Il linguaggio dell'amore

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Buongiorno ICE!
Chissà come si sta bene con te d'estate!
Si sta parlando di linguaggio dell'amore, quindi , non di espressioni che si usano con tutti ma soltanto rivolgendosi a chi si ama.
In questo caso, non possono sorgere equivoci, perché è già tutto chiaro.
Gli equivoci nascono quando, espressioni affettuose importanti, si rivolgono a coloro di cui non ci importa niente.

Voglio aggiungere ancora questo, che penso sia una cosa che possa servire a molti su Aven:

Quando c'è una persona che vi ama, non chiudetevi nella vostra torre di avorio, circondata dal vostro impenetrabile bosco di asessualità. Usate con lei qualche parola gentile e anche affettuosa.
Non abbiate paura che nascano equivoci.
A volte quelli che voi, con disprezzo, definite equivoci, si chiamano sogni e possono rendere meno triste e faticosa la vita di persone sole.

Haderian
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Haderian »

Bianca ha scritto:Quando c'è una persona che vi ama, non chiudetevi nella vostra torre di avorio, circondata dal vostro impenetrabile bosco di asessualità. Usate con lei qualche parola gentile e anche affettuosa.
Non abbiate paura che nascano equivoci.
A volte quelli che voi, con disprezzo, definite equivoci, si chiamano sogni e possono rendere meno triste e faticosa la vita di persone sole.
mmm... non so un poketto di sana paura degli equivoci per me ci sta tutta

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Bianca
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Sai l'unico caso in cui la paura è una cosa sana? quando stai correndo un pericolo fisico.
Chi pratica uno sport, un'attività pericolosa, perchè lo riempe di adrenalina, perchè ama il rischio, perchè cerca la sfida, perchè vuole vincere, sovente l'incidente letale si verifica quando non ha più paura.
In questi casi mantenere la consapevolezza di correre un grosso rischio, aiuta a valutare esattamente un'emergenza.
La "sana paura degli equivoci", invece, non ha senso di esistere.
Vuol dire sottovalutare l'altro, ritenerlo stupido.
Ed è un controsenso, perchè se l'altro è stupido, di cosa devi avere paura?

Haderian
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Haderian »

secondo me non si tratta di essere stupidi quanto di che significato puo' avere per una persona qualcosa. per una persona sessuale e aromantica per esempio un bacio probabilmente significa mi attizzi, per una persona piu' romantica che sessuale invece viene piu' naturale vederla come una dimostrazione di un interesse appunto romantico e magari di un coinvolgimento emotivo in questo senso. poi il contesto di solito aiuta a capire ma i fraintendimenti ci possono essere. io la vedo come una questione di rispetto fare attenzione almeno un po a questo aspetto

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Edward
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Edward »

I fraintendimenti possono esserci, perché certi gesti possono essere un po' al limite: magari non sono così sbilanciati verso un sentimento o un altro, ma chi li riceve spesso tende a leggerli un po' come li desidera.

Una sera mi è capitato di passare del tempo da sola con un amico. Mi stava confidando delle cose e a me è venuto spontaneo toccargli una mano, per trasmettergli vicinanza. Lui ha reagito prendendo tra le sue la mia mano, per poi intrecciare le dita tra le mie. In quel momento ho capito che fosse stato per lui, se avessi dato un solo cenno, sarebbe scattato un bacio. Mi sono delicatamente ritirata e da quel momento sono stata attenta a non alimentare con altri gesti affettuosi un pensiero che lui aveva avuto su di me. Basta davvero poco per creare malintesi che potrebbero far soffrire qualcuno o anche solo creare imbarazzo.

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axelay
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

Ed hai fatto benissimo. Mai far soffrire qualcuno, per causa nostra.

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Bianca
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Posso insinuare che la reazione di Ed non era esattamente indirizzata a non far soffrire nessuno?....
È vero, chi si aspetta un gesto affettuoso perché interessato a te, interpreta qualunque cosa tu faccia a suo uso e consumo, ma soltanto perché gli fa bene al cuore, non perché vive di illusioni e vuole continuare a credere in ciò che non esiste.
Tu eri in un contesto che aveva creato un clima di intimità e confidenza che poteva far nascere qualcosa.
Fedele alla mia convinzione che l'amicizia tra un uomo e una donna non esiste (e se esiste è sempre e assolutamente unilaterale e l'altro si adegua o se ne va.)
Da soli, lui ti sta raccontando sue cose personali, tu lo ascolti e ritieni opportuno toccargli una mano. Possiamo dire che quello è almeno un gesto di empatia, di condivisione?
Possiamo dire che è almeno un gesto affettuoso?
Possiamo escludere che l'altro lo interpreti come un tra cinque minuti sarai a letto con me?
E se lui ha risposto, vogliamo interpretarlo come un gesto di gratitudine per il tuo metterti in ascolto, per il tuo creare un clima che gli permette di confidarsi? Che male c'è?

