La mia storia

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azuresky
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La mia storia

Messaggio da azuresky »

Ciao a tutti,

ho 45 anni, uomo, e non mi è mai interessato il sesso, e vi scrivo non per avere un consiglio ma per lasciare una esperienza e darvi elementi di riflessione.
Non ho mai avuto problemi ne situazioni particolari che abbiano causato la mia asessualità, semplicemente è così da sempre (ho fatto anche diverse volte degli esami sul testosterone ma non è mai stata una questione ormonale). Le relazioni sentimentali invece le ho sempre cercate come modo di completare me stesso.
Sono sempre stato felice della persona che sono, questo mio modo di essere non ha mai rappresentato un problema per me, so che sarei socialmente poco accettato se ne parlassi, sia in famiglia sia con gli amici e infatti non ne ho mai parlato con nessuno. Fingere nelle relazioni sociali non mi è mai costato e non mi ha mai fatto soffrire in realtà.
All'interno delle relazioni sentimentali, non ho mai avuto problemi a fare felici persone che davano importanza al sesso, se il mio partner è felice lo sono anche io (finchè la cosa non diventa da fanatismo ...). Infatti non ne ho parlato neanche a loro non essendo ne un problema per me ne per loro, ho sempre pensato che parlandone lo avrei invece creato. Credo di non essere neanche stato un cattivo amante visto che la mia attenzione in queste cose era tutta concentrata sul partner, sullo scoprire come renderla felice. Se penso a me in queste situazioni sono come una specie di specchio delle necessità del partner.
Ho avuto 4 storie nella mia vita, le prime 3 durate tutte diversi anni, dell'ultima vi parlerò alla fine ed è la ragione per cui vi scrivo. La prima a 21 anni. La terza è durata 11 anni, l'ho sposata dopo 5 anni. Poi crisi di coppia che lei pensava di risolvere con un figlio. Abbiamo avuto un figlio (ed è la cosa più bella a distanza di 7 anni dalla sua nascita che mi sia capitata) ma come avrei dovuto prevedere non è che per questo siano migliorati i rapporti con mia moglie ... ma tant'è, non rimpiango la scelta.
La separazione è stata una botta emotiva non indifferente per me che tengo a questo aspetto, pensavo di avere costruito tanto con lei e ho visto tutto sgretolarsi. Il sesso in questo è stato un aspetto come in precedenza del tutto in funzione del sentimento. Non essendoci più, era divenuto insopportabile farlo per gratificare una persona che mi feriva ogni giorno.
Sono stato 7 anni senza storie di alcun tipo, tranquillo ma solo. Mi dicevo che questa volta avrei trovato una persona speciale su cui fare un investimento emotivo.
Purtroppo mi sembra sulla base della mia esperienza che andando avanti con gli anni sembra rimangano "libere" solo persone che danno al sesso una importanza fondamentale.
3 mesi fa ho conosciuto una persona che davvero vale la pena. Più giovane di me, ha 27 anni. Lavoriamo nello stesso ufficio. Intelligente e gli piaccio per come sono come persona. La persona più buona che io conosca e con questo intendo sensibile e piena di attenzioni. Innamorati tutti e due, follemente. Siamo felici. Parliamo di andare a vivere insieme e su sua proposta lo diciamo ai colleghi. Ci presentiamo ai rispettivi genitori.
Io chiaramente non faccio prime mosse sul sesso, le fa lei.
