Perché un asessuale si innamora?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da AnDieWelt »

Se il fine naturale dell'innamoramento è la riproduzione.
Se l'amore romantico non è altro che un'invenzione capitalista.
E se l'amore sublime non è mai attuale, degli esseri umani.
Che senso ha? Ma l'asessualità cos'è? Esiste?
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

L'asessualità cos'è? Bo...
Forse non esiste.
È stata inventata da qualcuno che non voleva si facessero bambini.
Probabilmente da uno sporco capitalista invidioso di chi poteva essere amato in ogni caso, di amore sublime e meraviglioso comunque.
Da quel giorno, esistono persone convinte che, non fornendo sesso, nessuno le amerà mai e persone che amano queste persone, anche senza sesso.

È un gioco al massacro...
C'è da lasciarci le penne.
Fino a che un Mago potente, non romperà l'incantesimo e cancellerà la maledizione.

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

Bianca, sii seria......

Un asessuale si innamora, perchè vuole vivere l'esperienza più bella del mondo e lo fa come lo fanno tutti, ritrovandosi nel cuore un sentimento importante, pensando all'oggetto del suo amore, come alla persona che lo rende felice e lo fa sorridere soltanto ricordandola.

Sa perfettamente che, pur amandola, determinate cose non potrà dargliele e sa anche che questa persona, potrà decidere di andarsene, ma è troppo bello vivere un amore per poterci rinunciare, anche quando sul finale c'è un grosso punto interrogativo.

Il fine principale dell'innamoramento, non è la riproduzione:
E' un sentimento tra due persone, tra le quali nasce, si sviluppa, cresce e può durare tutta la vita.
La riproduzione è contemplata, ma non obbligatoria, tant'è che non sempre si verifica, ma questo non cambia l'intensità dell'amore.

Perchè l'amore romantico dovrebbe essere un'invenzione capitalista?
Il capitalismo prolifera, assai meglio, tra gente che non si ama, che pensa a sè e al proprio tornaconto.
L'amore romantico comporta generosità e donazione, non ha connotazioni prettamente capitalistiche.

L'amore sublime esiste, è nelle capacità umane e puo esprimersi in modo sorprendente.

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da AnDieWelt »

Bianca ha scritto:Bianca, sii seria......

Un asessuale si innamora, perchè vuole vivere l'esperienza più bella del mondo e lo fa come lo fanno tutti, ritrovandosi nel cuore un sentimento importante, pensando all'oggetto del suo amore, come alla persona che lo rende felice e lo fa sorridere soltanto ricordandola.

Sa perfettamente che, pur amandola, determinate cose non potrà dargliele e sa anche che questa persona, potrà decidere di andarsene, ma è troppo bello vivere un amore per poterci rinunciare, anche quando sul finale c'è un grosso punto interrogativo.

Il fine principale dell'innamoramento, non è la riproduzione:
E' un sentimento tra due persone, tra le quali nasce, si sviluppa, cresce e può durare tutta la vita.
La riproduzione è contemplata, ma non obbligatoria, tant'è che non sempre si verifica, ma questo non cambia l'intensità dell'amore.

Perchè l'amore romantico dovrebbe essere un'invenzione capitalista?
Il capitalismo prolifera, assai meglio, tra gente che non si ama, che pensa a sè e al proprio tornaconto.
L'amore romantico comporta generosità e donazione, non ha connotazioni prettamente capitalistiche.

L'amore sublime esiste, è nelle capacità umane e puo esprimersi in modo sorprendente.
Semplici assunzioni, precedute da un "Se";

Lecito credere che l'innamoramento degli umani sia di base, nella sua forma comune ed essenziale poco più che un riflesso utile alla conservazione della specie; Ma a differenza degli animali, l'uomo si è evoluto troppo, oppure somiglia troppo a dio, a seconda dei punti di vista che mi guardo bene dal non risollevare. Ma in funzione di cosa?

L'amore romantico (per quanto indefinito) possiamo ricordare essere qualcosa di acquisito tardivo nel tempo ed eterogeneo nello spazio, al ritmo dello sviluppo delle civiltà patriarcali e culminante con l'avvento del Dio unico, maschio ebreo. Diverso quando a regnare era il titano Κρόνος.

