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Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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OwnPrivateIdaho
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Hello

Messaggio da OwnPrivateIdaho »

Ciao a tutti.

Sono un ragazzo di trentun'anni e, capitato qui praticamente per caso, mi son ritrovato poi a leggere e rileggere per ore. É stata una sorpresa e vorrei, una volta tanto, condividere con qualcuno argomenti che son sempre difficili da affrontare con gli amici che, perlopiú, non possono che attingere al solito armamentario di risposte clichè del caso.

Vi racconto, spero brevemente, di me. Sono omosessuale e con il sesso ho un rapporto diciamo irregolare. Mi piace la parte intima e di condivisione, faccio a meno del sesso in sê. "Demisessuale" è la definizione che mi ha illuminato e portato a iscrivermi - questo per non tediarvi con i dettagli del caso. Ultimamente ho cominciato a pensar molto all'assenza di sesso: tre rapporti a oggi, di cui due dovuti a un preciso sforzo da parte mia nel farlo. Dopodiche ho smesso, non ha senso se non mi importa, e poi "tecnicamente" non si verifican chiaramente le condizioni per farlo al meglio.

Ho desiderio sessuale, non poco. Ma soltanto con alcuni amici, etero nel caso. Ho il desiderio se riesco a incasellarlo in un rapporto estremamente intimo e confidenziale. Poi il nulla. Mi piacciono molto gli uomini, sono estremamente sensibile all'aspetto fisico, mi "innamoro" facilmente. Ma non voglio farci sesso.
O meglio. Ne avrei voglia se riuscissi a instaurare un rapporto a due che vada oltre la singola sessione.

Non ho mai pensato esistesse una definzione di asessualitá: mi masturbo regolarmente, fantastico su alcuni uomini che incontro. Ho dedotto fosse la classica fase "mi innamoro solo di etero" da cui non riuscivo ad uscire. Ma so analizzare la cosa. Amo la complicitá che si crea in quel caso, come si crea da adolescenti, come è stata la mia intera educazione sentimentale a riguardo. È quel che continuo a cercare. Un legame unico e fortissimo, eccezionale nella misura in cui l'etero in questione nell'atto omosessuale abbandoni ogni giudizio o etichetta in nome del sentimento che si crea.

Mi chiedo soprattutto se è di una ulteriore etichetta che sto cercando.
Forse sí. Almeno darei una spiegazione sensata ai miei comportamenti.

Mi masturbo dicevo, ma affronto la cosa un po per fantasticare un po, un po per necessitá fisica. Alla fine, penso sempre, sempre, che è stato meglio così. Ho sfogato la necessitá senza aver dovuto far sesso, componente che comunque trovo in qualche modo estranea.

Unico punto che proprio non inquadro: tutto questo mi ha portato a deviare il sesso verso forme che pur essendo sessuali percorrano strade che meglio si sposino con le mie necessitá. Alcuni feticismi ad esempio. Mi fa quasi strano scriverlo, ma é quello il termine. Un contatto violento:quello è intimitá e comunque sentimento.
Certo che poi, uscendo dalle mie paranoie, non desidero o aspiro a nulla di quel che i feticismi noti richiedono: un leather bar non è esattamente quel che immagino.
E allora, come mai potrebbe un eccesso smaccatamente sessuale legarsi al campo delle asessualitá?

Del resto, abbandonando la questione "etero", il nulla. Mai con un altro omosessuale si è creato desiderio alcuno. Dovrei esserne totalmente cotto, ma non accade mai. La persona giusta? Uhm. Ho trentunanni, e in questa cittá son praticamente tutti gay. Sul serio é un caso? Mi pare quantomeno inverosimile.

Non so se ho reso l'idea. Forse ho solo aggiunto confusione alla mia confusione, e vi parlo di cose che non hanno nulla a che fare con l'asessualitá.

Ma sicuramente un vostro feedback mi sarebbe di aiuto. Ho sempre solo bisogno di inquadrare le cose.
Ma per inquadrare bisogna avere uno schema piú largo, finchè mi sento una casella x non ben definita, è sempre un casino. Non vorrei lasciar passare altri dieci anni di caos.

Ovviamente alla fine son stato prolisso... Perdonate il papiro.
Una buona serata, ed è sicuramente un piacere conoscervi.

Francy81
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Re: Hello

Messaggio da Francy81 »

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SilverKitsune
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Re: Hello

Messaggio da SilverKitsune »

Bene arrivato! :)
La masturbazione e i feticismi non necessariamente "invalidano" lo stato di asessuale di una persona, perché non sono legati alla sua attrazione verso le altre persone; nel primo caso si tratta di desiderio di sessualità solitaria, nel secondo si tratta di "attrazione" (se così si può chiamare) verso un oggetto, una particolare parte del corpo, o altre cose simili. E' l'attrazione verso le persone che definisce l'orientamento, quindi è possibile essere asessuali e praticare autoerotismo e/o avere dei fetish.
Questo, però, è tutto quel che posso dirti: nessuno conosce meglio di te il tuo stesso orientamento. Se ti ritieni demisessuale, sei demisessuale (peraltro, la tua descrizione della tua stessa sessualità mi sembra abbastanza in sintonia con la definizione di demisessualità).
Spero che il forum possa esserti utile. Se hai bisogno di qualcosa o hai dubbi e domande, dagli voce quando vuoi.
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Bruno
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Re: Hello

Messaggio da Bruno »

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Re: Hello

Messaggio da neraluna »

