Mi presento!
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- Junior
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Mi presento!
Buongiorno a tutti,
sono un insegnante di varie discipline (a scuola e non solo) e vivo il mio lavoro come una vera e propria vocazione. Mi piace scherzare dicendo che potrei essere un prete perfetto se non per il fatto che sono ateo.. e così ho fatto il professore.
Non ho mai provato grande attrazione per nessuno, non mi sono mai propriamente innamorato... da più giovane forse ho avuto qualche simpatia (che io scambiavo per infatuazione) ma niente di simile (questo l'ho scoperto anni dopo) a quello che provavano i miei coetanei.
Aiuto molto volentieri gli altri e mi affeziono a tutti i miei allievi ma riesco a provare forti sentimenti di affetto solamente nel rapporto professore-allievo, sento una responsabilità e una benevolenza assolute che mi portano a cercare di fare il meglio possibile per tutti i miei allievi. Non ho mai provato sentimenti così forti per una sola persona, quello che normalmente si chiama amore. Il sentimento più forte che ho mai provato è proprio nei confronti degli allievi delle mie classi (ma nel complesso, mai come singoli) e mi ha portato a grandi gioie a anche a tristezza quando ho dovuto lasciarne alcuni..
E' come se non riuscissi a scegliere una sola persona e dirigere sentimenti forti solo verso di lei.
Per ora non aggiungo molte informazioni personali per questioni di privacy ma posso rispondere privatamente in caso di curiosità,
penso di essere decisamente asessuale e non interessato all'instaurarsi di relazioni di coppia, se qualcuno si ritrova o vuole darmi la sua opinione sono qui apposta!
P.S. è molto che vi leggo, ma ora finalmente mi sono deciso ad iscrivermi!!
sono un insegnante di varie discipline (a scuola e non solo) e vivo il mio lavoro come una vera e propria vocazione. Mi piace scherzare dicendo che potrei essere un prete perfetto se non per il fatto che sono ateo.. e così ho fatto il professore.
Non ho mai provato grande attrazione per nessuno, non mi sono mai propriamente innamorato... da più giovane forse ho avuto qualche simpatia (che io scambiavo per infatuazione) ma niente di simile (questo l'ho scoperto anni dopo) a quello che provavano i miei coetanei.
Aiuto molto volentieri gli altri e mi affeziono a tutti i miei allievi ma riesco a provare forti sentimenti di affetto solamente nel rapporto professore-allievo, sento una responsabilità e una benevolenza assolute che mi portano a cercare di fare il meglio possibile per tutti i miei allievi. Non ho mai provato sentimenti così forti per una sola persona, quello che normalmente si chiama amore. Il sentimento più forte che ho mai provato è proprio nei confronti degli allievi delle mie classi (ma nel complesso, mai come singoli) e mi ha portato a grandi gioie a anche a tristezza quando ho dovuto lasciarne alcuni..
E' come se non riuscissi a scegliere una sola persona e dirigere sentimenti forti solo verso di lei.
Per ora non aggiungo molte informazioni personali per questioni di privacy ma posso rispondere privatamente in caso di curiosità,
penso di essere decisamente asessuale e non interessato all'instaurarsi di relazioni di coppia, se qualcuno si ritrova o vuole darmi la sua opinione sono qui apposta!
P.S. è molto che vi leggo, ma ora finalmente mi sono deciso ad iscrivermi!!
- Bianca
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Re: Mi presento!
Ciao Giak, finalmente uscito dall'ombra!
È abbastanza normale per gli insegnanti, nutrire sentimenti di affetto nei confronti degli alunni in generale.
Poi, può esserci un interessamento particolare, per l'alunno in difficoltà e per quello che si sa più debole.
Nell'interessamento che tu hai manifestato, nei confronti dei ragazzi che hai avvicinato come insegnante, vi è stato anche affetto sincero, tanto da provare sofferenza al momento di perderli.
Tu svolgi con dedizione e grande senso di responsabilità il tuo ruolo, che consiste nel trasmettere cultura e capacità, come è giusto che sia e come sempre dovrebbe avvenire.
Inoltre, ti senti educatore e quindi, vai aldilà del semplice passare nozioni, nel desiderio di regalare agli alunni strumenti di vita, alla fine, molto più importanti delle sole nozioni.
