ho bisogno di consigli

[mikstick]

salve, chiedo soprattutto alle ragazze.
dato che di amiche vere non ne ho praticamente nessuna e mi piacerebbe molto averne che consigli potete darmi su come comportarmi con loro senza essere ambiguo e quindi far credere loro che ci sto provando?
io vorrei amicizie vere, sincere, profonde, vorrei essere la spalla su cui piangere, quello che aiuta, che consiglia quando serve ma non voglio assolutamente che loro credano che voglia far loro da amante.
Di ragazze ne conosco alcune ma non so come fare per avvicinarle e frequentarle in maniera innocente, senza secondi fini.

[Bianca]

Proprio "ragazza" forse no, ma io ti dico il mio pensiero, che, a grandi linee, rispecchia un comportamento da tenere con tutti.
Poi, qualche ragazza vera, ti indicherà le cose pratiche, da fare e da non fare.

Punto uno:
Buona educazione che, nella vita quotidiana, diventa garbo.
Non usare mai un linguaggio volgare, nè gesti scorretti.
Se anche tanti termini sono entrati nella parlata corrente, conservano sempre il loro significato grossolano, dialettale.
Chi li utilizza, forse pensa di essere al passo con i tempi, più furbo o intelligente degli altri.
Invece, è soltanto volgare e non sa parlare in italiano, lingua che ha tutti i vocaboli appropriati per indicare fastidio, irritazione, approvazione, apprezzamento.
Tieniti lontano dalle ragazze che usano un linguaggio scurrile, perchè la volgarità di linguaggio, sta ad indicare la volgarità di pensiero e non credo siano queste le ragazze che possano piacerti.
Fai entrare spesso nella tua parlata, i termini: grazie, per favore, scusami, mi dispiace, ti disturbo?

Punto due:
La gentilezza.
Una persona gentile, è apprezzata da tutti.
Sii disponibile e se puoi fare un favore, fallo di cuore. Qualcuno se lo dimenticherà, altri, non ti diranno neppure grazie, ma tu vai oltre.
Presta ascolto anche agli ignoranti, agli stupidi e non pensare mai di essere superiore a qualcuno, pensa che, semplicemente, la vita, a te ha dato di più.
Evita, se puoi, gli arroganti, ma se proprio sei costretto ad avere a che fare con loro, non dimenticare la gentilezza e non alzare mai la voce.

Punto tre:
La semplicità.
Essere semplici, vuol dire essere lineari, nel parlare e nell'agire, vuol dire non guardare mai qualcuno dall'altro in basso o ritenersi superiore.
Unita alla buona educazione, rappresenta il binomio vincente per non essere giudicati supponenti, al di sopra delle righe.

Punto quattro:
La correttezza.
Con tutti, sempre.
Vuol dire non rimangiarsi la parola data, non mentire, non far credere ciò che non è, non trattare il potente con servilismo, utilizzando l'adulazione per accattivarselo, tacendo anche quando sbaglia.

Penso che se tu usi questi quattro ingredienti nel tuo trattare con le fanciulle, tu sia già a buon punto.
Poi, ci sono questioni pratiche, come, ad esempio il salutare.
Porgere la mano, in genere, è un gesto gradito, anche se dovrebbe sempre partire dalla donna.
I baci a destra e sinistra, buttati nell'aria, sono entrati nell'uso, anche se non sarebbero da adottare proprio con tutti senza distinzione.
Qualcuno potrebbe non gradirli.
Prendere la mano, il braccio, non dovrebbero avere interpretazioni negative, quando mirano a stabilire un contatto con un'altra persona che non sia fatto solo di parole.
Alla fine, non sono molte le accortezze da usare e poi, vedendo le reazioni, si possono anche escludere con qualcuno, quei gesti o atteggiamenti, che non hanno in sè niente di malizioso, ma capisci non essere graditi.

Non credo che tu possa essere frainteso utilizzando sempre i quattro punti su elencati.
Provarci, ha connotati ben diversi e non è da confondere con il corteggiamento che può essere gradito.

