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Ziggs
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Salve!

Messaggio da Ziggs »

Ciao a tutti,

Conoscevo il movimento asessuale già da tempo ma non ero mai entrato nel merito delle sue sfaccettature (demisex, gray-A, ecc...). La ragione del mio interesse nasce dal fatto che, in certe discussioni, mi sono sempre sentito fortemente disconnesso dai miei colleghi uomini (ma anche da alcune donne). Non potevo fare a meno di vederli come vittime inconsapevoli di un mondo ormai iper-sessualizzato, chiedendomi se fosse possibile esser schiavi dei propri impulsi fino a quel punto. Sembrava che considerassero le persone, anche quelle a cui erano legati affettivamente, come un insieme di tette e culi, cosa per me inconcepibile.

Tuttavia non sono venuto quì a dirvi di essere asessuale, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate perché mi sono sempre sentito un po' fuori posto e ci terrei davvero tanto a capire perché.

Io ho sempre considerato il sesso un modo per esprimere quello che provo (sia positivamente che negativamente) più che un bisogno imprescindibile. Generalmente, l'esperienza sessuale assume per me caratteri dolci mentre le fantasie caratteri rabbiosi. La masturbazione stessa è più un modo di sfogare la rabbia e placare l'ansia. All'interno di una relazione posso far sesso anche tutti i giorni ma a volte non ho potuto fare a meno di arrivare a considerarlo come un fastidio, un'interruzione tra una coccola e un'altra.

Ciò che più mi manca, nei periodi in cui non sono con nessuno, è l'affetto e il contatto fisico poichè, di solito, sono cose che riserbo soltanto per la persona con cui sono impegnato. Non ho mai praticato sesso occasionale né, del resto, l'ho mai ricercato. Per me, semplicemente, ha poco senso: già si rischia di rimaner feriti con il partner, figuriamoci con qualcuno che non conosci... Se poi si considera che la dimensione fisica ed emotiva non possono rivelarsi così appaganti in un rapporto del genere, rimane solo quella mentale. Ma il gioco, a questo punto, vale davvero la candela? Capisco che, messa in questo modo, sembri più una sorta di fobia (e forse un po' ne ho sviluppata negli anni a furia di ferite) ma penso ci sia dell'altro. Se il sesso è per me un modo di esprimere quello che provo e se non nutro sentimenti positivi per qualcuno - come probabilmente sarebbe in un rapporto occasionale - non voglio neanche pensare in cosa potrebbe trasformarsi un rapporto guidato da sentimenti esclusivamente negativi.

Anche nell'attrazione è chiaro che ci sia qualcosa di diverso. A parte il fatto che ciò che più mi attira sono, di norma, i capi considerati più "antistupro" come i maglioni a cuori, i pigiami con gli orsacchiotti e le ballerine, io do la precedenza ai lineamenti del viso anche in donne con "tutte le curve al posto giusto". Ragiono sempre in termini di cuteness: perché scatti la scintilla, una ragazza deve sembrarmi dolce, carina e ben disposta; una dal look aggressivo non mi dice nulla, semmai mi incute un po' di timore.

Cercare di auto-analizzarmi sicuramente non è facile: potrebbe essere la scarsa fiducia in me stesso a farmi preferire persone dall'aspetto tenero o magari una sorta di feticismo per certi tipi di vestiario. Però quando provo attrazione questa è più un "ti voglio abbracciare" o "muoio dalla voglia di accarezzarti i capelli" che non un "che figa che sei! Vorrei sbatterti contro al muro". E non dico che questo non possa capitare ma, se capita, capita molto di rado, tipo una volta ogni 4 o 5 anni ed è comunque rivolto a persone che mi ispirano a pelle grande simpatia e fiducia.

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AnDieWelt
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Re: Salve!

Messaggio da AnDieWelt »

Ciao, benvenuto
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

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Bianca
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Re: Salve!

Messaggio da Bianca »

Ciao Zig!
Hai spiegato molto bene il tuo modo di intendere il sesso che,secondo me, non è così raro.
Io non sono asessuale, ma trovo in te tante analogie.
Prima tra tutte, il ritenere il sesso un modo per esprimere sentimenti e non un'attività fine a se stessa.

