Ciao a tutti.

[CountYourLuckyStars]

Ciao a tutti gli iscritti. Finalmente mi sono iscritto anch'io. Ho 42 anni, abito al nord e sono akoiromantic/lithromantic. Penso che fra gli asex sia un orientamento abbastanza diffuso anche perché ho fatto delle ricerche sui forum in lingua inglese e molti giovani così si dichiarano, akoiromantic appunto. Spero, in futuro, che i miei argomenti risultino utili agli utenti e, quindi ,non solo agli iscritti, utenti che magari nemmeno conoscono questo orientamento (akoiromantic) ma si riconoscono in esso, come ho fatto io. Akoiromantic è un asessuale aromantico che però si innamora, anche abbastanza velocemente e altrettanto velocemente perde l' innamoramento quando capisce di essere ricambiato. Io sono sicuro di essere così anche se una ragazza l'ho avuta ,a diciotto anni, e per quasi un anno ma non abbiamo mai fatto sesso, solo tanto affetto e tenerezza. Quella è stata l' unica volta che ho accettato una relazione sentimentale mentre precedentemente e anche dopo sono sempre stato alla larga dalle donne, anche per la paura di essere considerato misantropo o misogino (cosa che è successa). Ho anche subito una aggressione omofoba da parte del fratello maggiore di un mio carissimo amico ma è capitato, oramai son passati quindici anni e poi in periferia certe cose succedono, ti vedono sempre senza ragazza e pensano che sei gay . Spero di trovarmi bene ciao ancora.

[Bianca]

Ciao Count!
È sicuramente positivo averti qui, perché tu sei consapevole di avere una particolarità singolare e direi anche non molto diffusa.
Da quando hai questa consapevolezza, hai cercato di spiegarti perché ti capita così?
Perché, nel momento in cui sai di essere ricambiato, (cosa che tutti desiderano) il tuo interesse per quella persona, va immediatamente scemando?
Preferiresti non essere ricambiato?
Preferiresti amare unilateralmente, lasciando che l'interessata ignorasse i tuoi sentimenti ?

Fare o non fare sesso, è un'altra storia.
Parliamo di sentimenti, di tanto affetto e tenerezza, come tu li chiami.
Non può esistere una educazione all'affettivita?
Non può essere messa in atto una capacità di amare e di dare alla persona che ama te?
In fondo la nostra vita è fatta di relazioni che, più o meno, si basano sui sentimenti, coinvolgono il desiderio di amare, ma anche quello di essere amati.
Ti ho fatto tante domande, perché la tua peculiarità è molto interessante e vorrei capire, a parte la possibilità di tenersi alla larga, come si riesce a gestirla.
Grazie e a rileggerci!

[CountYourLuckyStars]

Ciao Bianca, allora devi sapere che su AVEN in lingua inglese lessi tempo fa di ragazzi/e asessuali che lamentavano il fatto di provare la nausea quando venivano a conoscenza che la persona della quale erano innamorati ci sarebbe stata a vivere una relazione sentimentale. Questi asex si definivano lithromantic, un termine che non conoscevo il significato ma che avevo letto più volte nel forum. Ecco, la nausea, questo è sempre capitato anche a me fin da piccolo, e succede anche adesso. Quindi le ragazze oggetto dei miei sogni romantici sono sempre state " ragazze impossibili " tipo lesbiche o ragazze fidanzate dei miei amici oppure quelle da farti girar la testa quando le vedi,o ancora ragazze molto più giovani o che vivono lontano. Poi essendo asex aromantic quei sogni romantici di cui sopra ho scritto non sono nemmeno tali , io li definisco attrazione estetica, quasi una idolatria. Non escludo che un giorno io possa vivere ancora una relazione sentimentale ma adesso sto bene così, con le "angelicate" lontano dalla mia vita e dai rischi di imbarazzanti segnali di interessamento da parte loro. Speriamo che nel documentario ne parlino dei lithromanitc, non vedo l' ora di vederlo. ciao.

[Bianca]

Posso dirti (ma tu non ti arrabbiare) che il tuo modo di condurre i sentimenti, mi sembra la cosa più sterile, ma più sterile, ma più inutile che io abbia mai sentito?
Lo so che tu mi puoi dire: io sono così, ma io sono ugualmente indotta a pensare che quando di tratta di sentimenti, qualche cosa di diverso possa succedere.
Anche nei confronti delle persone con cui hai un legame di sangue succede così?
Anche il loro amore è causa di nausea?

