Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricevuto?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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LikeNumbers96
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Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricevuto?

Messaggio da LikeNumbers96 »

Sempre parlando di asessualità, quali sono stati quei momenti in cui qualcuno, magari uno a voi vicino, vi ha iniziato a dire cose come "perché se ancora single? Sei gay forse?"

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ZilRaag
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da ZilRaag »

Quoto. Le "pressioni" per avere "una vita normale" ci sono tutti i giorni, certe volte sotto forma di "scherzo", certe volte come velata discriminazione.

Mi è capitato un caso del genere che riguarda un conoscente: a lui vengono chiesti continuamente straordinari (anziché al suo collega che ha le stesse mansioni) perché "tanto a casa non hai nessuno, sei un single". Anche senza arrivare a un episodio estremo come questo, piccole "battute" su me che sono un "non trombante" le sento. E mi immagino quelle che non sento... Poi ci sono le insinuazioni. A me hanno detto che se non ho la donna "chissà quanto spendi in puttane". Ma siamo adulti e ci passo sopra.

Poi ci sono i parenti: "ma ancora non hai la donna, non sei ancora sposato?" Certe volte avrei voglia di dire "ma tu, invece, sei ancora sposato? Quando divorzi?"

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Caos
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Caos »

Fino a poco tempo fa nessuno mi aveva mai rotto troppo le scatole per la mia zitellaggine, il fatto di essere impegnata prima con la scuola e poi con l'università era una scusa sufficiente per "giustificare" il tutto ma, ora sono arrivata al punto in cui tutte le amiche sono stabilmente accoppiate, conviventi e ben tre in procinto di sposarsi...l'osservazione più frequente al momento è "Non è che porti qualcuno con te al matrimonio? Tipo un amico? Se porti un amico sono contenta...." oppure " I matrimoni sono il posto migliore per trovare un ragazzo serio, se uno è serio lo noti subito".... gira voce che sia Suor MariaClaretta :roll: dagli standard di rettitudine elevatissimi e quindi i tizi che cercano di appiopparmi sono quasi sempre degli ultraseri bravi ragazzi, studiosi capi scout ed allenatori dei pulcini :lol:
Ed ovviamente non mancano le occhiate compassionevoli, della serie "povera cara, tutta sola...non sa cosa è l'ammore!" :roll:
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Chiara78
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Chiara78 »

Vere pressioni e rotture di scatole ne ho avute solo al liceo, ma le ho bellamente ignorate.
Certo non è che mi facessero piacere, ma quella era gente maligna, che ci godeva ad infastidire il prossimo, soprattutto se "fuori dalla norma", quindi più che spiegare tranquillamente il mio punto di vista (ricevendo occhiate allibite) non facevo, perché non potevo fare: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Comunque, come dicevo, io dicevo la mia e ciao, se poi a loro non piacevano le mie idee non mi interessava, ma non vedevo motivo di nascondermi.
Sempre dai 14 ai 18 anni qualche parente impiccione si informava sulla mia situazione sentimentale, ma io rispondevo che era presto e che stavo aspettando la persona giusta, la quale è arrivata quando avevo 23 anni e avevo tagliato i ponti con la gente maligna e impicciona, così ho potuto vivere in pace ;)
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Kalista Violet »

Quello che, per qualche mese, è stato il mio ragazzo al liceo, dopo neanche un mese che stavamo insieme ha cominciato con i vari "ma sei frigida?" "guarda che se non la usi si consuma!" ecc. Poi, sempre al liceo, i soliti commentini su quanto sembrassi sfigata, ma niente di che. Finite le superiori, a parte qualche amica meno intima che ogni tanto tentava di affibbiarmi qualcuno, non ho mai più ricevuto pressioni.

