amicizia fine a se stessa ma amicizia con secondo fine, che di per sè non so neanche se definire davvero amicizia... aaah, che confusione!

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

L'amicizia tra un uomo e una donna NON È SI STE.
Nè fine a se stessa, nè con secondo fine, nè senza fine, nè col finale a sorpresa, perché è tutto scontato, tutto verificato, tutto un déjà vu.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

qui sottto un articolo sul tema amicizia uomo donna
Ultima modifica di axelay il lun giu 01, 2015 9:12 am, modificato 1 volta in totale.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

ho trovato un articolo di una psicoterapetua...Roberta De Bellis


“Può esistere l’amicizia tra uomo e donna?” E’ un interrogativo che è sempre esistito da diverso tempo e al quale non si è mai saputo dare una risposta netta e decisa perché è una tematica ricca di ambivalenza.
La cultura ha distinto il ruolo maschile e femminile in maniera radicale: l’uomo per indole “cacciatore” e la donna “preda” da cacciare.
Fisiologicamente l’uomo e la donna sono troppo diversi per riuscire a pensare ad un autentico rapporto di amicizia.
Nella sua essenza l’amicizia è un sentimento “puro”, una relazione tra due persone fatta di reciprocità, fiducia, complicità, sincerità, rispetto, stima ammirazione e lealtà. Può nascere per caso oppure no, per simpatia, quando ci sono interessi comuni, quando si condividono delle esperienze, quando si hanno gli stessi gusti.
Di solito questo è il punto di partenza, poi da lì si può arrivare a qualcosa di più profondo e sfociare in alcuni casi in un sentimento di amore. Un importante filosofo di nome Pieper sosteneva che l’amicizia è la base dell’amore, non aveva tutti i torti.

E’da qui che nasce il dilemma: “Può un rapporto di amicizia tra uomo e donna restare intatto, senza sfociare in qualcos’ altro?”.L’amicizia “vera” non ammette cedimenti da un punto di vista sessuale; nel momento in cui compare un’attrazione fisica o addirittura un amore, viene messo in discussione tutto il rapporto tra due persone di sesso opposto e certamente non si potrà più parlare di amicizia. Le posizioni a riguardo sono differenti poiché i casi sono diversi, si può però affermare che alla base di un rapporto amicale c’è quasi sempre una forma di interessamento unilaterale o bilaterale che è difficile tenere a freno. Le statistiche mostrano come l’uomo, rispetto alla donna abbia una maggiore difficoltà, probabilmente per istinto maschile, per cultura, a mantenere un rapporto di amicizia con una donna senza che interferisca la componente sessuale.

E’ facile pensare che quando un uomo fa amicizia ci sia quasi sempre un secondo fine di mezzo, magari remoto, un investimento per il futuro, una vana speranza che possa quel rapporto, un domani, divenire altro. Se due persone stabiliscono dal principio che si tratta di amicizia e che tale deve rimanere, devono assumersi entrambi la responsabilità dei suoi limiti, delle sue potenzialità inespresse, delle sue passioni soffocate e dei suoi compromessi da tener in considerazione fermamente se si vuole conservare saldo il rapporto. I rapporti amicali tra uomini e donne sono amori mancati in un certo senso; il confine è molto labile ed è facile scivolare ad un tratto e insensibilmente da un’intensa amicizia a qualcosa di più profondo. Importante è la capacità, la volontà nel riconoscere i sentimenti e il senso del limite. Questo non viene messo sempre in pratica, molto spesso, il sentimento di uno dei due nella relazione viene sublimato e accuratamente celato, per non “rovinare” il rapporto e non perdere l’altro/a.

Un uomo e una donna che riescono a mantenere intatto il loro rapporto, esente quindi da ogni forma di cedimento sessuale, hanno qualcosa in più che non può essere paragonato ad un rapporto di amicizia tra persone appartenenti allo stesso sesso, per la diversità di ruolo e di aspettative.

Gli esseri umani per natura tendono alla competizione in ogni ambito, in amore, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, hanno un costante desiderio di emergere più dell’altro, di sopravvalere. Questo nelle persone dello stesso sesso, anche se amici, è più facile che si manifesti, probabilmente a causa di tutti quei risvolti caratteriali (invidia, gelosia) che nello stesso sesso tendiamo a tollerare meno. Tipologicamente i rapporti di amicizia tra uomini e donne sono diversi e questo cambia l’entità del rapporto. Per esempio, un uomo e una donna single e sessualmente attivi, hanno una maggiore probabilità che il loro rapporto possa sfociare in qualcos’altro, non sentendosi ostacolati da impedimenti di carattere morale (avere già un altro/a partner per esempio).