Questo tuo modo di porti e di interpretare l'insegnamento, può dare, nel tempo, grandi soddisfazioni e nell'immediato, grandi delusioni ma rappresenta soltanto una parte della tua vita sociale e sentimentale.
Anche se tu puoi e potrai, collocare questa tua attività, sempre più al centro della tua vita, dandole grande spazio e lasciando che ti prenda totalmente, alla fine, io penso, sentirai che ti manca qualcosa, che ti è mancato qualcosa.
Che cosa c'entra l'orientamento asessuale, che tu dici di avere, in tutto questo discorso di vita e di sentimenti?
Probabilmente, il fatto di non provare attrazione sessuale, ti tiene fuori dalla necessità di instaurare un rapporto esclusivo e particolare con qualcuno.
Se tu stai bene così e trovi, nel dedicarti agli alunni, giusto e soddisfacente il tuo quotidiano, mi pare tu non abbia alcun motivo di recriminazione.
Si può essere una brava persona e un buon insegnante, anche essendo ateo, basta seguire quegli insegnamenti naturali, scritti nel cuore di ogni uomo, anche quando nasce e cresce in una tribù della foresta amazzonica.
Raccontaci altri particolari della tua vita di insegnante; ci fornirai nuovi spunti per capire meglio la tua situazione e formulare ulteriori considerazioni.
A rileggerci!
È abbastanza normale per gli insegnanti, nutrire sentimenti di affetto nei confronti degli alunni in generale.
Poi, può esserci un interessamento particolare, per l'alunno in difficoltà e per quello che si sa più debole.
Nell'interessamento che tu hai manifestato, nei confronti dei ragazzi che hai avvicinato come insegnante, vi è stato anche affetto sincero, tanto da provare sofferenza al momento di perderli.
Tu svolgi con dedizione e grande senso di responsabilità il tuo ruolo, che consiste nel trasmettere cultura e capacità, come è giusto che sia e come sempre dovrebbe avvenire.
Inoltre, ti senti educatore e quindi, vai aldilà del semplice passare nozioni, nel desiderio di regalare agli alunni strumenti di vita, alla fine, molto più importanti delle sole nozioni.
Questo tuo modo di porti e di interpretare l'insegnamento, può dare, nel tempo, grandi soddisfazioni e nell'immediato, grandi delusioni ma rappresenta soltanto una parte della tua vita sociale e sentimentale.
Anche se tu puoi e potrai, collocare questa tua attività, sempre più al centro della tua vita, dandole grande spazio e lasciando che ti prenda totalmente, alla fine, io penso, sentirai che ti manca qualcosa, che ti è mancato qualcosa.
Che cosa c'entra l'orientamento asessuale, che tu dici di avere, in tutto questo discorso di vita e di sentimenti?
Probabilmente, il fatto di non provare attrazione sessuale, ti tiene fuori dalla necessità di instaurare un rapporto esclusivo e particolare con qualcuno.
Se tu stai bene così e trovi, nel dedicarti agli alunni, giusto e soddisfacente il tuo quotidiano, mi pare tu non abbia alcun motivo di recriminazione.
Si può essere una brava persona e un buon insegnante, anche essendo ateo, basta seguire quegli insegnamenti naturali, scritti nel cuore di ogni uomo, anche quando nasce e cresce in una tribù della foresta amazzonica.
Raccontaci altri particolari della tua vita di insegnante; ci fornirai nuovi spunti per capire meglio la tua situazione e formulare ulteriori considerazioni.
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- Truele
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Re: Mi presento!
Ciao Giak, benvenuto!
Per certi aspetti il mio lavoro è simile al tuo e provo le stesse cose per i miei ragazzi. Io... ho scelto di andare oltre l'insegnamento che mi risultava essere piuttosto limitante (seguire i ragazzi al di fuori della scuola è un'altro pianeta!). Però capisco benissimo cosa provi per i tuoi ragazzi... è un misto di orgoglio e affetto ed è bellissimo!
Che età hanno, mediamente, i tuoi ragazzi?
Per certi aspetti il mio lavoro è simile al tuo e provo le stesse cose per i miei ragazzi. Io... ho scelto di andare oltre l'insegnamento che mi risultava essere piuttosto limitante (seguire i ragazzi al di fuori della scuola è un'altro pianeta!). Però capisco benissimo cosa provi per i tuoi ragazzi... è un misto di orgoglio e affetto ed è bellissimo!