Una sera siamo insieme e mi chiede di farlo, io del tutto impreparato vado in farmacia a prendere i preservativi. Lei sa esattamente cosa vuole da me e io come nelle altre storie cerco di farla felice come mi chiede. La cosa si ripete 3 volte ma mi rendo conto che c'è qualcosa di fondamentalmente diverso dalle situazioni che avevo vissuto in precedenza che al momento non mi riuscivo a spiegare. Nel fine settimana successivo lei torno al suo paese a un 300km di distanza per trovare i suoi e li mi arriva una telefonata definiamola ad alta volatilità. Dice cha ha parlato con il suo analista (novità) e che gli ha detto di andarci molto piano. Torna e la relazione è di fatto anaffettiva ridotta al rango di amicizia tra di noi ma formalmente immutata di fronte a tutti. Il venerdi la accompagno alla sua dissertazione di laurea, penso che sia sotto stress per questo ed evito di affrontare l'argomento prima, ma dopo cerco di capire. Gli chiedo se mi ama e mi dice di no. Allora dico che è il caso di chiudere la storia ma lei mi dice di no, che ha subito un trauma legato al sesso che è sotto analisi e che ha bisogno di tempo. Avevamo in programma un viaggio di lavoro di tre giorni all'estero, io e lei. Dolore per la situazione ma felice di essere con lei. Ne parliamo. Dice che fare sesso con me l'ha riconnessa con il trauma, stesse modalità. Ma non se la sente di parlarmene esattamente ma che deve capire meglio. Gli dico che il sesso non è un problema, per me si può anche non farlo, che è un aspetto secondario, cerco di metterla a suo agio .... torniamo in Italia. Il fine settimana successivo ritorna dai suoi e arriva un'altra telefonata. Tutto finito mi dice ma vuole rimanere amica. Dolore e rabbia da parte mia.
Rabbia perchè tra adulti non si usa il telefono per fare questi discorsi.
Glielo dico, dicendogli che per me è davvero finito tutto, altro che amicizia, che non mi era mai capitata una situazione come questa, gestita in questo modo.
E qui crolla, mi dice che ha subito si un trauma psicologico 9 anni prima per via di un incidente, ma ha anche subito subito dopo una violenza e che da allora è omosessuale. Lo psicologo diventa psichiatra...
Non so ancora oggi come sono riuscito a riprendere in mano il filo del discorso al telefono, ero in mezzo ad un casino che non ho mai affrontato prima e di cui non ho neanche le coordinate per comprendere appieno, ne alcuna esperienza di omosessualità neanche per dialoghi con amici.
Lei mi vuole come amico, sa di avermi incasinato, di non avermelo detto e si fa sensi di colpa mostruosi per essersi innamorata di un uomo. Dice che sta affrontando un percorso per comprendere chi è e che è convinta di essere omosessuale, che indietro non vuole tornare e che non può stare con un uomo. In tutta questa discussione c'è sempre lei, la persona più buona e sensibile di cui mi sono innamorato e che in ogni parola mi dimostra che non voleva farmi del male. Una fanciulla stupenda che non posso lasciare sola. Decido per la strada difficile, starle vicino come amico, consapevole che non sarà mai quello che sognavo. Continuare a lavorare con lei in ditta gomito a gomito su progetti che ci entusiasmano entrambi.
Dico ai miei genitori con un sorriso che non siamo più insieme di comune accordo (senza entrare in dettagli inutili) ma che rimane la mia migliore amica.
E parlo con lei della mia asessualità perchè tacerglielo non gli avrebbe fatto capire esattamente quello che era successo quando abbiamo fatto sesso. Vi do la mia opinione riducendo la complessità del tema: ha riprodotto lo schema della violenza e il mio schema di voler gratificare il partner glielo ha consentito, magari con un uomo non come me non sarebbe potuto accadere. Difficile dirlo. Era innamorata, si era sbilanciata, era tranquilla anche con me, un uomo. Prima.
Quello che ho imparato è che si può fare del male a qualcuno anche con le migliori intenzioni di fargli del bene. Ho anche imparato tanto su di me e di non dare mai per scontato l'esperienza che può avere fatto la persona che ti trovi davanti. Le cose che abbiamo in profondità non è facile tirarle fuori.
Spero che la mia storia sia di aiuto a qualcuno. Nelle rispettive differenze, ricordatevi di non lasciarvi sopraffare dal dolore.
Ultima modifica di azuresky il mer apr 26, 2017 11:35 am, modificato 1 volta in totale.