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Celeste
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Celeste »

Stavo riflettendo che di pressioni ormai ne ricevo pochissime, quando ero più giovane erano mooolte di più.
Ma pensandoci meglio, non è che fossero di più in passato, semplicemente ero io che le vivevo peggio.
Ora come ora so come sono fatta e mi basta, non sento il bisogno di giustificarmi, quindi qualunque accenno mi scivola letteralmente addosso.
In famiglia si sono "rassegnati": un po' sanno che non ho mai avuto una vita sentimentale intensissima e un po' sanno che sono decisamente riservata caratterialmente, quindi magari pensano che se anche ci fosse qualcuno non glielo direi (e non sbagliano).
Con domande inopportune se ne salta puntualmente fuori ogni tanto qualche parente anziano, in quelle rare occasioni in cui ci si incontra, ad esempio quando mia sorella un paio di anni fa si è sposata e qualche mese fa ha avuto un figlio.
Allora in quelle occasioni salta fuori il "... E tu?". Una volta mi metteva in difficoltà, poi ho capito che non è chiesto con malizia o cattiveria, è qualcosa che viene spontaneo a chi considera le relazioni sentimentali qualcosa di imprescindibile.
Sorrido e rispondo "... Ma chi me lo fa fare?", e per tutti è sufficiente.
Sul lavoro non ho mai avuto problemi o battute, anzi, il mio capo è solo contento finchè non ci sono nè congedi matrimoniali nè assenze per maternità in vista.
Credo che la gente di me pensi tutto l'opposto della realtà, ovvero che voglio essere single per avere "le mani libere" e che abbia una vita decisamente libertina; probabilmente pensano che sia una mangia uomini ( :shock: Io?? Ahahahahahah :lol: )
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Nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.

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SilverKitsune
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da SilverKitsune »

ZilRaag ha scritto:Poi ci sono i parenti: "ma ancora non hai la donna, non sei ancora sposato?" Certe volte avrei voglia di dire "ma tu, invece, sei ancora sposato? Quando divorzi?"
10/10. Non dico altro :lol:

Boh, non ricordo grandissimi pressioni in termini relazionali visto che a 17 anni stavo con qualcuno e come relazione è durata parecchio, e tendenzialmente dopo il "bar mitzvah" relazionale la gente tende a non farsi troppo gli affari tuoi. Puoi sempre liquidarli con un semplice "non ho trovato nessuno che mi interessi particolarmente, sarà per un'altra volta". Ho ancora 21 anni, quindi le pressioni sul matrimonio fortunatamente a quest'età non esistono.

Una delle cose più tartassanti e martellanti che ricordo della mia adolescenza riguardava invece l'estetica. Non era plausibile, per i miei compagni e le mie compagne di classe, che non ci fosse un singolo attore/attrice/cantante che non trovassi bello/a o "hot". Quando rispondevo "come faccio a giudicarl*, mica l* conosco!" mi guardavano come se fossi un marziano.

Ovviamente, quello era niente rispetto a tutti gli episodi di "shipping" con gli amici/amiche... perché ovviamente un'ottima amicizia con una persona del sesso opposto DEVE avere qualche sfumatura romantica sotto, che prima o poi salterà fuori! :roll:
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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Chiara78
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Chiara78 »

Eh sì sì, deve, è un obbligo, scherziamo? :roll:
Se ancora qualcuno non si fosse messo in testa che non voglio figli, anche se l'ho detto chiaramente a tutti quelli che frequento con una certa regolarità (perché, essendo sposata, su quel versante non possono dirmi niente, anche se appaiono comunque straniti quanto chiarisco che mi sono sposata in Comune perché non sono credente, tanto in Chiesa ci si sposa solo perché la cerimonia è più suggestiva, no? :roll:) e mi dovesse fare domande inopportune, credo che risponderei: non siamo tutti uguali, ognuno ha le sue priorità.
Sono stufa del sottinteso che tutti debbano volere le stesse cose e delle conseguenti domande inopportune in occasione di nascite/matrimoni :evil:
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Bianca »