L'amore sublime esiste senza dubbio ed è nella capacità degli esseri umani, ma è sempre più in dubbio che possa essere mai attuale nei confronti di altri esseri umani.

Sbagliato da parte mia dubitare anche per un attimo che l'asessualità-condizione, esista (meno scontato chiedersi cosa sia). Allo stesso modo per cui sono lontano dal dubitare che l'asessuale possa innamorarsi o essere amato; La domanda rimane quella del titolo: Perché un asessuale si innamora?

Dio gioca a dadi?
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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da SoItIs »

L'asessualità non è una scelta, non è un'ideologia, non è un modo di vivere, non è un'invenzione, non è una mera etichetta, non è nulla di diverso, di speciale, non è positiva né negativa. Non è un sistema di idee creato artificialmente. Non è una tesi che richiama per sintesi un'antitesi, risolvendosi.
Questo per restare adesi alle negazioni. In tema di negazioni, poiché non è un'ideologia, si può affermare che nel caso dell'asessualità non si verifichi l'enantiodromia, infatti nulla è in contraddizione con essa. Ora ti rispondo assertivamente:
posta una persona asessuale, affermo che l'asessualità è una parte di essa. É un tratto caratteristico, intimo e pertanto palese solo se rivelato. Esiste. Ha come conseguenza fisiologica dilemmi personali, ma non è essa stessa un dilemma. Non è essa stessa un orientamento: il suo alfa privativo plasma l'orientamento a-sessuale della persona, rimuovendo in varia misura e gradazione l'interesse per l'atto sessuale o in senso lato, per il sesso, e al tempo stesso non lascia un vuoto nella persona; il vuoto, ovvero una mancanza è semmai percepita da un punto di vista esterno, da un interlocutore ignorante e/o superficiale. Essa non aspira all'esclusività, una persona asessuale pertanto continua a vivere il proprio -o i propri orientamenti-, anch'essi declinati in amplitudine di sfumature.

"Il fine naturale dell'innamoramento è la riproduzione". Può esserlo. Tuttavia: la riproduzione non richiede innamoramento, basti pensare ai matrimoni di mera convenienza, ancora, ai nostri giorni è stato reso superfluo perfino l'atto sessuale ai fini della procreazione. È stata superata la fisica dicotomia funzionale Donna-Uomo. Per inciso basterebbe questo per rendere spontanea l'accettazione di ogni orientamento diverso da quello "etero-" e mettere a tacere ogni ottusa ed arcaica argomentazione.
L'innamoramento da parte sua può nascere e persistere anche senza fisicità, certo con difficoltà concettuale in questa nostra società succube delle informazioni, in cui troppo spesso si ha la pretesa di ridurre ogni persona ad uno sterile elenco di caratteristiche, coltivando l'illusione di poter scegliere ciò che più si confà ai propri desideri bulimici.
Una persona asessuale può innamorarsi, ovvero, l'asessualità non preclude l'innamoramento. L'amore stesso non necessita dell'atto sessuale per sussistere e non è di per se finalizzato alla procreazione. Non si può a mio parere affermare che l'asessualità, proprio perchè esclude (anche qua: in vario grado) la componente sessuale, rende di per se impossibile una relazione sentimentale-amorosa compiuta tra due persone. Sostenere questa tesi eleverebbe l'atto sessuale da componente importante, perfino fondamentale, a caratteristica essenziale dei rapporti sentimentali-amorosi, ovvero, renderebbe l'amore tra due persone funzionale unicamente all'intesa sessuale, rendendolo dipendente da questa. Che questo meccanismo sia fallace è sotto gli occhi di tutti coloro che, senza ergersi ad istanza morale, vogliono vedere: ecco che allora diviene palese che l'intesa sessuale è un legante ben povero, certo, è comodo in quanto non richiede grande partecipazione e spesa di sentimenti, e oltretutto risponde egregiamente al pensiero consumistico, per il quale è meglio disfarsi di ciò che si è rotto, o di ciò di cui ci si è stufati, ricomprando, cambiando anziché disperdere energie nella manutenzione. Essere asessuali preclude maternità o paternità? Non necessariamente: anche questo aspetto è parte dell'amplitudine di sfumature che contraddistingue l'asessualità.