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gio74
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Re: La mia storia

Messaggio da gio74 »

Ciao Az benvenuto :wink: ... La storia che racconti offre molti spunti di riflessione, ma voglio soffermarmi sulle cose che dici di aver imparato

"Quello che ho imparato è che si può fare del male a qualcuno anche con le migliori intenzioni di fargli del bene. Ho anche imparato tanto su di me e di non dare mai per scontato l'esperienza che può avere fatto la persona che ti trovi davanti. Le cose che abbiamo in profondità non è facile tirarle fuori."

Mi ha colpito, particolarmente, quando dici che le cose che abbiamo in profondità non è facile tirarle fuori... E vero, non è affatto facile, anzi è molto difficile, e per farlo, si deve raggiungere quell'intesa mentale, e quell'empatia, che chiamiamo amore...

A rileggerci :wink:

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Bianca
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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

Buongiorno Azu!
Ho letto sul presto la tua storia e poi ho pensato a te che, nel cuore della notte, condividi le tue vicende.
45 anni sono pochi per avere un già così laborioso, affollato passato, ma diventano tanti se sono stati caratterizzati da difficoltà, dolore, incertezza, fallimenti, mete importanti.

Brilla come una Stella in questo cielo di chiaroscuri, quel bimbo/dono che, nato quasi a scopo terapeutico, ti ha creato la gioia di sentirti chiamare papà e di sapere, che una parte di te, cammina nel mondo, ti appartiene, senza essere una tua proprietà.

Dalle vicende sentimentali che riferisci, si evince che tu fai, di solito, le cose sul serio.
Non giochi con l'amore, non tratti le donne come passatempi.
Ti innamori, ti dedichi, sai dare anche quello che a te non interesserebbe così tanto, vivi per far felice chi ami.
Non è da tutti e chi è come te, si può ritrovare a prendere delle belle mazzate.
Sovente, ti ritrovi a chiederti: perché? Le ho dato tanto, tutto.
Dove ho sbagliato?

E veniamo all'ultima esperienza.

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Bianca
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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

Innamorati tutti e due follemente, pubblicizziamo, decidiamo, facciamo, presentiamo, siamo felici: il tutto in tre mesi.
Travolti da questo fiume in piena, come poteva mancare il sesso?

E qui, vengo colpita dallo squallore e dalla ponderatezza, non in sintonia col resto, della prima volta: lei mi chiede di farlo io vado a prendere i preservativi.

Non sarà che con questa perla, eravate già tanto amici prima, ma ti sei dimenticato di dircelo?
La descrivi come la persona più buona, più sensibile e piena di attenzioni che conosci..............
La sua sensibilità, pare non esserle servita granchè nell'evitarle di coinvolgerti nel suo mare di guai e difficoltà.
La sua bontà, non le ha suggerito che non avrebbe dovuto cucinare a puntino un uomo innamorato e probabilmente, ferito, amareggiato, reso triste e vulnerabile da fatti precedenti?

Mi viene da dire che neanche i 27 anni costituiscono un vantaggio, visto che oggi, a quell'età, ancora non hanno capito chi sono, cosa vogliono dalla vita e sovente dimenticano anche come si chiamano.

Ti definisci asessuale, ma nel sesso, proiettandoti con generosità sulle necessità della partner, riesci a non pensare a quelle che sarebbero le tue.
Non è da tutti; anzi, devo dire che, da quanto ricordo, nessuno mai si è espresso su Aven in questo modo, ovvero, nessuno mai si è detto disposto a tralasciare le sue esigenze per dare all'altro ciò che desidera.
Forse, qualche donna, ma il ruolo della donna può mimetizzarsi meglio.
Non ne hai mai parlato con nessuno, perchè sei sempre riuscito a gestire serenamente, da solo, questo tuo aspetto.
A volte, non si vuole esternare un problema, perchè tirarlo fuori vuol dire renderlo reale, materializzarlo ed essere obbligati a prenderlo in considerazione.

Perchè lo hai detto a lei? Te lo spiego io.
Di fronte a tutti i suoi problemi, è stato un modo per farle presente, che anche tu hai delle difficoltà, che anche tu hai bisogno di attenzioni.

A mio parere, in tutto quello che tu riferisci a proposito di quest'ultima esperienza, esiste un'unica, vera, tragedia: il fatto che lavoriate insieme.
Lei vive sensi di colpa "mostruosi"? E farseli venire 90 giorni fa?
Tu soffri come una bestia e le devi pure stare assieme.
Io il consiglio te lo do, anche se non lo hai chiesto: scappa, per quanto ti è possibile, a gambe levate; corri verso altri lidi, approdandovi però con molta calma, dopo averne accertato equilibrii ed esperienze precedenti. Cerca maturità, rispetto, capacità di dare amore, e non considerare un problema, anche la presenza di qualche anno più dei tuoi.