Sì, deve essere una bella scocciatura dover dare spiegazioni sulle proprie scelte di vita.
Se si risponde decisi, si rieschia di essere scortesi; la classica risposta che ciascuno dovrebbe avere il diritto di dare: sono affari miei, può anche offendere. Resta il fatto che, di fronte ad una persona non giovanissima, non sposata e non convivente, viene spontaneo chiedersi che cosa c'è dietro. Non è cattiveria, non è invadenza, è proprio un modo, io penso, per capire perchè una persona faccia una scelta di solitudine.
Oltretutto, nella mia personale, immensa ignoranza e prima di aver incontrato Aven, potevo fare tutte le supposizioni di questo modo e sono tante, meno che quella della asessualità, che non sapevo esistesse.
Però, io penso che dire: non sono interessato/a a rapporti particolari con altre persone, renda l'idea, senza entrare nei dettagli.

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ZilRaag
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da ZilRaag »

`Silver ha scritto: Boh, non ricordo grandissimi pressioni in termini relazionali visto che a 17 anni stavo con qualcuno e come relazione è durata parecchio, e tendenzialmente dopo il "bar mitzvah" relazionale la gente tende a non farsi troppo gli affari tuoi. Puoi sempre liquidarli con un semplice "non ho trovato nessuno che mi interessi particolarmente, sarà per un'altra volta". Ho ancora 21 anni, quindi le pressioni sul matrimonio fortunatamente a quest'età non esistono.
Arriveranno, non ti preoccupare che arriveranno. :wink:
Caso mai tieni pronta la battuta sul divorzio, i suoi dieci secondi di smarimento li riesce a dare ancora :D
`Silver ha scritto: Ovviamente, quello era niente rispetto a tutti gli episodi di "shipping" con gli amici/amiche... perché ovviamente un'ottima amicizia con una persona del sesso opposto DEVE avere qualche sfumatura romantica sotto, che prima o poi salterà fuori! :roll:
Non dirmi niente.
Ho da più di vent'anni un'amica donna. "Solo" amica, come si dice. Un'amicizia che è nata sui banchi delle superiori e che continua ancora oggi. C'è passato attorno di tutto e siamo rimasti amici. Trovo sempre qualche fenomeno che mi dice "ma tanto prima o poi succederà qualcosa". Se doveva succedere, era successo da anni. :lol:

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ZilRaag
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da ZilRaag »

Chiara78 ha scritto: Sono stufa del sottinteso che tutti debbano volere le stesse cose e delle conseguenti domande inopportune in occasione di nascite/matrimoni :evil:
Beh, basta fare le stesse domande in occasione dei funerali (tu quando?) :D

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SilverKitsune
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da SilverKitsune »

Terrò sicuramente presente la battuta sul divorzio, ZilRaag, se qualcuno si incallisce :lol: Fortunatamente siamo in un'epoca in cui il matrimonio non è più una cosa COSI' comune, quindi si spera che anche la pressione sociale ad esso associata diminuisca.

La cosa sugli amici... dico sempre la stessa cosa anch'io. Se una relazione deve fiorire, quanto può metterci? Mesi? Un anno? Due anni? Mi riesce molto difficile pensare che un'amicizia portata avanti da più di due anni, che è una semplice amicizia e nient'altro, si sviluppi in qualcosa di romantico dopo. Boh :roll:
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Bakeneko »

Non ho mai ricevuto grandi pressioni fin'ora, complice probabilmente la mia età (ho 23 anni).

