Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi.

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Bianca
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

L'ansia, la paura, quando le avvertiamo dentro di noi, devono avere una spiegazione.
Bisogna capire se nascono da obiettivi e concreti pericoli o se hanno origine da una patologia.

Se per me non c'è un pericolo reale, io devo controllare l'ansia e cacciare la paura, altrimenti, devo essere aiutato a farlo.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Qualcuno scrisse un posto sul sapioromanticismo. Ecco siamo lì. Quando trovo piacevole passare del tempo con una persona, uomo e donna, si inizia sempre dal suo cervello. Come parla, come si comporta, di cosa si interessa e se è piacevole parlarci. Magari presto attenzione alle movenze, ai gesti e al suono della voce. Poi se si parla di donne entrano in gioco anche altri fattori, che comunque sono meno importanti.

Dalle mie esperienze posso dire di non provare sentimenti positivi verso le persone che mi piacciono. Mi accorgo di essere interessato a qualcuno quando riesco a comunicarci con facilità senza provare fastidio ad averla attorno. Mi stanco velocemente della compagnia delle persone, anche con gli amici ho un limite ben preciso, dopo il quale provo disagio e desidero stare da solo. Ecco per me amare è smettere di desiderare di restare da solo.

La frase in grassetto me la salvo per uno dei prossimi libri XD E' ambigua al punto giusto da destare interesse.

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Bianca
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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Sî, lo è.

Come fai a dire che non provi sentimenti positivi nei confronti delle persone che ti piacciono?
È un controsenso.
Quindi, posso supporre che nei confronti di chi non ti piace, ci sia indifferenza assoluta.
Non basta, nè in un caso, nè nell'altro.

Io che privilegio spesso la valutazione mentale di una persona, ho imparato ad apprezzare anche quelle persone che non sono particolarmente intelligenti, ma sono buone.
La bontà è rara ed è una qualità che puoi goderti, finalmente, abbandonando le difese, lo stare sempre all'erta.
Alla fine, quella compagnia, non ti avrà dato chissà che cosa, ma ti avrà permesso di rilassarti.

Con la tua frase in grassetto, dimostri almeno di aver individuato un modo per capire se ami una persona.
Per esperienza però, posso dirti, che non sará sempre così, che tu non riuscirai sempre ad utilizzare quel riferimento, perché sei volubile, variabile, instabile e tendi a mettere sempre e soltanto te stesso al centro della tua vita.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Be' certo, non sono uno psicopatico. Anche io sento piacere o malessere a fare le cose, o stare con le persone XD
Non ho sentimenti specifici. Alcune persone le accetto, altre no. Con alcune sto bene, con altre no. Però non ho idea di cosa voglia dire voler bene a qualcuno, o sentirne la mancanza. E c'ho messo un po' a capire che gli altri sentono proprio cose vere e forti nei confronti delle altre persone, ad accettare che le mie emozioni leggerissime e volubili non sono la norma, ma un caso limite.

Io sono da:
"Ti voglio bene"
"Grazie"

Metto solo me stesso al centro della mia vita. Sì be', è la mia vita e la voglio vivere come mi pare a me.

Sotto questo punto di vista ho scoperto che la nicotina mi aiuta a provare qualcosa, a dare una forma alle mie emozioni. Cosa che mi ha permesso di vivere una adolescenza e primi anni venti in maniera "normale e sociale". Da quando ho smesso di fumare è tutto sfumato, son tornato il bimbo autistico che ero da piccino :D

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da SoItIs »

