Bisogno di chiarezza

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Gin's Jinx
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Bisogno di chiarezza

Messaggio da Gin's Jinx »

Credo di aver seriamente bisogno di pareri più esperti per capire il caos che ho in testa al momento, quindi eccomi qui a chiedere consigli.
Ho scoperto da poco i termini asessuale e aromantico e se devo essere sincera faccio ancora un po’ fatica ad assimilare appieno cosa vogliono dire. Ci ho messo anni per accettare il fatto di non essere eterosessuale, anni di lotte con me stessa contro tutto quello che mi era stato insegnato (dalla televisione, più che dai miei genitori, visto che sono abbastanza aperti come mentalità anche se non me ne hanno mai parlato seriamente) e adesso mi ritrovo di nuovo nella confusione.

In 22 anni di vita non mi sono mai sentita “innamorata” di qualcuno. Fortissima amicizia, bisogno di stare vicino alla persona, voglia di una certa “esclusività” con quella persona (praticamente solo donne, ecco perché la mia precedente definizione di lesbica) ma mai veri e propri sentimenti romantici. Credo che la cosa più vicina che ho avuto è un sentimento queerplatonico, se si può dire, cioè mi sentivo molto più legata a questa persona di una normale amicizia, ma non sentivo amore per lei o voglia di avere una relazione romantica nel senso comune del termine.
Il concetto di appuntamento e tutto quello che ne comporta mi fa sentire abbastanza a disagio, non mi sembra essenziale, non capisco perché bisogna sopportare tutta quell’ansia del “pago io, paghi tu” o del “devo sembrare bella perché se no non mi vuole” o “ma al primo appuntamento bisogna baciarsi o aspettare quello dopo?” e preferisco più un approccio… d’amicizia? Esci insieme se ti va, se vuoi offri se no ognuno paga il suo e amici come prima, se vuoi abbracciare la persona la abbracci e non puoi sembrare spudorato, solo affettuoso, se non vuoi uscire non è che non vuoi bene a quella persona ma semplicemente non hai voglia di uscire. Ho sempre preferito questo tipo di rapporto, ma tutti mi dicono che bisogna uscire con le persone perché se no non si è normali e quindi ho sempre voluto quel rapporto, ma non l’ho mai provato, ecco. Credo di aver trovato un termine, anche se qui non mi sembra che lo usiate, che è cupioromantico. Secondo voi potrebbe essere possibile? O sono cose che una persona nello spettro aromantico non pensa? Non riesco bene a capire cosa rientri e cosa no, ecco perché la confusione.

Per il lato sessuale la storia è più complessa, forse, almeno per me lo è. Non riesco a capire se sono nello spettro asessuale o meno. Ho una libido, pensare al sesso non mi da fastidio e ci penso, però non riesco ad immaginarlo con un’altra persona. Se ho delle fantasie sessuali sono sempre riguardo personaggi di libri/film/etc e se riguardano me sono sempre con una persona senza volto. Mi interessa il sesso in se stesso, ma non il sesso con un’altra persona in particolare, anzi, quando provo a pensare di farlo con una persona x mi sento a disagio, come se non fosse giusto farlo, anche se mi sento attratta dalla persona.
Altro punto, l’attrazione. Non credo di aver mai sperimentato attrazione sessuale per una persona. Mi attrae la loro mente, il loro carattere, il loro modo di porsi, a volte il loro aspetto, anche se è più come vedere un quadro e dire “oh, è bello” e passare avanti. Non riesco a farlo coincidere con tutto il resto e quindi altro motivo di confusione.
Tornando all’aspetto sessuale, un altro punto di confusione è: se sono davvero asessuale, posso comunque volere una relazione sensuale? Mi piacciono le carezze, le coccole, i baci, mi eccitano anche, ma non sento il bisogno di “finire” l’atto, non voglio passare alla fase successiva, preferisco o lasciare che si calmi da sola la cosa o occuparmene da sola. È “normale” per un asessuale o questo mi rende non asessuale?

Forse sono troppo fissata con le etichette, forse dovrei solo essere quello che sono e fregarmene, ma credo di aver bisogno di sentire di appartenere a qualcosa, il darmi un’etichetta che mi aiuti a definirmi e spiegarmi con gli altri senza dover fare papiri del genere.
Scusate se sono un po’ confusionaria, non è facile mettere per iscritto pezzi di pensieri che si intrecciano senza un filo logico.

