Domanda

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
Avatar utente
Truele
Maxi-Mitosi
Messaggi: 224
Iscritto il: mer ott 12, 2016 9:42 am
Orientamento: etero - asex
Genere: femmina
Località: Provincia di Verona

Re: Domanda

Messaggio da Truele »

Bianca ha scritto:E poi, anche quando l'amico/a, dovesse rivelarmi di sè, qualcosa che non capisco, ancora di più mi sentirei in dovere, ma senza nessuna fatica, di impegnarmi per capirlo, perchè se non capisco, come faccio ad aiutarlo?
E se non aiuto una persona che amo, come faccio ad aiutare quelli che non occupano nel mio cuore un posto speciale?

Hai ragione. Ma se questa persona si sente libera di dare la sua opinione (anche se noi la riteniamo assurda) perché dovrei ritenerla meno "amica"?
Forse ha solo bisogno di tempo. Forse si tratta di una rivelazione spiazzante per lui/lei che ha bisogno di meditare.
La scelta di non parlarne più è stata mia, alla fine. Non sua. Non gli ho mai detto: "Non mi capisci di questa cosa non parliamo più!", ho solo evitato. Potrebbe aver meditato e pensato, sull'argomento. Noi siamo abituati a giudicare se uno è amico o meno. Ma... noi... lo siamo? Se lo giudico per quella che è una sua reazione immediata... posso definirmi amica?

Avatar utente
Bianca
AVEN Mastermind
Messaggi: 29851
Iscritto il: lun mar 10, 2014 7:11 pm
Orientamento: Eterosessuale Sessuale Romanti
Genere: Signora

Re: Domanda

Messaggio da Bianca »

L'amico ha diritto sempre di dire la sua opinione, ma dipende da come la dice.
Se non ha capito, se ha bisogno di riflettere, non è autorizzato a fare una piazzata e soprattutto, dopo aver avuto il tempo di elaborare la confidenza, non dovrebbe sentirsi in dovere di tornare sui suoi passi e riprendere lui il discorso? Magari con qualche scusa?

Tu non lo giudichi per la sua reazione immediata, anche se, non tutte le reazioni devono essere per forza tollerate; tu puoi trarre delle conclusioni da come si comporta dopo.
Sai che, in caso di delitto, esiste quello d'impeto ed esiste la premeditazione; la legge prevede due gravità diverse, proprio perchè, se la persona sbaglia dopo aver avuto il tempo di pensarci, deve essere giudicata con maggior severità.

Poi, per carità, non è detto che un'amicizia importante, debba per forza finire a causa di un episodio, ma io so che quando accade un fatto importante, esiste già tutta una serie di precedenti che, messi in fila, contribuiscono a far pensare che quell'amicizia sia arrivata al capolinea.

Rispondi