Che età hanno, mediamente, i tuoi ragazzi?
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Re: Mi presento!
Ciao Giak!
In effetti spendersi per i ragazzi, accompagnarli nel loro percorso di crescita, è un pó una vocazione...
Non servono necessariamente colletti bianchi o una Bibbia sotto al braccio!
Quando ero bambino, in tv facevano "caro maestro"...
Ti immagino un po' così, alla Columbro, apprezzato e benvoluto dalla tua ciurma!
Benvenuto!
In effetti spendersi per i ragazzi, accompagnarli nel loro percorso di crescita, è un pó una vocazione...
Non servono necessariamente colletti bianchi o una Bibbia sotto al braccio!
Quando ero bambino, in tv facevano "caro maestro"...
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Benvenuto!
- gio74
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Re: Mi presento!
Ciao Giak benvenuto ... Devi essere davvero un bravo insegnante, un po' come il mio vecchio prof. di italiano, che a distanza di anni (un po' troppi haime'), ricordo ancora
Tu dici che potresti essere un prete perfetto se non per il fatto che sei ateo, io dico scherzando (ma non troppo) che sapessi quanti preti atei ci stanno in giro...
A rileggerci...
Tu dici che potresti essere un prete perfetto se non per il fatto che sei ateo, io dico scherzando (ma non troppo) che sapessi quanti preti atei ci stanno in giro...
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- Bianca
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Re: Mi presento!
Non è da escludere....
- DenAndreStjerne
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Re: Mi presento!
Benvenuto Giak! E' sempre un piacere leggere la storia di una persona che svolge con passione il suo lavoro e che trova da esso molte soddisfazioni! Anche se fare l'insegnante a scuola non era esattamente la mia vocazione, anche a me piace insegnare alle persone curiose, che hanno voglia di imparare, siano essi amici di ogni età, genitori, insegnanti stessi... Mi piace un sacco condividere informazioni su un argomento che trovo interessante. Quindi, pur essendo "dall'altra parte della cattedra (universitaria)" posso capire ciò che provi.
Ci vorrebbero più insegnanti appassionati del loro lavoro!
E' anche bello che tu, anche/soprattutto grazie al tuo lavoro, riesca a vivere con serenità il fatto di essere asex
Ci vorrebbero più insegnanti appassionati del loro lavoro!
E' anche bello che tu, anche/soprattutto grazie al tuo lavoro, riesca a vivere con serenità il fatto di essere asex
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- Junior
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Re: Mi presento!
I miei ragazzi sono liceali del trienno.. l'età più stimolante a mio avviso..
Forse mi avete frainteso.. non stimo particolarmente i preti.. e penso che si possano seguire molto meglio i ragazzi se si è in un certo senso "liberi" dalle ideologie..
@Truele: in che senso fuori dalla scuola? A me piace l'insegnamento perchè mi piace stare con i ragazzi e tengo molto alla loro fiducia e al fatto che mi possano vedere come un punto di riferimento se hanno bisogno (anche per problematiche extrascolastiche) ma rispetto assolutamente la loro indipendenza e cerco di essere molto discreto e di non essere mai invadente ma di mostrarmi solo disponibile.
So che potrei finire di prendermi troppo a cuore alcune situazioni e preferisco che siano sempre loro a cercarmi (cosa che fanno molto spesso e mi fa un gran piacere).. l'insegnamento è a mio avviso il giusto compromesso.. forse se facessi l'educatore o qualcosa di simile risulterei eccessivamente coinvolto.
Forse mi avete frainteso.. non stimo particolarmente i preti.. e penso che si possano seguire molto meglio i ragazzi se si è in un certo senso "liberi" dalle ideologie..
@Truele: in che senso fuori dalla scuola? A me piace l'insegnamento perchè mi piace stare con i ragazzi e tengo molto alla loro fiducia e al fatto che mi possano vedere come un punto di riferimento se hanno bisogno (anche per problematiche extrascolastiche) ma rispetto assolutamente la loro indipendenza e cerco di essere molto discreto e di non essere mai invadente ma di mostrarmi solo disponibile.
So che potrei finire di prendermi troppo a cuore alcune situazioni e preferisco che siano sempre loro a cercarmi (cosa che fanno molto spesso e mi fa un gran piacere).. l'insegnamento è a mio avviso il giusto compromesso.. forse se facessi l'educatore o qualcosa di simile risulterei eccessivamente coinvolto.