Bianca ha scritto:A me sembra che, aldilà di quelli che possono essere i desideri sentimentali, gli uomini abbiano più difficoltà ad accettare il proprio orientamento, rispetto alla donne.
Con tutto ciò che ne consegue.
Dite cosa ne pensate e poi io racconterò le impressioni che ho riportato, leggendo commenti e considerazioni.
Da parte mia non ho mai avuto, una volta completato un necessario percorso introspettivo, difficoltà ad accettare il mio disinteresse rispetto al sesso.
Il mio orientamento è etero, l'asessualità è un quid in più che plasma l'orientamento, appunto rimuovendo l'interesse sessuale (non fosse così dovremmo parlare di due orientamenti in capo alle persone asessuali, il che imho è in un certo senso un sofismo).
Tu scrivi "aldilà" dei desideri sentimentali, ma la questione di tutta una vita è proprio il rapporto con questi desideri, destinati spesso a non trovare sbocco, sia per incomprensione apatica, sia per inconciliabilità con l'interesse sessuale ed il desiderio di una attiva vita sessuale. Intendiamoci, per interesse sentimentale intendo un interesse finalizzato ad un rapporto amoroso.
Quest'ultimo poi presuppone certo una sintonia, ma stare con qualcun* resta in ultima analisi sempre una scelta condivisa; l'amicizia invece (quella vera, non il simulacro di comodo) è una manifestazione di assoluta spontaneità. A livello generale la sfida resta la capacità di "fare la manutenzione" ai rapporti, di qualsiasi natura essi siano, evitando le trappole dei ricatti, delle pretese, delle aspettative tronfie e dell'abitudine.
Infine una riflessione sulla virilità. Ecco, bisognerebbe staccarsi dal comune pensare e rimuovere tutta la zavorra futile, virilità non è altro che il termine che indica il periodo di pieno sviluppo dei tratti maschili. In questo senso un uomo asessuale, qualsiasi sia il suo orientamento, non è da meno rispetto ad un uomo sessualmente attivo, indipendentemente dall'orientamento. Purtroppo si seguono ancora troppi preconcetti facilmente superabili con un minimo di apertura mentale.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Ma nemmeno lo penso.
Lo sai che per farmi capire, tendo ad esprimermi in modo molto diretto, ma non ci sono mai cattivi sentimenti dietro le mie parole, anzi, c'è sempre e soltanto il desiderio di portare un aiuto se mi è possibile.
Capisco la tua situazione e capisco la fatica di vivere che ne deriva.

Mi viene da darti un consiglio, proprio dettato da un affetto che non ti dirò mai, nemmeno sotto tortura...
Fai qualche piccolo esercizio di altruismo: fai piccole cose per gli altri, anche cose che non sentì, imponitele.
Abbiamo tutti tanto bisogno dell'interessamento altrui e se a volte, qualcuno ci sorprende con una gentilezza, ci fa stare bene.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da SoItIs »

J.P.Klondike ha scritto:Be' certo, non sono uno psicopatico. Anche io sento piacere o malessere a fare le cose, o stare con le persone XD
Non ho sentimenti specifici. Alcune persone le accetto, altre no. Con alcune sto bene, con altre no. Però non ho idea di cosa voglia dire voler bene a qualcuno, o sentirne la mancanza. E c'ho messo un po' a capire che gli altri sentono proprio cose vere e forti nei confronti delle altre persone, ad accettare che le mie emozioni leggerissime e volubili non sono la norma, ma un caso limite.

Io sono da:
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"Grazie"

Metto solo me stesso al centro della mia vita. Sì be', è la mia vita e la voglio vivere come mi pare a me.
messa giù così ti posso solo scrivere che una persona come te è degna non solo di fiducia ma anche di stima. Sei di compagnia quando vuoi e con chi vuoi. Comportamento per nulla criticabile, anzi. Peggio è chi tenta di colmare i propri vuoti attaccandosi a chiunque, non trovando mai soddisfazione. Peggio è chiunque ricatta il prossimo col bisogno. Peggio è chi usa i propri dolori passati come giustificazione per andare contro il prossimo.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Haderian »

SoItIs ha scritto:
J.P.Klondike ha scritto:Be' certo, non sono uno psicopatico. Anche io sento piacere o malessere a fare le cose, o stare con le persone XD
Non ho sentimenti specifici. Alcune persone le accetto, altre no. Con alcune sto bene, con altre no. Però non ho idea di cosa voglia dire voler bene a qualcuno, o sentirne la mancanza. E c'ho messo un po' a capire che gli altri sentono proprio cose vere e forti nei confronti delle altre persone, ad accettare che le mie emozioni leggerissime e volubili non sono la norma, ma un caso limite.

