Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi.

[Bianca]

A me sembra che, aldilà di quelli che possono essere i desideri sentimentali, gli uomini abbiano più difficoltà ad accettare il proprio orientamento, rispetto alla donne.
Con tutto ciò che ne consegue.
Dite cosa ne pensate e poi io racconterò le impressioni che ho riportato, leggendo commenti e considerazioni.

[Delirio]

Sì, io sono d'accordo con te.
Ma è tutto un problema che nasce da un retaggio culturale in cui l'uomo è abituato ad essere visto e a comportarsi come "cacciatore". È un paragone col mondo strettamente animale, in cui la ragione della vita del maschio è quella di coprire le femmine.
L'esaltazione della scienza, del materialismo, questa sorta di positivismo riduzionista divagante, ha portato a considerare l'uomo solo nei suoi istinti e nella sua funzione biologica.
Partendo da questo, si è creata l'immagine di un uomo costantemente alla ricerca di femmine, sesso, eccitazione.
In quest'ottica estremamente riduttiva, un uomo che rifiuta la sua funzione biologica, è assolutamente anormale. Ne deriva anche una mancata accettazione di se stesso, in caso quest'uomo sia asessuale. Perde, praticamente, la sua ragione d'essere, il suo scopo, resta senza significato. Ma in realtà non perde davvero significato, perde solo il significato che questa società frivola e fasulla gli ha dato. Un uomo, è molto più profondo, ricco e prezioso che la sua funzione biologica e che questa ottica materialista ci impongono di credere.

Le donne erano invece, fino a qualche generazione fa (perché adesso la situazione è moooolto cambiata), piuttosto "prede", quindi era ammesso che rifiutassero e fossero più reticenti al sesso; questo le ha portate ad una maggiore accettazione di se stesse, in caso di asessualità.

L'uomo "naturale", il maschio biologico, deve coprire più femmine possibili, quindi deve essere molto forte in lui la componente sessuale.
La donna "naturale", la femmina biologica, deve scegliere il maschio migliore con cui accoppiarsi, quindi deve avere una sessualità più controllata.
L'arrivo della contraccezione, ha cambiato quest'ottica nei confronti anche della donna, che adesso è vista sempre più come un oggetto sessuale, e come tale deve comportarsi, anche in funzione di una stupida guerra per la "parità di diritti" con l'uomo.

Scusate ho scritto di corsa che ho lezione! Ciao, Bianchina mia!! Scappo!

[Bianca]

Ed ecco spiegato tutto quanto.

Se una donna fa la reticente, è perché è seria.
Se un uomo non si butta a pesce, fa brutta figura.

Da questi due diffusi punti di vista, ne consegue che una donna asessuale, è avvantaggiata, un uomo asessuale, non è un uomo.

Quindi, mentre una donna può, alla fine, comportarsi come vuole, un uomo deve, innanzi tutto, chiarire che non è gay e dirlo bello chiaro e tondo, poi, deve dimostrare, pur rifiutando il sesso, di essere un uomo a tutti gli effetti e sotto tutti i punti di vista.

È una situazione molto penalizzante, perché mette l'uomo spesso nella condizione di doversi, addirittura scusare, per non saltare addosso immediatamente, alla ragazza di turno.
È un accumulare continuo, per lui, di dubbi ed esperienze, sensi di inadeguatezza e desiderio di comportarsi secondo la sua natura, volontà di essere rispettato e timore di offendere o comunque, di essere giudicato in modo negativo.

Non è giusto e non va bene.

Come dici tu, la situazione, in conseguenza del rincorrere la parità, è cambiata.

Ma è cambiata come?
Che la ragazza può esporsi, offrirsi, fare avances volgari, esprimersi in modo esplicito, scoprirsi senza limiti.
Il ragazzo, invece, ha conservato completamente il suo ruolo tradizionale: essere disponibile sempre e comunque, a soddisfare le voglie femminili, altrimenti, la prima cosa che viene messa in dubbio, è il suo essere uomo.
Alla faccia della parità.