Amore "romantico": oggi, una mera etichetta. Ogni persona è libera di attribuirvi il significato che più le aggrada. Un'invenzione capitalista? Non mi trova pienamente d'accordo, semmai, quella attuale è una rielaborazione in chiave consumistica del romanticismo. Altrimenti detto: spesso è un mero simulacro elaborato sotto l'egida del consumismo, ad esso funzionale, quest'ultimo d'altro canto è figlio primogenito del capitalismo. In quanto simulacro è appunto, oggi, ora, una mera etichetta che si basa su un'ideologia.

Amore "sublime": altra etichetta, per ciò stesso attuale per gli esseri umani. Ogni persona vi attribuisce un significato, o meglio, la maggior parte segue apaticamente e passivamente il significato attribuito, come ad esempio, "forma più perfetta di fare l'amore", o ancora, lo fa coincidere con l'amore platonico. In questo senso è sempre attuale, in atto anche in questo momento.

Hai posto il quesito "che senso ha". Queste sono le mie risposte. Per concludere, risponderei alla domanda "che senso ha l'asessualità?: se essa non è un capotto da indossare quando fa comodo, riponendolo in un armadio quando non serve, se quindi essa è una parte intimamente appartenente di una persona, la domanda da porre potrebbe essere estesa a "che senso ha la Vita di una persona"? A questo quesito non esiste una risposta, ogni singola persona attribuirà un significato a ciò che accade dentro e fuori di essa. Una realtà oggettiva, in questo caso una verità oggettiva non può esistere, semmai può aversi un confronto tra le singole interpretazioni.
Ultima modifica di SoItIs il gio ott 06, 2016 4:49 pm, modificato 1 volta in totale.

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da AnDieWelt »

SoItIs ha scritto:L'asessualità non è una scelta, non è un'ideologia, non è un modo di vivere, non è un'invenzione, non è una mera etichetta, non è nulla di diverso, di speciale, non è positiva né negativa. Non è un sistema di idee creato artificialmente. Non è una tesi che richiama per sintesi un'antitesi, risolvendosi.
Questo per restare adesi alle negazioni. In tema di negazioni, poiché non è un'ideologia, si può affermare che nel caso dell'asessualità non si verifichi l'enantiodromia, infatti nulla è in contraddizione con essa. Ora ti rispondo assertivamente:
posta una persona asessuale, affermo che l'asessualità è una parte di essa. É un tratto caratteristico, intimo e pertanto palese solo se rivelato. Esiste. Ha come conseguenza fisiologica dilemmi personali, ma non è essa stessa un dilemma. Non è essa stessa un orientamento: il suo alfa privativo plasma l'orientamento a-sessuale della persona, rimuovendo in varia misura e gradazione l'interesse per l'atto sessuale o in senso lato, per il sesso, e al tempo stesso non lascia un vuoto nella persona; il vuoto, ovvero una mancanza è semmai percepita da un punto di vista esterno, da un interlocutore ignorante e/o superficiale. Essa non aspira all'esclusività, una persona asessuale pertanto continua a vivere il proprio -o i propri orientamenti-, anch'essi declinati in amplitudine di sfumature.

"Il fine naturale dell'innamoramento è la riproduzione". Può esserlo. Tuttavia: la riproduzione non richiede innamoramento, basti pensare ai matrimoni di mera convenienza, ancora, ai nostri giorni è stato reso superfluo perfino l'atto sessuale ai fini della procreazione. È stata superata la fisica dicotomia funzionale Donna-Uomo. Per inciso basterebbe questo per rendere spontanea l'accettazione di ogni orientamento diverso da quello "etero-" e mettere a tacere ogni ottusa ed arcaica argomentazione.
L'innamoramento da parte sua può nascere e persistere anche senza fisicità, certo con difficoltà concettuale in questa nostra società succube delle informazioni, in cui troppo spesso si ha la pretesa di ridurre ogni persona ad uno sterile elenco di caratteristiche, coltivando l'illusione di poter scegliere ciò che più si confà ai propri desideri bulimici.
Una persona asessuale può innamorarsi, ovvero, l'asessualità non preclude l'innamoramento. L'amore stesso non necessita dell'atto sessuale per sussistere e non è di per se finalizzato alla procreazione. Non si può a mio parere affermare che l'asessualità, proprio perchè esclude (anche qua: in vario grado) la componente sessuale, rende di per se impossibile una relazione sentimentale-amorosa compiuta tra due persone. Sostenere questa tesi eleverebbe l'atto sessuale da componente importante, perfino fondamentale, a caratteristica essenziale dei rapporti sentimentali-amorosi, ovvero, renderebbe l'amore tra due persone funzionale unicamente all'intesa sessuale, rendendolo dipendente da questa. Che questo meccanismo sia fallace è sotto gli occhi di tutti coloro che, senza ergersi ad istanza morale, vogliono vedere: ecco che allora diviene palese che l'intesa sessuale è un legante ben povero, certo, è comodo in quanto non richiede grande partecipazione e spesa di sentimenti, e oltretutto risponde egregiamente al pensiero consumistico, per il quale è meglio disfarsi di ciò che si è rotto, o di ciò di cui ci si è stufati, ricomprando, cambiando anziché disperdere energie nella manutenzione. Essere asessuali preclude maternità o paternità? Non necessariamente: anche questo aspetto è parte dell'amplitudine di sfumature che contraddistingue l'asessualità.