Io sono da:
"Ti voglio bene"
"Grazie"

Metto solo me stesso al centro della mia vita. Sì be', è la mia vita e la voglio vivere come mi pare a me.
messa giù così ti posso solo scrivere che una persona come te è degna non solo di fiducia ma anche di stima. Sei di compagnia quando vuoi e con chi vuoi. Comportamento per nulla criticabile, anzi. Peggio è chi tenta di colmare i propri vuoti attaccandosi a chiunque, non trovando mai soddisfazione. Peggio è chiunque ricatta il prossimo col bisogno. Peggio è chi usa i propri dolori passati come giustificazione per andare contro il prossimo.
Molto d'accordo

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Be' Bianca se la metti così sembra che io sia un narcisista irrecuperabile. Sono un po' apatico e ombroso, per non dire nichilista e pessimista, però mi considero anche una persona buona e gentile capace di aiutare il prossimo nei momenti di necessità XD

Soltis sì e no. Chi mi conosce resta spesso e volentieri esasperato e arrabbiato dal mio modo di essere. Ho perso più di un'amicizia per essere così, incapace di scendere a compromessi o adattarmi alle altre persone. Non ho molte sfumature, una cosa è sì o no. E mi infastidisce quando non riesco a prendere una decisione netta, quando resto nel mezzo, e mi accorgo di non riuscire a decidermi, perché non riesco a razionalizzare o usare la logica per decidermi. Probabilmente perché là dove gli altri arrivano con le emozioni, le pulsioni e motivazioni, a me tocca arrivare con la ragione e la riflessione. Navigo tra apatia e alessitemia.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

C'è ancora molta differenza tra ciò che ci si aspetta da una donna e ciò che ci si aspetta da un uomo.
Un uomo deve sempre dimostrare qualcosa e tra i vari qualcosa, è sempre compreso il dimostrarsi interessato al sesso, da qualsiasi parte arrivi e da chiunque gli venga proposto.

Ho voluto, appositamente, centrare le difficoltà maschili a prescindere dagli interessi sentimentali, per evidenziare quanto può essere difficile per un uomo rifiutare qualcosa che sia esclusivamente sessuale.

I timori che assalgono il maschio, sono di far brutta figura, di offendere, di farsi giudicare male, di contribuire a mettere in giro voci false.
Che una donna sbatta la porta in faccia ad un uomo che si approccia, può voler dire "non mi interessi neppure sotto questo aspetto", oppure "sono virtuosa"
Nessuna delle due supposizioni dà adito a pettegolezzi; anzi, il maschio si guarda bene dal riferirlo.
L'uomo che sbatte una porta in faccia, può far nascere il finimondo, inimicarsi la compagnia, sopportare rappresaglie o, quando gli va bene, essere definito mostro.

Ne consegue che, conoscendo bene l'uomo queste consuetudini, se asessuale, può aver maggiori difficoltà di una donna ad accettare questa sua condizione, perchè lo obbligherà sempre a giocare in difesa.

A tutto ciò si aggiunge la sofferenza di non riuscire ad avere una relazione sentimentale, pur desiderandola.
Ma questo è un problema anche femminile, direi, alla pari.

Non basta un minimo di apertura mentale per superare certi retaggi.
Le donne sono oggi, molto più aggressive che in passato e non hanno alcun timore a manifestare ciò che desiderano.
Se non lo ricevono, possono anche incattivirsi.

L'amicizia invece, di solito non mette in imbarazzo, ma può mutare e sorprendere.

Che un uomo, anche asessuale, appaia fisicamente un uomo, non basta a renderlo meno esposto a iniziative estemporanee da parte di una donna, anzi, le facilita e se succede, siamo da capo.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Klo, non uso io il termine narcisista con l'aggiunta di irricuperabile.
Da quello che racconti, dai rapporti che hai, che non hai, che si sono chiusi per incompatibilità, verrebbe da confermare questa supposizione.
Io non metto minimamente in dubbio la tua bontà, il tuo essere generoso e il fatto che tu lo sottolinei, vuol dire che, se pure a modo tuo, sai amare.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

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C'è ancora molta differenza tra ciò che ci si aspetta da una donna e ciò che ci si aspetta da un uomo.
Un uomo deve sempre dimostrare qualcosa e tra i vari qualcosa, è sempre compreso il dimostrarsi interessato al sesso, da qualsiasi parte arrivi e da chiunque gli venga proposto.