Benvenuto :) anche io sono approdata qui da poco e sinceramente non saprei dire con certezza se sono asessuale o demi, ma una cosa mi è stata detta e la dico anche a te: se pensi di essere asessuale o demi, usa pure liberamente queste etichette per descriverti. Andranno bene sino a quando le sentirai giuste per te perché i cambiamenti non si possono escludere a prioridalla vita ;)
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Caos
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Re: Hello

Messaggio da Caos »

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The Wayward Fox
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Re: Hello

Messaggio da The Wayward Fox »

Benvenuto tra noi! Ti hanno già detto tutto, quindi mi limito ad augurarti che il forum ti aiuti a fare chiarezza su te stesso :D
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Re: Hello

Messaggio da Asphyxia »

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Re: Hello

Messaggio da OwnPrivateIdaho »

Grazie molte, davvero, per l'accoglienza. Ho ovviamente mille dubbi e, essendo un mondo appena apertosi per me, non posso che continuare a ragionare e documentarmi. Per molte delle domande "tecniche" ho trovato risposte e punti di vista nel forum, non vi tedio quindi oltre a riguardo.

Vi confesso però che è proprio l'etichetta uno dei punti che piú mi confonde: utilizzarla liberamente mi appare come dare un nome all'assenza di una risposta. Vorrei trovarmi una base di certezza, e solo allora credo possa a ragione utilizzare una etichetta. E poi, una etichetta implica una sua gestione, e non so capire quanto sia questione identitaria, quanto pura, come dire, "narrativa diaristica" se rende l'idea. Ad esempio. Non amo molto frequentare le persone: mi interessa parlare di "asocialitá" o è semplicemente un tratto del mio carattere che sta lì e che esiste in maniera importante solo qualora mi prenda la briga di parlarne? Dovrei prestare attenzione alla cultura bear - nel mio caso - per meglio comprendere alcuni tratti dell'essere omosessuale? I due punti che ho preso ad esempio non mi crean particolari crisi, di conseguenza ignoro le etichette e/o le risposte. Ma in questo caso, su questo argomento, voglio sforzarmi e cercare di far chiarezza. Anche perchè a quel punto immagino dovrò chiedermi: bene, e adesso cosa penso dopo questa presa di coscienza? Ma, ecco, magari non è il caso che corra troppo. :)

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SilverKitsune
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Re: Hello

Messaggio da SilverKitsune »

Macché correre, prenditi tutto il tempo che vuoi :)
Ho capito il discorso sull'utilizzare o meno le etichette. Per me personalmente ce ne sarebbero diverse, ma mi limito a quelle che ritengo necessarie. Anche io preferisco fare attività solitarie che in gruppo, ma non molto spesso mi definisco "introvers*" o "asociale" pur essendolo, perché non credo ci sia bisogno di specificarlo.
Ogni caratteristica è parte di noi, che abbia un nome o meno ;)
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Re: Hello

Messaggio da Bakeneko »

Benvenuto anche da parte mia!
Prenditi tutto il tempo necessario per comprenderti a fondo. :wink:
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Chiara78
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Re: Hello

Messaggio da Chiara78 »

Ciao! Non posso che sottoscrivere in pieno ciò che ha scritto SilverKitsune =)
Aggiungo che uso le etichette solo su questo forum, in genere mi definisco "poco interessata al sesso" e va bene così; oltretutto, avendo a che fare con me si capisce subito che esso è l'ultimo dei miei pensieri, e scelgo di frequentare persone che hanno abbastanza tatto e intelligenza da non parlare solo di quello ;)
Buona permanenza!
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

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Yama1980
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Re: Hello

Messaggio da Yama1980 »

Ciao ;) benvenuto ;)
..Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile..

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klizia
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Re: Hello

Messaggio da klizia »

Benvenuto!

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Nicodemo
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Re: Hello

Messaggio da Nicodemo »

Benvenuto!
OwnPrivateIdaho ha scritto:Ciao a tutti.

Amo la complicitá che si crea in quel caso, come si crea da adolescenti, come è stata la mia intera educazione sentimentale a riguardo. È quel che continuo a cercare. Un legame unico e fortissimo, eccezionale nella misura in cui l'etero in questione nell'atto omosessuale abbandoni ogni giudizio o etichetta in nome del sentimento che si crea.
È stato proprio questo tipo ragionamento che una quindicina di anni fa attirò (o mi illusi che fosse stato questo e non un comando biologico, ma chi lo sa...) la mia attenzione: le ragazze mi piacevano, ma le vedevo già come qualcosa di scontato, che soprattutto nell'età dell'adolescenza i ragazzi cercano per pavoneggiarsi, per mostrarsi, per sentirsi "scaltri", per fare i grandi, per essere veri maschi, ecc... Io tutto questo lo vedevo troppo chiaramente e mi dava ai nervi non poco. Si fece sempre più forte l'idea di qualcosa di esattamente opposto: un rapporto che non fosse spinto da regole sociali, anzi che esistesse proprio clandestinamente da queste. Per poi scoprire qualche anno dopo, che ciò che immaginavo era una fetta di mondo (e qui voglio fare polemicamente di tutta l'erba un fascio, con qualche variazione di colori tra i fili d'erba, ma sempre comunque dello stesso grande fascio...) ancora più fissata con il sesso, ossessivamente fallocentrica all'ennesima potenza, se non altro che a volere il fallo sono entrambi i "membri" della coppia.

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