Amore "romantico": oggi, una mera etichetta. Ogni persona è libera di attribuirvi il significato che più le aggrada. Un'invenzione capitalista? Non mi trova pienamente d'accordo, semmai, quella attuale è una rielaborazione in chiave consumistica del romanticismo. Altrimenti detto: spesso è un mero simulacro elaborato sotto l'egida del consumismo, ad esso funzionale, quest'ultimo d'altro canto è figlio primogenito del capitalismo. In quanto simulacro è appunto, oggi, ora, una mera etichetta che si basa su un'ideologia.

Amore "sublime": altra etichetta, per ciò stesso attuale per gli esseri umani. Ogni persona vi attribuisce un significato, o meglio, la maggior parte segue apaticamente e passivamente il significato attribuito, come ad esempio, "forma più perfetta di fare l'amore", o ancora, lo fa coincidere con l'amore platonico. In questo senso è sempre attuale, in atto anche in questo momento.

Hai posto il quesito "che senso ha". Queste sono le mie risposte. Per concludere, risponderei alla domanda "che senso ha l'asessualità?: se essa non è un capotto da indossare quando fa comodo, riponendolo in un armadio quando non serve, se quindi essa è una parte intimamente appartenente di una persona, la domanda da porre potrebbe essere estesa a "che senso ha la Vita di una persona"? A questo quesito non esiste una risposta, ogni singola persona attribuirà un significato a ciò che accade dentro e fuori di essa. Una realtà oggettiva, in questo caso una verità oggettiva non può esistere, semmai può aversi un confronto tra le singole interpretazioni.
Fatte alcune utili precisazioni nel post precedente, a volte commetto anch'io l'errore di preferire la sintesi all'esattezza.

In linea di massima non sono in disaccordo con quello che dici, ma purtroppo almeno per me, conoscere alcune cose che l'asessualità certamente non è, non è sufficiente a smettere di fare domande o dubitare. Quindi data per scontata l'esistenza dell'asessualità quantomeno come condizione, credo sia quasi inevitabile per l'asessuale domandarsi almeno una volta, almeno in determinate circostanze se è così facile escludere l'asessualità come possibile disfunzione, almeno finché non si scoprirà la vera radice della stessa. Per quanto sia amaro domandarselo.

Per quanto riguarda l'amore sublime, per come la vedo io ora sono arrivato a pensare che nel processo della sublimazione stessa diventi inevitabilmente da attuale a potenziale. Ripeto almeno nell'ottica del caso umano-umano.

Ma posto che il fatto che un asessuale possa innamorarsi non è mai stato messo in dubbio o per lo meno non da me, la domanda centrale rimane: perché lo fa? In che modo è funzionale e poi, volendo ancora, in che modo lo fa?
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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

Perchè un sessuale si innamora?

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Delmaro »

Amare vuol dire apprezzare, innamorarsi vuol dire amare molto e visceralmente. Quindi finché c'è qualcuno/ qualcosa che apprezziamo davvero tanto tanto tanto tanto tanto tanto, semplicemente ci innamoreremo, credo valga per tutti, non solo per gli asessuali.