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Edward
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Edward »

Parto dalla parte che, per me, è più semplice, dunque l'aspetto sessuale.

Ti tolgo subito alcuni dubbi: gli asessuali sono persone che non provano attrazione sessuale per altre persone. Punto. Che poi facciano lo stesso del sesso con qualcuno, o da soli, o che sentano necessità fisiche, non è influente.
Nelle persone, la libido è quella sorta di voglia, appetito verso il sesso, come questione fisiologica. Dunque, salvo i casi di persone che proprio non sono interessate alla sessualità in generale, gli asex possono avere un desiderio sessuale generalizzato (non portato su una persona in particolare), praticare autoerotismo, provare eccitazione.

Ci sono asessuali che amano molto le coccole e i baci, altri che proprio no. Secondo me questo dipende molto dalla valenza che si da, emotivamente, a questi gesti. Si può abbracciare e tenere per mano una persona perché si è innamorati, ma anche perché gli si vuole molto bene.
Desiderare il contatto fisico con l'altra persona viene spesso definito "desiderio sensuale", e se volessimo generalizzare è una cosa comune per gli asessuali romantici, ma anche alcuni aromantici non disdegnano. Io sono asex e aromantica, e non mi dispiace abbracciare e coccolare gli amici con cui ho un rapporto molto stretto e chiaro. Io però non amo molto i baci, per esempio. Spesso gli aromantici non amano i baci, ma anche qui, dipende un po' dalla persona e dalla valenza che si da al bacio. Per me il bacio (alla francese, intendo), è qualcosa che collego alla sfera sessuale e romantica, e non mi fa sentire del tutto a mio agio... ne ho dati soprattutto per far piacere all'altra persona e perché pensavo si facesse così (ho scoperto tardi l'asessualità e affini).

Sul tuo non voler concretizzare l'atto... qui bisognerebbe capire una cosa. Devo essere un po' diretta, vedi tu se rispondere o pensarci sopra per conto tuo.
Per prima cosa, l'eccitazione può essere data dall'attrazione sessuale oppure anche da banalissime reazioni fisiche a determinate pratiche. Se tu, per esempio, non senti il desiderio di toccare o essere toccata dalla persona con cui sei in quel momento, è probabile che tu sia asessuale. Ma può anche essere che dell'attrazione ci sia, ma non tanto forte da volerla poi convogliare in un rapporto sessuale. Questo aspetto di solito è associato ai Gray-a, ovvero alle persone che fanno parte dell'area grigia, una zona tra l'asessualità e la sessualità. I "grigi" non si sentono completamente asessuali, ma nemmeno sessuali.
Però anche qui, per come la vedo io, bisogna stare attenti a capire i meccanismi. Perché per esempio anche molti sessuali preferiscono solo certe pratiche (es: sesso orale) piuttosto che la penetrazione. Dunque non è che i grigi sono "quelli che non amano la penetrazione", ma quelli che magari hanno un'attrazione così bassa da arrivare solo a certe pratiche (magari perché viste come "meno impegnative"), e ad altre no.

Non so se possa essere d'aiuto,ma da quello che scrivi, se anche provi eccitazione fisica per un bacio o una carezza, ma poi fosse per te "risolveresti" da sola, ti vedo più tra gli asex e i grigi che tra i sessuali. A meno che tu non sia una sessuale che ha qualche blocco o timore, ma non mi pare da quel che racconti.

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Edward
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Edward »

Passiamo ora alla questione romantica, che per me è ancora più spinosa di quella sessuale.

Ci sono persone romantiche che non amano i cliché delle coppie. Essere romantici, nei termini di Aven, significa provare attrazione romantica, cioè sentire una spinta che ti fa desiderare di "stare" con quella persona, di fidanzarcisi nell'accezione comune del termine. Non so se i tuoi esempi (cene, pago io-paghi tu, desiderare di vedersi sempre e comunque) significassero questo, può darsi che a te non piacciano certi comuni stili di relazione d'amore. Oppure intendevi semplificare per dire "non mi piace l'idea di stare in coppia, contemplo solo l'amicizia, non mi innamoro" (in quel caso, mi pare un atteggiamento aromantico).