Una volta c'è stato un episodio piuttosto fastidioso che mi ha portato quasi all'esasperazione: ero in un ristorante dopo la cerimonia di battesimo del figlio di un amica e delle perone fino ad allora sconosciute, dopo avermi chiesto se avevo il fidanzato, hanno cercato di farmi restare da sola con un ragazzo di qualche anno più grande di me, con lo scopo di farci conoscere sperando che potesse nascere qualcosa. Al tempo avevo una cotta per un altro e il tizio che mi avevano presentato non spicciava una parola. E' stato parecchio imbarazzante e oltremodo invadente da parte loro giocarmi un tiro del genere. :oops: Comunque ho sentito dire che una volta era la norma cercare di far trovare moglie o marito ad un single durante le cerimone. :lol:
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Chiara78
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Re: Quali sono state le più grandi pressioni che avete ricev

Messaggio da Chiara78 »

Pare che questa usanza sia ancora abbastanza in voga, da quel che posso leggere... se mi fosse capitato, magari avrei provato a fare due chiacchiere con la persona in questione, magari, chi lo sa, poteva essere una persona simpatica, ma quando poi mi avessero chiesto cose tipo "Allora???", avrei semplicemente risposto: "Tipo simpatico (se vero), ma non amo gli incontri combinati".
Che caspita, altrimenti gli altri si sentono sempre in diritto di impicciarsi, si meritano una bella risposta adeguata! :mrgreen:
Non è cattiveria, non è invadenza, è proprio un modo, io penso, per capire perchè una persona faccia una scelta di solitudine.
Oltretutto, nella mia personale, immensa ignoranza e prima di aver incontrato Aven, potevo fare tutte le supposizioni di questo modo e sono tante, meno che quella della asessualità, che non sapevo esistesse.
Però, io penso che dire: non sono interessato/a a rapporti particolari con altre persone, renda l'idea, senza entrare nei dettagli.
Secondo me è invadenza, e anche molesta: se una persona ha un minimo di tatto e sensibilità, se ne dovrebbe rendere conto, e se non ne ha e quindi non se ne rende conto si becca una risposta come quelle sopracitate, così la prossima volta impara che le cose non devono essere sempre e comunque in un unico e solo modo.
Non credo ci sia molto da capire: anche se non si conosce l'asessualità, si può pensare, a parte che non sono fatti propri, che una persona è single per scelta, che è appena stata lasciata... alla fine se non si ha qualcuno/qualcosa, molto spesso, è perché o non lo si vuole o perché non lo si può avere, e in ogni caso, se la persona in questione si conosce poco o comunque è chiaro che non ne vuole parlare e soprattutto che per lei non è un problema, perché impicciarsi?
E non vale solo per partners, figli e simili, ma per tutto. Ci sono persone che si permettono di dire "perché sei così grasso/magro?" "perché hai quella cicatrice/sei strabico/balbetti/chi più ne ha più ne metta?", o che si permettono di pensare che se una persona ha una cicatrice, balbetta, è strabica, chi più ne ha più ne menta sia gravemente malata e la trattano di conseguenza.
Insomma, appena vedono una piccola cosa che devia dalla "norma" pensano chissà cosa, invece di usare il cervello per capire che al di là della mancanza di un partner/della balbuzie/eccetera eccetera c'è una persona che può essere bello conoscere per le sue qualità, non perché risponde o meno a certi standard di "normalità".
Quando avevo 12 anni, ed essendo cresciuta in una famiglia molto tradizionale, pensavo ancora che tutti fossero "accoppiati"; a una gita capitai in auto con una donna e un uomo che pensavo stessero assieme, e chiesi alla donna informazioni sull'auto, credendo che fosse anche sua, perché mi piaceva, e quando lei mi rispose: "chiedilo a lui, io non conosco bene questa macchina", stetti zitta, rendendomi conto che dire "ah, ma allora non state assieme?" sarebbe stato da impicciona.
Ero una bambina, oltretutto cresciuta in un certo tipo di famiglia come dicevo, ma dotata di abbastanza tatto da capire quando tacere, e anzi proprio allora cominciai a capire che le cose non sempre stavano come credevo e a rendermi conto che sarebbe stato bello aprire la mente e scoprire nuove realtà, cosa che poi ho fatto.

@ZilRaag: peccato che certe domande, ai funerali, non le facciano mai... :mrgreen:
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