Per i patiti del bio-razionale:
Io credo che l'accoppiamento sia il fine biologico dell'eccitazione sessuale, l'innamoramento ha semmai la funzione di aggregante sociale con il fine di fare una vita più facile e piacevole. Poi ovviamente le cose si confondono, si trasformano e visto che certe cose sono piacevoli a volte vengono ricercate per quello, ma questo è un altro discorso.

A proposito ma che cos'è st'amore sublime mai attuale? Il mio amore per ogni cosa è alquanto attuale e sublime...

E poi perché l'amore romantico è un' invenzione capitalistica? Non nego che l'abbia influenzato, ma mi pare che esistesse pure prima, tra l'altro esiste (studi scientifici alla mano, anche tra gli animali) quindi... non capisco.

Percepisco la domanda (che senso ha l'asessualità?) come una cose del tipo visto che 1+1=2, qual'è la radice quadrata di 39639673947693939968?
In questo senso mi sento molto vicino a Diogene che quando gli chiedevano qual'è il senso della vita rispondeva un bel machissene, l'importante è che stai bene.
Spiacemi, non posso essere di molto aiuto.
Sono un uomo benedetto, che posso dire...

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

Non è vero che non sei di aiuto...dici tante cose interessanti.

Se Diogene non fosse stato un maleducato, avrebbe potuto rispondere: ha il senso che ciascuno di noi le dà.
E avrebbe detto una cosa molto vera.

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da AnDieWelt »

Delmaro ha scritto:Amare vuol dire apprezzare, innamorarsi vuol dire amare molto e visceralmente. Quindi finché c'è qualcuno/ qualcosa che apprezziamo davvero tanto tanto tanto tanto tanto tanto, semplicemente ci innamoreremo, credo valga per tutti, non solo per gli asessuali.


Per i patiti del bio-razionale:
Io credo che l'accoppiamento sia il fine biologico dell'eccitazione sessuale, l'innamoramento ha semmai la funzione di aggregante sociale con il fine di fare una vita più facile e piacevole. Poi ovviamente le cose si confondono, si trasformano e visto che certe cose sono piacevoli a volte vengono ricercate per quello, ma questo è un altro discorso.
Benvenuto; purtroppo o per fortuna ti sei perso tante lamentele in passato, su quanto sia difficile parlare di amore e innamoramento in lingua italiana. E' difficile essere chiari quando queste parole hanno troppe accezioni, tutte piuttosto diverse; potrei provare a chiederti: considera il significato più basilare, "banale" e comunemente usato del termine, ma avendo ognuno la propria esperienza, potrebbe differire.

Per quanto ho ritenuto a lungo che fosse giusto separare l'"amore" in certe sue forme dal sesso, può capitare di osservare, da numerose fonti che le due cose coincidono o sono comunque strettamente collegate, sesso come parte integrante e forse addirittura alla base del più grande insieme "amore" o sottinsieme "eros". E comincio ad accettarlo, forse un asessuale potrebbe accettare che è una mancanza la sua (non in senso necessariamente negativo), che cambia le cose sebbene non comprometta definitvamente il tutto per qualche motivo che mi sto chiedendo.

Delmaro ha scritto: A proposito ma che cos'è st'amore sublime mai attuale? Il mio amore per ogni cosa è alquanto attuale e sublime...

E poi perché l'amore romantico è un' invenzione capitalistica? Non nego che l'abbia influenzato, ma mi pare che esistesse pure prima, tra l'altro esiste (studi scientifici alla mano, anche tra gli animali) quindi... non capisco.
Per amore sublime intendo quello platonico, per fare un esempio umano.

Sull'amore romantico sono stato più specifico successivamente, di certo è stato impreciso da parte mia dare al capitalismo il merito di averlo inventato, magari perfezionato. Quel che so è che è una invenzione gli uomini- Sebbene nessuno ancora mi abbia spiegato precisamente che cosa è, per quanto avrei voluto. Se ora mi vieni a dire che c'è della scienza dietro, mi rendi molto curioso.

Delmaro ha scritto: Percepisco la domanda (che senso ha l'asessualità?) come una cose del tipo visto che 1+1=2, qual'è la radice quadrata di 39639673947693939968?
In questo senso mi sento molto vicino a Diogene che quando gli chiedevano qual'è il senso della vita rispondeva un bel machissene, l'importante è che stai bene.
E se uno non sta bene?
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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Delmaro »

Grazie del benvenuto!