[Haderian]

sembra sia qualcosa legato alla concezione del sesso maschile.
Il maschio piu' della femmina non deve uscire dallo stereotipo come se la figura maschile avesse un che di sacro e ogni presunto attacco a questa figura dovesse essere scongiurato. tra gli omosessuali, almeno oltre una certa eta', non so tra i piu' giovani, sono piu' le femmine dichiarate rispetto ai maschi e questa cosa e' ancora piu' evidente tra i bisessuali

questa cosa si vede anche per esempio nel fatto che a volte i maschi tendono ad assumere un comportamento piu' distaccato tra loro per non destare il sospetto che siano gay, vedi amici che stanno a braccetto o che si tengono per mano, cosa che preoccupa meno le femmine

[Bianca]

Magari il maschio avesse conservato qualcosa di sacro nella sua figura e nel suo modo di essere!

L'atteggiamento della donna è, spesso, di grande pretesa: devi soddisfare le mie voglie, ma non ti azzardare a mettermi incinta; devi essere presente, disponibile, efficiente, senza avanzare diritti.

Questo cambiamento, ha causato anche un mutare di rapporti tra lesbiche, perché può succedere che entrambi vantino diritti, in modo tipicamente femminile.

Tra due ragazzi gay, uno dei due asexual, non credo si presentino immediatamente situazioni imbarazzanti che mettano in dubbio le prestazioni di uno dei due, come invece succede tra un uomo e una donna, lui asexual.

[gio74]

Come sempre Del, ha spiegato in maniera chiara e semplice, il perché la tua tesi è giusta... Io, frequentando da un po' questo forum, ho notato anche, che i più giovani, a prescindere dal essere maschio o femmina, hanno una capacità di accettarsi come asessuali, maggiore rispetto a quelli che siamo un po' più grandetti.
Non so se è solo la mia impressione, o c'è qualcosa di vero in questo

[Bianca]

Probabilmente, hai visto giusto.
I più giovani, già sono cresciuti in una società che non solo non fa nulla per nascondere, ma ostenta tutto quello che riguarda il sesso, anche quando si tratta di particolari molto personali.
È ovvio che ricevendo stimoli molto presto e in modo molto più esplicito di un tempo, si rendano conto prima della loro particolarità
Quelli che hanno un po' di anni in più, pur accorgendosi di avere reazioni diverse dai coetanei, hanno impiegato più tempo a capire di essere caratterizzati da una mancanza che non consentiva che in loro nascesse lo stesso stimolo, lo
stesso desiderio che capivano nascere negli altri.

Sono convinta che molti uomini e donne maturi, siano ancora inconsapevoli di possedere qualcosa che si può chiamare orientamento.
Hanno semplicemente adattato la loro vita a una situazione che considerano un dato di fatto, senza porsi tante domande,
senza rammarichi, senza tentativi di fare diverso.

[gio74]

È probabile

[J.P.Klondike]

Sì credo sia tutto giusto quello che dite. E' stato terrificante rendersi conto di non desiderare, e non poter avere, le stesse cose degli altri. Si rimane in fuorigioco, parlando un linguaggio (verbale e gestuale) sconosciuto a tutti. E ogni tanto fa anche male. Soprattutto quando la contrapposizione tra volere una compagna e il non desiderarla si manifesta a pieno. Ma tanté...

[Bianca]

Non immagini quanto mi faccia male quello che dici.

[J.P.Klondike]

Lacia fa', son tre giorni che son chiuso in casa a scrivere e comincio a vede' i mostri. Fortuna domani vo a Lucca, e mi faccio due passi sulle mura col solicchio primaverile.

[Bianca]

Sará una bellissima giornata e il sole ti riempirà di energia.

[Truele]

Anche io ho notato la stessa cosa, Bianca.
Credo che un uomo faccia davvero fatica ad accettare d'essere asessuale.
Tanto di cappello a chi vive serenamente la sua condizione, quindi.

[Bianca]

Fa fatica perché è una cosa che mette in gioco la sua virilità, elemento in base al quale un uomo viene considerato più o meno tale.

Se incominciassimo a spostare la valutazione di un uomo su altri elementi, saremmo più giusti e più obiettivi.

A me piacciono tanto gli uomini per bene, corretti, gentili, seri, capaci.
Le loro capacità amatorie non potrebbero interessarmi di meno.

[J.P.Klondike]

E beh, la pressione sociale è assoluta. Soprattutto da parte femminile. Una donna si aspetta di ezsere tratta come donna, e nella fattispecie come donna da portare a letto (anche se poi al.sesso non ci si arriva) Io le donne le ho sempre trattate come individui singoli, non facendo differenza tra amoci e amiche. E ho notato che se in un primo momento la cosa viene apprezzata, alla lunga non piace. Le fa sentire ignorate, non desiderate.