Io confesso che dei cupioromantici (che sono aromantici per definizione) so poco, e quel poco che so non lo comprendo. Se ho ben capito, i cupio sono persone aromantiche che però desiderano una relazione romantica. Ti confesso che non so come affrontare la questione, perché nel mio immaginario un aromantico può anche decidere di avere una relazione simile a quella romantica, ma non ho idea di come possa sentircisi dentro. Arrivo a capire che un aro possa desiderare una relazione queerplatonica, ma non all'idea che desideri e viva benissimo una relazione romantica. Anche perché a quel punto definirsi "aromantici" mi parrebbe una sottigliezza quasi ininfluente.

Ma può essere un problema mio. Io per esempio farei anche fatica comprendere un asex che desidera fare sesso con qualcuno ma non prova attrazione per lui/lei.

Se tu puoi aiutare a me a capire i cupio, ti sarei grata perché come ho detto, non ne so abbastanza. Potrei anche aver detto molte sciocchezze.

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Gin's Jinx
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Gin's Jinx »

Credo che l'eccitazione derivi dall'atto in sé e non dalla persona che lo fa, è che di solito non sono una persona amante del contatto, quindi mi lascio toccare da pochi e per questo non posso testare la teoria. Solo una volta un mio compagno di classe per farmi un dispetto mi ha fatto il solletico e toccando un punto sensibile mi ha fatto sentire qualcosa, ma anche lì non era la persona, era il punto che ha toccato, penso che chiunque l'avesse fatto avrebbe scatenato la stessa reazione. Che poi sto parlando di semplici coccole (tipo carezze sulla schiena o sul collo) non di niente di considerato sessuale, quello non mi attrae e non l'ho mai voluto sperimentare, quindi non saprei che effetto mi fa.
Non credo di aver blocchi, sono sempre stata molto aperta, leggo libri che trattano l'argomento, consiglio le mie amiche, quindi non è l'atto sessuale in se che mi da fastidio è il farne parte e forse è proprio questo che mi fa venire così tanti dubbi perché, non so se è qualche idea sbagliata, secondo me agli asessuali non dovrebbe proprio interessare il sesso in ogni sua forma, quindi non dovrebbero provare interesse in libri con storie romantiche che implicano anche vicinanza fisica o altro no? :shock:

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Edward
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Edward »

Ah, ok! Beh, io non posso dirti "cosa" sei, perché questo sarà un tuo percorso e non mi permetterei mai di indirizzarti da una parte, l'altra o l'altra ancora... ma da quel che dici, mi sembri abbastanza asessuale!

Ci sono Asex come dici tu: persone che proprio non hanno nulla a che fare con il sesso, ma non è per tutti così, anzi, sono una minoranza.

Posso dirti, da asex aro, che io sono la confidente/consigliera per questioni sessuali e amorose, per la maggior parte dei miei amici. Credo dipenda dal fatto che riesco a vedere le cose con una certa "chirurgia" e lucidità. Nella mia biblioteca personale c'è un gran numero di libri erotici e anche nella mia videoteca. E ho pianto per un sacco di bellissime storie romantiche, perché l'amore è universale e comprensibile da chiunque abbia un cuore, e di tipi di amore ne esistono a bizzeffe, non esiste solo quello romantico.

Detto questo: ascoltati, esplora le esperienze altrui, chiedi se hai bisogno e tieni comunque presente l'area grigia!

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Gin's Jinx
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Gin's Jinx »

Per il lato romantico credo, da quello che dici, di non avere ben chiara la differenza allora tra relazione romantica e platonica. Da quello che leggo in giro un sentimento queerplatonico l'ho provato, più volte, ma non credo sia mai andato oltre e quello che avrei voluto era il ricambio del sentimento con una specie di "esclusività", nel senso che altre persone non dovevano avere quello stesso grado di affetto, ma non ho mai voluto di più per essere felice, non volevo con loro relazioni "normali", mi sarebbe bastato, appunto, una conferma dall'altra parte dell'esistenza di quel tipo di relazione. O meglio, questa è la conclusione a cui sono arrivata pensandoci adesso, perché fino a poco tempo fa non avevo nemmeno idea che fosse possibile una relazione del genere, quindi cado proprio dalle nuvole xD