Il disagio che vivi con i colleghi, uomini e donne, credo che dipenda anche da quanto la volgarità abbia preso piede nelle espressioni e nelle battute usate persino da persone che verrebbe da definire educate e di buona cultura.
Si raccontano senza nessun imbarazzo, storielle molto pesanti e gli organi sessuali, anche quando si riferisce il pranzo dalla zia, prendono il posto della punteggiatura.

Anche i sentimenti che sembrano più profondi e sinceri, pare siano supportati, più che da comprensione e attaccamento, da un'attività sessuale forsennata.
Ritengo sia, in gran parte, soltanto una moda, quella di ostentare a tutti i costi, uno sfrenato interesse per il sesso.
Nella realtà, tutti dobbiamo fare i conti con il tempo tiranno, gli impegni che si sovrappongono, stanchezza e stress.

Le tue esigenze in merito, non rappresentano una stranezza, ma significano soltanto che dai al rapporto sessuale, il suo vero significato, ovvero, quello che gli sanno dare gli esseri umani che si pongono ad un livello un pochino più elevato degli animali.

La donna provocante, poco vestita, può piacere sulle riviste, non è strano che, nella realtà, si preferisca un bel viso pulito e un maglione sovrabbondante, che non mette ansia e che lascia spazio alla tenerezza.

Quelli che descrivi, sono i tuoi gusti, le tue preferenze, non sono strani e non li chiamerei insicurezza.

Che poi qualcuna possa ispirarti un commento un po' più deciso, ci può stare, ma non è la regola.

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Delirio
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Re: Salve!

Messaggio da Delirio »

Ciao e benvenuto!
Non entrerò nel merito di una categorizzazione del tuo modo di rapportarti col sesso, perché, da quel che ho capito, non è questo quello che cerchi qui.
Tu cerchi un confronto con un ottica diversa da quella a cui sei abituato a confrontare la tua, ovvero l'ottica sessocentrica normalmente diffusa in questa società.

Bene, cercherò di affrontare l'argomento lasciando da parte gli orientamenti sessuali in se stessi, e dandoti solo la mia concezione sul sesso e l'amore. Perdonami se sarò molto di parte, favorendo l'amore, ma è nella mia natura fare ciò.

Allora, inizio dandoti perfettamente ragione: anche da quello che ho potuto vedere io con i miei ex, con amici, amiche, famigliari, conoscenti, perfetti sconosciuti visti in giro, tutti, tranne rari casi, sono portati ad essere schiavi delle proprie pulsioni. Fra amiche, quando mi parlano dei loro uomini, o mi parlano dei problemi che hanno, delle litigate e delle incomprensioni, o mi parlano del sesso, di quanto è appagante, di quando, quanto e dove lo fanno, di quanto un determinato tizio le attrae sessualmente, di come sono bene o mal messi a livello intimo i loro partner. Ti giuro, non ce n'è una che mi abbia mai parlato della profondità del sentimento che prova per il suo compagno, della felicità che le dà averlo accanto, neppure se le relazioni in questione vanno avanti da anni e anni: l'unica cosa che hanno saputo dirmi a riguardo, e soltanto raramente e giusto un amica o due, è stata "Lo amo tanto perché è dolce con me e gli piacciono i bambini". Al che io me ne son rimasta in silenzio, perché non mi piace far la guastafeste o giudicare i sentimenti altrui, sopratutto partendo dal presupposto che io non sono nella testa di queste mie amiche per poter giudicare il loro amore. Posso solo dire che per me una frase simile non ha senso, sarebbe solo convenienza, alla fin fine: "mi tratta bene e potrà essere un buon padre", parafrasando. Sì, ok, e lui come persona? Nei suoi interessi, nelle sue idee, nel suo modo di esprimersi, di atteggiarsi, nella sua morale, nella sue opinioni, nel modo che avete di farvi felici a vicenda, ecc., lo ami o no?
Un volta un amica si lamentò che il suo ragazzo non ha voglia di fare sesso, e alle sue insistenti richieste lui le rispose: "guarda che non dobbiamo sempre e per forza farlo, c'è anche altro in una relazione". Il commento della mia amica è stato che lui è pazzo, che a 25 anni dovrebbe avere gli ormoni a mille, che il sesso è fondamentale e va fatto, il resto viene dopo.
E questo le ragazze, non oso quindi immaginare i maschietti che ruolo diano al sesso, loro che, di norma, lo reputano ancora più fondamentale! :lol:

La sessocentricità l'ho sempre notata, ancor di più con i miei ex, essendo loro sessuali: ogni scusa era buona per far riferimenti sessuali, ogni momento era buono per declinare qualsiasi cosa sul sesso, per provocare sessualmente, per toccare, per mettere il sesso al centro della scena, togliendo la scena a noi come coppia, come persone a confronto e comunione. Come mi faceva sentire tutto questo, al di là del fastidio che un asex prova di norma per il sesso? Beh, mi faceva sentire tremendamente di poco valore, come se non fossi altro che due tette, un culo e una vagina. E scusate, ma io sono molto, ma molto più di questo. Io sono una donna, ho una personalità, ho un sacco di pensieri, opinioni, domande che mi affliggono, sono simpatica o antipatica, sono cinica o dolce, sono triste, sono felice, sono delusa, serena, arrabbiata, SONO UNA PERSONA, cavolo!! Ho una profondità, sono IO, non sono solo il sesso che posso o non posso dare. E allo stesso modo loro, io li vedevo come persone, non come piedistalli per un cazzo.

Quindi si, per me, il sesso e l'amore son ben divisi e il sesso ha sempre tolto spazio ed importanza all'amore, nella mia personale esperienza, rimandando tutto ad una mera relazione carnale a discapito di quella affettiva. Per me, il sesso non conta davvero nulla. Tutti mi han sempre detto "il sesso è fondamentale in una relazione, essa si basa su un 50% d'amore e un 50% di sesso"; a parte che questo equilibrio perfetto non lo vedo, anzi, mi sembra molto sbilanciato in favore del sesso da quel che noto in giro (generalizzando, non entro nel merito dei casi particolari, valuto solo le situazioni che vedo consumarsi attorno a me, fra i miei coetanei), ma trovo questa idea di regolamentare una relazione amorosa abbastanza malsana, sinceramente, credo che ogni persona sia abbastanza autonoma e senziente da dare a sesso ed amore le percentuali d'importanza che più ritiene opportune, senza seguire una regola d'equilibrio perbenista e socialmente imposta.

Per arrivare al discorso del ciò che si trova bello in un uomo o donna: anche per me è fondamentale il viso, alla fin fine, se devo identificare la personalità di un essere umano, la sua essenza, io la ricollego al suo volto, non di certo al suo fondo schiena. Basandomi su ciò, trovo lusinghiero un complimento come "quanto sei bella", ma molto, molto irritante uno come "quanto ti salterei addosso" o "mi fai venire voglia", proprio perché spererei che un uomo vedesse di più in me che un buco da occupare.

Questa e la mia visione personale, non metto in dubbio che ci siano visuali diverse dalla mia, non per questo più giuste o meno giuste. Siamo tutti diversi, tutti intelligenti, e tutti capaci di scegliere ognuno la visione che più ci aggrada.
So perfettamente che per i sessuali, il sesso è una componente presente in una relazione di coppia, non demonizzo affatto la sua importanza e so che se vissuto bene, per loro è un momento di condivisione e complicità, dico semplicemente che per me, invece, non conta nulla. Sono di parte, lo so, perdonatemi.

P.S.: ovviamente ho perfettamente compreso la tua ottica, in cui dai all'amore una grande importanza e al sesso la funzione di condimento, per rendere il tutto ancora più "appetibile". Ho inteso il fatto che vedi il sesso come un modo di manifestare i tuoi sentimenti, senza che questo prendi il sopravvento come mero appagamento sessuale. Ho inoltre capito che in una persona, tu non vedi solo la soddisfazione sessuale che essa può darti, ma vedi la sua pienezza, l'essere umano che è. La trovo un'ottica giustissima, rispettabilissima e bellissima. ^^
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Bianca
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Re: Salve!

Messaggio da Bianca »

Anche per me è l'ottica più giusta ed anche quella più appagante.
Quanto riferisci circa le tue amiche , è di uno squallore incredibile e da quei commenti, si capisce anche, quanto i rapporti si basino su sentimenti effimeri, volatili, fatti di opportunismo e voglie passeggere.
Spiega anche quanto le relazioni siano fatte di egoismo e pretese, più che di dedizione verso l'altro.
Non c'è amore, non c'è amore, oppure, il concetto di amore è sbagliato.