Non è vero che si può fare del male ad una persona anche con le migliori intenzioni di farle del bene.
Amare una persona non significa agire col sistema della Croce Rossa.
Amare vuol dire, avere la massima considerazione reciproca che non dimentica mai le esigenze dell'altro, ma nemmeno le proprie.

azuresky
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Re: La mia storia

Messaggio da azuresky »

Grazie della franchezza Bianca.

Che devo dirti, di storie ne ho avute ma il tipo di sintonia mentale che ho con questa persona mai mi era capitato.
Non era mia amica, l'ho conosciuta sul lavoro 3 mesi prima di metterci insieme quando è arrivata per uno stage (ora è assunta), ricordo che quando è entrata in ufficio ho notato subito i suoi occhi tant'è che glielo detto al mio vicino di postazione. Non l'ho in alcun modo favorita - non gli sono gerarchicamente superiore, è brava su lavoro e da quel punto di vista ci lavoro meglio che con gli altri, questo è un altro aspetto della nostra affinità.

La questione del preservativo l'ho citata per farvi capire quanto ero lontano da quello che lei sembrava cercare in quel momento tanto che non avevo pensato potesse accadere. In sintesi ogni passo "sessuale" dalla prima volta che gli ho sfiorato il seno in poi è stato in qualche modo guidato da lei. Sembrava avere le idee chiare.
Ed è tutto vero, le qualità che vedo avrebbero dovuto fargli gestire molto diversamente la cosa fin dall'inizio.
Ma come io non racconto che non mi piace il sesso ai quattro venti così non credo sia particolarmente facile raccontare di una violenza quando hai un nuovo partner.
Avrebbe potuto certo. Non posso però condannarla per non averlo fatto. Quello che gli posso imputare è immaturità nel gestire la relazione testimoniata anche dall'uso del telefono per parlare di cose importanti. Gli posso imputare mancanza di coraggio perchè questa è una fuga in piena regola non da me ma da se stessa.

Concordo anche sulla questione esigenze. Ma le mie esigenze erano appagate dalla relazione sentimentale. D'altronde o sei con una persona che come noi non vuole il sesso o un punto intermedio va trovato e io non ho "esigenze" in questo campo.
Può darsi che non parlo della mia assessualità per non renderla "reale" ma perchè non è mai stata per me un problema. Ora è diventato reale, perchè mi è esploso addosso nella dinamica di questa relazione. Forse dovrei cercare una persona come me e rimuoverlo completamente dall'equazione. Se non l'ho fatto sinora è perchè pensavo che un minimo di sensibilità nei confronti dell'altro avrei potuto renderlo solo un fattore positivo per il mio partner.

Ti ringrazio del consiglio comunque.
Rifletterò sulle tue parole.

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Bianca
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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

Devo dirti, che ho pensato, prima di inviare, che avrei dovuto scusarmi per la franchezza, ma il mio interesse per chi arriva qui è così alto, che in genere, l'interlocutore capisce quanta tristezza ci sia, da parte mia, nel vedere sofferenze e insuccessi.
Non verso miele sulle ferite, lo so, ma il mio intento è quello di smuovere, di far uscire da una impasse dolorosa, di spingere a reagire ed agire.
Non lasciarsi sopraffare dal dolore, inizia con una reazione, che può essere di rabbia, di rifiuto, di determinazione: non permetterò a nessuno di distruggermi.

Nelle persone mature, è la sintonia mentale che colpisce in un rapporto d'amore e nel tuo caso, devo azzardare un'altra ipotesi: l'attrazione tra di voi, non sarà stata determinata dal tuo mettere il sesso in secondo piano e dal suo rifiuto del maschio perchè vittima di violenza?
Nel silenzio profondo di entrambi, sulle respettive situazioni, possono essere state queste due esigenze a lavorare in favore della vostra intesa.

Non so se ho capito bene, ma il suo sentirsi omosessuale, sarebbe una reazione alla violenza subita da parte di un uomo?
Avendo rapporti con te, direi che ha già fatto un grosso passo avanti, in modo positivo, sulla strada della sua normalità, intendo, nel tornare come era prima.
Al posto suo, la vedrei come una importante meta raggiunta.