È vero che ci sono persone a cui, se dai un dito, ti prendono la mano, ma se ti conoscono, possono anche non farlo, per rispetto nei tuoi confronti.
Sempre fedele alla mia convinzione, cerco sostegno in qualcosa successo tanti anni fa:
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse e noi già più non vi leggemmo innanzi....
Niente di nuovo sotto il sole, mai.
Considerazioni diverse vanno fatte quando si ha a che fare con persone che non provano attrazione.
Allora, un mio gesto affettuoso, può essere l'espressione spontanea e naturale del mio sentimento, senza aspettarsi niente in cambio.
Cara Ed, io non so se il tuo amico sia interessato a te o solo in quel momento abbia provato un sentimento o un desiderio limitato a quel contesto, però, voglio dirti questo: se una persona è interessata a te, se non è importuna e non ti dà fortemente fastidio, trattala con il rispetto che merita, non con la compassione che ti suggerisce la volontà di non farla soffrire.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

È vero, chi si aspetta un gesto affettuoso perché interessato a te, interpreta qualunque cosa tu faccia a suo uso e consumo, ma soltanto perché gli fa bene al cuore, non perché vive di illusioni e vuole continuare a credere in ciò che non esiste.
Ammiro, veramente, chi è capace di questo. Chi riesce in questa impresa di scindere illusione e piacere, inteso come amore per se stessi, non so spiegarmi bene, per stare meglio, ha tutta la mia stima.
Ma il mio modo di interpretare i gesti affettuosi contempla, anche in presenza di persone così forti, il dubbio che possano soffrire, che possano illudersi.
Ma questo, forse, rigurada la vita in generale, e forse anche un pò tutti noi.

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Edward
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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Edward »

Bianca, non credi ogni tanto di lanciarti in giudizi un po' viziati da questa tua idea che i romantici siano tutti ottimi e chi rifiuta invece è senza cuore o irrispettoso o chissà che altro diavolo?
Non posso scrivere l'intera storia della mia amicizia con questa persona, anche perché dubito abbia qualche rilevanza su aven, in più cerco anche di proteggere la mia vita personale e quella di chi mi circonda evitando di circostanziare troppo.
Sono sicura che in quel momento per il mio amico sarebbe stato possibile un avvicinamento romantico, e per questo, anche se provo un profondo affetto verso di lui, cerco ora di essere affettuosa in altro modo, magari con gentilezze, attenzione e parole.

Sull'amicizia tra uomo e donna, ti ricordo che esistono anche gay e lesbiche, o persone che proprio non si sentono attratte da tizio o caia, o persone aromantiche, persone che non vogliono fare sesso con nessuno...

Poi Bianca, un'altra cosa: io sarò anche gray, ma non sono nata ieri, sono più vicina ai 40 che ai 30, e sono capace di capire quando un uomo si sente attratto da me. L'ho capito con l'esperienza e anche a mie spese e anche facendo soffrire involontariamente le persone. Dunque se posso prevenire la sofferenze (che poi, sofferenza: magari è un semplice rifiuto, ma a me spiace davvero molto rifiutare le persone), evito. Questo non vuol dire diventare glaciale, semplicemente eviterò certi gesti.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

Non credo che Bianca abbia detto che chi rifiuta è senza cuore....ha detto, e mi corregga se sbaglio, che ci possono essere
dei gesti gratuiti di affetto verso una persona, e che l'altro/a può anche contraccambiare con lo stesso affetto, senza che ci sia per forza qualcosa, senza che si vada oltre.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Edward »

Vabbeh ma questo è chiaro, altrimenti non esisterebbe l'amicizia. Se racconto una cosa è perché io c'ero e so come è andata, non trovo carino dire che le mie intenzioni erano altre o che devo portare rispetto per i miei amici.
Tra l'altro di questo amico mica ho pensato "ah questo ci prova, scansiamolo", i sentimenti sono legittimi, e vanno rispettati. E nel rispetto ci sta anche che uno decida di far capire all'altro che non è interessato, senza fare scene e senza compromettere l'amicizia. Sono stata delicata, da quando in qua sarebbe una colpa?