Che tristezza fanno tutte queste relazioni condotte così.

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Re: Salve!

Messaggio da gio74 »

Benvenuto Zig :wink: ... Hai parlato di "moda" mi pare, ehh si, pure io penso che l'andare dietro a certi schematismi, che vogliono l'uomo assetato di sesso, e la donna pronta a darla sempre e comunque, sia ormai diventata una specie di moda, e se solo esci un po' da questi schemi, ahh allora sei strano, allora sei gay, allora sei lesbica, allora sei frigida... E un po' come, ricordo tempo fa, si era diffusa la moda degli Swatch, tutti dovevano per forza averne uno !, Ma a me, ad esempio semplicemente non piacevano come orologi, io ero fissato con gli orologi a quarzo quelli con la calcolatrice :lol: , ma chi se ne frega della moda ?... Se piace o non piace una cosa, e quanto ci piace o non piace dipende da noi non dalla moda, e lo stesso vale anche per il sesso.

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Delirio
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Re: Salve!

Messaggio da Delirio »

Bianca ha scritto:Quanto riferisci circa le tue amiche , è di uno squallore incredibile e da quei commenti, si capisce anche, quanto i rapporti si basino su sentimenti effimeri, volatili, fatti di opportunismo e voglie passeggere.
Spiega anche quanto le relazioni siano fatte di egoismo e pretese, più che di dedizione verso l'altro.
Non c'è amore, non c'è amore, oppure, il concetto di amore è sbagliato.

Che tristezza fanno tutte queste relazioni condotte così.
Quoto e concordo. =(
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Ziggs
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Re: Salve!

Messaggio da Ziggs »

Grazie a tutti per il caldo benvenuto! :)

Per rispondere a Bianca dirò che, indubbiamente, la volgarità diffusa è un punto focale. Ma il mio, più che imbarazzo, lo definirei disgusto. Ho anche provato, in qualche occasione, a uniformarmi e azzardare qualche battuta esasperata ma è qualcosa che in genere mi risulta forzato. A volte la battuta può anche venire spontanea, ma è una, non un continuo come si sente in molte discussioni. Per fare un esempio parallelo ricordo di quando un mio amico disse: "E' come quando guardi un porno e, dopo esser venuto, continuare a guardarlo ti da quasi fastidio". Direi che, per me, è più o meno la stessa cosa, senza il quasi. Dopo un po' oltre al senso di forzatura e disgusto per quel che sto dicendo mi viene anche il senso di disgusto per me stesso e comincio a chiedermi perché lo sto facendo.

Per rispondere a Delirio la questione è più complessa. Non vorrei fare delle generalizzazioni ma per me è desolante vedere come molte donne sembrino essere regredite ed incapaci di dar voce ai propri sentimenti. Per stereotipo dovrebbero esser quelle più "alfabetizzate" nel campo, ora moltissime sembrano essere diventate più analfabete di molti uomini e ciò, a mio parere, è molto triste. Tuttavia, per spezzare una lancia in favore di chi non ama porsi domande, fornire una motivazione del proprio amore è un campo estremamente difficile e, probabilmente, illogico.
Per quanto riguarda il sesso rimango convinto che - almeno per persone sessuali - sia un campo molto importante (sulla percentuale sorvolerei). Probabilmente molti tendono a raccontare più di questo che del resto perché vi incontrano maggiori difficolta e i motivi possono essere molteplici. In primis, uomo e donna paiono sfasati nella loro maturazione sessuale. La donna, si dice, vive meglio il sesso dopo i 30 anni, proprio quando l'uomo comincia il suo lento e progressivo calo. Inoltre l'attenzione rivolta al sesso e l'eredità che si porta dietro lo mettono sotto una luce particolare. E' ancora un tabù (o addirittura un totem come sosteneva un mio professore universitario) molto più di quanto si pensi. Basti pensare alle recenti campagne femministe dove puoi trovare asserzioni quali "Se non ho detto <<no>> non vuol dire non sia stupro" che sono, a mio modo di vedere, raccapriccianti. Il sesso tocca una dimensione di profonda intimità e, recentemente, si sembra volerlo negare. Dovrebbe pertanto essere normale mettere in conto che si possono vivere delle esperienze negative, anche col partner e, mi sembra bene sottolinearlo, da ambo i sessi. Esperienze di cui magari ci si accorge dopo perché magari si pensava potessero piacere, o per non deluderlo, o perchè prima stavo bene e dopo ho la sex blues. Il casino è tanto e, dato che ancora non si ci legge nel cervello (sempre che questo possa servire a qualcosa visto l'analfabetismo diffuso) arrivare a considerare stupro ogni esperienza negativa legata al sesso quello sì che è puro delirio. E' capitato anche a me di avere esperienze negative ma di certo non mi è mai venuto in mente di dire "sono stato stuprato" al massimo "che stronza che sei stata".