Ok, concetto trito e ritrito. il punto è: chi aspetta cosa da chi? Questi sottesi fumosi, queste entità astratte vuote... vediamo: il gruppo dal singolo, inevitabile, dato che vi è una fase della crescita condizionata dall'esigenza universale di aderire al comportamento del gruppo a cui sentiamo di appartenere, imitandoli e replicandoli, questo vale in particolar modo per tutto ciò che attiene alla sfera sessuale, in questo uomini e donne non differiscono.
Le aspettative: un elemento negativo indubbiamente diffuso, un condizionamento perpetuato di generazione in generazione. Se proprio vogliamo cavalcarle queste onde di pregiudizi, stringi stringi non ci siamo mossi di un millimetro dall'atavico "uomo-donna, cavaliere-prinicipessa, salvatore-salvata" (mi si passi l'estrema sintesi).
L'interesse per il sesso. Certo, per molti uomini è il pensiero ricorrente. Così come lo è per molte donne. Una differenza abissale in molti casi non è data. Lo stesso condizionamento "colpisce" indistintamente, salvo ovvie sfumature. Come spiegare altrimenti l'autoreferenzailitá digitale, culminante nella "selfie surgery", per citarne una?
Ho voluto, appositamente, centrare le difficoltà maschili a prescindere dagli interessi sentimentali, per evidenziare quanto può essere difficile per un uomo rifiutare qualcosa che sia esclusivamente sessuale.

Nulla da eccepire, salvo il fatto che "un uomo" dovrebbe essere "per alcuni uomini"; inoltre lo stesso si può sostenere anche relativamente al "alcune" donne. La litania della presunta superiorità delle donne, in quanto più virtuose, rispetto agli uomini, in quanto governati dai bassi istinti, non è altro che una generalizzazione trita e ritrita, oltre ad essere un argomento che non fa altro che creare nuove barriere, l'ennesimo "noi contro loro".
I timori che assalgono il maschio, sono di far brutta figura, di offendere, di farsi giudicare male, di contribuire a mettere in giro voci false.
Spesso, indubbiamente, sempre ad opera dei condizionamenti di cui sopra. Tralascio "il mettere in giro voci false"; non è a ben guardare quello che in parte provano anche molte donne? L'annoso, classico dilemma di molte persone sessualmente attive, allorquando conoscono una persona dell'altro sesso "farlo subito o aspettare, chissà cosa pensa di me" NON è prerogativa di un sesso rispetto all'altro. A ben guardare in molti casi la propensione a farsi meno problemi, anche mentendo, è più maschile che femminile.
Che una donna sbatta la porta in faccia ad un uomo che si approccia, può voler dire "non mi interessi neppure sotto questo aspetto", oppure "sono virtuosa"
Nessuna delle due supposizioni dà adito a pettegolezzi; anzi, il maschio si guarda bene dal riferirlo.
Esatto "può voler dire" A, B, C, D ecc., come anche un banale (in larga misura ritenuto inconcepibile) "voglio essere lasciata in pace". Curiosa la scelta di scrivere "sbattere la porta in faccia", quasi a sottendere che l'uomo non sia in grado di accettare un diniego educato scevro da melodrammi. Transeat sui pettegolezzi e sul non riferire lo smacco, può essere vero in singoli casi, ma non è certo la regola, anzi.
L'uomo che sbatte una porta in faccia, può far nascere il finimondo, inimicarsi la compagnia, sopportare rappresaglie o, quando gli va bene, essere definito mostro.

Ancora lo "sbattere la porta"... diciamo che un diniego può dare luogo ad una serie di conseguenze e reazioni, cosi come spesso non da luogo a nient'altro che cocente delusione. Lasciamo stare il "mostro", invero scelta terminologica assai infelice che lambisce la cancrena dei rapporti personali, la violenza psico-fisica. Su un piano non strettamente patologico: stesso dicasi per una donna che rifiuta di "concedersi", basta considerare il triste perpetuarsi della misoginia più meschina, ad esempio al riparo dei gruppi chiusi di FB, in cui il classico "se la tira" è ancora l'affermazione più blanda (che, aperta parentesi, è espressione del disagio provato nei confronti della maggiori diritti conquistati dalle donne)
Ne consegue che, conoscendo bene l'uomo queste consuetudini, se asessuale, può aver maggiori difficoltà di una donna ad accettare questa sua condizione, perchè lo obbligherà sempre a giocare in difesa.
Perdonami, ma questa affermazione non solo non posso comprenderla, ma nemmeno condividerla. Parlo quale diretto interessato: se pur disinteressato al sesso sarei obbligato (qua entra nuovamente in gioco l'entità astratta) a non prendere iniziative. Scusa, ma è assurdo. Avessi scritto che i dinieghi e dolori passati possono divenire un fardello che condiziona pesantemente ogni passo del presente e futuro ti avrei dato pienamente ragione, infatti la sfida costante per me è superare questa limitazione e guardare avanti. Vedi, tendessi alla solitudine mi risparmierei diverso malessere emotivo, ma dato che non ho questa -dubbia- fortuna, non mi resta altro che procedere a capo sollevato, superando le difficoltà.