Le qualità che tu vedi, esistono veramente? A volte non basta una vita per conoscere una persona, tu sei sicuro che tre mesi siano sufficienti?

Attento a non confondere il fascino con le qualità.
Mi viene un esempio da citare: Marilyn Monroe, di fascino ne aveva da vendere, di qualità (a parte quelle nascoste, che piacciono agli uomini...) ne aveva pochine e discutibili.
Se tutte le idee chiare che ha dimostrato, nel guidarti verso l'attività sessuale, le avesse avute per ponderare l'uso dei sentimenti, ora tu non ti troveresti in questo "stato".

Purtroppo, lei "ti vuole" come amico e io non penso tu sia nella condizione di capire che, se assecondi questo volere, ti ritroverai nelle sabbie mobili.

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Linus
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Re: La mia storia

Messaggio da Linus »

Benvenuto Azu! Hai già un po' di batoste, più quest'ultima mazzata alle spalle, ma non è il caso di scoraggiarsi.
Come ha detto la zia Bianca, dovresti cercare di "staccarti" sentimentalmente da questa ragazza, ma visto che, da come ho capito, vi incontrereste comunque spesso sul luogo di lavoro, non vedo perché non potresti comportarti come un buon collega e amico.

Fammi però esprimere una perplessità...questa ragazza non può essere "diventata" omosessuale in seguito a un trauma! Il fatto che lei sia rimasta traumatizzata dalla violenza subita e ciò le abbia innescato una fobia nei confronti del sesso è del tutto plausibile, ma questo non la rende in automatico omosessuale! Al contrario, se lei fosse omosessuale, ciò sarebbe dissociato e non avrebbe nulla a che vedere col trauma.
Non faccio psicologia, ma ormai non ci vuole più l'arca di scienza per rendersi conto che l'orientamento sessuale è innato

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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

E' certo che non si diventa omosessuale, ma si nasce con una preferenza diversa da quella considerata scontata.
Può succedere che, come reazione ad una violenza, una donna dica: non voglio più vedere un uomo neanche in fotografia! Anzi, sai cosa ti dico? Che divento omosessuale.
Ho sentito donne raccontare di aver subito da adolescenti, una violenza sessuale e di aver impiegato parecchi anni a superarla e ad accettare, anche il solo corteggiamento, da parte di un uomo.
Una violenza lascia sempre il segno, ma nel tempo, la donna riesce ad avere una relazione in linea con il suo orientamento.

Linus, tu te lo vedi veramente Azu che diventa un "buon collega e amico" con la fanciulla che "veramente merita"
Io ho dei dubbi, rafforzati dal mio totale scetticismo nei confronti dell'amicizia uomo/donna...............

Moleskine
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Re: La mia storia

Messaggio da Moleskine »

Ciao Azure!

Ho letto con molto interesse la tua presentazione, e per certe vicissitudini, me ne dispiace.

Dai, volendo invece un pó smorzare... ti dico che per me, da oggi, vista la tua età matura (non troppo, ci mancherebbe!) e la tua esposizione chiara, e non so perché pure carismatica; per me sarai "il Premier"! :D

Benvenuto! :)

azuresky
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Re: La mia storia

Messaggio da azuresky »

Bianca >> Amare una persona non significa agire col sistema della Croce Rossa.

Touchè, non è la prima volta che faccio questo errore.
E non capisco perchè continuo a ricascarci e perchè me lo deve dire qualcuno da "fuori" per farmi realizzare che ci ricasco.

Linus >> questa ragazza non può essere "diventata" omosessuale in seguito a un trauma!

Questo io lo so bene. Si è innamorata di un uomo - non me lo sono sognato.
Al massimo potrebbe essere bisessuale ma il trauma gli impedisce di riallacciare relazioni con gli uomini.
Ma se lo psichiatra gli dice diversamente e/o lei è convinta diversamente non saranno le mie parole a fargli cambiare idea.
Io posso solo dirgli una verità. E cioè che facendo sesso con me è come se si fosse riflessa in se stessa, perchè io questo è il massimo che so dare.
Su quello dovrebbe riflettere.

Bianca >> Non so se ho capito bene, ma il suo sentirsi omosessuale, sarebbe una reazione alla
Bianca >> violenza subita da parte di un uomo?