Poi si sa che ogni tot io e Bianca dobbiamo rimbeccarci :D

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

Avevo scritto tutto uno sproloquio...è sparito. Ora ci riprovo.
No, io non penso che i romantici siano tutti ottimi, abbiamo quotidianamente la conferma che ne esistono di pessimi.
Io sono convinta che la capacità di innamorarsi, sia una ricchezza del cuore, un modo per capire che si è vivi, un modo per rinascere.
L'innamoramento è un dono della vita, è il soffio di Dio dentro di noi, lo stesso che ci diede quando ci chiamavamo Adamo.
Voi mi avete spiegato spesso; io ho letto, ho riflettuto e rifletto ancora su quello che voi chiamate un modo diverso di amare, ma io non lo capisco, mentre mi è molto chiaro l'argomento dell'asessualità.
Vi chiedo perdono per questo che è sicuramente un mio limite.
E vi chiedo perdono se ricado in considerazioni che possono urtarvi e farvi pensare che nelle mie parole ci sia una sorta di condanna.

Tu Ed, hai diritto a proteggere il tuo privato, ma io mi sono basata sugli elementi che tu hai fornito.
Se il tuo amico ti conosce e sa come sei, perchè avrebbe dovuto pensare che quella sera, perchè qualcosa andava bene a lui, doveva andare bene anche a te?
Io mi sono trovata con uomini omosessuali che mi hanno riempita di premure, gentilezze, regali, anche gesti affettuosi, ma io non ho mai pensato che ci stessero provando.
Anche l'abbraccio e la carezza della donna lesbica, non è stato interpretato da me con fastidio o come un segno di interesse.

A questo amico per il quale provi profondo affetto, non ti viene mai il desiderio di esprimerglielo anche con gesti affettuosi?
Tu, tu, tu, non senti mai il bisogno di dirgli che gli vuoi bene? Se sa come sei, quale sarebbe il pericolo?
O forse per lui non è tutto chiaro? Gli equivoci nascono dalla mancanza di chiarezza?
Credi che lui non senta che gli vuoi bene?
E perchè questo bene non deve avere nessuna manifestazione?
Che cosa aspetti, che lui manifesti una necessità per muoverti? E questo sarebbe un comportamento valido per non farlo soffrire?

Ciò che dice axe, è esattamente quello che io penso.

Senti, consentimi una considerazione che non ti piacerà, ma siccome per me si è aperto un mondo prima sconosciuto, devo proprio farla: io credo che nessuno sappia essere glaciale come un asessuale aromantico.
A me non è mai capitato di essere respinta, (sarà perchè la mia esperienza è molto limitata) ma mi è capitato di vedere respingere e devo dirti che mai l'ho visto fare nel modo in cui sa farlo chi non prova nessuna attrazione, nè sessuale, nè romantica.
C'è in questo modo di essere, una sorta di immunità, come può fare il vaccinato quando va in mezzo a soggetti affetti da quella patologia. La certezza di essere incontaminabile.
Perdonatemi anche queste considerazioni ma capisco che devo farle, perchè altri, più furbi di me, magari scappano, ma non ve le fanno.
La mia insinuazione d'inizio (cattiveria pura) voleva dire che io interpretavo il tuo garbato gesto piu come l'evitare qualcosa che tu non gradivi minimamente che evitare una sofferenza a lui ....ma se gli vuoi bene, cancello l'insinuazione.....
Cara Ed, io penso che tu ed io abbiamo tante convinzioni in comune, quindi il rimbeccarsi è determinato soltanto dal mio modo di esprimermi.
s
Solo quando so di parlare con persone molto giovani, riesco ad indorare la pillola, perchè ho verificato che, in quel contesto, ciò che oggi è la verità sacrosanta, tra tre mesi può essere la cosa più sbagliata

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Edward »