[CountYourLuckyStars]

No, la nausea è sempre collegata alla complicità emotiva che si instaura fra due persone che decidono di vivere una relazione sentimentale-sessuale. Per esempio scrivere questo mi ha procurato una lieve nausea, è una cosa lieve. Io ho un gemello e quando una sua ragazza invece di chiamarlo col suo nome lo chiama amore la cosa mi infastidisce leggermente, purtroppo è così . Ma comunque non è questo il motivo per il quale sono asessuale, una lieve nausea potrebbe essere facilmente sopportata, il motivo è che mi disinnamoro subito quando penso o credo di essere ricambiato e non mi sembra giusto illudere una persona solo per una presunta utilità della relazione, è una cosa disgustosa penso per tutti e quindi non solo per me quando due persone si mettono assieme senza che si amino.

[Bianca]

Ti risponderò appena torno a casa, dopo aver riflettuto.

[Bianca]

Per tutti, i sentimenti devono essere coltivati, intendo quelli che nascono nei confronti di una persona che incontriamo ad un certo punto della vita e con la quale potremmo costruire un legame importante.
Nessun amore nasce e vive per sempre, senza il nostro contributo, senza la nostra volontà di coltivarlo, farlo crescere e renderlo un persempre.

Nel tuo caso, capisco che vi è una sorta di volubilità innata, qualcosa che succede a volte per le cose materiali, alle persone che non devono mai fare tanta fatica per procurarsi oggetti che ritengono di desiderare.

E' un po' la storia del sabato del villaggio, giorno in cui, si aspetta con ansia la domenica, si progettano cose, e poi si scopre che l'attesa era più bella, più stimolante del verificarsi di ciò che attendevamo.
Ma le supposizioni del Leopardi, non sono valide per tutti; ci sono persone che lavorano per raggiungere un obiettivo o una situazione e quando finalmente lo raggiungono, se lo godono e fanno di tutto perchè non svanisca, ma si rafforzi, diventi più importante, vitale.
Soprattutto, quando coinvolge un'altra persona.

Ritornando sui sentimenti, esiste una educazione in proposito: tutto ciò che ti ha portato all'innamoramento, non sparisce all'improvviso ma viene arricchito di altri elementi portati da una maggiore conoscenza.
Questi elementi, possono essere anche negativi, perchè in ognuno di noi, convivono l'Angelo e la Bestia e bisogna metterlo in conto quando ci accorgiamo che una persona diventa per noi, qualcosa di speciale.

Nessuno può essere obbligato ad amare, ma tu mi parli di un innamoramento/interesse/coinvolgimento emotivo che, in qualche modo, ha un inizio e per un po', vive di vita propria.
Soltanto tu puoi stabilire, quanta mancanza di volontà ci sia, da parte tua, affinchè tutto finisca all'improvviso, nulla sopravviva.
Devi essere molto onesto con te stesso, sul perchè si metta in moto un meccanismo che priva, innanzitutto te, di emozioni e della possibilità di vivere una delle esperienze più belle concesse agli umani, indipendentemente dalla sofferenza che può provare l'altra persona e indipendentemente dal tuo essere asessuale.

Consentimi una supposizione....
Quando senti che tuo fratello viene chiamato amore, non pensi che il tuo fastidio possa nascere da una sorta di invidia?

[Linus]

Ciaaao benvenuto!
Sai che ho sempre voluto sentire le ragioni di un lithromantico?
È interessante quello che dici! Non lo comprendo a fondo, ma lo trovo interessante

[Bianca]

Anch'io vorrei capire meglio.

Allora, Count, se tu ti innamori e, dici tu, anche abbastanza facilmente, di cosa ti innamori?
Che cosa ti attira nell'altra persona?
Che cosa la fa diventare speciale ai tuoi occhi?
Che cosa ha lei che le altre non hanno?
Che cosa ti fa dire, almeno per una manciata di giorni, è unica e insostituibile?

[Antares]

Ciao CountYourLuckyStars.

Benvenuto fra noi.

[Moleskine]

ci sono persone che lavorano per raggiungere un obiettivo o una situazione e quando finalmente lo raggiungono, se lo godono e fanno di tutto perchè non svanisca, ma si rafforzi, diventi più importante, vitale.
Soprattutto, quando coinvolge un'altra persona.

Come disse Napoleone (o almeno credo fosse lui... in storia zoppico, nel caso correggetemi e andate pure d'insufficienza!:D) a proposito di una corona, "Dio me l'ha data e ora guai a chi me la tocca!"