- Bianca
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Re: Mi presento!
L'insegnamento è, a mio parere, il mestiere più bello del mondo e stare in mezzo si ragazzi è il modo migliore per trascorrere l'esistenza.
Essere discreti ma disponibili, lasciarsi cercare ma farsi trovare, sono i modi migliori per assicurare la propria presenza.
Spesso gli insegnanti vengono a conoscere, molto prima dei genitori, difficoltà anche importanti, di cui i ragazzi prendono coscienza e devono mettersi in gioco.
C'è, tra le altre, nei Promessi Sposi, una bellissima similitudine riferita a Gertrude, ma indirizzata ai giovani in generale, che ben rappresenta l'atteggiamento tipico di chi si affaccia alla vita: come un fiore appena sbocciato, si abbandona....pronto a concedere le sue fragranze, alla prima aria che gli aliti d'intorno.
Essere discreti ma disponibili, lasciarsi cercare ma farsi trovare, sono i modi migliori per assicurare la propria presenza.
Spesso gli insegnanti vengono a conoscere, molto prima dei genitori, difficoltà anche importanti, di cui i ragazzi prendono coscienza e devono mettersi in gioco.
C'è, tra le altre, nei Promessi Sposi, una bellissima similitudine riferita a Gertrude, ma indirizzata ai giovani in generale, che ben rappresenta l'atteggiamento tipico di chi si affaccia alla vita: come un fiore appena sbocciato, si abbandona....pronto a concedere le sue fragranze, alla prima aria che gli aliti d'intorno.
- Truele
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Re: Mi presento!
In effetti sono partita con l'idea di fare l'insegnante e mi sono poi scoperta educatrice. Fuori dall'ambiente scolastico i ragazzi sono piuttosto diversi, più liberi di esprimersi e il loro vissuto personale si fa più pressante. La cosa che amo particolarmente è il rapporto di fiducia che si crea, lo sprone a cercare nuove soluzioni ai loro piccoli e/o grandi problemi. E' un lavoro completamente diverso da quello dell'insegnante ma allo stesso tempo... per certi aspetti affine. Essere eccessivamente coinvolti è la quotidianità, nel mio lavoro e quando ci si accorge che si è "troppo" al lavoro... allora si cercano altri modi per liberare la testa. Per me IL MODO è stato il teatro ma sono finita col portare il teatro nel lavoro e non a fare teatro per liberarmi del lavoro!giakleopard ha scritto:I miei ragazzi sono liceali del trienno.. l'età più stimolante a mio avviso..
Forse mi avete frainteso.. non stimo particolarmente i preti.. e penso che si possano seguire molto meglio i ragazzi se si è in un certo senso "liberi" dalle ideologie..
@Truele: in che senso fuori dalla scuola? A me piace l'insegnamento perchè mi piace stare con i ragazzi e tengo molto alla loro fiducia e al fatto che mi possano vedere come un punto di riferimento se hanno bisogno (anche per problematiche extrascolastiche) ma rispetto assolutamente la loro indipendenza e cerco di essere molto discreto e di non essere mai invadente ma di mostrarmi solo disponibile.
So che potrei finire di prendermi troppo a cuore alcune situazioni e preferisco che siano sempre loro a cercarmi (cosa che fanno molto spesso e mi fa un gran piacere).. l'insegnamento è a mio avviso il giusto compromesso.. forse se facessi l'educatore o qualcosa di simile risulterei eccessivamente coinvolto.
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Re: Mi presento!
Probabilmente, quello che rende il tuo lavoro diverso da quello dell'insegnante, è che non dai giudizi/voti.
Devi seguirli, pretendere un certo comportamento, dedicare loro tempo e impegno, ma senza l'arma del voto.
Questo rende i ragazzi, più liberi e spontanei con te, più autentici e aperti.
Devi seguirli, pretendere un certo comportamento, dedicare loro tempo e impegno, ma senza l'arma del voto.
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Re: Mi presento!
Si, è l'essenza del mio lavoro.
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Re: Mi presento!
Adesso sei in vacanza?
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Re: Mi presento!
Magari! Chiudiamo solo sabato, domenica e feste infrasettimanali. Niente ponti!
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Re: Mi presento!
Domani, tutti a scuola!