Meno uomini, meno donne?

[animapura]

Sono d'accordo, anzi tempo fa ho aperto un topic dal titolo "non ho complicita' con le altre donne (la maggioranza, qualche eccezione c'e'), in cui chiedevoquanta correlazione vi fosse tra l'assenza di complicita' con le altre donne e la mia asessualita'

[Bianca]

In effetti, ci sono esperienze nella vita femminile che cambiano la persona, la rendono più consapevole sotto alcuni aspetti, ne affinano la sensibilità. Certamente la vita sessuale e la maternità, sono le due più importanti.
Ho avuto la fortuna di avere un'unica esperienza sessuale (voglio dire un solo partner) e ciò mi ha consentito di conservare una certa dose di "innocenza".
Dentro di me è rimasta una specie di ingenuità che, senza calcolo e senza malizia, mi consente di "fidarmi".
Sento che sarei diversa se, come capita spesso oggi, la mia esperienza sessuale fosse più ampia.
Ho sempre ritenuto la fedeltà un aspetto inscindibile dell'amore, nel senso che (perdonatemi questo accostamento!) chi ama diventa asessuale nei confronti di tutti gli altri.
Se si riesce in questo, la fedeltà diventa anche molto facile, naturale, come è naturale per voi non provare attrazione.
Forse, sotto questo aspetto, visto in questo modo, anche una donna sessuale è un po' meno donna, vista dall'esterno.

[The Wayward Fox]

Io sono d'accordo con Zilraag. Se ti senti uomo, sei uomo. Se ti senti donna, sei donna. Non importa quanto aderisci a uno stereotipo o quanto sesso tu abbia fatto nella vita, a mio parere. Il fatto che non mi senta né uomo né donna non ha nulla a che vedere con il mio orientamento. Io, più semplicemente, ho sempre percepito un'inspiegabile distonia rispetto al binarismo di genere sin dall'infanzia. Certo, allora mi mancavano le conoscenze per identificare e capire da cosa si originasse il mio disagio, ma c'era. Sarei genderqueer anche se non appartenessi allo spettro asessuale e sperimentassi attrazione nei confronti di donne, uomini o quant'altro.
Poi non so, l'equazione “sesso = adulto” mi ha sempre fatto un po' specie. Il sesso possono farlo anche gli adolescenti, dunque individui in formazione. Non ritengo il sesso una condicio sine qua non per essere considerati adulti... per me è solo un'azione inerente l'umano che in generale andrebbe trattata con meno scandalo.

[Bianca]

Non mi è facile capire come sei tu e come tu ti senta, però posso dirti che l'esperienza sessuale, pur non essendo, per forza, l'equazione impostata da te, rende l'individuo assolutamente diverso da come era prima ed egli non sarà mai più come prima.
La perdita delle verginità, a cui un tempo si dava, per la donna, tanta importanza, non è una condizione fisica, è una condizione mentale che muta completamente l'individuo e lo rende "diverso".

[HB_Starlet]

Come qualcuno ha detto prima di me, io non mi sento meno donna perché sono asessuale, semplicemente mi sento io.

Quando ero più giovane e venivo criticata da mia madre e mia nonna perché non mi interessavano i vestiti, non mi truccavo, non indossavo gioielli (i buchi agli orecchi me li hanno fatti a tradimento da bambina, altrimenti col cavolo che li avrei!), perché mi sentivo a disagio quando mi veniva imposto di indossare delle magliette attilate che mettevano il risalto il seno, mi sono a volte chiesta se non sarebbe stato meglio se fossi nata uomo.
Poi con il tempo e una maggiore consapevolezza di me stessa ho capito, che no, io sono una donna e mi sento donna, solo che sono asessuale e che tutti quei comportamenti che, come ha spiegato benissimo Celeste, sono tipici della donna sessuale mi sono estranei.

Quanto al discorso della maternità, ci sono donne sessuali che si sento pienamente realizzate senza avere figli, e poi penso che se una donna asessuale volesse davvero diventare mamma, i mezzi li avrebbe: potrebbe "sdraiarsi e pensare all'Inghilterra" e fare sesso o ricorrere all'inseminazione artificiale (se non in Italia, all'estero).

[Bianca]

Ho capito il tuo discorso. Permettimi di contraddirti su un punto: non esistono donne sessuali che si sentono pienamente realizzate in una vita di coppia, anche senza avere figli. Credimi, non ce ne sono.
Ci sono donne che mentono, fanno come la volpe con l'uva, ma, in fondo al cuore, il rimpianto resta, anche se alcune, non lo ammetterebbero mai.
Posso dirti che, nel caso di coppie senza figli, si stabilisce tra i due, un legame molto forte, nel quale l'uomo è sovente dipendente dalla donna su tutta la linea. Questo legame non si stabilisce in una coppia con figli, non perchè l'amore sia meno forte, ma perchè è più equilibrato e l'uomo sa di dover dividere le attenzioni della moglie con i figli, quindi, non diventa figlio a sua volta.
Per quanto riguarda la donna asessuale, probabilmente, entrano in gioco altri meccanismi che io non conosco.
Il fatto di aver difficoltà a stabilire un legame affettivo, profondo, nel quale, l'attrazione che non esiste potrebbe causare problemi di ordine pratico, fa escludere alla donna, fin dall'inizio, la possibilità di diventare madre, anche se, come dici tu, se proprio si vuole, le possibilità ci sono.
Forse, nella donna asessuale, la spinta alla maternità, viene, fin da subito, frenata o esclusa.