Può anche verificarsi che due persone di sesso opposto, di cui una (dominante) sfrutti l’altra (sottomessa) per amicizia. La dominante sa e intuisce che la sottomessa vorrebbe qualcos’altro di più (amore) ma fa finta di non saperlo per non perdere comunque qualcosa. La sottomessa, al tempo stesso, sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ma non ha il coraggio di chiarire la situazione per timore di perdere ugualmente la persona. I problemi nascono quando tra uomo e donna potenzialmente amici, uno dei due ad un certo punto si rende conto di nutrire un sentimento per l’altro/a che non è più amicale. Avrà remora nel rivelare i suoi sentimenti, per paura di una reazione negativa dell’altra persona, continuando così a vivere il suo “amore platonico” non dichiarato.

L’”oggetto d’amore” dall’altra parte, potrà non rendersi conto del cambiamento dei sentimenti dell’altro/a (è raro), oppure rendersene conto e non parlarne. Il non voler discutere avviene perché, in ogni caso, un interessamento altrui, specialmente se da parte di una persona amica, accresce l’autostima, dona un supporto psicologico ed esistenziale. In una situazione di questo tipo sarebbe opportuno rivelarsi senza inibizioni, avere il coraggio di ammettere a sé e all’altro/a i propri sentimenti. E’ importante che se ne parli nella relazione, al fine di ripristinare il rapporto o decidere (in casi estremi) di modificarne la natura.

Alla luce di quanto detto, è evidente che costruire un rapporto saldo di amicizia, con tutti i capisaldi che la contraddistinguono non è facile. L’amicizia è una relazione veramente personale, che mette in gioco un “Io” e un “Tu”, che decidono di entrare in intimità. Soprattutto non è un sentimento uguale per tutti, ci sono amicizie maggiori e minori. Quello che contraddistingue un reale rapporto di amicizia è l’ “esclusività”, il condividere momenti soltanto con quella persona e non con tutti. In una relazione di amicizia tra un uomo e una donna viene stabilito un compromesso se si vuole che il rapporto resti tale senza che interferisca la variabile sesso. Ma data l’imprevedibilità dei sentimenti, non si può affermare con nessuna certezza che un rapporto di amicizia non possa sfociare in altro nel futuro. Sta alla volontà delle persone, al significato che viene attribuito alla relazione e all’importanza che l’uno ha per l’altro/a.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Axe, tu sai scegliere la cosa giusta, al momento giusto.
Questo articolo rappresenta davvero il mio pensiero, parola per parola.

Allora, se io riesco ad instaurare un rapporto nel quale vi siano:

Reciprocità
Fiducia
Complicità
Sincerità
Rispetto
Stima
Ammirazione
Lealtà

Io sono innamorata di quella persona, non c'è santo!
Sono caratteristiche talmente importanti in una relazione a due, che con quelle caratteristiche è amore, senza alcun dubbio.
Ecco perché io non ho mai avuto un amico, se non chi ho amato.
L'unica persona che è veramente "l'amico".
Con le donne è tutta un'altra storia.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

P.S. Ho dimenticato un particolare non di poco conto: mio marito non ha MAI avuto un'amica, se non me.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da shn887 »

Bianca ha scritto: Allora, se io riesco ad instaurare un rapporto nel quale vi siano:

Reciprocità
Fiducia
Complicità
Sincerità
Rispetto
Stima
Ammirazione
Lealtà

Io sono innamorata di quella persona, non c'è santo!
Sono caratteristiche talmente importanti in una relazione a due, che con quelle caratteristiche è amore, senza alcun dubbio.
Ecco perché io non ho mai avuto un amico, se non chi ho amato.
L'unica persona che è veramente "l'amico".
Con le donne è tutta un'altra storia.
Ma così cambia il concetto di amicizia! Nel momento in cui scatta quel qualcosa tutto cambia. Come dice l'autrice:
L’amicizia “vera” non ammette cedimenti da un punto di vista sessuale; nel momento in cui compare un’attrazione fisica o addirittura un amore, viene messo in discussione tutto il rapporto tra due persone di sesso opposto e certamente non si potrà più parlare di amicizia.
@Axelay, complimenti un'ottima trovata!

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

Shn vediamo se riesco a farti comprendere meglio il pensiero di Bianca.

Bianca, correggimi se mi sbaglio....

Bianca parla di Amicizia ed Amore con la A maiuscola. Non contempla vie di mezzo.
Sono "sentimenti" trattati da lei con purezza, tendenti ad un concetto di perfezione.
Non parla di amicizia tra conoscenti o colleghi di ufficio.
Non parla di amicizie di serie B
Parla di amicizia profonda e vera, duratura nel tempo, fatta di occasioni da vivere insieme.

E spesso, tra un uomo ed una donna, è facile che si tramuti in altro.
I due amici, poi, potranno scegliere se fare sbocciare un'amicizia in un'amore.
Ma anche in questo caso l'amicizia sarebbe stata "sconfitta"....da un sentimento più grande..
..e quindi alla fine, tra adulti, è molto difficile che esista una VERA amicizia che duri nel TEMPO
tra un uomo ed una donna che hanno in comune stesso orientamento sessuale, interessi, etc...

Bianca, infatti, afferma che per lei, trovare determinate caratteristiche in un uomo, corrisponde
ad amore, e non ad amicizia....

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