Per quanto riguarda i cupioromantici, da quanto ho capito, non vogliono avere una relazione loro perché non ne "sono in grado" o "sentono il bisogno" essendo aromantici, ma amano l'idea della relazione romantica e vorrebbero poterne avere una, ma non perché sentono che gli manca, ma perché gli piace l'idea in sé anche se poi non si adatterebbe a loro. è un po' strano, lo ammetto, ma è un po' quello che provo io. Faccio un esempio più pratico: amo leggere storie d'amore. Sono una fangirl sfegatata di coppie che nel canon non esistono e mi piace leggere fanfiction in cui c'è amore tra quelle persone. Mi piacerebbe poter essere loro, in un certo senso, e vivere quella storia, forse perché fin da piccola sono sempre stata circondata da storie romantiche, ma non la vedo applicabile a me stessa perché anche se ci provo non riesco a sentirmi romanticamente attratta ad una persona reale, ma nemmeno sono attratta io dalle persone immaginarie, mi piacciono loro in quanto loro, se non fossero loro non vorrei ci fosse una storia romantica dietro. Un po' confuso, per quello non riesco a capire questo cosa fa di me xD

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Edward
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Edward »

La relazione queerplatonica è una relazione tra due persone che non ha caratteristiche romantiche. È connotata da una forte intesa mentale, in genere per persone parlano del loro partner queerplatonico come di qualcuno che è più che un amico, un'amicizia superiore, elettiva.
Ognuno la svolge come vuole: c'è chi vuole l'esclusiva, chi può avere più relazioni QP nelle stesso tempo... dipende. C'è chi può portarla a una convivenza, chi no. Peraltro non sono esclusiva degli aromantici.
Una persona può decidere di portare avanti una relazione aromantica in tanti modi, direi quelli che preferisce.

Faccio fatica a capire per questo motivo: la relazione romantica è connotata dall'essere fondata sull'attrazione romantica, no? Poi capisco l'idealizzazione, ma come si può essere orientati verso un'idea? Mi riesce più facile considerare il cupioromanticismo come una sorta di ... gusto? più che orientamento. Che però non ha dirette influenze sulla vita di tutti i giorni, nei rapporti interpersonali. Cioè, io non la vedo come una cosa che caratterizzi una persona tanto quanto un orientamento.

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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Matty »

Gin's Jinx ha scritto:Forse sono troppo fissata con le etichette, forse dovrei solo essere quello che sono e fregarmene, ma credo di aver bisogno di sentire di appartenere a qualcosa, il darmi un’etichetta che mi aiuti a definirmi e spiegarmi con gli altri senza dover fare papiri del genere.
Scusate se sono un po’ confusionaria, non è facile mettere per iscritto pezzi di pensieri che si intrecciano senza un filo logico.

Il fatto è che ciascuno di noi (in generale) è, a mio parere, complesso, e quindi le etichette che si provano a dare non sono mai abbastanza.

Io per esempio non provo attrazione sessuale, quindi mi ritengo asessuale, anche se non escludo di essere demisessuale, perché nei rapporti sessuali che ho avuto non mi sono mai trovato a mio agio, ma forse se fossi più coinvolto emotivamente con una persona potrei anche provare attrazione sessuale verso di lei, ritengo di non poterlo sapere a priori.

Invece dal punto di vista del romanticismo mi ritengo romantico, però sento di poter avere una relazione romantica solo con una ragazza con cui posso raggiungere una intensa intesa intellettuale e/o emotiva, quindi sono una via di mezzo tra sapioromantico e demiromantico.

Però capirai che questo tipo di linguaggio è poco conosciuto dai più, pertanto secondo me la cosa importante in un primo momento è capire esattamente ciò che si è, ciò che si prova, lontani dal giudizio della società che ti potrebbe archiviare come "anormale", e magari finiresti addirittura per crederci.