Ritornando sui sentimenti, esiste una educazione in proposito: tutto ciò che ti ha portato all'innamoramento, non sparisce all'improvviso ma viene arricchito di altri elementi portati da una maggiore conoscenza.
Questi elementi, possono essere anche negativi, perchè in ognuno di noi, convivono l'Angelo e la Bestia e bisogna metterlo in conto quando ci accorgiamo che una persona diventa per noi, qualcosa di speciale.

Volendo invece volare più bassi (evitando pure cantonate storiche! ); da Napoleone passo a citare i Subsonica: "Sono sentimenti solo se spaventano".

Premesso che è difficile (e pure azzardato) metter bocca sugli approcci ed i vissuti altrui - specialmente verso chi non si conosce- ; ma è un azzardo che intendo prendermi se è vero che siamo qui per confrontarci. Non me ne voglia perciò Count.

I sentimenti appunto (a meno che non si sia nati proprio bruti!), un po' ci spaventano. Parliamo di una tensione umana, sana. Questa c' accompagna specialmente nella fase embrionale di una conoscenza o relazione. Porta un carico di incertezza e dubbi e con esso, offre spesso già fertilità allo spauracchio della sofferenza.
Ci si interroga su aspetti quali la futuribilità della relazione, come pure, su cosa andremmo a sacrificare sul piano dell'individualità (ammesso che si perda qualcosa!), autolimitandoci nella considerazione/proiezione dell'arricchimento derivante dall'apertura all'altro/a.
Sono tutte "tensioni" che, nella misura in cui non diventino esasperate, attivano pure stimoli riflessivi legittimi e funzionali. L'insorgere dello spavento è quindi un processo naturale, e come tale, tende a silenziarsi con il materializzarsi del sentimento, dell'empatia e del desiderio d'unione.

Nel tuo caso, Count, potresti solo essere sopraffatto dalla tensione che, da sana (e comune!) accompagnatrice; sovraccaricandosi, costituisce per te un fattore inibente azionandoti meccanismi di difesa.
Del resto, da ciò che riferisci, lasci cogliere un uomo assai consolidato nella sua indipendenza e nella sua routine. Non è forse la prospettiva che queste possano essere "invase" a farne scemare gli impulsi?
Perdonami -e se puoi apprezzane- la franchezza, ma più che ricercare definizioni aderenti all'infuori di te, proverei a definire le ragioni del tuo approccio con un'attenta ed onesta introspezione.

Lungi da me farmi maestro eh, ma è quanto direi se parlassi ad un amico! Benvenuto!

[Bianca]

Condivido tutte le considerazioni di Mol.
Quando ci si rende conto che una persona sta diventando per noi, sempre più importante, è abbastanza normale essere presi da una certa paura, sconcerto, il timore di perderla, che possa ferirci, che possa preferire altri.
Sono rischi che sempre si corrono, quando si getta il cuore oltre l'ostacolo.

L'affermazione di Napoleone, è sicuramente condivisa da coloro che, invece di amare una corona, tengono tanto ad una persona.

Non è da escludere che coloro che si definiscono Lithromantici, mettano in atto una strategia che dovrebbe proteggerli da esperienze dolorose, proprio perchè, sono particolarmente spaventati dai sentimenti.

Oltre ai sentimenti, nascono domande su quanto questo legame ci imporrà di sacrificare delle passioni che abbiamo coltivato fino a quel momento, delle nostre abitudini.
Senza dimenticare che l'altro, non si conosce mai completamente ed è mutevole nel tempo.

[Linus]

Mh, il lithromanticismo è un orientamento come un altro, forse un po' particolare come può esserlo l'asessualità, ma se Count sta bene così, perché andare a cercare il cosiddetto pelo nell'uovo? Se lui è sereno nell'essere innamorato e non ricambiato (senza paura o sentimenti negativi) perché farne un dramma?

[Bianca]

Il fatto è, che Count deve crearsi delle situazioni che gli siano congeniali, che gli calzino a pennello, perché vivere dei sentimenti in modo unilaterale, implica grande autocontrollo, significa non consentirsi nessuna delle manifestazioni naturali nell'innamoramento, fosse anche soltanto mostrare tenerezza e ammirazione.
Il rischio che l'altra persona ricambi, è molto probabile e allora, che le si dice? Adesso che anche tu mi ami, di te non me ne importa più niente?
Difficile da spiegare, molto di più dell'asessualita.

[CountYourLuckyStars]

Penso che sia tutto molto più semplice ovvero che vivere una relazione sentimentale per un lithromantic sia una forzatura. Io amo la mia vita, ed anche il ricordo della mia unica relazione sentimentale è una cosa molto bella ma la cosa più bella di tutte è che io sono perennemente innamorato e non ho bisogno di essere ricambiato. Mica male vero?