Adesso spiegami come giungi a scrivere che
A tutto ciò si aggiunge la sofferenza di non riuscire ad avere una relazione sentimentale, pur desiderandola.
Ma questo è un problema anche femminile, direi, alla pari.
se nel capoverso precedente sostieni invece che una donna asessuale è potenzialmente facilitata nell'accettare il proprio disinteresse (e tutto quel che ne consegue) rispetto ad un uomo asessuale. Non penso proprio che i dilemmi interiori, il malessere emotivo, la propensione ad un eventuale masochismo siano prerogativa di un sesso. Per fare un esempio banale: perchè mai il classico "devi farti curare" "sei malat*" dovrebbe essere colto in maniera meno invasiva-offensiva da una donna rispetto ad un uomo? o da un etero rispetto ad un omosessuale? Anche qua fuggirei a prescindere da ogni generalizzazione e da ogni manicheistico procedere.
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Purtroppo invece si, è questo il dramma, se cosi vuoi.
Le donne sono oggi, molto più aggressive che in passato e non hanno alcun timore a manifestare ciò che desiderano.
Se non lo ricevono, possono anche incattivirsi.
Indubbiamente, e ben venga, decenni di lotte hanno portato ad una certa parità tra i sessi. Perché mai una donna non dovrebbe essere apertamente intelligente, anche spietata, dire apertamente ciò che pensa, manifestare i propri desideri ed esigenze? Certo, in alcuni casi se non ricevono ciò che vogliono/desiderano può scattare la rappresaglia. Può. Anche qui pari pari si può sostenere lo stesso per alcuni uomini, basti pensare ai tristi casi di cronaca passati ed attuali.
L'amicizia invece, di solito non mette in imbarazzo, ma può mutare e sorprendere.
L'imbarazzo è una tipica emozione sociale, anche in questo caso andrebbe superata la connotazione esclusivamente negativa a cui viene associata; in amicizia, in qualsiasi tipo di relazione sociale può in diverso grado manifestarsi. Con il "può mutare e sorprendere" intendi che dall'amicizia si può passare ad una relazione sentimentale? Fosse così denoterebbe una considerazione dell'amicizia tra persone di sesso differente ed orientamento comune quale relazione sociale inferiore, se non impossibile. Ecco, che non posso esservi amicizia "vera" tra uomo e donna è un altro retaggio che stancamente persiste.

Che un uomo, anche asessuale, appaia fisicamente un uomo, non basta a renderlo meno esposto a iniziative estemporanee da parte di una donna, anzi, le facilita e se succede, siamo da capo.[/quote]
Scusa l'irriverenza, ma questa è una tipica affermazione sessista. Che dire allora di una donna, "anche asessuale", che appaia fisicamente una donna? Che dire dell'ancora diffuso ignorare il diniego femminili, in ossequio al principio sessista che "la donna non sa cosa vuole", per cui ogni forzatura è utile?
Preconcetti, null'altro che pregiudizi, condizionamenti ancora troppo diffusi.
Non è che una persona asessuale sia marcata, di per se riconoscibile, se non si palesa. Ne consegue anche che l'asessualità non dovrebbe divenire l'ennesima comoda etichetta che sottende una pletora di comportamenti ritenuti giusti o sbagliati a prescindere. Questo per inciso vale per ogni orientamento, anche se nella pratica ancora si persiste nell'attribuire ruoli e seguire convenzioni.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da Bianca »

Devo fare, per forza, alcune premesse:

Diverse tue espressioni, non riesco a capirle.
Anche se le leggo più volte, non sono mai sicura di averle interpretate nel modo giusto e neppure l'analisi logica mi aiuta.

Tu ed io, siamo entrambi qui, per cercare di aiutare chi arriva su Aven.
Ognuno esprime le sue idee e convinzioni, che possono sempre essere messe in discussione.
Dal mettere in discussione, a mettere sotto processo ogni affermazione, ogni termine usato, mi sembra ci sia una notevole differenza, anche perchè è una perdita di tempo e non rappresenta lo scopo che, stando qui, dovremmo avere.