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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Enfys »

Per me è difficile definire cosa sia una relazione romantica, perciò tendo spesso ad identificarla con i "sintomi" che gli altri descrivono: arrossire in presenza di una persona, non riuscire a parlare, avere il battito accelerato, pensare molto a qualcuno,ecc... Il fatto di ricercare esclusività nell'altro, anche nei gesti "romantici", penso che sia una cosa soggettiva e che non influenzi l'essere aromantico; almeno per me, il desiderio c'è di voler trovare qualcuno che sia speciale e che mi dedichi quel genere di attenzioni, ma non riesco a provare la "connessione" con qualcuno. In passato avevo un'idea più sicura al riguardo, cioè, sapevo benissimo di non volermi fidanzare e di non volere un ragazzo e non sentivo la "necessità" di trovare quella persona speciale, ma quando la cosa ha iniziato a farsi sentire, anche se ho trovato dei ragazzi interessanti fisicamente, caratterialmente o intellettualmente, non provavo nulla a livello sentimentale. Il fatto di volere quel tipo di attrazioni da un genere piuttosto che un altro, sinceramente, non so spiegartelo, cioè, non mi è chiaro cosa definisca la preferenza visto che non è l'orientamento romantico/sessuale a definirlo. Forse è una connessione a livello emotivo, caratteriale o qualcosa di simile.

A livello sessuale, penso che un aiutino possa essere ciò che si prova vedendo qualcuno. Fino a poco tempo fa, per esempio, ignoravo del tutto la sfumatura che la parola "hot" porta. Ho sempre pensato che fosse un sinonimo di estremamente bello, ma non credevo che potesse sottintendere, o meglio racchiudere, una sensazione fisica che generalmente si prova guardando una persona. A dire il vero, mi ha fatto riflettere molto sulla cosa, rafforzando l'idea che io sia asessuale. Certamente, possiamo provare libido e piacere a seguito di alcuni gesti, ma questo non significa che siamo sessuali, perché non proviamo attrazione verso qualcuno.
Gin's Jinx ha scritto:Mi attrae la loro mente, il loro carattere, il loro modo di porsi, a volte il loro aspetto, anche se è più come vedere un quadro e dire “oh, è bello” e passare avanti.
A dire il vero, secondo dei post che lessi tempo fa su tumblr, anche questi possono considerarsi attrazione, ma non influenzano quella romantica e sessuale. Possono presentarsi insieme, ma non influenzarla, e comunque non è un problema provarli, perché non ti escludono dalla definizione di aromantica/asessuale.
Gin's Jinx ha scritto:Forse sono troppo fissata con le etichette, forse dovrei solo essere quello che sono e fregarmene, ma credo di aver bisogno di sentire di appartenere a qualcosa, il darmi un’etichetta che mi aiuti a definirmi e spiegarmi con gli altri senza dover fare papiri del genere.
Scusate se sono un po’ confusionaria, non è facile mettere per iscritto pezzi di pensieri che si intrecciano senza un filo logico.
Ma no, tranquilla! :) Anzi, anche per me è così perché ritengo sia necessario sapersi identificare in qualcosa. Se non avesse un nome questo mio modo di essere, mi sentirei del tutto smarrita, perché penserei di essere l'unica persona a sentirsi in questo modo e quindi si rafforzerebbe in me l'idea di essere io sbagliata o rotta. Sapendo che esistono concetti come asessualità e aromanticità mi sento più tranquilla, perché, anche se ci vorrà del tempo per comprendere del tutto la mia identità, adesso mi sento molto affine a questi concetti e capisco che non ci sia nulla di sbagliato in me, nulla che debba essere aggiustato.
E' normale essere confusi all'inizio, perché stai entrando in contatto con qualcosa di nuovo. Pian piano riuscirai a capire meglio me stessa e a capire, vedrai. Per qualsiasi domanda noi siamo qui, pronti ad aiutarti :D

Per concludere, ho trovato degli schemini su tumblr che spero possano chiarire le cose e non complicarle più del dovuto:

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Gin's Jinx
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Gin's Jinx »

Scusate la lentezza a rispondere ma non mi si apriva il forum, non ho ben capito perché, mi dava una pagina bianca... Bah, le stranezze del mio computer!
Comunque grazie mille a tutti per i vostri consigli e input, ho riflettuto molto in questi giorni e ho capito che molti dei miei pregiudizi erano qualcosa che mi aveva attaccato la società e penso ci vorrà un po' per togliermeli del tutto dalla testa, ma alla fine adesso so che sono "cavolate".