Bianca ha scritto:
Tu Ed, hai diritto a proteggere il tuo privato, ma io mi sono basata sugli elementi che tu hai fornito.
Sì, ma gli elementi che ti ho fornito sono gli stessi che ha letto Axe, mi domando come mai tu li abbia interpretati in maniera così negativa e lui no. Per questo dico che, a mio avviso, tu ogni tanto leggi delle freddezze dove non ci sono. Se hai dei dubbi, chiedi, non insinuare che in realtà io avessi intenzioni diverse da quelle che voglio far credere, lo trovo offensivo anche perché insomma: ti considero un'amica! E che cavolo!
Bianca ha scritto:Se il tuo amico ti conosce e sa come sei, perchè avrebbe dovuto pensare che quella sera, perchè qualcosa andava bene a lui, doveva andare bene anche a te?
Io mi sono trovata con uomini omosessuali che mi hanno riempita di premure, gentilezze, regali, anche gesti affettuosi, ma io non ho mai pensato che ci stessero provando.
Anche l'abbraccio e la carezza della donna lesbica, non è stato interpretato da me con fastidio o come un segno di interesse.
Per spiegartelo dovrei approfondire, ma non voglio condividere queste informazioni sul forum, dunque ti risponderò in privato.
Bianca ha scritto: A questo amico per il quale provi profondo affetto, non ti viene mai il desiderio di esprimerglielo anche con gesti affettuosi?
Tu, tu, tu, non senti mai il bisogno di dirgli che gli vuoi bene? Se sa come sei, quale sarebbe il pericolo?
O forse per lui non è tutto chiaro? Gli equivoci nascono dalla mancanza di chiarezza?
Credi che lui non senta che gli vuoi bene?
E perchè questo bene non deve avere nessuna manifestazione?
Che cosa aspetti, che lui manifesti una necessità per muoverti? E questo sarebbe un comportamento valido per non farlo soffrire?
Come sopra, ma ti posso dire che sì, certo che mi capita di dimostrargli affetto.
Bianca ha scritto:
Senti, consentimi una considerazione che non ti piacerà, ma siccome per me si è aperto un mondo prima sconosciuto, devo proprio farla: io credo che nessuno sappia essere glaciale come un asessuale aromantico.
A me non è mai capitato di essere respinta, (sarà perchè la mia esperienza è molto limitata) ma mi è capitato di vedere respingere e devo dirti che mai l'ho visto fare nel modo in cui sa farlo chi non prova nessuna attrazione, nè sessuale, nè romantica.
C'è in questo modo di essere, una sorta di immunità, come può fare il vaccinato quando va in mezzo a soggetti affetti da quella patologia. La certezza di essere incontaminabile.
Perdonatemi anche queste considerazioni ma capisco che devo farle, perchè altri, più furbi di me, magari scappano, ma non ve le fanno.
Le persone spietate sono persone spietate, indipendentemente dall'orientamento sessuale o romantico. SE hai visto qualcuno respingere in malo modo una persona, penso che quel qualcuno sarebbe stato sgarbato anche se fosse stato un sessuale romantico.
Esistono persone che hanno l'empatia, altre che ne sono prive: questo è il vero delitto, non l'essere aromantici. Aromantico può significare tante cose, non solo "sentirsi immune da quella sciocchezza che è l'amore di coppia".
Bianca ha scritto: La mia insinuazione d'inizio (cattiveria pura) voleva dire che io interpretavo il tuo garbato gesto piu come l'evitare qualcosa che tu non gradivi minimamente che evitare una sofferenza a lui ....ma se gli vuoi bene, cancello l'insinuazione.....
Dai, qui ci siamo capite, penso!

Comunque in sostanza per me il discorso è questo: ci sono dei gesti che sono chiaramente romantico/sessuali (come il bacio), ce ne sono altri che possono significare affetto, amicizia, amore, vicinanza, supporto, consolazione... dipende dal contesto e dalla relazione tra le persone. Quando una relazione tra due persone può avere delle ambiguità, quel gesto può essere interpretato in tanti modi. Dunque per me il fraintendimento può esserci eccome! Se io mi accorgo che una persona cerca di captare in me dei "segnali" che io in realtà non desidero mandare, tendo a tenermi un po'. Non privo questa persona dell'affetto, ma cerco anche di non dare adito a equivoci.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da Bianca »

La più facile è la prima domanda. Risposta: AXE E' UN UOMO e ho detto tutto.
Hai mai visto un uomo interpretare le cose come una donna?
Ho sentito giorni fa, un giornalista fare un bel paragone: l'uomo è un interruttore=on/off
la donna è una manopola: tu la ruoti piano piano e non sai che cosa può succedere.

Quando io scrivo, tu non devi MAI considerare qualcosa come un'offesa, perchè non lo è!
Tu piuttosto devi ribattere, correggermi, confutarmi (bella vero?) perchè in fondo (mooolto in fondo...) io poi le cose le capisco, infatti sono fondamentalmente d'accordo su quanto tu dici sopra.

Sì, le persone spietate lo sono comunque, indipendentemente dall'asessualità e dall'aromanticismo.

Ti posso chiedere un favore personale?
E' questo: dì a quel ragazzo che gli vuoi bene, diglielo, fammi questo piacere.
Ultima modifica di Bianca il gio mag 21, 2015 9:50 pm, modificato 1 volta in totale.

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Re: Il linguaggio dell'amore

Messaggio da axelay »

Ciò che dice axe, è esattamente quello che io penso.

Facciamo che non sono né un interruttore e né una manopola ma magari una manovella?

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