Glielo chiesto esplicitamente, mi ha detto che prima non lo era e lo è diventata dopo.
Ma dopo ha avuto anche una storia con un altro uomo. Un gran casino da comprendere.
Hai ragione, probabilmente mi mancano dei pezzi e non la conosco completamente.
Ma vale anche un principio generale applicabile non solo a questo caso e non solo alle persone.
Ad un certo momento bisogna decidere e smettere di acquisire informazioni, se no si è immobili.
Ci si assume un ragionevole rischio basato su informazioni incomplete....

Bianca >> Linus, tu te lo vedi veramente Azu che diventa un "buon collega e
Bianca >> amico" con la fanciulla che "veramente merita"

Bhe me ne devo fare una ragione, è finita. Credo di avere fatto l'impossibile per cercare di stare insieme, ho empatizzato più che potevo, oltre non ha senso andare, se no mi massacro. E' ora di smontare l'apparenza rimasta, l'ho fatto con i miei e ora devo farlo in ditta cercando di non danneggiarci perchè qui il destino è intrecciato finchè non concludo di disintrecciarlo. Spero non succedano altri casini.
Lo devo fare io cercando di concordare con lei anche se lei non lo vorrebbe fare, temporeggia, già mi ha detto che è dispiaciuta che lo abbia detto ai miei. Un pò come il fatto che non ha voluto che io troncassi di netto come stava accadendo dopo la laurea e durante la seconda telefonata. Boh.

Moleskine >> la tua esposizione chiara, e non so perché pure carismatica; per me sarai "il Premier"!

Ahahaha :D

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Linus
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Re: La mia storia

Messaggio da Linus »

Beh, pensandoci, diciamo che "amico" probabilmente è un parolone dopo tutto quello che è successo! Ma proprio a causa di quello che è successo semplicemente ignorarla non può essere così facile. Lei mi sembra anche parecchio confusa. Proprio un bel rebus!

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Re: La mia storia

Messaggio da Furious Panda »

Ciao Azure!

La tua storia è molto interessante e senza dubbio dà da pensare...se per te non è troppo doloroso penso ti faccia onore l'idea di rimanerle accanto perchè mi sembra che la ragazza abbia bisogno di un amico vicino ma soprattutto di tempo.
Lo dico per esperienza perché purtroppo una mia cara amica ha subito violenza in passato, per molti anni le è stato impossibile avere rapporti con altri uomini e per un certo periodo ha pensato anche lei di essere lesbica, adesso, col senno di poi (sono tre anni che ha ripreso a frequentare i ragazzi, con molta calma e ricostruendo un rapporto di fiducia e affetto) sospetta che fosse una reazione alla paura di rimanere sola per sempre.

Ovviamente tutti reagiscono in maniera diversa ad un trauma del genere e non dico che la ragazza da te conosciuta non sia "veramente omosessuale" ma questo genere di accadimenti isolano e spaventano una persona. Ti fa molto onore il tuo proposito di starle accanto, non perché pagato (senza toglier niente agli psicologi, per carità) ma perché lo vuoi.

Comunque, benvenuto!

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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

Credo che chi ha alle spalle (o non ancora alle spalle) un passato doloroso, come hai tu, abbia bisogno di tranquillità, serenità, punti fermi, equilibrio e non di mettersi a fare lo psicanalista a vantaggio di una persona con la quale è anche, per il momento, sentimentalmente coinvolto.
Tu, ovviamente, sei libero di fare ciò che ritieni meglio e di prendere le decisioni che ritieni a te più consone, ricordati però, che di fronte alla sofferenza, accertata o potenziale, bisogna difendersi.

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Re: La mia storia

Messaggio da Truele »

Ciao e benvenuto.
Certo che quella signorina te ne ha giocate delle belle. Ti auguro che le sorprese siano terminate.
Non credo che ti sarò di aiuto ma so bene cosa significa avere una connessione di questo tipo con una persona. E quando scopri certe cose... arrivi perfino a dubitare di te stesso/a, delle tue percezioni. Sono vicina al tuo cuore spezzato e so che qualche cerotto non basta.

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Re: La mia storia

Messaggio da Bianca »

Essere veramente di aiuto a volte è impossibile, ma la vicinanza, la condivisione, l'ascolto, possono risultare molto importanti.

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