Nel frattempo ho provato a parlarne con la mia migliore amica. Mi ha detto che è impossibile che non provo sentimenti romantici perché ho avuto una cotta per una mia amica (che per me era platonica, adesso che sto iniziando a capire la differenza tra le due) ma per lei doveva essere romantica o non potevo essere così felice per ogni minima cosa che facevamo insieme. Non posso essere aromantica e asessuale se mi piace accoccolarmi accanto ad una mia amica a vedere un film, perché quello è per forza romantico o che porta al sesso. Dice che sto scappando da me stessa e che ho trovato una scusa per chiudermi ancora più in me stessa.
Mi ha fatto dannatamente male che pensi questo di me, che non abbia nemmeno provato a capire e che non VOGLIA capire perché dice che lei non potrà mai accettare una cosa del genere. Come ci si comporta in questi casi?

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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Bianca »

È la tua migliore amica?
Ti fidi di lei?
Prova a guardare le cose dalla sua parte e chiediti perché lei interpreta in modo diverso le cose che ti riguardano.

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Gin's Jinx
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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Gin's Jinx »

Le voglio un bene dell'anima e mi fido quasi sempre di lei, ma so i suoi difetti e so che lei vede il mondo attraverso i suoi occhi e nel suo modo di vedere le cose le persone non possono non provare attrazione sessuale e non possono provare qualcosa di più per una persona che non sia amore. In più lei mi vuole felice e pensa che io possa esserlo solo con qualcun'altra ed è convinta che il mio non trovare nessuno sia perché sono introversa, insicura, timida e ho paura dei cambiamenti. Aggiungiamoci che per quattro anni ho avuto dei sentimenti fortissimi per una nostra amica comune e lei l'ha vissuta con me, vedendomi dall'esterno e quindi posso capire che per lei sia assurdo che improvvisamente dica che non provo attrazione romantica per nessuno, ma non sa che quasi ogni giorno mi chiedevo cosa c'era che non andava in me perché non sentivo quello che si dovrebbe sentire con una cotta. Non gliel'ho mai detto perché avevo paura di rivelarle che ero ancora più strana di quello che credeva, perché volevo far parte della massa e volere quello che volevano tutti. Se tutti vogliono una relazione devo volerla anche io, mi dicevo, e quindi mi sforzavo di amplificare quello che provavo e standardizzarlo alle aspettative. All'epoca pensavo che ci fosse qualcosa che non andava in me, adesso penso che potesse essere qualcosa di diverso e che sia normale quello che provavo se vista da quella prospettiva.
Ok sto andando fuori tema m sa xD è che è difficile spiegare perché capisco che possa pensarlo, da un certo punto di vista, ma non capisco come possa negare l'esistenza di qualcosa che evidentemente esiste o non ci sarebbero tutte queste persone aro/ace.

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Re: Bisogno di chiarezza

Messaggio da Andreaphoenix »

Gin's Jinx ha scritto:Per il lato sessuale la storia è più complessa, forse, almeno per me lo è. Non riesco a capire se sono nello spettro asessuale o meno. Ho una libido, pensare al sesso non mi da fastidio e ci penso, però non riesco ad immaginarlo con un’altra persona. Se ho delle fantasie sessuali sono sempre riguardo personaggi di libri/film/etc e se riguardano me sono sempre con una persona senza volto. Mi interessa il sesso in se stesso, ma non il sesso con un’altra persona in particolare, anzi, quando provo a pensare di farlo con una persona x mi sento a disagio, come se non fosse giusto farlo, anche se mi sento attratta dalla persona.
Altro punto, l’attrazione. Non credo di aver mai sperimentato attrazione sessuale per una persona. Mi attrae la loro mente, il loro carattere, il loro modo di porsi, a volte il loro aspetto, anche se è più come vedere un quadro e dire “oh, è bello” e passare avanti.
Se non fosse che sarebbe impossibile direi che tu sei entrata nella mia testa e hai tradotto quello che cercavo di dirmi O.o. Assurdo, penso la stessa cosa, il sesso non mi infastidisce generalmente, ma mi sembra sbagliato farlo, non mi ci vedo, non c' entra con l' amore nella mia esperienza. L' attrazione è uguale, bellezza fisica, desiderio di abbracciare, baciare... Il desiderio se lo provo, come dici tu anche io lo soddisfo da me. Se vuoi chiedermi mi farebbe un gran piacere!

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