Per quanto ho potuto elaborare/ capire, io vedo l'amore come un principio unico, diverse sono le forme, ma credo che l'amore sia sempre e solo amore, per quanto spesso è intrecciato col sesso, ma spesso lo si intreccia anche con la paura, la rabbia, la gelosia, il possesso, non per questo credo che tali cose siano inscindibili.

Sull'amore romantico animale ti cito anzitutto l'esperienza: c'è un amico che ha un cane e una gatta che sono proprio innamorati, se li guardi te ne accorgi, ma che non si accoppiano mai completamente, al massimo se vanno in calore si strusciano o si leccano a vicenda. A loro piace coccolarsi, strusciare le teste, portarsi regali e cose così, a te le conclusioni.
Studi ce ne sono in quantità, sugli uccelli, sui pesci, sui delfini (parecchio interessanti debbo dire), sulle scimmie,ecc. Il modo più semplice per essere romantici e che noi capiamo meglio: il bacio, il quale è stato ereditato dalle scimmie, ma che appartiene anche ad altre specie e che non ha soli fini eccitatori, ma è scambiato spesso come segno vero e proprio di affetto. Infine, un caso noto ed eclatante, quello dei due orsi maschi che non si accoppiano, ma fanno solo sesso orale. Consiglio qualche ricerca perché c'è tanto da scoprire.

Se uno non è felice e vuole cambiare dovrebbe anzitutto capire perché non è felice, tenendo in conto che finché la risposta non ti fa star bene, non è quella giusta, ma che non bisogna arrendersi. Di più che si può dire? Per star bene bisogna stare bene. Un modo per iniziare? Sorridere, indulgere nelle cose che ci fanno stare bene e trovare i lati belli delle cose negative, peché ci sono, non fosse altro che ti fanno capire quanto eri stupido.
Sono un uomo benedetto, che posso dire...

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

La domanda fa pensare che l'innamoramento dell'asessuale, venga ritenuto una cosa inutile, visto che la sua realizzazione, non rientrerebbe nei canoni tradizionali.
Perché l'amore, sempre e in ogni caso, viene visto strettamente legato al sesso e non si riesce a contemplarlo diversamente, legato a qualcosa di non scontato, di non tradizionale.
Alla fine, qualsiasi legame, dovrebbe riguardare solo le persone coinvolte, la loro intesa, il loro modo di viverlo.

Perché un asessuale, per decisione personale, per partito preso, dovrebbe privarsi dell'innamoramento?
Vorrebbe poter dire: per non togliere niente a nessuno, tolgo tutto a me?

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da dolciximagirl84 »

Bianca ha scritto:Perchè un sessuale si innamora?

Un asessuale si innamora come tutti i sessuali.. si innamora della persona che lo rende felice e lo fa sorridere soltanto pensandola.. e finchè dura è la cosa più bella che esista..
poi da questo innamoramento può nascere una famiglia ma il fine principale dell'innamoramento, non è fare una famiglia e quindi generare nuove vite..a mio avviso è solo un sentimento tra due persone che può durare tutta la vita o finire a breve, può generare una famiglia o creare semplicemente una coppia per la vita..
è bello avere qualcuno accanto che ti accetta e ti ma per quel che sei... peccato che già non è facile per i sessuali figurati per noi asessuali.. :shock:

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da dolciximagirl84 »

Bianca ha scritto: Perché un asessuale, per decisione personale, per partito preso, dovrebbe privarsi dell'innamoramento?
Vorrebbe poter dire: per non togliere niente a nessuno, tolgo tutto a me?
non si priva dell'innamoramento semplicemente non è facile trovare una persona che ci accetti a meno che trattasi di un altro asessuale.. :D

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Re: Perché un asessuale si innamora?

Messaggio da Bianca »

Se si pensa di poter avere una relazione soltanto con un altro asex, può succedere di farsi andar bene anche quello che bene non va.
Voglio dire, un asex, incontra un altro asex e dice: che bello! ecco la mia anima gemella!
Gemella un cavolo!
Può andar bene sotto quell'unico profilo e su tutti gli altri, te la fai andar bene?
Molto meglio un'accettazione reciproca, mediata dall'amore: io non voglio ciò che tu non vuoi; tu non ti fai venire sensi di colpa pensando che a me manchi qualcosa.
Tutto lì.

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