[Enfys]

Concordo con Bianca. I quattro punti elencati sono quelli che ti avrei consigliato io, se non lo avesse fatto lei, perciò eviterò di ripetere la cosa.
Sii te stesso e cerca di rispettare quelle linee guida e, come dicevo nell'altro post, cerca anche di capire con che ragazza hai a che fare, cioè, se è una ragazza che si sente a disagio quando uno è troppo espansivo, evita e poniti dei limiti da rispettare, o se invece non si fa problemi, adeguati. Ad ogni modo, quello che Bianca ha detto è sufficiente per apparire come una persona tranquilla e che non ha secondi fini.

Ah, so che ho detto di atteggiarti a seconda della persona, in un certo senso, ma se sei in un gruppo di amiche, evita di fare "favoritismi" o di sembrare, tipo, super-affiatato con una, perché potrebbero interpretarlo come un interesse, anche se potrebbe essere solo una grande affinità in amicizia.

[mikstick]

grazie ad entrambe, me li appunto subito

[uccio]

Concordo anch'io, tranne però sul punto della volgarità di parola equivalente alla volgarità di pensiero. Ma magari ho frainteso io. Se per linguaggio scurrile si intende pesanti riferimenti al sesso posso capire, ma se si intende il semplice uso di torpiloquio non sono d'accordo, perchè le persone raffinate che conosco si contano sulle dita di un cavallo, ma non sono le uniche capaci di riflessioni prodonde.

[Bianca]

Il linguaggio scurrile, é quello che utilizza termini volgari, riferiti al sesso oppure no, inserendoli come si trattasse di punteggiatura.
Non ci vedo una grande differenza tra uso di turpiloquio e inserimento di scurrilità.
Se ci pensi, volgarità di parola e volgarità di pensiero, possono accompagnarsi tranquillamente, con grande soddisfazione dell'autore, in quanto, chi fa uso frequente di termini volgari che tutti sentono, non deve farsi tante remore nel pensare in modo volgare; è questo che intendevo.
Non è necessario essere "raffinati" per non fare uso di volgarità, basta possedere quel minimo di buona educazione che non consente di vomitare sugli altri tutti i rifiuti che si formano in un povero cervello distorto.
La responsabilità, se questo andazzo ha preso piede, è anche nostra, che ci siamo adattati a sopportare un frasario sbagliato e inopportuno.
A me è capitato più volte di richiamare qualche fanciulla in modo bonario, del tipo: quello che ti esce dalla bocca, carina come sei, è così in contrasto che ti rende persino brutta.

Volgarità di pensiero, non vuol dire incapace di riflessione, vuol dire che la riflessione, quando esiste, sarà influenzata dal livello della parlata, così come, la parlata è influenzata da ciò che di volgare nasce nel cervello.

[OrbsAvoidance]

Post eliminato

[Bianca]

Non so bene perché, ma a me non è mai capitato di essere fraintesa, nè ho mai dovuto difendermi da avance troppo spinte.
Forse qualche volta, ma i miei intendimenti erano sempre così chiari, che bastava una risata e tutto tornava al suo posto.
Ho avuto a che fare con molti uomini, per più tempo e in modo frequente, ma non ci sono mai stati incidenti.
I mariti delle amiche, sono sempre rimasti in un'apposita nicchia, intoccabili.
Gli altri, soprattutto medici (e sì, mi è toccato frequentarli parecchio) ci mettevano pochissimo a capire con chi avevano a che fare.
Non ero Cerbero, si poteva chiacchierare, scambiare idee, ridere, scherzare, fare battute, parlare molto seriamente, ma con il massimo relax, senza preoccuparsi del "dove quest* vuole andare a parare"
Se non si fa uso di atteggiamenti equivoci, maliziosi, nessuno fraintende e si possono avere rapporti cordiali; cordiali, non di amicizia, perché, come ho detto più volte, l'amicizia tra uomo e donna non esiste.
Se poi, si può, si vuole avere qualcosa di più importante, allora si può intraprendere la strada dell'amicizia.
Io che non potevo e non volevo, l'ho sempre evitata.