Personalmente, non sto qui per essere riverita.
Se sto su Aven è perchè ne sono convinta e lo faccio trascurando cose da fare e piaceri personali.

Ti invito, mi invito, ci invito, a dare agli interventi un tono più rilassato, meno provocatorio e polemico, perchè il ribadire sottointendendo l'incapacità dell'altra persona, nuoce, gravemente, alla causa.

Tu con 72 messaggi in un anno, non ti sei particolarmente esposto; io che scrivo tutti i giorni, ho avuto modo di dire, sicuramente, un'infinità di stupidaggini e qualche cosa di furbo.

Premesso questo, cerco di chiarire qualche punto dove, mi sembra, tu mi abbia fraintesa.

Tu sei sicuramente "oltre" o forse vivi in un mondo diverso dal mio.
Io mi baso sulla realtà che vedo intorno a me.

Qualche signora che io conosco, non accetterebbe di buon grado un rifiuto da un uomo, soprattutto se si trattasse di un incontro occasionale e non sto a riferire i commenti che detta signora, potrebbe mettere in giro sul malcapitato, a qualsiasi titolo il rifiuto venisse messo in atto, del tipo: non intendo tradire, non mi interessi, sono asessuale.
Le donne, se umiliate, possono essere molto vendicative.

Non si tratta di concetti triti e ritriti, nè di entità astratte; nella realtà, una donna può rifiutare senza dare alcuna spiegazione, un uomo può doversi arrampicare sui vetri, mentire, ed essere poi oggetto di rappresaglie.
Che ci piaccia o no, questi sono i fatti.

Non capisco cosa c'entri il selfie surgery nel discorso.

Siccome l'argomento è la maggiore difficoltà maschile ad accettare l'asessualità, io devo analizzare le diverse situazioni in cui un uomo può trovarsi rispetto ad una donna.

D'altra parte, non è una mia idea balzana. Gli uomini hanno più volte espresso su Aven, le difficoltà vissute, sia all'interno di una relazione, sia in incontri occasionali.
Mentre le donne, hanno espresso delle difficoltà, quasi esclusivamente nel rapporto di coppia.

Sbattere la porta in faccia, si riferisce semplicemente a ciò che avviene nella pratica, nelle varie trasferte di lavoro o di svago, quando l'approccio è fatto sovente presso la stanza adiacente.
Diversi asex maschi. hanno raccontato qui, proprio questa esperienza, nella quale si sono ritrovati a sbattere, materialmente, una porta in faccia, ad un approccio indiscutibilmente di tipo sessuale.

Ti posso assicurare che una donna, a definire "mostro" un uomo che non ha accolto un'offerta esplicita, non ci mette proprio niente, mentre, mai, avviene il contrario.

Se tu sei interessato ad una relazione, puoi prendere tutte le iniziative che vuoi.
L'uomo che deve sempre giocare in difesa, è quello che, oltre ad essere asex, non ha alcun interesse ad avere un legame.

Chi è interessato ad una relazione, uomo o donna che sia, ha difficoltà ad instaurarla, proprio perchè la mancanza di attrazione sessuale, spesso non viene accettata.

I tristi casi di cronaca, si riferiscono alla perdita di una persona, non al diniego ad un rapporto sessuale.

"L'imbarazzo è una tipica emozione sociale" Cosa vuol dire?

Tu non sei d'accordo circa la maggiore difficoltà dell'uomo ad accettare l'asessualità?
Qual è il problema? Raccontaci le tue esperienze, facci capire che per te non è così, dimostraci con fatti concreti che tu non hai nessuno problema a sbattere la porta in faccia ad una bella fanciulla che ti si offra, spiegaci i tuoi modi di agire alla luce del sole.
L'argomento è qui, è stato aperto per chiunque e se tu racconti la tua esperienza, sarai sicuramente di aiuto ad altri uomini.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da J.P.Klondike »

Avete entrambi punti a favore e contro. Bella discussione. Però su una cosa devo dare ragione a Bianca, una donna che rifiuti è norma socialmente accettata, e i maschi per ripicca e sessismo tendono come dici a chiamarle in malo modo. Ma è un comportamento che il più delle volte, per fortuna, nasce e finisce tra il gruppo di amico dove il rifiutato può sfogare la delusione in sicurezza e passare oltre.