[Edward]

non esistono donne sessuali che si sentono pienamente realizzate in una vita di coppia, anche senza avere figli. Credimi, non ce ne sono.
Ci sono donne che mentono, fanno come la volpe con l'uva, ma, in fondo al cuore, il rimpianto resta, anche se alcune, non lo ammetterebbero mai.

Credimi: stai dicendo una sciocchezza molto etero/binaria.

[Bianca]

Che io dica spesso delle sciocchezze, è molto probabile.
Su questo argomento però, ho una casistica molto ampia e posso dirti che, a volte, ho persin creduto alla coppia che esclamava: abbiamo scelto noi di non avere figli, perchè volevamo viaggiare e non avere responsabilità di alcun genere!
Devo dirti che tutte, ma proprio tutte, si sono smentite non molto tempo dopo, magari in un altro contesto nel quale i due non erano entrambi presenti......

[Edward]

Che io dica spesso delle sciocchezze, è molto probabile.
Su questo argomento però, ho una casistica molto ampia e posso dirti che, a volte, ho persin creduto alla coppia che esclamava: abbiamo scelto noi di non avere figli, perchè volevamo viaggiare e non avere responsabilità di alcun genere!
Devo dirti che tutte, ma proprio tutte, si sono smentite non molto tempo dopo, magari in un altro contesto nel quale i due non erano entrambi presenti......

Non faccio fatica a crederti, ma se la tua casistica vale qualcosa, allora vale anche la mia, che è composta in gran parte da coppie etero e coppie gay felici e senza prole. Dunque, chi ha ragione? Nessuna delle due, perché l'aneddotica non fa statistica.

[Bianca]

Siccome io vado pazza per le sciocchezze etero/binarie, e se spostassimo l'argomento in "...........perché questo mondo fa schifo"?
Considerando soltanto le coppie etero, felicemente senza figli, che tu conosci, mi piacerebbe fare due chiacchiere con i singoli partners separatamente.....so io come trarli in inganno e.....farli confessare....

[Edward]

Guarda, hai ragione.

[Bianca]

Senti, anche tu.

[Celeste]

Scusa Bianca ma non credo di aver ben capito il discorso...
La tua tesi è che in una coppia stabile (etero) che non abbia figli uno dei componenti è senz'altro infelice?

[Bianca]

Esprimo il mio pensiero anche se, secondo me, non rientra nell'argomento.
Nessuna coppia stabile, con progetti per il futuro, sceglie di non avere figli, al massimo, se ci sono difficoltà di ordine pratico, li rimanda.
Ci sono casi in cui, uno dei due non vuole figli. Questo è motivo di annullamento per quanto riguarda il matrimonio religioso. Anche quando (ed è la totalità dei casi) il motivo del rifiuto risiede in un trauma vissuto nell'infanzia/adolescenza.
Quanto sia importante per le coppie avere figli, è dimostrato da tutto ciò che donne (soprattutto) e uomini sono disposti a fare per forzare la natura. Esami numerosissimi, terapie pesanti e rischiose a cui si sottopongono molte coppie, dimostrano quanto sia grande questo desiderio.
Non tutti, in caso di fallimento, sono disponibili all'adozione.
Ma anche chi sceglie di percorrere questa strada, esperimenta quanto sia faticosa, difficoltosa, piena di incognite.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, Celeste, la coppia che, invano tenta strade per diventare famiglia, vive momenti di profonda sofferenza che, non raramente, (soprattutto quando il problema è dell'uomo) mette in crisi anche l'armonia tra i due.
Il tempo, il senso di maggiore libertà, il sostituire la mancata prole con cose materiali, riescono ad attenuare la sofferenza, il senso di mancanza, di incompletezza e si instaura tra i due, quel clima che nella coppia con figli si verifica quando i figli se ne vanno e i coniugi si trovano nuovamente soli.
La coppia senza figli, come ho già detto, è molto più legata, più dipendente. Parlo sempre di coniugi che si amano, ovviamente. Fanno le stesse cose, hanno gli stessi interessi e non concepiscono la rispettiva lontananza neppure per breve tempo.
Ho avuto, tra gli amici, una coppia benestante e colta: lui taceva, lei affermava di aver scelto di non avere figli.
Lei è morta un mattino alle cinque per un tumore. Lui è tornato a casa e si è sparato al cuore.
Funerali di coppia. Tu pensi che se ci fosse stato anche un solo figlio, ci sarebbe stata questa tragedia?
Sai, è difficile trovare una coppia che ammetta apertamente: non abbiamo potuto avere figli.
È più facile trovare chi dice in un sospiro: i bambini non sono arrivati. Oppure chi mente spudoratamente, parlando di scelta, come dovesse vergognarsi di qualcosa, come dovesse ammettere un fallimento.
Sovente le coppie senza figli, si dedicano a nipoti, figli di amici, vicini di casa, perché è un modo per sopperire ad una mancanza, colmare un vuoto.
Dimenticavo...la coppia di cui ho parlato, aveva tre cani che chiamava "le nostre bambine".

[The Wayward Fox]

Dato che si sta andando fuori argomento, consiglio di continuare il discorso nel topic Childfree.