Per quanto riguarda te invece ti direi di fare attenzione: che il sesso si impadronisca spesso della scena non significa che tu sia considerata solo come un corpo e, anche se in quel momento questo fosse vero, non dovresti avertene così a male. Nel leggere un po' su questo forum (e altri siti sull'argomento) ho trovato infatti che esisterebbero un'attrazione primaria e secondaria cosa che, del resto, è molto simile a quando si dice che di una persona si può considerare eccitante sia il corpo che il fascino (ovvero la personalità, il carattere, le idee, il portamento, ecc.). Quindi potrebbe essere che, in realtà, quell'eccitazione sia scatenata proprio da ciò che tu ritieni di maggior valore ma, se anche così non fosse, perché denigrare il corpo? Molti pensano che il corpo sia una cosa altra da noi, che esista solo la testa e il corpo sia una specie di supporto mobile per il cervello, ma noi siamo anche il nostro corpo. Questo svilimento del corpo è un fatto culturale probabilmente perchè si ritiene che, se siamo arrivati dove siamo arrivati, sia grazie alla "testa". A parte che avrei delle lunghe obiezioni a riguardo (ancora oggi il lavoro manuale è ampiamente necessario) i recenti studi neurologici ci dicono che l'apprendimento è indissolubilmente legato alle emozioni, le quali non sono site solamente nel cervello, ma tutto il corpo ne è partecipe. Toccare poi è l'istinto più naturale che ci sia, questo perché il tatto è il primo senso che sviluppa e dunque il primo con cui conosciamo il mondo.

Poi chiaro, io non conosco la tua storia e dunque non mi permetto di giudicare ne voglio cambiare il tuo punto di vista, solo fornirti chiavi di interpretazione diverse che magari non avevi considerato.


Rispondo anche a gio74 dicendo che, sicuramente questi schemi (in realtà vere e proprie prescrizioni) sono davvero deleteri. La società è arrivata infatti a prescrivere qualcosa che non può essere prescritto ovvero il godimento. Nel momento stesso in cui prescrivi a qualcuno qualcosa che dovrebbe essere spontaneo lo getti nella frustrazione, poiché ne rendi la ricerca quanto mai artificiosa.

Per concludere io penso, alla fine, di aver vissuto un sacco di relazioni, se non sbagliate, molto poco ragionate - perché alla fine sono sostanzialmente impulsivo e insieme bisognoso di molto affetto. Sebbene sia in grado di accennare qualcosa di più rispetto a "è dolce e gli piacciono i bambini" non sono sicuro di passare il test di Delirio ad esempio... ;) Questo perché, sostanzialmente, ricerco sempre un contatto fisico che, sebbene appaia fondamentalmente affettuoso, fatico ad identificare chiaramente. E il contatto fisico mi manca, più magari dell'esigenza di avere qualcuno con cui condividere le mie idee - sebbene almeno una delle mie ex si lamentasse del fatto che mi facessi "troppe seghe mentali"... Il contatto fisico, la coccola, spesso si traduce o è inframezzata dal sesso, che per me si presenta come una fame improvvisa. Non una fame di quelle che ti spingerebbero a mangiare anche ciò che normalmente ti fa schifo (infatti non so stare con una persona che non mi piaccia fisicamente), ma comunque una fame che ti spinge a mangiare con gusto e una con certa dose di voracità.

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