Io però posso assicurare che un uomo che rifiuta sarà etichettato per sempre come strano, stronzo e malato. E a differenza degli uomini rifiutati, le donne non hanno problemi a sputtanarti a giro zempre e comunque, o a riversarti a dosso la loro rabbia per essere state rifiutate. Mi è successo più di una volta. Mi hanno chiamato nei peggio modi, e sparlato di me anche peggio. Sono stato oggetto di rabbia, ripicche e fastidiosissime azioni volte a "farmi stare meglio perché di sicuro te stai male". E tutto da parte di ragazze della mia età, quindi giovani, emancipate.

Questo non per dire che le donne sono più stronze e cattive, non lo dorei mai e poi mai, ma solo che anche loro sono invischiate ancora in arretrate usanze e luoghi comuni. E che questa fanfomatica emancipazione dal ruolo di femmina è ancora ben lontana.

Una volta ho fatto notare ad un'amica che non c'era bisogno di farmi vedere le tette tutte le volte che si passava la serata insieme a vedere un film, che si poteva vestire senza mostrarmi tutto. Magari con un paio di jeans e una felpa? Apriti cielo. Stronzo è stato l'appellativo più carino ricevuto, e non mi ha più parlato. Eppure ancora oggi non mk sembra di aver fatto allora una richiesta fuori dal mondo, o no? Sei mia amica, siamo qua a vedere un film, telefilm, perchè vestirsi così? E non mi si venga a dire "abiti casual". Una donna sa bene, quando si veste, cosa vuole mostrare e cosa no.

Ho sbagliato? Dovevo stare zitto e godermi lavista come altro uomo sessuale? Non so, di sicuro mi srlarei risparmiato diverze offese.

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Re: Gli UOMINI asessuali, hanno più difficoltà ad accettarsi

Messaggio da SoItIs »

Ognuno esprime le sue idee e convinzioni, che possono sempre essere messe in discussione
è quello che ho fatto, senza animosità e senza intento polemico, ma con intento di confronto, il che implica che ribatta a quanto non trovo corretto o esprima la mia opinione.
Dove io abbia sottinteso addirittura "incapacità" mi sfugge, quando scrivo o parlo pongo particolare enfasi nel rispetto reciproco (ti ricordo la mia critica all'uso del sarcasmo rivolto ad una persona).
Permetterai che io intervenga illustrando il mio personale punto di vista, appunto il mio vissuto da etero-asessuale. Se ribatto punto per punto è solo per agevolare la lettura, è un normale procedere, certo non è "un processare".
La stessa mia affermazione di non generalizzare è si un pensiero critico, ma non un richiamo, ognuno è libero di pensarla a modo suo.
Per concludere, perchè sennò si che entriamo nel polemico: io non sono nè più avanti, tantomeno vivo in un mondo diverso dal tuo. In linea di massima ho confermato quanto da te osservato, sottolineando che a mio modo di vedere e per mia esperienza non esistono blocchi ben definiti o comportamenti standardizzati.
Ad esempio scrivi
Non si tratta di concetti triti e ritriti, nè di entità astratte; nella realtà, una donna può rifiutare senza dare alcuna spiegazione, un uomo può doversi arrampicare sui vetri, mentire, ed essere poi oggetto di rappresaglie. Che ci piaccia o no, questi sono i fatti.
Riprendo il filo del mio precedente post: non contesto, corrisponde alla realtà dei fatti. Quel che sottolineo è che si tratta di solo uno scorcio, anche una donna che "faccia la preziosa" può essere fatta oggetto di pesanti. umilianti e denigranti rappresaglie, anche pubbliche; questo il senso dell'esempio dei gruppi chiusi su Facebook, permeati di misoginia.
I tristi casi di cronaca, si riferiscono alla perdita di una persona, non al diniego ad un rapporto sessuale.
Qua non sono d'accordo. In questi casi è un diniego, l'abbandono o la sola minaccia di andarsene di uno dei partner (statisticamente e non per "legge naturale" si annoverano più vittime di sesso femminile) a far scattare la violenza; escludere completamente la sfera sessuale è sbagliato; in alcuni rapporti patologici è proprio il sesso la leva discriminante.

Questo è quanto, lo spirito di un forum è di offrire spunti derivanti dalle discussioni; sarà poi chi legge a formulare una propria idea, anche originale e diametralmente opposta.
È questa l'utilità che offre. IMHO.

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